lunedì 4 marzo 2024

Pollo al limone & limone di Ottolenghi

 


Avete presente il pollo al limone del ristorante cinese, con quella deliziosa puccia dove insaporire il riso al vapore, solo perché lì non servono il pane? Ecco, immaginate di portarlo al livello successivo, una sorta di upgrade, firmato Yotam Ottolenghi. Il sughetto è ancora più "limonoso" grazie a una crema di limone (cheat's preserved lemon la chiama Ottolenghi, cioè limoni in conserva veloci), la spinta umami è garantita dalla salsa di soia e dal brodo di pollo, mentre curcuma e cumino aggiungono le loro note speziate per dare carattere al tutto.

Un'avvertenza molto importante riguarda il brodo di pollo che userete: dal momento che la crema di limone è salatissima, è fondamentale che il brodo sia senza sale. Io ho usato la ricetta di Martha Stewart riportata all'interno di questa ricetta. Tuttavia, anche un'amante dei fondi come me si trova ogni tanto a fare uso del brodo in brik acquistato al supermercato. Se questo dovesse essere il vostro caso, preparate la crema di limone senza sale, dimezzandone le dosi per non doverla avanzare. 

Questa ricetta richiede sicuramente un po' di lavoro, ma la si può fare anche in due tempi: la sera prima mettete a marinare i petti di pollo e preparate la crema di limoni, così il giorno stesso dovete solo friggere i petti di pollo, preparare la salsa e assemblare il tutto: mezz'ora di lavoro + 1 pentola e 1 padella da lavare, in cambio di tanto gusto. Per me questa è l'apoteosi del pollo al limone.

martedì 27 febbraio 2024

Torta salata di zucchine alla menta, caprino e paté di olive nere per il Club del 27

 


Questo mese il Club del 27 esamina l'ultimo libro di Jamie Oliver, 5 Ingredients Mediterranean. Il concetto che sta alla base del libro è lo stesso dei suoi precedenti "5 ingredients": con 5 ingredienti facilmente reperibili + qualche ingrediente di base sempre presente nelle nostre cucine (olio, sale, pepe, cose così) si creano dei piatti semplici, ma veramente gustosi. Un modo come un altro per rinnovare la gioia di trovarsi riuniti a tavola la sera, dopo una lunga giornata di lavoro o di scuola.


Tantissime le ricette tra cui scegliere, una più invitante dell'altra: le trovate tutte a questo link. Io mi sono orientata su una torta salata di zucchine: fuori stagione, lo so, ma mi sono lasciata tentare dalla facilità di esecuzione e dai gusti base così semplici, ma così gradevoli. Ho aggiunto un solo ingrediente a quelli indicati da Jamie: un cucchiaino raso di aglio granulare. Le zucchine infatti, per quanto buone, hanno un sapore un po' blando che la menta non riuscirebbe a mio avviso a elevare, nonostante l'aggiunta post cottura del formaggio di capra e del paté di olive nere.

Si tratta della mia unica modifica, che rimane comunque nello spirito dei 5 ingredienti base + ciò che abbiamo in dispensa. Se non avessi avuto l'aglio granulare, avrei tritato molto finemente 2 spicchi d'aglio. 

lunedì 19 febbraio 2024

Torta di pistacchio, mandorle e nocciole


"Questa volta finisco su Cucinaremale", mi dicevo sabato scorso mentre preparavo questa torta. Invano cercavo di rassicurarmi circa il fatto che erano tutti sapori che stavano bene insieme: la farina di nocciole, mischiata a quella di pistacchi e mandorle, mi faceva una gran paura. Per fortuna mi sbagliavo: si è rivelata la nota vincente, che ha regalato al dolce quel quid in più.

L'occasione di preparare questo dolce è stato l'incontro mensile con gli amici della Fraternità, seguito dalla consueta cena. A dire il vero avevo in mente di preparare tutt'altro dolce, ma le contingenze mi hanno costretto a cambiare direzione. L'ispirazione è giunta dall'inossidabile Ottolenghi, temperata però dalla necessità di consumare dei pacchetti di farine di frutta secca che stavano in dispensa da un po' di tempo; ed ecco che il cocco disidratato della ricetta originale viene sostituito dalle nocciole e parte della farina di mandorle è sostituita da quella di pistacchio. Il risultato è stato una torta buonissima, dove tutti i sapori si fondono alla perfezione, apportando ciascuno la sua nota distintiva, ma senza sovrastare sugli altri, in un'armonia di sapori perfettamente bilanciata.

La ganache all'acqua completa il tutto, aggiungendo quella nota di goduriosità che tanto ci piace. Se quindi la ricetta originale ricordava molto le torte capresi bianche nostrane, questa se ne discosta un poco grazie alle note tostate distintive della nocciola e a quelle, delicate ma altrettanto caratterizzanti del pistacchio - rigorosamente di Bronte, portato dalla Sicilia la scorsa estate.

Avevo giurato a me stessa, in gennaio, che non avrei più preparato alcun dolce fino a giugno. C'est la vie... e del resto, perché no?

lunedì 12 febbraio 2024

Zuppa di ceci e aglio arrostito


Anni fa avevo un'amica che, intorno alla metà di febbraio, toglieva di mezzo maglioni e golfini e cominciava a indossare camicette leggere, magari smanicate, dichiarando: "Io ho chiuso con l'inverno". Confesso che l'ho sempre invidiata: freddolosa come sono piacerebbe anche a me chiudere con l'inverno adesso, peccato che aprirei alla polmonite doppia. Certo, la mia amica soggiungeva subito dopo "Però non so se l'inverno ha chiuso con me", ma restava il fatto che da quel momento lei cominciava ad alleggerire l'abbigliamento, mentre io in questa stagione continuo a imbacuccarmi in bei maglioni caldi, avvolgenti e pesanti. 

E parallelamente ai maglioni, le mie cene continuano ad avere le zuppe come piatto forte, specialmente quelle profumate di spezie come questa. Si può preparare sia a partire dai ceci in scatola, il che velocizza di molto le cose, sia a partire da ceci secchi, ammollati e poi lessati. Io ho fatto entrambe le versioni, anche perché tengo sempre in casa dei ceci secchi.

Di questa zuppa, preparata per lo Starbooks di gennaio, mi aveva incuriosito l'uso della cannella e sapete una cosa? Ci sta benissimo e richiama, curiosamente, il sapore dell'aglio arrostito.

lunedì 5 febbraio 2024

Lasagne con ragù di lenticchie

 


"In un mondo perfetto, farei la lasagna una volta a settimana e riceverei attestati d'amore dalla mia famiglia come da una curva da stadio", scrive Patrizia nell'introduzione alla ricetta presentata su Starbooks un paio di settimane fa. In un mondo perfetto, aggiungo io, le lasagne sarebbero un piatto dietetico e aiuterebbero a perdere peso. 

Anche se il mondo non è perfetto, il post di Patrizia e la sua foto da acquolina in bocca mi hanno invogliata e nel giro di un paio di giorni ho voluto replicare la ricetta di Nik Sharma con un sugo di lenticchie, decisamente più leggera di quella al ragù con litri di besciamella, che adoro.

Ho dimezzato le dosi nella mia prima realizzazione e meno male che l'ho fatto, perché alla prova assaggio qualcosa non mi tornava. Mancava quella pienezza di gusto che dà vera soddisfazione; l'acidulo del pomodoro fresco dava freschezza all'insieme, il che contrastava con le mie aspettative. La pienezza che cercavo mi è giunta al palato quando ho masticato un boccone ricco di Parmigiano Reggiano, ed è allora che mi si è accesa una lampadina: mancava l'umami. Il Parmigiano è uno dei cibi più ricchi di umami, così come i funghi porcini essiccati, il pomodoro maturo cotto a lungo, etc. 

A partire da questa consapevolezza mi sono adoperata per arricchire di umami la ricetta originale, così ecco la mia versione riveduta e corretta; l'originale la trovate qui.

lunedì 29 gennaio 2024

Spezzatino di stinco al peperoncino Ancho

 


Avere tante spezie in dispensa è una grande soddisfazione, per me che le amo tanto; tuttavia ha senso solo se vengono utilizzate, no? E per imparare a utilizzarle nel modo corretto occorre documentarsi, acquistare tanti libri di cucina, studiarli come se fossero testi scolastici e infine mettere in pratica ciò che si è imparato.

Pur essendo poco social (anzi, a-social) seguo da quando è nato l'account Instagram Cook my Books dell'instancabile Alessandra, che ogni settimana ingaggia una serie di blogger bravissime e volenterose facendo loro cucinare ricette dai suoi innumerevoli libri di cucina. Orbene, a fine novembre dello scorso anno questo splendido gruppo ha presentato le ricette di The Modern Spice Rack, uno dei libri di cui parlavo sopra che sviscera le spezie, la loro storia e le loro caratteristiche e poi ci aiuta a usarle proponendo tante ricette diverse. 

Non potevo esimermi dall'acquistare il libro, che ho letto piano piano, qualche pagina alla volta, tuffandomi in mondi aromatici lontani. Finito di leggere le disamine di tutte le spezie, mi è venuta ovviamente voglia di provarle; e quale ricetta migliore, nel primo giorno della merla, di uno spezzatino a lunga cottura, con un sugo avvolgente e vellutato, ricco di spezie e aromi suadenti che ricordano il Messico e le sue terre assolate? 

In dispensa avevo tutto compreso il peperoncino Ancho, non mi restava che procurarmi lo stinco e mettermi all'opera!