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lunedì 27 gennaio 2025

Stufato di manzo in salsa Bourbon per il Club del 27

 


Quando Ilaria ci ha proposto per il Club del 27 di gennaio le ricette dal libro Orange Appeal di Jamie Schler. sono stata presa dall'entusiasmo: che bello trattare le arance come ingredienti per ricette salate e dolci! E che bello un libro che tratta le arance a tutto tondo, insegnando a ricavarne la polvere, l'estratto, il sale e lo zucchero aromatizzati e tante altre preparazioni base stuzzicanti! E che belle ricette! Se mi conoscete appena un poco, sapete come è andata a finire: dopo aver sfogliato le ricette scelte dalla Redazione sono corsa su Amazon e mi sono procurata il libro in un click. 


La ricetta che ho scelto di realizzare è un comfort food invernale per eccellenza: uno stufato di manzo in salsa Bourbon che delle arance contiene la polvere, le scorze e il succo. Un'armonia di sapori che si fonde meravigliosamente e che scalda le serate invernali.

Uno dei motivi per cui ho scelto questa ricetta è stata la presenza della polvere di arance, che mi ha intrigata e che ho intenzione di usare anche in altre ricette. 

Il libro è ricchissimo di spunti e sicuramente proverò tanti altri piatti; se volete vedere quelli preparati dai colleghi del Club, cliccate qui.

lunedì 20 gennaio 2025

Pappardelle alla pancetta e peperoncino chipotle

 


Ci sono ricette che, una volta che le hai viste, ti ossessionano al punto che l'unico modo per trovare pace è prepararle. E' il caso di queste pappardelle alla pancetta e peperoncino chipotle, che ho visto su Mezcla di Ixta Belfrage un mese fa e a cui ho continuato a pensare, giorno dopo giorno, cercando tutte le scuse per non farle. "Sono grasse", mi dicevo. "Sono pesanti, con la pancetta e l'olio di oliva, dovresti cercare di perdere peso", pensavo. Finché un giorno ho deciso di tagliare la testa al toro: avrei cucinato queste pappardelle e avrei fatto mezz'ora di allenamento in più, aggiungendoci magari altri 5.000 passi. Perché una cosa era certa: questo condimento andava provato.

Nell'introduzione alla ricetta, Ixta dice che questo è uno dei rari casi in cui non sente il bisogno di coprire la pasta con una montagna di Parmigiano. Se vogliamo metterlo possiamo farlo, s'intende, ma la cremosità della salsa non lo richiede; è possibile invece tagliarne la sensazione grassa aggiungendo qualche pomodoro ciliegino tritato o un po' di prezzemolo.

La pancetta qui non deve essere croccante, ma deve fondersi nella salsa dandole cremosità: ecco perché non viene soffritta prima, come nei condimenti tradizionali che la prevedono.

lunedì 18 novembre 2024

Pie di manzo e funghi

 


In questo periodo le ricette che mi attirano di più sono quelle robuste e sostanziose, che saziano e danno grande soddisfazione. Tra queste spiccano le Pie britanniche, di cui quella che vi presento oggi, con carne di manzo e funghi, è un classico.

La ricetta è tratta da un libro che dovrebbe diventare un grande classico nelle cucine di tutto il mondo: The Book on Pie di Erin McDowell. La particolarità di questo libro è che presenta tante ricette di shortcrust pastry (lo scrigno che racchiude il ripieno), da quelle classiche alle più estrose, invitando il lettore a provare l'una o l'altra con i ripieni proposti. 

Il guscio di impasto che ho scelto per questa pie è la hot water crust, guscio all'acqua calda, più robusto e adatto ai ripieni molto umidi. La (poca) farina manitoba ha la funzione di renderlo ancora più resistente all'assorbimento dei liquidi del ripieno.

lunedì 11 novembre 2024

Pollo Bloody Mary


Nel suo libro Persiana Everyday, Sabrina Ghayour dice che ogni volta che prepara questa marinata pensa a quanto starebbe bene insieme alla vodka, sul ghiaccio; prosegue dicendo che la ricetta non prevede vodka, ma che è una delle marinate più apprezzate nella sua famiglia e che l'ha battezzata Bloody Mary come il famoso cocktail, di cui ha tutti gli ingredienti principali.

Ecco, io ho un asso nella manica che la Ghayour non ha: l'estratto di pomodoro siciliano, di cui mi rifornisco ogni anno al mio ritorno dalla Sicilia. Lo trovate anche on line, anche se ovviamente vi costa di più, e la sua caratteristica è che si scioglie in 2 parti di acqua per ottenere un ottimo concentrato. Perfetto: al posto dell'acqua ho usato la vodka, preparando così un perfetto pollo Bloody Mary!!!

Non avevo in casa né l'olio all'aglio, né il pepe all'aglio: ho rimediato aggiungendo ¼ di cucchiaino di aglio granulare alla marinata.

Questo pollo è facilissimo e velocissimo da preparare; inoltre, il fatto che sia tagliato a farfalla ne riduce notevolmente i tempi di cottura. Una vittoria su tutti i fronti!

lunedì 24 giugno 2024

Bao al pollo

 


Questa è la terza e ultima ricetta che io e la Pulcetta abbiamo fatto, nel week-end della Festa della Repubblica: essendo entrambe amanti dell'inclusione, ci siamo dette che era un ottimo modo per festeggiare! 

Kristina Cho nel suo libro dice che, sorprendentemente, fa molta fatica a trovare dei buoni bao al pollo: di regola infatti questo ripieno risulta piuttosto blando. I migliori che lei abbia mai assaggiato li ha trovati in una bottega di Beijing, che oltre al pollo contenevano tante verdure e cipollotti, che aiutano a mantenere morbida la carne di pollo (che, si sa, se troppo cotta diventa stopposa). Quella che segue è la sua versione. 

Dei tre tipi di bao che abbiamo preparato, questi sono i più "convenzionali"; sono però buonissimi e a nostro avviso non possono mancare in un buffet che si rispetti. Volendo, dopo la cottura al vapore possono essere passati in padella a secco, per ottenere una crosticina croccante e un aroma tostato. Noi abbiamo saltato questo passaggio perché, ve lo confesso, a quel punto della giornata eravamo piuttosto stanche!

lunedì 10 giugno 2024

Bao Char Siu

 

Come scrivevo la scorsa settimana, io e la Pulcetta abbiamo fatto una maratona culinaria lo scorso week-end, i cui risultati ci accompagneranno per buona parte del mese di giugno. E' saltato fuori che, oltre ad amare la cucina orientale, la ragazza si diverte anche a fotografare e a studiare il set. Qui devo dire che non ha preso proprio dalla zia, che di fotografare farebbe volentieri a meno. Le foto di oggi e delle prossime settimane sono state scattate tutte da lei.

La primissima ricetta che abbiamo preparato sono stati i Bao char siu, dei panini cotti al vapore che vedono nel ripieno il maiale char siu, qui esaltato all'ennesima potenza: non solo per gli ulteriori condimenti aggiunti al ripieno, anche per l'impasto lievitato, che pulisce la bocca ad ogni boccone stemperandone l'ntensità di sapore ed esaltandolo. Il risultato è talmente superiore alla somma dei suoi fattori, che la Pulcetta ha subito espresso il desiderio di rifarli; e meno male che il ripieno era molto abbondante e ce ne è avanzato tanto, così ho potuto darglielo perché ripetesse la ricetta il giorno dopo, con la sua famiglia. 

lunedì 3 giugno 2024

Maiale Char Siu

                          

La Pulcetta è cresciuta ormai, frequenta l'Università e ha sviluppato una notevole passione per la cucina. E' davvero brava e ama particolarmente la cucina orientale, specialmente quella cinese e giapponese, con qualche incursione in quella coreana. Ogni tanto ci mettiamo d'accordo per cucinare insieme, e lo scorso week-end abbiamo deciso di fare una scorpacciata di piatti cinesi, tutti rigorosamente home-made. 

Il caso vuole che io segua con molto interesse le amiche di Cook my Books, che ogni settimana presentano un libro di cucina nuovo, eseguendone diverse ricette. Uno di questi libri, presentato nell'ottobre 2022, è Mooncakes & Milk Bread di Kristina Cho, nota foodblogger statunitense. E' da allora che questo libro è nella mia wish-list, e il motivo per cui non è arrivato prima a casa mia è dato dal prezzo. Fino a 20 giorni fa, quando un'offerta di Amazon UK lo ha dimezzato, rendendo conveniente anche la spedizione da lassù (Amazon Prime purtroppo è limitata al proprio Paese). 

Non appena il libro mi è arrivato ho cominciato a sfogliarlo avidamente e ogni tanto scattavo qualche foto, che mandavo alla Pulcetta via WhatsApp: non stupisce quindi che lei, di solito molto impegnata, di lì a poco mi abbia chiesto di fissare una giornata di cucina insieme. Fissata la data, sono andata da lei con il libro per decidere il menù; il piatto che vi presento oggi è stato cucinato perché è richiesto come parte del ripieno dei Char Siu Bao; la prossima settimana ne pubblicherò la ricetta, e a seguire pubblicherò quello che abbiamo preparato: vi anticipo che i ravioli cinesi richiedono una manualità che io e la Pulcetta siamo ancora ben lungi dall'avere; vorrà dire che ci troveremo più spesso per fare pratica. 😄

Il maiale char siu è un piatto tradizionale della cucina cantonese, chiamato anche maiale al barbecue perché viene tradizionalmente cotto alla brace, ma può essere cotto anche in forno. Il tipico colore rosso è dato da un ingrediente particolare e molto difficile da trovare, il fermented red bean curd o furu (tofu fermentato con aceto di riso, olio di sesamo e aromi), che non contribuisce in alcun modo al sapore. Nella maggior parte delle cucine casalinghe è sostituito dal colorante alimentare, ma lo si può anche omettere. Io ho provato a inserirlo nella forma in polvere (estratto di barbabietola), visto che l'avevo già in casa, ma evidentemente le dosi richieste sono molto alte, perché non ha funzionato. Poco male. 😅

lunedì 27 maggio 2024

Pollo con mele al sidro rosmarino per il Club del 27

 


Il Clubdel 27 questo mese ci porta nella cucina di Abra Berens, una food writer che viene da un retroterra contadino e che per questo segue religiosamente la stagionalità di frutta e verdura, oltre a essere una grande fautrice del chilometro zero. Nel suo libro Pulp, nel quale ha raccolto diverse ricette dolci e salate con la frutta, vuole mostrare come la frutta può dare una spinta in più a piatti semplici, rendendoli deliziosi e aggiungendo varietà e stagionalità alle ricette di ogni giorno.

QuiQui trovate le ricette realizzate dagli altri colleghi del Club!

 

Io ho scelto un frutto onnipresente durante tutto l'anno, la mela, qui cotta nel sidro e abbinata a una semplice coscia intera di pollo, condita e cotta nel suo stesso grasso. Secondo l'Autrice, la coscia intera di pollo è un taglio sottovalutato: spesso meno caro del petto, è sempre più tenero e saporito. Questa ricetta può essere realizzata anche con un pollo intero tagliato a farfalla o usando cosce d'anatra. 

lunedì 20 maggio 2024

Pollo Mariposa con burro di peperoncino guajillo

 


Stavo cercando una ricetta sfiziosa di pollo quando mi sono imbattuta in questa, di una food writer Messicana, che comportava l'uso di un paio di peperoncini aromatici che avevo in dispensa. La ricetta è di quelle no stress e zero sbatti: svolgi tutte le operazioni in teglia e schiaffi tutto in forno. 

Di questa ricetta mi è piaciuto anche il nome, Mariposa; anche se si riferisce al modo di preparare il pollo prima della cottura, cioè a farfalla, ho voluto mantenere l'originale spagnolo perché mi sembra più poetico.

I peperoncini guajillo e ancho utilizzati per questa ricetta sono poco piccanti (io praticamente non li ho sentiti) e molto aromatici. Se non li avete procurateveli, perché il piatto non è lo stesso con un altro tipo di peperoncino.

Disclaimer: dalla foto sembra che il pollo abbia cag@to un quarto di limone.😆 Me ne sono accorta solo al momento di rivedere le foto, dopo che il pollo era stato spazzolato e non potevo farci più nulla (se non cucinare un altro pollo, cosa che farò di sicuro).


lunedì 4 marzo 2024

Pollo al limone & limone di Ottolenghi

 


Avete presente il pollo al limone del ristorante cinese, con quella deliziosa puccia dove insaporire il riso al vapore, solo perché lì non servono il pane? Ecco, immaginate di portarlo al livello successivo, una sorta di upgrade, firmato Yotam Ottolenghi. Il sughetto è ancora più "limonoso" grazie a una crema di limone (cheat's preserved lemon la chiama Ottolenghi, cioè limoni in conserva veloci), la spinta umami è garantita dalla salsa di soia e dal brodo di pollo, mentre curcuma e cumino aggiungono le loro note speziate per dare carattere al tutto.

Un'avvertenza molto importante riguarda il brodo di pollo che userete: dal momento che la crema di limone è salatissima, è fondamentale che il brodo sia senza sale. Io ho usato la ricetta di Martha Stewart riportata all'interno di questa ricetta. Tuttavia, anche un'amante dei fondi come me si trova ogni tanto a fare uso del brodo in brik acquistato al supermercato. Se questo dovesse essere il vostro caso, preparate la crema di limone senza sale, dimezzandone le dosi per non doverla avanzare. 

Questa ricetta richiede sicuramente un po' di lavoro, ma la si può fare anche in due tempi: la sera prima mettete a marinare i petti di pollo e preparate la crema di limoni, così il giorno stesso dovete solo friggere i petti di pollo, preparare la salsa e assemblare il tutto: mezz'ora di lavoro + 1 pentola e 1 padella da lavare, in cambio di tanto gusto. Per me questa è l'apoteosi del pollo al limone.

lunedì 29 gennaio 2024

Spezzatino di stinco al peperoncino Ancho

 


Avere tante spezie in dispensa è una grande soddisfazione, per me che le amo tanto; tuttavia ha senso solo se vengono utilizzate, no? E per imparare a utilizzarle nel modo corretto occorre documentarsi, acquistare tanti libri di cucina, studiarli come se fossero testi scolastici e infine mettere in pratica ciò che si è imparato.

Pur essendo poco social (anzi, a-social) seguo da quando è nato l'account Instagram Cook my Books dell'instancabile Alessandra, che ogni settimana ingaggia una serie di blogger bravissime e volenterose facendo loro cucinare ricette dai suoi innumerevoli libri di cucina. Orbene, a fine novembre dello scorso anno questo splendido gruppo ha presentato le ricette di The Modern Spice Rack, uno dei libri di cui parlavo sopra che sviscera le spezie, la loro storia e le loro caratteristiche e poi ci aiuta a usarle proponendo tante ricette diverse. 

Non potevo esimermi dall'acquistare il libro, che ho letto piano piano, qualche pagina alla volta, tuffandomi in mondi aromatici lontani. Finito di leggere le disamine di tutte le spezie, mi è venuta ovviamente voglia di provarle; e quale ricetta migliore, nel primo giorno della merla, di uno spezzatino a lunga cottura, con un sugo avvolgente e vellutato, ricco di spezie e aromi suadenti che ricordano il Messico e le sue terre assolate? 

In dispensa avevo tutto compreso il peperoncino Ancho, non mi restava che procurarmi lo stinco e mettermi all'opera! 

lunedì 27 novembre 2023

Pollo all'ananas e 'nduja

 


Che io ami Ixta Belfrage e il suo Mezcla, che mescola le tre cucine che lei conosce meglio (italiana, messicana e brasiliana) penso si sia già capito. Che ami il piccante, anche. La passione per l'agrodolce invece no, non mi appartiene di solito ed è limitata a pochissimi piatti: la capricciosa di verdure, la caponata, la selvaggina in dolce e forte e pochissimo altro. In questa ricetta la dolcezza è data dall'ananas, che deve essere molto maturo (ho annusato tutti gli ananas che mi sono trovata davanti, scegliendo quello dal profumo più intenso).

A dire il vero ad attirarmi in questa ricetta non è stato tanto l'ananas (e quindi l'agrodolce), quanto la 'nduja: ne avevo un vasetto in frigo che volevo smaltire e questa ricetta mi è sembrata la morte sua. Magari la prossima volta triterò finemente la cipolla anziché affettarla finemente come da ricetta: è solo una questione personale, mi dà fastidio vederla. Vai a capirmi. 😆

lunedì 8 maggio 2023

Pollo Seyal (Seyal Murgh)

 


Mi sono innamorata di questa ricetta di pollo la scorsa estate, mentre leggevo avidamente il libro di Monisha Bharadwaj, The Indian Cookery Course (è stata la mia lettura da ombrellone dell'anno scorso, vedete un po' come sono messa 😄). E' stato uno dei primi segnalibri inseriti nel mio fido Kindle, la prima ricetta del libro che ho provato, nonché quella che ho rifatto più spesso. Al termine dell'estate ho deciso che era un libro che valeva la pena avere anche in cartaceo, e l'ho comperato pure in questa versione: in questo modo lo consulto più facilmente quando sono a casa, ma posso portarlo sempre con me in versione digitale. 

Si tratta di una ricetta Sindhi, vale a dire di origine pakistana, e il termine seyal significa che la pietanza è stata cotta con pochissimo liquido. E' molto semplice da preparare, gli ingredienti sono facilmente reperibili, i tempi di cottura sono relativamente brevi e la piccantezza è media. 

Un'avvertenza: in Italia usiamo l'olio d'oliva per i piatti più saporiti; in India l'uso delle spezie ne soffocherebbe l'aroma, motivo per cui si usano oli dal sapore neutro. Io uso un olio di semi di girasole alto oleico, che ha un punto di fumo più alto di quello normale.

Provatela e mi saprete dire!

martedì 4 aprile 2023

Agnello speziato con ceci e melanzane

 


Pasqua si sta avvicinando a grandi passi e io sono sempre più attirata dai tagli di carne di agnello, che in questo periodo abbondano e si diversificano e mi invogliano a provare ricette sempre nuove. 

Di recente, grazie allo Starbooks, ho scoperto la preparazione che vi presento oggi: carne trita di agnello insieme a ceci e una dadolata di melanzane, che si presta perfettamente a essere usata come ripieno per torte salate (magari chiuso in uno scrigno stropicciato di pasta fillo), o a essere servita su tortillas o, perché no, piadine, per un fajita party; secondo me va bene anche per la tavola informale di Pasquetta, dove ognuno si può comporre il suo piatto come preferisce. 

L'Autrice ci invita a provarlo anche in altri modi: come condimento della pasta, insieme al riso o alla polenta, come farcitura delle lasagne o della moussaka, oppure su fette di pane bruschettato, strofinate con l'aglio. 

E' possibile usare carne di manzo o maiale al posto dell'agnello, ma in tal caso è consigliabile aggiungere una cucchiaiata di olio, visto che la carne di agnello è più grassa. Io l'ho preparato sia con agnello, sia con manzo, ed è sempre risultato buonissimo.

Il tuorlo marinato nella salsa di soia è facoltativo; a me è piaciuto tantissimo.

lunedì 30 gennaio 2023

Lasagne al ragù (quasi) bolognese

 


Sì, lo so: se c'è una ricetta che una blogger seria non dovrebbe pubblicare, questa è proprio quella delle lasagne al ragù: in rete ce ne sono centinaia di migliaia, e a meno che non si apporti qualcosa di distintivo - il che, parlando di una ricetta di tradizione, è una contraddizione di termini - tale pubblicazione non ha alcun valore aggiunto, per il grande pubblico. Il valore aggiunto semmai, è per me: questo blog è la mia raccolta personale di ricette, alla quale attingo per replicare i piatti che mi sono piaciuti di più, e tra questi figurano, per l'appunto, le lasagne al ragù.

Già, il ragù. Ne esistono tanti tipi: dal ragù siciliano della mia infanzia, fatto con pezzi di carne che si sfilacciano per la lunga cottura e arricchito con i piselli, al famoso ragù napoletano. Il ragù per eccellenza però, quello a cui si allude in mancanza di ulteriori aggettivi, è quello alla bolognese. Come tutte le ricette di tradizione, non esiste la "vera" ricetta di questo ragù, in quanto le ricette regionali sono nate per sfruttare le risorse che si avevano in casa; il Professor Dario Bressanini, nel suo libro La scienza della carne, ha fatto una piccola ricerca e riportato due o tre ricette diverse di ragù alla bolognese, tratte da grandi classici della cucina come Il talismano della felicità di Ada Boni, proprio per dimostrare questa grande verità, che i crociati della tradizione culinaria dimenticano sovente. Del resto, se volete approfondire la questione della tradizione, potete cominciare da questo magistrale articolo di Alessandra

Il 17 ottobre 1982, l'Accademia Italiana della Cucina ha depositato presso la Camera di Commercio di Bologna una versione ufficiale della ricetta per mettere un punto fermo, eppure sul web - e soprattutto nelle cucine di casa - vi sono tantissime ricette che si scostano da quella, e che francamente io faccio fatica a non considerare altrettanto originali.  

Negli anni ho provato tantissime ricette di ragù alla bolognese, più o meno aderenti alla ricetta tradizionale; quella però che mi è piaciuta di più in assoluto, e che replico sempre volentieri, è stata scritta dal succitato Dario Bressanini, prima nel blog Le Scienze di Repubblica e poi nel suo libro La scienza della carne. Onde evitare gli strali dei puristi lui ha aggiunto un quasi al nome della sua ricetta e io l'ho imitato nella mia, per lo stesso motivo: si sostituisce la pancetta con la salsiccia, ma la differenza più importante sta proprio nel procedimento, in cui ogni passaggio è finalizzato a costruire il sapore. La particolarità di questa ricetta infatti consiste nel fatto che lui usa le sue conoscenze della chimica per favorire la formazione delle molecole di sapore, e il risultato è talmente strepitoso che ho adottato la ricetta in pieno, facendola mia con qualche modesta modifica.

In sostanza, questo post è una scusa per pubblicare la ricetta del ragù di Bressanini, 😅e siccome sarà lungo (come del resto lunga è la preparazione del ragù), meglio rompere gli indugi e scriverla.

lunedì 19 dicembre 2022

Petto d'anatra arrosto con chutney di prugne ai profumi asiatici

 


Mi è sempre piaciuto immaginare che il 99,9% dei miei lettori siano persone altamente organizzate, che hanno già deciso 20 giorni fa che cosa cucinare a Natale e hanno già cominciato a preparare parte dei piatti; quelli che hanno l'abbattitore e che sono più organizzati di me, avranno già tutto pronto e surgelato, pronto per essere rigenerato all'ultimo momento.

Io no. 
Io sono il tipo last minute. Anche last second, se è per questo. Tanto per darvi un'idea, mi sono trovata con mia madre ieri pomeriggio, per fare la conta di chi c'è e quando, e decidere i menù della Vigilia e di Natale.

Probabilmente è per questo che amo i piatti da "minimo sforzo per un massimo risultato", e quello che vi presento oggi fa parte senz'altro del novero. La ricetta è semplicissima e abbastanza veloce; il successo è assicurato, se i vostri commensali amano la carne di anatra, e avrete portato in tavola un'anatra deliziosa e non banale. 

La ricetta è di Diana Henry, sicché non c'è bisogno di aggiungere altro. 😋

lunedì 7 febbraio 2022

Pollo piccante al berberè, carote e ceci

 


Se qualcuno mi chiedesse a bruciapelo quale sia la ricetta di Ottolenghi che preferisco, risponderei senza esitazione citando l'ultima che ho fatto (o rifatto). Non che le altre siano meno buone, intendiamoci: semplicemente, l'ultima è quella che è più presente alla mia memoria gustativa, e sto ancora rivivendo le delizie del palato che mi ha offerto. Tutto questo per dire... che questa è la migliore ricetta di pollo del Nostro che io abbia mangiato, perlomeno nell'ultima settimana. 😋

Questa ricetta l'aveva preparata Biagio per lo Starbooks di novembre, e mi aveva attirato a tal punto, che la settimana dopo l'ho replicata; non ho però fatto in tempo a fotografarla (brutta cosa, la fame! 😄), ma mi ero ripromessa di fotografarla la volta successiva, e così eccomi qua. 

Una cosa mi mancava: la miscela berberè, tipica della cucina eritrea ed etiope ed indispensabile per questo piatto. Poco male: ne ho cercato in rete la composizione, ho confrontato alcune ricette e poi ho creato la mia, che riporto più sotto. Ottolenghi avvisa il lettore che la miscela berberè è piuttosto piccante: se non lo sopportate troppo, diminuitene la quantità (e se il piccante non vi piace, cambiate ricetta 😆).

E' un piatto piacevolmente piccante, facile e veloce, che richiede solo i tempi di assemblaggio degli ingredienti e quelli di cottura. Perfetta per un pranzo domenicale, ma anche ogni volta che ci si voglia coccolare con qualcosa di gustoso. La scarpetta finale è d'obbligo, mentre consiglio di resistere alla tentazione di leccare il piatto: non è educato. 😂😂😂

lunedì 4 ottobre 2021

Kebab di agnello a bassa temperatura - Pulled Lamb Shawarma Sandwich


 Se qualcuno mi dovesse chiedere quante volte ho cucinato il Pulled Lamb Shawarma Sandwich (kebab di agnello cotto a bassa temperatura), non sarei in grado di rispondere con precisione. L'ho preparato talmente tante volte da avere letteralmente perso il conto, ma ogni volta rimandavo il momento di metterlo in posa per gli scatti fotografici che lo avrebbero consegnato ai posteri di questo blog. 😅

Le giustificazioni che mi davo erano le più svariate: dal fatto che avevo trovato l'agnello già tagliato a pezzi e quindi si trattava più di un arrosto che di un panino, alla considerazione che tanto lo avrei cucinato ancora, e quindi ci sarebbero state altre opportunità di fotografarlo. Questa volta però le scuse erano terminate: avevo finalmente trovato un bel pezzo di agnello intero, e per Giove questa volta avrei vinto la pigrizia e avrei fotografato la mia shawarma di agnello (termine che preferisco a kebab, che oramai in Italia designa solo il classico panino di carni miste e verdure di accompagnamento).   

Il bello di questa ricetta, oltre all'indiscussa bontà, è la sua versatilità: può infatti essere servito come concepito dall'Autore, su una tavola informale dove ogni commensale preleva carne, salse e accompagnamenti e ci farcisce la sua pita, oppure come un normale arrosto; in questo caso è meglio farsi tagliare l'agnello a pezzi dal macellaio prima di cucinarlo, in modo da averlo già porzionato e pronto per essere trasferito nei piatti.

Ancora una volta, Falastin si è rivelato per me il libro dell'anno: me ne sono innamorata fin dalle prime ricette pubblicate su Starbooks, e la storia di amore continua.

martedì 14 settembre 2021

Galletti amburghesi all'uva, ginepro e vino cotto


Mai come quest'anno ho atteso che tornasse a fare capolino l'uva sui banchi dell'ortofrutta: è un frutto che adoro e quest'anno mi è venuta una gran voglia di impiegarla anche in cucina. 
Erano anni poi, che volevo provare questa ricetta di Diana Henry, e finalmente è arrivato il momento propizio per farla. 

lunedì 10 maggio 2021

Chicken Shawarma Pie - Pie di shawarma di pollo


Come ho scritto più volte, amo molto la carne di pollo per la sua versatilità, amo le cucine etniche che fanno largo uso di spezie e amo in particolare la cucina medio orientale, che compare molto spesso sulla mia tavola. E a casa mia, cucina mediorientale è pressoché sinonimo di Yotam Ottolenghi e Sami Tamimi, soci in affari e compagni nella vita, il cui genio culinario e la cui scrittura genuina e accurata hanno fatto conoscere i meravigliosi piatti della loro Terra al grande pubblico.

L'ultima fatica letteraria di Sami, il bellissimo Falastin, mi ha letteralmente stregata: è pieno zeppo di post-it con le ricette che vorrei provare - questa è la terza che provo in pochi mesi - e la scrittura coinvolgente della coautrice Tara Wigley me l'ha fatto entrare nel cuore.

La pie che vi presento oggi aveva catturato la mia attenzione fin da subito, e se finora ne ho rimandato l'esecuzione, è per la mancanza di tempo. L'avevo già programmata da un po' e avevo pure comprato la carne, quando un imprevisto mi ha costretta a rimandare la preparazione e a usare le mie sovracosce di pollo per un'altra ricetta. Poco male, perché sapevo che prima o poi l'avrei fatta e adesso quel momento è arrivato.

Ma cominciamo con una domanda non banale: che cos'è la shawarma? Si tratta dello street food più conosciuto e diffuso in Medio Oriente, quello che da noi si chiama Kebab: pezzi di carne (di pollo o di manzo) marinati nelle spezie, infilzati in uno spiedo verticale, arrostiti lentamente, tagliati man mano dalla parte più esterna e serviti in una pita calda insieme a una salsa saporita, spesso a base di tahina, e a qualche verdura croccante. Questa è la shawarma originale, ma accanto ad essa esistono innumerevoli varianti casalinghe, che non prevedono la cottura allo spiedo, bensì in tegame; ed è proprio questo tipo di shawarma che Sami Tamimi ci fa cucinare in questa ricetta, ma aggiungendovi un tocco personalissimo.

La sua genialità è infatti quella di prendere la ricetta casalinga e di inserirla in una pie dal guscio croccantissimo, anziché presentarla nella tradizionale pita. Intendiamoci, volendo anche in questa ricetta è possibile preparare solo la carne e la salsa e servirle in una pita, lo stesso Sami ce lo dice nell'introduzione. Ma perché fermarsi a metà percorso? Una volta fatto 30 fate anche 31 e non ve ne pentirete! 

Questa ricetta partecipa allo Starbooks Redone di maggio; ringrazio con tutto il cuore Starbooks per avermi fatto conoscere questo magnifico libro!