sabato 27 dicembre 2025
Uova strapazzate al salmone affumicato per il Club del 27
lunedì 22 dicembre 2025
Panpepato senese
Il panpepato è un antico dolce senese di origini antichissime. Lo scorso marzo ho avuto il piacere di visitare Siena sotto l'egida di Webin-Arte per un week-end lungo e, oltre ad avere apprezzato le bellezze della città accompagnata da guide spettacolari, ho riabbracciato le carissime Patrizia e Alessandra e abbiamo fatto un po' di shopping gastronomico insieme.
Volevo comprare del panforte da dividere con la famiglia a Pasqua; ho finito col prendere un panforte e un panpepato. Patty ha voluto a tutti i costi offrirmi i canditi e le spezie per replicarlo a casa e io ho conservato gelosamente il pacchettino, incartato con molta cura dalla Drogheria Manganelli (che vende anche on line), per farlo a Natale. Nel lontano 2010 avevo preparato dei panfortini mignon; a questo giro sono stata stregata dal panpepato, dal sapore più deciso, e mi sono dedicata con entusiasmo alla sua preparazione.
Patrizia diventa quasi lirica, nel parlare di panforte e panpepato:
Il Panforte garba anche ai bambini; il Panpepato è guardato con sospetto e se lo mangi, ormai sei grande.
Il Panforte è dolce, avvolgente, fruttato e mieloso.
Il Panpepato è spezia, cacao, pepe e un viaggio lontano.
Il Panforte è di chi vuole sentirsi a casa.
Il Panpepato degli avventurieri.
Ecco, con queste premesse come potevo esimermi? La ricetta è stata il frutto di un'attenta ricerca e di un paio di sperimentazioni. Sono partita da una delle ricette storiche pubblicate nel libro Dolcezze di Toscana di Giovanni Righi Parenti, più precisamente quella proveniente da un archivio del 1725 che trovate anche qui, ma il risultato (per quanto buono e andato a ruba in famiglia) non mi ha soddisfatta del tutto, anche perché le istruzioni sono alquanto sommarie e non ho ottenuto la consistenza desiderata. Da lì è partita una ricerca a tutto tondo, che è passata dal confronto delle tre ricette storiche riportate dal Righi Parenti nel suo pregevole libro (1725, 1815 e 1829; degno di nota è il lavoro di raffronto delle tre ricette fatto da Cook and the City) fino al confronto con ricette moderne, come quella del Panificio Il Magnifico di Siena, che annovera tra gli ingredienti i fichi secchi, non presenti nelle ricette storiche. Ho pensato all'antico melatello, la focaccia a base di farina e acqua derivata dalla sciacquatura dei recipienti che contenevano il miele, che è considerato unanimemente come l'antenato del panforte, e la ricetta che ho elaborato è quella che segue - e per la quale ho effettivamente usato l'acqua con cui ho sciolto gli ultimi residui di miele dal mio vasetto. Ho usato il mix di spezie acquistato da Manganelli, ma in ricetta riporto quelle del Righi Parenti, ricetta del 1725.
La foto della fetta arriverà dopo Natale (sempreché ne avanzi): non voglio infatti presentarlo già tagliato.
lunedì 8 dicembre 2025
Tasca ripiena
Natale è vicino e siamo un po' tutti in cerca di un'idea da portare sulla tavola delle feste. Sabato andando a fare la spesa ho trovato uno spinacino di vitello già tagliato a tasca e ho deciso di provare una ricetta che avevo in mente già da un po': la tasca ripiena. Con questo arrosto sapore e colore in tavola sono assicurati, così come sono assicurati la bella figura e il gradimento degli ospiti.
Ho preso la ricetta dal sito della Cucina Italiana ma ho apportato un paio di modifiche per portarla a un altro livello: ho aggiunto della glace de viande nel sugo di cottura e ho preparato un gravy, portando a due le salse di servizio (la ricetta originale si limitava a frullare le verdure nel fondo di cottura, ma a me piace troppo il sugo di arrosto per rinunciarvi). La glace de viande è un vero asso nella manica: ne tengo sempre dei cubetti in freezer pronti all'uso e devo dire che fanno la differenza in tantissime ricette. Ovviamente la potete omettere: in tal caso fate come da ricetta originale: frullate le verdure e il fondo di cottura, ottenendo una salsa densa che accompagnerà la vostra tasca alla perfezione.
Peraltro, questo arrosto non è adatto solo al pranzo di Natale: grazie alla presenza di carote e piselli può essere presentato in qualsiasi stagione, un autentico passepartout.
martedì 27 maggio 2025
Spaghetti con astice all'arrabbiata per il Club del 27
Mentre cucinavo la ricetta del mese per il Club del 27 sorridevo fra me e me, dicendomi che potevo tranquillamente fare mio il celebre aforismo di Oscar Wilde "resisto a tutto, tranne alle tentazioni". Sì, perché quando ho cominciato a sfogliare il libro del mese (Extra Virgin: Recipes & Love from Our Tuscan Kitchen di Debi Mazar e Gabriele Corcos), ero partita con i migliori propositi: volevo fare una ricettina fresca, leggera ed estiva.
Quando però dopo qualche pagina sono incappata nella parola astice, la mia risoluzione è svanita come nebbia al sole; la capitolazione è stata suggellata dall'ultima frase scritta dall'Autore nell'introduzione alla ricetta, messa tra parentesi quasi come un ripensamento: "l'ho cucinata per Anthony Boudain, che ne ha mangiate tre porzioni!". E se Anthony Bourdain ha apprezzato, chi sono io per astenermi?
lunedì 5 maggio 2025
Crespelle ai gamberi e zucchine
Sono consapevole del fatto che ultimamente sto postando ricette di crepes e crespelle, come se non ci fosse un domani: che ci volete fare? Mi ha preso il trip di queste vie di mezzo tra una pasta fresca e una frittata, così semplici e versatili.
Questa ricetta l'ho improvvisata l'estate scorsa, consapevole di non aver inventato assolutamente niente: avevo preparato una teglia di crespelle al basilico per una cena con alcuni cugini, ma all'ultimo si erano aggiunti altri commensali e mi ero resa conto di non averne a sufficienza per tutti. Ho aperto il frigo e improvvisato con gli ingredienti che avevo in casa. Il successo è stato immediato e le ho rifatte abbastanza spesso; non le avevo però ancora fotografate per pubblicarle qui... ed ho approfittato del trip delle crespelle che mi ha preso ultimamente per proporle.
lunedì 3 marzo 2025
Tagliatelle di carnevale in friggitrice ad aria
In casa Apple Pie, le chiacchiere di carnevale non si fanno. Non che non mi piacciano, sia chiaro, semplicemente non amo friggere e preferisco comprarle. L'eccezione, quest'anno, è data dalla friggitrice ad aria, di cui ho acquistato un modello piccolino, pentendomene subito dopo: solo quando ho cominciato a usarla mi sono resa conto che la capienza minima di una friggitrice ad aria è di 6 litri, contro i 2 della mia. Ma siccome cosa fatta capo ha, ho cominciato a usarla da un anno a questa parte, adattando le ricette e le porzioni.
Avendo provato tanti piatti (non pubblicati qui), quest'anno mi sono chiesta se non avrei potuto provare ad adattare qualche ricetta carnevalesca alla mia friggy. Le chiacchiere non vanno bene: è così piccola che dovrei cuocerne una alla volta, e mi scapperebbe la pazienza. Ma poi mi sono venute in mente le tagliatelle di carnevale tipiche emiliane: un impasto simile a quello delle tagliatelle classiche, ma farcito con zucchero e scorza di arancia e fritto in olio profondo. O, come nel mio caso, nella friggitrice ad aria.
Il risultato mi ha soddisfatta davvero tanto, il lavoro di cottura è stato minimo e la puzza di fritto non si è sentita: che cosa chiedere di più?
giovedì 27 febbraio 2025
Torta a strati al cioccolato F.B.I.
Il libro da cui abbiamo tratto le ricette di questo mese per il Club del 27 è Maida Heatter's Book of Great Chocolate Desserts, un classico della cucina americana che a mio avviso meriterebbe di essere tradotto ed esportato anche da noi.
lunedì 17 febbraio 2025
Maxi rotolo ai funghi con salsa verde
Io ve lo dico: Ixta Belfrage non è di questo pianeta. Tutto il complottismo, il non cielo diconoh! e via dicendo mi è venuto in mente mentre preparavo questo magnifico rotolo ai funghi con salsa verde, che la Nostra ha inserito in Mezcla.
Mademoiselle Marina ha fatto qualcosa di analogo a Natale (e invece di postare la ricetta sul blog, l'ha scritta su Facebook) e sono stata tentata di preparare prima la sua versione, ma la ricetta di Ixta aveva il segnalibro "urgente" già da un po', sicché ho deciso di darle la precedenza.
Ixta dice che la ricetta è ispirata a un'altra che avevano fatto nella Ottolenghi Test Kitchen, il Celebration Sticky Rice Cake: entrambe vedono i funghi nel ruolo dei protagonisti, arrostiti non solo per cuocerli ma anche per creare una salsa gravy, tipicamente ottenuta dal fondo di cottura degli arrosti di carne, ma in versione vegana.
La ricetta richiede sicuramente un po' di tempo e di lavoro, ma credetemi: ne vale assolutamente la pena e non c'è bisogno di avere ospiti vegani per servire questo rotolo come secondo piatto, al posto del classico arrosto di carne.
venerdì 27 dicembre 2024
Insalata russa all'astice con merluzzo mantecato
mercoledì 27 novembre 2024
Buccellati Siciliani per il Club del 27
Il Club del 27 questo mese non tratta un libro particolare, bensì una preparazione: i biscotti di Natale. Solo che questa volta la nostra Capa ci ha lasciati liberi: potevamo usare una nostra ricetta, purché non fosse stata mai pubblicata prima. La mia scelta è caduta sui buccellati, che a casa mia si chiamano semplicemente "cassateddi cu li ficu", cassatelle con i fichi.
I buccellati per me racchiudono il sapore della festa, dell'Avvento e dell'attesa della magica notte di Natale. E, me ne rendo conto solo adesso, il Natale più bello sarebbe quello trascorso insieme a tutti i miei cari, soprattutto quelli che non ci sono più. 💖Ma sapete che c'è? A questo giro ho fatto una bella infornata di buccellati (e mi riprometto di farne ancora due o tre più avanti) e mi godo la compagnia dei miei cari che sono ancora con me: inutile guardare nostalgicamente al passato e ignorare il presente, meglio gustarsi tutti insieme questi meravigliosi dolcetti che parlano di casa, di famiglia, di affetti e del piacere di stare insieme.
Dedico questa ricetta a Ilaria, la nostra Capa, che ogni mese raccoglie con pazienza le nostre preparazioni e le riunisce in un post, magari facendo i collage di foto, per permettere a tutti di vedere le ricette preparate dagli altri membri del Club. E a proposito, andate qui per scoprire le golosità che hanno proposto tutti gli altri, che come me hanno attinto a piene mani ai tesori di famiglia.
lunedì 2 settembre 2024
Pasta al forno sbrigativa preparata in un tegame
Nel giugno scorso ho preparato per Starbooks il One-Pan Pastisio di Georgina Hayden, tratto dal suo ultimo libro, Greekish: si tratta della versione greca della pasta al forno, che prevede di aromatizzare il ragù con origano e cannella. Di quella ricetta mi aveva intrigato la possibilità di cuocere la pasta nel tegame dove si è preparato il ragù, aggiungendo a questo del brodo. L'ho trovata un'idea geniale e, benché abbia rimandato la ricetta originale a causa dei tempi biblici di cottura della pasta (20 minuti + il tempo di portare a ebollizione il brodo), ho utilizzato quel procedimento rimaneggiandolo quel tanto (anzi, poco) che basta per avere una pasta cotta al dente e una besciamella di mio gusto (lei prepara una crema di panna acida, tuorli e formaggio grattugiato).
Grazie a questo sistema si sporca solo il tegame in cui si cuoce il ragù e la pasta + la pentola in cui si prepara la besciamella, e la pasta al forno è pronta in mezz'ora.
lunedì 8 aprile 2024
Cannelloni agli asparagi con besciamella allo yogurt e pesto di prezzemolo (o coriandolo)
Bentornata primavera!!! Sei ancora timida e indecisa, alterni giornate decisamente tiepide a giornate piuttosto fredde che ci riproiettano al mese di febbraio, ma le tenere foglie degli alberi e l'esplosione di fiori bianchi e rosa dei meli e dei ciliegi selvatici in città annunciano il tuo arrivo imminente. Ed ecco che con te la cucina si alleggerisce e viene voglia di piatti più freschi, che parlino di te.
Come questo primo piatto, tratto da Extra Good Things di Yotam Ottolenghi.
Nell'introduzione alla ricetta, il nostro scrive: abbiamo rivisitato questo piatto rétro, alleggerendolo e dandogli brillantezza grazie all'acidità dello yogurt, alla freschezza del coriandolo e alla pungenza del limone. Un esperimento che ho trovato intrigante, perché racchiude in se' l'essenza stessa della primavera: una nuova vita che nasce, fresca e vibrante, ai tiepidi raggi del primo sole. Non avrei saputo presentarla meglio.
Preparata per Starbooks l'anno scorso, questi cannelloni sono diventati un mio cavallo di battaglia.
lunedì 1 aprile 2024
Uova sode con avocado e gamberi
![]() |
| Foto dall'archivio di Cucina Italiana |
Il web è grande e vi si trova di tutto. Ci sono i foodblogger seri, che pubblicano le ricette dedicate alle ricorrenze con il dovuto anticipo, per dare modo ai loro lettori di prendere spunto e preparare le ricette in tempo per i loro pranzi festivi, e poi ci sono io, una foodblogger scalcagnata che si affanna a rincorrere il tempo e che viene sempre colta di sorpresa dalle festività, per quanto le loro date siano fisse, come il Natale, o annunciate con almeno 3 mesi di anticipo, come la Pasqua.
Sono così scalcagnata, che non ho mai fotografato questo antipasto, pur avendolo preparato diverse volte. Il fatto è che i miei piatti delle feste sono sempre da asporto: si pranza o cena a casa di mia madre o di mia sorella, e siccome le uova sode sono delicate, porto sempre con me le uova intere in un contenitore e la farcia in un altro, e le assemblo sul posto. Non ho né il tempo, né lo spazio per allestire al volo un set fotografico e ho sempre rimandato "all'anno prossimo" la pubblicazione qui. Fino a quest'anno, quando ho navigato sul blog in lungo e in largo per cercare la ricetta, e mi sono ricordata di non averla mai pubblicata.
Dato che questo blog ha primariamente lo scopo di raccogliere in un unico posto la maggior parte delle mie ricette preferite, questa la pubblico oggi, con una foto presa dal sito della Cucina Italiana, da cui ho preso la ricetta. Magari fra qualche giorno le rifaccio e le fotografo con calma, a casa; nel frattempo beccatevi questa. 😁
lunedì 6 novembre 2023
Rotolo di erbette - Chard Rotolo
Quando in febbraio la Banda Starbooks ha deciso di recensire Mezcla, opera prima di Ixta Belfrage, confesso che non avevo alcun sentore di quello che mi sarei trovata davanti. Abbiamo recensito tantissimi Autori veramente pregevoli, libri favolosi di cui abbiamo consigliato caldamente l'acquisto, ma dopo un tot di anni mi stava venendo un po' a noia questa ricerca spasmodica di libri sempre nuovi, di ricette da effetto WOW che finivano per lo più nel dimenticatoio, di una lista di ricette da provare così ridicolmente lunga che alla fine l'ho stracciata.
Poi ho cominciato a sfogliare Mezcla, e ho fatto un salto sulla sedia. Alessandra l'ha definita una fuoriclasse in un mare di campioni, e io non posso che concordare. Ixta Belfrage mi ha fatto ritrovare l'entusiasmo di entrare in cucina e provare ricette nuove e sorprendenti, ma soprattutto facilmente replicabili (e replicate più volte). Il suo ragù di porcini secchi è diventato un classico a casa mia e di mia sorella, e il suo agnello speziato con ceci e melanzane viene replicato in questa casa con regolarità, specialmente quando le melanzane sono di stagione.
Oggi ho voluto fare un'altra ricetta, un rotolo di erbette che racchiude una crema di rucola paradisiaca. E' un primo piatto scenografico ma molto facile da fare nonostante le apparenze, e non porta via neanche tanto tempo. So già che lo rifarò ennemila volte, da tanto mi è piaciuto e l'ho trovato facile!
Inserisco la ricetta nella sezione Chef-D'Oeuvre del blog, perché davvero merita di entrarci a pieno titolo!!!
lunedì 13 febbraio 2023
Khameer (Muqasqas)
I Khameer o Muqasqas sono dolci tradizionale yemeniti, il cui nome cambia a seconda delle regioni. Muqasqas deriva dal verbo arabo qassa (tagliare), perché la pasta si taglia a piccoli pezzi e in diverse forme, prima di friggerla. Khameer invece deriva da khameera (lievito), poiché la quantità di questo è la chiave della buona riuscita del dolce. In Yemen vengono serviti a colazione, insieme al tè (rosso o nero) di Aden, infuso anche con cardamomo e/o chiodi di garofano, ma si mangiano anche durante l'iftar (pasto della rottura del digiuno) durante il mese di Ramadan.
Esiste anche un pane (flatbread) tipico degli Emirati Arabi Uniti chiamato Khobz Al Khameer, che prevede l'uso di semi di nigella e zafferano, il cui impasto è molto simile a quello di questi dolcetti fritti yemeniti: segno evidente che le contaminazioni culinarie sono tali in tutto il mondo, a maggior ragione quando gli Stati sono limitrofi.
Li avevo fatti nel 2019 per un articolo comparso su MagAboutFood e mi sono tornati in mente in questi giorni, mentre cercavo una proposta un po' diversa dalle frittelle di Carnevale nostrane. Se amate il cardamomo, questa è la ricetta che fa per voi!
lunedì 30 gennaio 2023
Lasagne al ragù (quasi) bolognese
Sì, lo so: se c'è una ricetta che una blogger seria non dovrebbe pubblicare, questa è proprio quella delle lasagne al ragù: in rete ce ne sono centinaia di migliaia, e a meno che non si apporti qualcosa di distintivo - il che, parlando di una ricetta di tradizione, è una contraddizione di termini - tale pubblicazione non ha alcun valore aggiunto, per il grande pubblico. Il valore aggiunto semmai, è per me: questo blog è la mia raccolta personale di ricette, alla quale attingo per replicare i piatti che mi sono piaciuti di più, e tra questi figurano, per l'appunto, le lasagne al ragù.
Già, il ragù. Ne esistono tanti tipi: dal ragù siciliano della mia infanzia, fatto con pezzi di carne che si sfilacciano per la lunga cottura e arricchito con i piselli, al famoso ragù napoletano. Il ragù per eccellenza però, quello a cui si allude in mancanza di ulteriori aggettivi, è quello alla bolognese. Come tutte le ricette di tradizione, non esiste la "vera" ricetta di questo ragù, in quanto le ricette regionali sono nate per sfruttare le risorse che si avevano in casa; il Professor Dario Bressanini, nel suo libro La scienza della carne, ha fatto una piccola ricerca e riportato due o tre ricette diverse di ragù alla bolognese, tratte da grandi classici della cucina come Il talismano della felicità di Ada Boni, proprio per dimostrare questa grande verità, che i crociati della tradizione culinaria dimenticano sovente. Del resto, se volete approfondire la questione della tradizione, potete cominciare da questo magistrale articolo di Alessandra.
Il 17 ottobre 1982, l'Accademia Italiana della Cucina ha depositato presso la Camera di Commercio di Bologna una versione ufficiale della ricetta per mettere un punto fermo, eppure sul web - e soprattutto nelle cucine di casa - vi sono tantissime ricette che si scostano da quella, e che francamente io faccio fatica a non considerare altrettanto originali.
lunedì 19 dicembre 2022
Petto d'anatra arrosto con chutney di prugne ai profumi asiatici
Mi è sempre piaciuto immaginare che il 99,9% dei miei lettori siano persone altamente organizzate, che hanno già deciso 20 giorni fa che cosa cucinare a Natale e hanno già cominciato a preparare parte dei piatti; quelli che hanno l'abbattitore e che sono più organizzati di me, avranno già tutto pronto e surgelato, pronto per essere rigenerato all'ultimo momento.
lunedì 13 dicembre 2021
Lussekatter - Panini di Santa Lucia
I Lussekatter, o code di gatto, sono dei morbidi panbrioche allo zafferano, tipicamente serviti il giorno di Santa Lucia nei Paesi Scandinavi: da qui anche il nome di panini di Santa Lucia.
Il periodo natalizio in Scandinavia è semplicemente magico: a Santa Lucia per esempio, si tengono le tradizionali processioni di bambini, vestiti con abiti bianchi con una cinta rossa in vita. In testa alla processione si trova la Sposa Lucia, che porta sul capo una corona di rami di abete con candele accese. E alla fine della processione, si scaldano anima e corpo offrendo un bicchiere di gløgg fumante, accompagnato dai Lussekatter appena sfornati.
Tipicamente, questi panini vengono aromatizzati con lo zafferano, che conferisce alla mollica un caldo colore dorato; se non dovesse piacervi questa spezia, la potete anche omettere e sostituire con un cucchiaino di cannella.
lunedì 6 dicembre 2021
The Ultimate Gløgg
Il gløgg altro non è che la versione scandinava del nostro vin brulé: del buon vino rosso (magari "spinto" da un goccio di liquore) scaldato insieme al una miscela di spezie e bevuto caldo. Una bevanda gradevole e profumata, deliziosa durante la stagione fredda e semplicemente magica nel periodo di Natale.
Ne avevo pubblicato anni fa una versione danese, dove si aggiunge al vino rosso l'estratto per gløgg, ma negli anni non ho smesso di cercare la mia versione ideale. Credo di averla trovata nella versione svedese della ricetta, che prevede oltre al vino rosso anche la spinta alcolica e aromatica di Porto e Brandy; in Norvegia usano invece l'acquavite, liquore derivato dalle patate e aromatizzato con aneto, semi di finocchio o coriandolo, ma se devo essere sincera il Porto e il Brandy mi attiravano di più.
Questo per me è "the ultimate gløgg", il gløgg definitivo: mi ha conquistata proprio perché la spinta alcolica è bilanciata dai profumi del Porto e del Brandy, che si sposano meravigliosamente con le spezie e con le mandorle e l'uvetta che si mettono tradizionalmente in ogni bicchiere di gløgg che si rispetti.
Adesso che, con le dovute cautele, ci si può trovare con gli amici per salutarsi in vista delle festività natalizie, non posso che invitarvi a provarlo!
lunedì 29 novembre 2021
Indivia belga farcita per il Club del 27
Visto che siamo già entrati nel clima natalizio, quest'anno il Club del 27 presenta 24 ricette che possono benissimo fungere da goloso Calendario dell'Avvento. 🎄 Le ricette sono tutte tratte dal libro Festive: Recipes for Advent di Julia Stix ed Eva Fischer e vi garantisco che scegliere non è stato facile, tutt'altro. La buona notizia è che c'è ancora tempo per provare quelle fatte dai colleghi del Club, e selezionarne qualcuna da portare sulla tavola di Natale.










