"Antonio, fa caldo" recitava una nota pubblicità alcuni anni orsono, e invero fa molto caldo (per fortuna, aggiungo io) in questa splendida estate 2012.
Che ricetta proporre quindi per l'MT Challenge di luglio? Ho pensato a un fresco gelato, che richiede una presenza minima ai fornelli e dà tanta, tanta soddisfazione.
Anche chi non possiede una gelatiera può tranquillamente cimentarsi: il
condensamento manuale richiede più tempo e pazienza, ma è perfettamente possibile ottenere un ottimo prodotto finale. Parafrasando Giovanni Paolo II quindi, non abbiate paura! Spalancate le porte del vostro freezer al gelato! ^_^
condensamento manuale richiede più tempo e pazienza, ma è perfettamente possibile ottenere un ottimo prodotto finale. Parafrasando Giovanni Paolo II quindi, non abbiate paura! Spalancate le porte del vostro freezer al gelato! ^_^
IL GELATO
Il gelato è una preparazione complessa ottenuta da una
miscela raffreddata, montata per incorporarvi aria e fatta congelare. La
tecnica per produrlo in casa varia con il tipo di congelamento che si usa –
manuale o meccanico – e nel secondo caso anche con il tipo di gelatiera che si
possiede; seguite le istruzioni del vostro apparecchio per avere risultati
ottimali.
Il mondo dei gelati è molto vasto e variegato e non sempre è
chiara la differenza tra le varie tipologie di questi deliziosi dessert
ghiacciati.
Lo schema sotto riportato, tratto dal libro citato sotto al
titolo, ci spiega a colpo d’occhio le differenze.
Come vedete lo schema non riporta né le uova, né la frutta: la loro presenza infatti non è importante per determinare la tipologia di prodotto di cui parliamo.
Per questo MTC ci concentreremo esclusivamente sul gelato a base di crema, quello cioè che esige come base addensante una crema inglese. Niente sorbetti, granite, parfait, spumoni o semifreddi, quindi.
(Da: Caroline Widder, Robin Weir – Gelati e Sorbetti – Newton Compton)
Per questo MTC ci concentreremo esclusivamente sul gelato a base di crema, quello cioè che esige come base addensante una crema inglese. Niente sorbetti, granite, parfait, spumoni o semifreddi, quindi.
Le prime regole che occorre tenere presenti nell’accingersi
a preparare un gelato sono le norme
igieniche. Sembra un discorso scontato, ma con alimenti che subiscono
escursioni termiche così importanti occorre prestarvi particolare attenzione,
per evitare che diventino terreno fertile di germi e batteri.
I batteri infatti si moltiplicano rapidamente alle
temperature corporee (36-40 °C), muoiono sopra i 63 °C e rallentano il loro
metabolismo sotto i 10 °C. E’ quindi necessario abbattere subito la temperatura
della crema inglese, immergendo la pentola in una ciotola contenente acqua e
ghiaccio e mescolandola per qualche minuto. Coprire quindi la superficie con pellicola
trasparente facendovela aderire (in questo modo non si formerà la pellicina)
oppure versarla in un barattolo a chiusura ermetica non appena si fredda e
passarla in frigo per almeno un’ora prima di versarla nella gelatiera o di
aggiungerla agli altri ingredienti per preparare la miscela.
Anche panna e latte devono essere freddi di frigorifero
prima di essere aggiunti alla miscela, che va successivamente congelata nel più
breve tempo possibile.
Un’altra fase molto delicata è il passaggio dal freezer al
frigo prima di servire il gelato: se non si consuma tutto il gelato lo si può
riporre nuovamente in freezer, tuttavia è consigliabile farlo non più di due
volte; mai ricongelare un gelato completamente liquefatto.
Il gelato casalingo si conserva in freezer fino a un mese,
tuttavia consistenza e sapore sono al picco fino a due giorni dopo la
preparazione, dopo di che il gusto comincia ad alterarsi. Verifichiamo che il
freezer non sia sovraccarico o pieno di ghiaccio, in modo da garantirci una
temperatura costante di -18 °C.
Una curiosità riguarda invece la temperatura di servizio:
per poter essere gustato appieno, il gelato deve essere servito allo stadio
immediatamente precedente il punto di scioglimento e non quando è troppo duro e
freddo (le papille gustative a questo stadio non riescono a percepirne il
sapore).
Due parole sugli ingredienti:
il latte deve sempre essere fresco e
intero, la panna deve essere fresca e
avere un contenuto di grassi del 35-36%. Non usare panna o latte UHT: il processo
di riscaldamento che hanno subìto ne altera le proteine e pregiudica i processi
di mantecatura e congelamento, pregiudicando il risultato finale. Le uova, sempre freschissime, sono quelle
grandi, di categoria A. Se si desidera usare lo yogurt è bene optare per un prodotto denso come lo yogurt greco,
con un contenuto di grassi non inferiore al 10%, altrimenti il gelato non
avrebbe la giusta consistenza e pastosità. Lo zucchero è quello semolato; attenzione a non sostituirlo con lo
zucchero a velo, che contiene anche piccole percentuali di amido. Vanno
benissimo invece gli zuccheri semolati aromatizzati da voi. I liquori sono ammessi, ma ricordate che
abbassano il punto di congelamento e che dal 10% in poi abbiamo un parfait, che
non va bene per l’MTC. In fondo al post pubblicherò alcune tabelle per quanti
di voi, più curiosi, vogliono approfondire la chimica dei gelati.
E ora passiamo alle ricette: vi propongo due gelati-base,
alla vaniglia e al cioccolato, a partire dai quali vi potete sbizzarrire, e un gelato alle mele, perché anche la frutta va d'accordo con la crema inglese!
Voi potete o seguirle passo passo arricchendole con altri aromi o con altri tipi di cioccolato, oppure realizzare la vostra ricetta di gelato abituale, ma in questo caso dovete comunque partire da una base di crema inglese e seguire il procedimento indicato per il condensamento manuale o meccanico (senza o con gelatiera, insomma ^_^).
Voi potete o seguirle passo passo arricchendole con altri aromi o con altri tipi di cioccolato, oppure realizzare la vostra ricetta di gelato abituale, ma in questo caso dovete comunque partire da una base di crema inglese e seguire il procedimento indicato per il condensamento manuale o meccanico (senza o con gelatiera, insomma ^_^).
GELATO ALLA VANIGLIA
300 ml latte
300 g zucchero semolato (io ridurrei a 200 ma non di più, altrimenti non si sente il dolce)
250 ml panna fresca
45-50 g tuorli (da 3 uova grandi)
1 baccello di vaniglia
Resa: 800 ml
Resa: 800 ml
Tagliare a metà il baccello di vaniglia e metterlo in un
pentolino insieme al latte e a metà dello zucchero. Mescolare per sciogliere lo
zucchero, poi mettere sul fuoco e portare fin quasi a ebollizione. Togliere la
pentola dal fuoco, coprire e lasciare in infusione per almeno 15 minuti per
estrarre tutto l’aroma della vaniglia.
Nel frattempo montare i tuorli con il restante zucchero
finché il composto “scrive”.
Riportare il latte quasi a bollore e versarlo a filo sulle
uova montate mescolando continuamente con una frusta. Versare in un polsonetto
protetto da frangifiamma e fare addensare la crema inglese fino a quando non
velerà il dorso di un cucchiaio e avrà raggiunto la temperatura di 85 °C. Non
superare questa temperatura o lo stadio della velatura del cucchiaio,
altrimenti la crema si coagula e impazzisce. Toglierla immediatamente dal fuoco
e immergere la base della pentola in una ciotola contenente acqua e ghiaccio
mescolando continuamente, altrimenti si raffredda solo quella a contatto coi
bordi del recipiente, mentre il resto rimane caldo. Se l’acqua si intiepidisce
sostituirla con altra acqua fredda e ghiaccio per abbatterne rapidamente la
temperatura. Quando la crema sarà fredda trasferirla in un barattolo a chiusura
ermetica (lasciandoci ancora dentro il baccello di vaniglia) e far riposare in
frigo almeno un’ora, anche tutta la notte: il composto deve essere freddo di
frigorifero prima di passare alle fasi successive della lavorazione. Estrarre
il baccello di vaniglia e aiutandosi con la lama liscia di un coltello raschiare
tutti i semini e mescolarli alla crema; unire la panna liquida al composto e
amalgamarla benissimo.
A questo punto:
Se non avete la
gelatiera: trasferire il composto in un contenitore basso, lungo e stretto munito
di coperchio (le misure ideali sono cm 23x16x38, altrimenti suddividetelo in
più contenitori piccoli, in modo che congeli uniformemente), tappare e riporre
nella parte più fredda del freezer per 60-90 minuti. Trascorso questo tempo la
miscela sarà ghiacciata sulla base e sui bordi, ma morbida al centro.
Mescolarla molto velocemente con uno sbattitore elettrico per uniformarne la
densità (volendo la si può trasferire velocemente nel robot da cucina per
frullarla), poi riporla nuovamente nella vaschetta livellandola bene e
rimettetela in freezer. Ripetere il procedimento per altre 2 volte a intervalli
di un’ora e mezza ciascuno; dopo la terza volta trasferire il gelato nella
vaschetta che lo conterrà, preferibilmente in polipropilene e riempita fino a 6
mm dal bordo; coprire il composto con un rettangolo di carta forno fatto
aderire alla sua superficie (per limitare la presenza di aria umida e impedire
la formazione di fastidiosi cristalli di condensa sulla superficie), tappare e rimettere
in freezer per 30-60 minuti per far raggiungere al gelato raggiungere la giusta
densità. Prima di servirlo, passarlo in frigorifero per 20 minuti.
Anche chi possiede
una gelatiera dovrà seguire
alcuni importanti accorgimenti:. La ciotola dell’apparecchio va riempita per
non più di ¾, lasciando spazio per l’aumento di volume del composto. La miscela
va montata per non più di 20 minuti, quando avrà raggiunto la consistenza della
panna leggermente montata; non cedete alla tentazione di montarla troppo,
perché il gelato si rovina e rischia di diventare simile al burro o, se si sta
preparando un sorbetto, di assumere la consistenza della neve pressata.
Se il gelato non deve essere servito immediatamente,
trasferirlo subito in un contenitore in polipropilene riempiendolo fino a 6 mm
dal bordo, poi coprirlo con un rettangolo di carta forno che deve aderire
perfettamente alla sua superficie. Tappare, etichettare e mettere in freezer: così
facendo limiteremo la presenza di aria umida nella vaschetta del nostro gelato
e impediremo la formazione di fastidiosi cristalli di condensa sulla sua
superficie. Fare indurire il gelato dai 30 ai 60 minuti e trasferirlo in
frigorifero per 20-30 minuti prima di servirlo, perché sia morbido al punto
giusto.
ATTENZIONE: durante il condensamento in gelatiera i semini di vaniglia
tendono a depositarsi sul fondo della ciotola o del contenitore. Mescolare
molto velocemente per distribuirli uniformemente in tutta la miscela, prima di
coprirla con la carta forno e passarla in freezer.
GELATO RICCO AL
CIOCCOLATO
(Da: Caroline Liddell, Robin Weir – Gelati e Sorbetti – Newton Compton)
375 ml latte fresco intero
250 ml panna fresca
100 g di cioccolato fondente col 50% di cacao (in ogni caso
non inferiore al 45%)
80 g zucchero semolato
45-50 g tuorli (da 3 uova grandi)
3 cucchiai rasi di cacao amaro in polvere (cucchiai-misurini
da 15 ml)
1 cucchiaino raso di estratto naturale di vaniglia
(cucchiaino-misurino da 5 ml)
Resa: 750 ml
Resa: 750 ml
Tutti i gelati al
cioccolato contengono una certa percentuale di cacao amaro, ma non tutte le
ricette svelano il trucco per avere un gelato che sappia di cioccolato e non di
cacao: cuocere il cacao per qualche minuto!
Versare in una ciotola il cacao e metà dello zucchero e
mescolare bene per togliere i grumi. Unirvi un pochino di latte prelevato dal
totale. Scaldare sul fornello protetto da frangifiamma il resto del latte e
portarlo quasi a bollore. Versarlo a filo sul composto di cacao mescolando
vigorosamente con una frusta per impedire la formazione di grumi. Ritrasferire
tutto nella pentola e portare a bollore a fuoco dolcissimo, mescolando
continuamente per non far bruciare il cacao. Far bollire per 6 minuti. Togliere
dal fuoco e aggiungere il cioccolato fondente tritato (io ho usato un Amadei al
65% ma vi consiglio di non andare oltre questa percentuale, altrimenti il
gelato sarà poco dolce), mescolando molto bene con una frusta perché si sciolga
alla perfezione.
In un altro recipiente montare i tuorli con il rimanente zucchero
finché il composto “scrive”. Versarvi a filo il composto al cioccolato
sbattendo vigorosamente con un cucchiaio di legno e rimettere nella pentola.
Portare la crema alla temperatura di 85 °C (il dorso di un cucchiaio immerso
nella crema si velerà e passandoci sopra il dito vi rimarrà una traccia decisa)
mescolando continuamente, poi togliere dal fuoco, aggiungere l’estratto di
vaniglia (no vanillina, per carità!), mescolare e abbattere la temperatura
immergendo la base della pentola in un contenitore con acqua fredda e ghiaccio,
mescolando perché la crema si raffreddi uniformemente. Filtrarla con un colino per eliminare
eventuali grumi che siano rimasti, versarla in un barattolo a chiusura ermetica
e riporla in frigo a raffreddare per un’ora, o per tutta la notte.
Amalgamare a questo punto la panna, poi:
Senza gelatiera:
trasferire il composto in un contenitore basso, lungo e stretto munito di
coperchio (le misure ideali sono cm 23x16x38), tappare e riporre nella parte
più fredda del freezer per 60-90 minuti. Trascorso questo tempo la miscela sarà
ghiacciata sulla base e sui bordi, ma morbida al centro. Mescolarla molto
velocemente con uno sbattitore elettrico per uniformarne la densità (volendo la
si può trasferire velocemente nel robot da cucina per frullarla), poi riporla
nuovamente nella vaschetta livellandola bene e rimettetela in freezer. Ripetere
il procedimento per altre 2 volte a intervalli di un’ora e mezza ciascuno; dopo
la terza volta trasferire il gelato nella vaschetta che lo conterrà,
preferibilmente in polipropilene e riempita fino a 6 mm dal bordo; coprire il
composto con un rettangolo di carta forno fatto aderire alla sua superficie (per
limitare la presenza di aria umida e impedire la formazione di fastidiosi
cristalli di condensa sulla superficie), tappare e rimettere in freezer per almeno
2 ore. Prima di servirlo, passarlo in frigorifero per 20-25 minuti.
Con la gelatiera: trasferire la miscela nella
gelatiera e farla addensare per 20 minuti, finché raggiunge la consistenza
della panna montata. Trasferirlo velocemente nelle vaschette in plastica basse
e larghe riempiendole fino a 6 mm dal bordo, coprire con un rettangolo di carta
forno fatto aderire alla superficie del gelato, tappare e riporre nella parte
più fredda del freezer per almeno 2 ore. Prima di servirlo, passarlo in
frigorifero per 20-25 minuti.
GELATO ALLE MELE
(Da: Caroline Widder, Robin Weir – Gelati e Sorbetti – Newton Compton)
500 ml latte fresco intero
500 g mele
200 g zucchero semolato
6 tuorli di uova grandi
1 cucchiaino raso di scorza di limone grattugiata
(cucchiaino-misurino da 5 ml)
2 cucchiai di acqua (cucchiaio-misurino da 15 ml)
2 cucchiai rasi di zucchero semolato (cucchiaio-misurino da
15 ml)
½ cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
Resa: 1 litro
Resa: 1 litro
Preparare la crema inglese con il latte, lo zucchero, i
tuorli e il baccello di vaniglia, come spiegato nella ricetta del gelato alla
vaniglia sopra riportata, poi abbatterne la temperatura e riporla in
frigorifero per almeno un’ora o anche tutta la notte.
Detorsolare
le mele, sbucciarle e affettarle sottilmente, poi metterle
in una pentola insieme alla scorza grattugiata del limone (solo la parte
gialla), il succo di 1 limone, lo zucchero e l’acqua. Mettere la pentola
sul fuoco a fiamma
bassa e cuocere per 15 minuti circa, mescolando. Togliere la pentola dal
fuoco, frullare per ottenere una purea fine e abbattere velocemente la
temperatura immergendo la pentola in una ciotola con
acqua e ghiaccio. Trasferire in un contenitore a chiusura ermetica e
mettere in frigo per almeno un'ora.
Amalgamare
i due composti ormai freddi, unire l’estratto di
vaniglia e procedere al condensamento manuale o meccanico come spiegato
per il
gelato alla vaniglia, fino a quando questa non assume la consistenza
della
panna montata. Mettere nella vaschetta riempiendola fino a 6 mm dal
bordo, coprire con un rettangolo di carta forno tagliato a misura del
contenitore
facendolo aderire alla superficie e passare nella parte più fredda del
congelatore per almeno un’ora, prima di servirlo. Se fosse trascorso più
tempo
e il gelato fosse troppo solido, passarlo in frigo per 20 minuti.
Volendo, potete preparare il gelato variegato: condensate
solo la crema inglese dopo averci aggiunto l'estratto di vaniglia e appena avrà raggiunto la consistenza della panna
montata versarla nella vaschetta, poi unirvi la purea di mele e mescolare
velocemente senza preoccuparsi di fare amalgamare troppo i due composti.
Coprire con un rettangolo di carta forno e passare in freezer, come descritto
sopra.
A conclusione di questo lunghissimo post vorrei indicarvi i criteri principali in base ai quali
giudicare un gelato quando lo si gusta, perché è bello essere dei
consumatori competenti!
I criteri-base sono cinque: l’aspetto (colore
corrispondente al gusto del gelato, assenza di cristalli di ghiaccio sulla
superficie e frutta uniformemente
distribuita, se presente), la consistenza (si valuta al momento
dell’assaggio: il gelato non dev’essere ceroso, gommoso, granuloso, troppo
spumoso, liquido o troppo duro), la corposità (assaggiatene un po’:
all’inizio deve essere molto liscio. Spingete la lingua sul palato: se è
granuloso e poi diventa liscio, contiene cristalli di ghiaccio troppo grossi;
se persiste una consistenza sabbiosa significa che il lattosio si è
cristallizzato, perché si sono usati troppi grassi), l’aroma (né troppo evanescente, né troppo concentrato e
soprattutto non troppo dolce; non svanisce subito dopo essere stato ingoiato,
né lascia retrogusti sgradevoli) e la liquefazione (non oltre lo stadio
di liquido cremoso; non dev’essere schiumoso, grumoso o liquido).
*
* *
TABELLE DI
APPROFONDIMENTO: CHIMICA E FISICA DEI GELATI
Non ho parole per questo post preciso, dettagliato e così ricco di informazioni: grazie, Mapi.
RispondiEliminaCome ho già detto da Ale mi spiace proprio tanto dover saltare questa sfida perchè in viaggio e dispersa tra alberghi e case altrui...buon lavoro :-)
Wow wow wow!!! Grandeeee! Sono felicissimaaaa! Prima di tutto perché so veramente poco sui gelati e quindi mi stampo immediatamente il tuo post e lo studio per filo e per segno e poi perché ho proprio chiesto ai miei genitori di portarmi la loro gelatiera che è lì tristemente inutilizzata a casa loro :)
RispondiEliminaGrazieeee!!! :D
mammamia che mega post, pieno di preziosissime indicazioni!!!
RispondiEliminastavolta ci sarò!
ah, complimenti per le tue scaloppine, ti hanno portato una seconda vittoria perché erano veramente "oltre" ;)
baci!!
perché, nonostante le tue spiegazioni così accurate, mi sembra un'impresa impossibile? :D Ma l'MTC serve a questo: rendere l'impossibile possibile, o no?
RispondiEliminaBuona giornata :)Valentina*
bellissima scelta, il gelato è sempre buono e con questo caldo ancora più invitante, post dettagliatissimo e ricco, grazie!!!
RispondiEliminaUaooooo scelta azzeccatissima.
RispondiEliminaRisultato? Vedremo intanto grazie anche per il papiro ehm.. volevo dire per le innumerevoli spiegazioni :-)
Ciaoo
WOW!!!! Mapi, complimenti!!! Non te li avevo ancora fatti per la tua vittoria, ma ora te li faccio ancor di più per la tua scelta! E anche per il tuo post, davvero esauriente, quanti segreti svelati! Non vedo l'ora di fare il gelato, è una delle cose che più adoro al mondo, d'estate ne mangio almeno uno al giorno, e non l'ho ancora mai preparato... ora tu me ne dai la possibilità... grazie!!! Non vedo l'ora, davvero! E poi ne avremo di gelati da provare... che bello!! Un bacio grande,
RispondiEliminaBucci
Ok, benissimo: tocca andare a resuscitare la gelatiera di papà, sapientemente occultata dopo che aveva subdolamente distribuito chili addosso a chiunque le si avvicinasse......
RispondiEliminaGrazie per la scelta freschissima Mapi!! Comincio ad elaborare...!!
NOn solo ci regali questa sfida rinfrescante ma anche un post che più dettagliato non si può.
RispondiEliminaCon i gelati volevo iniziare proprio questa estate (mai preparati) ma non sapevo da dove cominciare. Ora il punto di partenza ce l'ho!
Non mi resta che dirti grazie!!
Sìììììììììììììì Mapi!
RispondiEliminaNon puo immaginare che regalo che mi fai con questa scelta. Abbiamo da poco rimesso in uso la gelatiera e il webmaster si è cimentato con il suo gusto preferito. Eh, eh, non lo svelo per ora...
Sai ho sempre desiderato un po' di teoria del gelato.
Senti, il libro che consigli, è solo in ebook?
Combinazione mi hanno appena regalato il kindle for my birthday, ma se c'è anche cartaceo, lo preferirei, non lo vedo perrrrrò. Sono io che sono cecata? Può essere!
Bacioni
Sono contenta che la ricetta ti piaccia Rosy, e non vedo l'ora di vedere la ricetta di Marco Webmaster! ;-)
EliminaIl libro esiste in versione e-book e cartacea.
Io ho il cartaceo e sconsiglio l'e-book per i libri di cucina (anch'io ho il Kindle) perché... rischi che si macchino le pagine.
Non mi ero accorta di aver linkato l'e-book, il cartaceo costa 9,90.
Un bacione!
Oh mamma santa ... il gelato ...
RispondiEliminaSono quasi tentata di gettare la spugna da subito ... la differenza tra fare un gelato a casa (con i cristalli di ghiaccio) da uno artigianale (ben cremoso) preparato con apposite macchine (che girano velocemente per raffreddare il gelato) è abissale ...
Sono sincera ... il gelato fatto in casa è buono al sapore ma nell'insieme non mi piace per niente ... :-(((
Monique prova una delle due ricette che ho pubblicato e ti ricrederai!!! Dico sul serio.
EliminaI cristalli di ghiaccio si formano a causa della presenza di aria umida nel contenitore. Se però riempi il contenitore fin quasi all'orlo e fai aderire alla superficie del gelato un rettangolo di carta forno tagliato su misura, scongiuri il pericolo. PROVARE PER CREDERE. ;-)
OKKKKK!!! Rileggo tutto bene e ci provo!! Un bacioo
EliminaUssignur ... e io che pensavo fosse una sfida facile ... ora leggo il tuo post e capisco che bisogna essere un chimico ...
RispondiEliminaconsigli sull'utilizzo del fruttosio?
Ciao bellezza, il fruttosio ha caratteristiche anaolghe allo zucchero, quindi lo puoi tranquillamente sostituire.
EliminaSo che ha un più basso indice glicemico rispetto allo zucchero, ma fai attenzione a introdurlo in modo massiccio nella tua dieta, perché studi scientifici hanno dimostrato che elevate dosi di fruttosio determinano un innalzamento dei livelli di trigliceridi. Inoltre (e qui copio da Wikipedia, che non è la Bibbia ma dice le stesse cose che afferma da tempo mio zio medico) la sua assunzione a lungo termine determina obesità, stress ossidativo, danni microvascolari, iperuricemia, e, soprattutto, ipertrigliceridemia (con conseguente steatosi epatica) ed ipertensione. Per questi motivi l'American Diabetes Association (ADA) sconsiglia vivamente l'uso di fruttosio come dolcificante nei soggetti diabetici e suggerisce ai non diabetici di moderare il più possibile l'assunzione di fruttosio nella dieta. Ciò vale per il fruttosio usato come dolcificante, non per quello contenuto nella frutta.
Un abbraccio!
questo post è un signor post. ti scopro così, grazie all'mtc. e mi metto subito tra i tuoi follower. la cultura in cucina è fondamentale, e accipicchia se sei riuscita a convincermi! :) sto sbavando da un pò dietro alla gelatiera... prima o poi arriverà? però magari posso provare a farlo in casa... per la sfida... potrei effettivamente lanciarmi! :) grazie! bacino sere
RispondiEliminawow quanti gusti da scegliere , buonissimi!
RispondiEliminaSono molto felice di questa ricetta...bella fresca!!
RispondiEliminavado a leggere tutte le regole dalle ragazze e mi metto all'opera!!
ciao loredana
WOW, bellissima scelta il gelato!
RispondiEliminaGULP... mica lo so se ce la faccio a preparare bene Chimica 1 e Fisica 1 del gelato per l'appello... posso presentare lo statino il 28????
^_^
roberta
Complimenti per il post e per la scelta
RispondiEliminaA presto
ottimo!
RispondiEliminasono molto contenta di tutte queste spiegazioni e accorgimenti che hai suggerito!
Fin'ora ho utilizzato la mia gelatiera una sola volta e non sn stata moltissimo soddisfatta!
metterò in pratica i tuoi consigli, provando sia la versione con che senza gelatiera!!!
Bello bello!
mi piace la sfida di questo mese!
:D
e naturalmente complimenti per la vittoria!
che post Mapi, sei maniacale ma bravissima, non lasci niente al caso è così che si diventa grandi e si vincono due mtc!!! :-))
RispondiEliminabene bene bene.....è tanto che non faccio il gelato, mi ci dedico volentierissimo....
buon mtc
ciao
cris
Ok...intanto mi congratulo con inchino e riverenza alla sua vittoria signora Mapi! E poi mi scuso per il ritardo, ma ho avuto una connessione quasi nulla per parecchi giorni....e poiiiiii....il gelatooooo???
RispondiEliminaSono contenta perché così imparerò a farlo e addirittura senza gelatiera (che non ho infatti) e poi sono preoccupata perché il gelato da troppe...infinite possibilità e per una inesperta come me....è quasi peggio.
Giuro però che mi impegno a creare qualcosa...per me sarebbe già una vittoria fare un semplice gelato alla crema...si vedrà!
Baci
Claudia
Mapi cara, non ho parole davvero!
RispondiEliminaChe bella sfida che ci proponi. Faccio il gelato in casa, ma moooolto mooolto a casaccio. Butto in gelatiera uovo, latte, zucchero e l'aroma o frutta frullata e via. Tutto li. Naturalmente viene buono, ma certo non corretto tecnicamente. Ecco che arrivi tu e mi dai l'occasione di imparare e sperimentare in un campo di cui non so nulla. Come mi piacciono tutti i trucchetti che racconti!
Ora mi studio qualcosa di speciale (spero)
Ma che post favoloso...anche i gradi baume...mi piace da morire la chimica in cucina.... oserò a calcolare il tutto...per filo e per segno...e grazie delle dritte!!!!
RispondiEliminaciao mapi....bellissimo post...molto dettagliato....omiodioooooooooooooooo!!!!
RispondiEliminaHo sempre pensato al gelato come ad una preparazione semplice, ma evidentemente mi sbagliavo. Per questo sono sempre molto diversi l'uno dall'altro. Bellissimo il prmo schema che sembra un cono gelato :-)
RispondiEliminaOra non ci resta che cimentarci e farci fuori tante vaschette!
Fabio
Mapinaaaaaa.... ho tirato un sospiro di sollievo quando ho visto "gelato", che da te ci si puo' aspettare di tutto, che ne so, gia' mi vedevo a spolpare ossa da brodo e mescolare per giorni una pentola per ottenere un fondo biondo, bruno o rosso...ahahahha... insomma.... AVEVO UNA FIFAAAAAA!!!!!!
RispondiEliminaOra che ho letto ben bene il tuo post.... bhe, ho ancora piu' fifa!!!!
Sei troppo la piu' avanti, un genio!!!!
Io ci provo eh....prometto che ci provo!!!!!
E ho anche le coppette uguali alle tue....ahahahah!!!!
Un abbraccio grande!
Paola
Che dire Mapi...spiegazione perfetta :)! Mai avrei pensato si potesse fare il gelato senza gelatiera!
RispondiEliminaMi hai fatto venire davvero voglia di provare a farlo...è un po' laborioso però...totalpiù prenderò una giornata di ferie :)! Si stata bravissima, sia a spiegare minuziosamente tutti i passaggi, sia a fare questi gelati che devono essere qualcosa di sublime...e poi sono sglutinati e questo è importantissimo per me :)! Una deliziosa bontà senza bisogno di fare cambiamenti e sostituzioni...solo libero sfogo alla fantasia :)! Spero di trovare il tempo per farlo, anche perché pe combattere il caldo milanese è ciò di cui si ha più bisogno!
Ti mando un bacione enorme
mapi fantastico post!!!! non avendo la gelatiera non mi sono mai impegnata nella preparazione del gelato. ho già scaricato tutto per studiarlo per bene, le lampadine stanno per accendersi ihih. grazie grazie per la scelta ;)
RispondiEliminaSe insegni matematica o scienze, si spiegano.....tante cose e mi tranquillizzo; se non le insegni.....sono colta da ansia, chi mi fa i calcoli? ;-)
RispondiEliminaScienze, io???? NONONONONONO!!!! Non è assolutamente il mio campo!!!! Però Giulietta non ti preoccupare dei calcoli: le tabelle le ho messe solo per chi vuole approfondire, usa tranquillamente una tua ricetta a base di crema e vedrai che andrà benissimo perché è già calibrata!
EliminaUn abbraccio.
Post super preciso ! Da vera professionista! Complimenti! Io peró mi sto già sentendo un pó male al pensiero di NON avere la gelatiera e di fare un gran casotto ....:) ma queste sono le vere sfide no???? Bacissimi
RispondiEliminaNon ho mai fatto il gelato perchè non ho la gelatiera...ma dopo questo post non ci sono scuse! Via con la produzione e grazie mille!
RispondiEliminasfida meravigliosa! penso solo che... mannaggia... avevo un'idea fantastica (cioè, fanastica per me che sono un'umile ape operaia) ma l'ho già "impegnata" di là... bisogna che me ne faccia venire un'altra :-) verrà verrà---
RispondiEliminauna domanda tecnica: niente "neutri" o simili, tipo farina di semi di carrube?
Sono certa che ti verrà un'altra idea, eccome!!! :-)
EliminaPer quanto riguarda il neutro, direi di no: la crema inglese è un addensante sufficiente. Se però vuoi aggiungere della farina di carrube, quella secondo me è ammessa; mi consulto con Ale.
Un bacione e grazie di cuore, Gaia! <3
p.s. il tuo post è splendido, così preciso ed esaustivo e scientifico. sono in ferie, quindi ho una connettività limitata, appena torno me lo leggo per bene... e mi compro subito il libro :-)
RispondiEliminaDa piccola facevo il gelato con mia mamma in una gelatiera talmente sgangherata, che le vaschette per il raffredamento si sono crepate dopo il primo utilizzo... però il gelato me lo ricordo buono, sarà una bella sfida grazie a tutte le tue dettagliate spiegazioni..e decisamente c'è il clima giusto!
RispondiEliminaè qualcosa di spettacolare Mapi, spettacolare.
RispondiEliminaMapi, te l'ho detto altre volte... Mi fai pauraaa!!!
RispondiEliminaDomani mi stampo questo post ( saranno 7 pagine più o meno...) e lo porterò con me in treno e metro leggendo fino ad impararlo a memoria!... O quasi...
Sei una grande!
( il cozzaro è contento e ringrazia!)
Ho stampato ben benino anche io il tuo post ... 12 pagine di alta lettura ... non voglio sbagliare una virgola questa volta! ;-))
RispondiEliminaUn bacione cara
Monique
eccomi Mapi, grazie di questo post così completo.
RispondiElimina:-) ecco il primo:
http://burro-e-miele.blogspot.com/2012/07/gelato-al-te-earl-grey-e-hot-fudge.html
Con un post del genere credo sia impossibile sbagliare...grazie per la tua precisione e meticolosità...splendide ricette!
RispondiEliminaFor you darling!
RispondiEliminahttp://insalatamista-poverimabelliebuoni.blogspot.it/2012/07/mtc-mon-amour-gelato-ai-pinoli-e.html
mi ci hai voluto trascinare a forza dentro un dolce vero?! Ok, ci vengo... Però poi non dire che non ti avevo avvertito...
RispondiEliminaMapi!!
RispondiEliminaseconda e ultima creatura!
http://burro-e-miele.blogspot.com/2012/07/gelato-al-foie-gras-su-pain-depices-con.html
Ciao Mary, sono Paola piacere di conoscerti e complimenti per il blog!Anche io faccio spesso il gelato senza gelatiera e viene buonissimo...proverò anche questa splendida ricetta!
RispondiEliminail primo! http://noidueincucina.blogspot.it/2012/07/gelato-bomba-al-cioccolato.html
RispondiEliminaCon questa spiegazione dettagliata penso sia inutile comperare il libro!!!
RispondiEliminaIo ci ho provato....http://www.murzillosaporito.com/post/2012/07/16/Gelato-al-cioccolato-e-gingerbread-e-senza-gelatiera!.aspx
RispondiEliminaUn bacio
Cara Mapi, non ti ho ancora ringraziata, ma lo faccio adesso perché la sfida mi sta entusiasmando sempre di più e i gelati preparati secondo il tuo procedimento sono strepitosi :D
RispondiEliminaSmack
Grazie per avermi dato il gelato...
RispondiEliminaEccoci, eccoci! questo mese arriviamo presto, per paura che si sciolga! :-D Ed allora ecco il nostro gel(s)ato:
RispondiEliminahttp://assaggidiviaggio.blogspot.it/2012/07/abbiamo-fatto-il-gelsato.html
Anna Luisa e Fabio
ciao, vorrei chiederti alcuni chiarimenti sulle tabelle, per quanto riguarda la frutta, nelle tabelle di composizione sono indicati i valori dell'acqua che però non so dove inserire nella tabella del calcolo, inoltre nello zucchero sono indicati due valori. poi non mi tornano dei conti
RispondiEliminaes. se provo a calcolare l'SCNG della tabella dove sono riportati i valori del gelato alla vaniglia, secondo la formula riportata sopra mi risulata che dovrebbe essere 10.2 (15.9 grassi+12.2 zuccheri= 28.1 100-28.1:7= 10.2) invece nella tabella è risulta 5.8, poi le percentuali che sono indicate come giuste da Preti non corrispondono a quelle che ppoi risultano dalla tabella, mi sa che mi sfugge qualcosa che dici??!!!! non so se son stata chiara, comunque grazie ciao tiziana
Ciao Tiziana,
RispondiEliminaLe tabelle da guardare per sapere se stiamo facendo una ricetta equilibrata sono fondamentalmente due: 1) Proporzioni grassi/zucchero e 2) proporzioni acqua/solidi totali. Lascia perdere il Preti. ;-)
I conti con il gelato alla vaniglia non ti tornano per 2 motivi: il primo è che la tabella-esempio del libro si riferisce al gelato RICCO alla vaniglia, mentre io ho preparato quello semplice. Il secondo è che se guardi la tabella della composizione percentuale di altri tipi di latte, panna e burro, ti rendi conto che i valori sono più alti di quelli che troviamo noi nel mercato italiano e si riferiscono a prodotti inglesi (come inglesi sono gli autori del libro). L'importante è che siano rispettate le proporzioni delle due tabelle di cui sopra.
Per quanto riguarda la tabella del contenuto di acqua nella frutta ho notato anch'io che sotto lo zucchero ci sono due valori. Secondo me c'è stato un errore di stampa e il secondo valore si riferisce a qualcos'altro. Tu prendi come riferimento solo il primo valore.
Il contenuto di acqua della frutta influenza direttamente il rapporto acqua/solidi totali e va sommato al contenuto di acqua nel latte e nella panna.
Se hai bisogno di ulteriore aiuto, scrivimi in privato dandomi le quantità degli ingredienti e vediamo insieme il calcolo.
Un bacione!
grazie mille, chiarissima e utilissima!!! allora parto coi calcoli.. speriamo bene!!! un bacione
Eliminaammazza quante informazioni, sono senza parole, e che dire del gelato: meraviglioso! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaCiao Mapi.
RispondiEliminaComplimenti per la scelta della ricetta.
Incredibilmente è arrivato anche il mio gelato;)
ciao
Mari
http://lasagnapazza.blogspot.it/2012/07/gelato-alla-vaniglia-con-coulis-di.html
una spiegazione davvero scientifica, molto chiara, da conservare. prima della fine dell'estate mi cimenterò. grazie, mony
RispondiEliminaCiao Mapi
RispondiEliminagrazie mille per questo bellissimo post, adesso il gelato è un po' più chiaro e il tuo procedimento è veramente fantastico
l'ho fatto senza gelatiera e lo trovo veramente comodi ci vuole solo un po' d'attenzione, ma la gelatiera che ho non mi ha mai entusiasmato
grazie .... a dimenticavo
Gelato all'albicocca cremoso
Ciao e buona serata
e scusa le brutte foto
Manu
Ciao! Ci vorrei provare anch'io ma sembra così difficile! Senti una domanda ma nel gelato alla mele la panna non ci va? Grazie!
RispondiEliminaCiao Valentina, credimi: non è difficile come sembra! ;-)
EliminaNel gelato alle mele la panna non c'è, perché farebbe sentire di meno la mela, che ha un gusto piuttosto delicato.
Nei gelati con altra frutta (tipo fragole ad esempio) puoi invece metterla.
Ciao!
Grazie Mapi mi metto subito all'opera!!!! Un bacio!
RispondiEliminace l'ho fatta! buonissimo, grazie mapi per la scelta che hai fatto a questo giro!
RispondiEliminaeccomi semplice semplice ma godurioso assai!!!!http://sosidolcesalato.blogspot.it/2012/07/gelato-al-cioccolato.html
RispondiEliminaciao, ho messo il link scusa davvero e ti ringrazio per avermelo detto cosi' ne approffitoo per dirti che il tuo gelato e' strepitoso:-) un bacione
RispondiEliminaSecondo e ultimo, pappato ieri sera! http://noidueincucina.blogspot.it/2012/07/uova-al-tegamino-ovvero-gelato-vaniglia.html
RispondiEliminaCome prima esperienza è venuto bene ... ecco il mio super gelato: http://www.cookingwithmarica.net/2012/07/26/gelato-di-crema-di-vaniglia-liquirizia-e-mirtilli/
RispondiEliminaciao Marica
Ciao Mapi!!!! Scusa se arrivo all'ultimo, so quanto è noioso... Grazie ancora per la tua ricetta!!! Non vedo l'ora di provare un sacco di altri gustiii!!
RispondiEliminaEcco il mio gelato:
http://lacucinadibucci.blogspot.it/2012/07/gelato-allanice-stellato-affogato-in.html
Un abbraccio, Bucci
perdonami se non ho seguito alla lettera le tue istruzioni...troppa fretta....http://sosidolcesalato.blogspot.it/2012/07/gelato-allanguriain-extremis-per-mtc_28.html
RispondiEliminaGrazie per questo meraviglioso post, stavo proprio cercando una ricetta dettagliata per modificare quella che ho (valida si, ma non così ottima come questa!). Sabato sera ho amici a cena e li stupirò con la tua ricetta! Grazie grazie grazie! Manu
RispondiEliminaCome immaginavo ne è uscito un gelato fantastico! Ieri sera ho fatto un figurine con gli amici! Grazie grazie grazie. A breve posterò le foto del mio gelato bi gusto. Un abbraccio. Manu
RispondiEliminaEcco il link ai miei post. Grazie ancora per la splendida figura che mi hai fatto fare con gli amici, si leccano i baffi ancora ora!
RispondiEliminahttp://ildiariodimamy.blogspot.it/2012/08/gelato-alla-crema.html e http://ildiariodimamy.blogspot.it/2012/08/gelato-alla-crema-variegata.html
Ciao e complimenti, è uno dei post più belli e completi che abbia mai visto in merito al gelato, brava davvero! Una pagina da salvare, decisamente. Mi stavo chiedendo... cosa succede se - nel caso del gelato al cioccolato - alla crema ormai fredda di frigorifero andassi ad aggiungere panna semi montata anzichè panna liquida? L'incorporamento di maggior aria dovrebbe dare un risultato più soffice, no? Grazie ancora.
RispondiEliminaCiao Ylenia, e grazie. :-)))
EliminaSe aggiungi la panna semi montata immagino che il risultato non cambi: a mio avviso con tutto quel rimescolamento in gelatiera la panna si smonterebbe (o semismonterebbe? ^_^), rendendo di fatto inutile il suo preventivo montaggio.
Di solito infatti si incorporano gli elementi montati solo all'ultimo momento e con un movimento delicato dal basso verso l'alto. In gelatiera invece si avrebbe un rimescolamento continuo per una ventina di minuti.
Nulla ti vieta però di provare. ;-)
Ciao.
Grazie infinite per la risposta, sei stata chiarissima ed effettivamente ha senso il fatto che semi montare la panna potrebbe essere solo una perdita di tempo dato che in macchina la panna andrebbe ad inglobare comunque aria durante il raffreddamento. A presto e ancora grazie
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaHo cominciato con te!! Il libro lo compro perché il gelato grazie a te è venuto perfetto!! Un bacio Cri
RispondiEliminaGrazie Cri, è un onore sentirmelo dire da te!
EliminaMapi finalmente oggi l'ho fatto e anche mangiato e subito pubblicato!
RispondiEliminasolo una parola
GRAZIE ;-)
Ma grazie a te, Silvia!!!! Sono felicissima che ti sia venuto bene!
EliminaUn abbraccio
Ciao Mapy ho provato il tuo gelato al cioccolato e mi è venuto benissimo. Io non uso la gelateria, vorrei avere altri consigli per fare del buon gelato alla frutta e al caffè, tiramisù, pistacchio. Forse sono troppo pretenziosa non so ma provo a scriverti lo stesso. Grazie Letizia
RispondiEliminaCiao Letizia, sono contenta che ti sia venuto bene il gelato al cioccolato. In realtà non avevo dubbi, avendolo sperimentato (benché con la gelatiera), perché il libro da cui ho tratto la ricetta è veramente fantastico.
EliminaQuesto post era stato scritto per una gara di cucina che verteva sui gelati alle creme; quelli alla frutta e al caffè, più ricchi di liquidi, richiedono proporzioni diverse tra i vari ingredienti. Il pistacchio rientra nei gelati alle creme ma anche qui occorre avere proporzioni perfette tra pistacchio (seme oleoso) e gli altri ingredienti.
Dammi il tempo di cercare e sperimentare le ricette, e pubblico.
A presto su questi schermi! :-)
Grazie 1000 per la tua risposta e per le altre che mi saprai dare. Purtroppo qui in Argentina, dove mi trovo temporaneamente, ci sono tipo le commoditis per i gelati e hanno tutti lo stesso sapore e sono pieni di coloranti ma i miei amici di qua hanno detto che il miglior gelato di Cordoba lo faccio a casa mia!! Aspetto le tue risposte grazie
EliminaCiao scusa se ti stresso ma ritorno a scriverti sui gelati. Quest'anno ho comprato la yogurtiera da 1 lt. e mi fa dello yogurt fantastico. Vorrei preparare del buon gelato come quello delle tue ricette. Che consigli mi puoi dare? Quale ricetta usare? Io ho seguito alla lettera le tue ricette cronometrando i tempi perciò sono abituata alla lunghezza e non mi spaventa. Spero di ricevere risposta e grazie 1000 in anticipo un abbraccio letizia
RispondiEliminache post fantastico.... grazie!!
RispondiEliminaE sono ancora qua a rileggermi questo post favoloso...devo preparare un gelato al cioccolato e mi sei tornata in mente...un abbraccio e grazie
RispondiEliminaGrazie Elena, di cuore! <3
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