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mercoledì 27 novembre 2024

Buccellati Siciliani per il Club del 27


Il Club del 27 questo mese non tratta un libro particolare, bensì una preparazione: i biscotti di Natale. Solo che questa volta la nostra Capa ci ha lasciati liberi: potevamo usare una nostra ricetta, purché non fosse stata mai pubblicata prima. La mia scelta è caduta sui buccellati, che a casa mia si chiamano semplicemente "cassateddi cu li ficu", cassatelle con i fichi.

Tra i sapori della mia infanzia che ogni tanto mi tornano in mente infatti, tra una ricetta mediorientale e l'altra, un posto d'onore spetta proprio ai buccellati: l'impasto croccante e friabile che cede al morso, rivelando un morbido ripieno di fichi secchi aromatizzati con cannella, chiodi di garofano e scorze di agrumi, in un tripudio di sapori che mi riporta in un istante nella cucina di Nonna Sara, le cui mani sapienti in questa stagione li impastavano a profusione, per poi portarli a tutti i suoi nipotini, vicini e lontani. Esiste anche un secondo ripieno a base di mandorle e miele (vedere note), ma il mio preferito in assoluto è quello di fichi, che pubblico oggi.

I buccellati per me racchiudono il sapore della festa, dell'Avvento e dell'attesa della magica notte di Natale. E, me ne rendo conto solo adesso, il Natale più bello sarebbe quello trascorso insieme a tutti i miei cari, soprattutto quelli che non ci sono più. 💖Ma sapete che c'è? A questo giro ho fatto una bella infornata di buccellati (e mi riprometto di farne ancora due o tre più avanti) e mi godo la compagnia dei miei cari che sono ancora con me: inutile guardare nostalgicamente al passato e ignorare il presente, meglio gustarsi tutti insieme questi meravigliosi dolcetti che parlano di casa, di famiglia, di affetti e del piacere di stare insieme.

Dedico questa ricetta a Ilaria, la nostra Capa, che ogni mese raccoglie con pazienza le nostre preparazioni e le riunisce in un post, magari facendo i collage di foto, per permettere a tutti di vedere le ricette preparate dagli altri membri del Club. E a proposito, andate qui per scoprire le golosità che hanno proposto tutti gli altri, che come me hanno attinto a piene mani ai tesori di famiglia.

lunedì 11 novembre 2024

Pollo Bloody Mary


Nel suo libro Persiana Everyday, Sabrina Ghayour dice che ogni volta che prepara questa marinata pensa a quanto starebbe bene insieme alla vodka, sul ghiaccio; prosegue dicendo che la ricetta non prevede vodka, ma che è una delle marinate più apprezzate nella sua famiglia e che l'ha battezzata Bloody Mary come il famoso cocktail, di cui ha tutti gli ingredienti principali.

Ecco, io ho un asso nella manica che la Ghayour non ha: l'estratto di pomodoro siciliano, di cui mi rifornisco ogni anno al mio ritorno dalla Sicilia. Lo trovate anche on line, anche se ovviamente vi costa di più, e la sua caratteristica è che si scioglie in 2 parti di acqua per ottenere un ottimo concentrato. Perfetto: al posto dell'acqua ho usato la vodka, preparando così un perfetto pollo Bloody Mary!!!

Non avevo in casa né l'olio all'aglio, né il pepe all'aglio: ho rimediato aggiungendo ¼ di cucchiaino di aglio granulare alla marinata.

Questo pollo è facilissimo e velocissimo da preparare; inoltre, il fatto che sia tagliato a farfalla ne riduce notevolmente i tempi di cottura. Una vittoria su tutti i fronti!

lunedì 14 ottobre 2024

Kibbeh aperto alla zucca con erbette al limone (Ottolenghi)

 


I kibbeh sono delle polpette ripiene tipiche della cucina libanese. Il guscio è formato da un impasto di bulghur, cipolle e carne di manzo macinata, mentre il ripieno consiste in carne trita speziata e pinoli tostati. Le polpette così ottenute vengono fritte oppure cotte in forno e servite insieme a una salsa a base di tahina, prezzemolo e coriandolo oppure yogurt, prezzemolo e coriandolo.

Ottolenghi ha preso la ricetta originale e l'ha modificata in chiave vegana usando il guscio di bulghur come base di una torta salata, farcita con cipolle caramellizzate, erbette e spezie e cospargendo il tutto con salsa tahina e olio al limone ed erbe aromatiche (prezzemolo e coriandolo). Un filo di melassa di melagrana completa il tutto.

Inutile dire che non appena ho visto la ricetta, ricevuta in una newsletter a cui sono abbonata, ho deciso che sarebbe stata mia e che lo sarebbe stata in tempi brevi. Tra l'altro avevo in dispensa un pacchetto di bulgur in scadenza di cui mi domandavo cosa fare, quindi la ricetta è caduta proprio a fagiolo. 

Spero che ispiri voi tanto quanto ha ispirato me: l'ho trovata buonissima e mi riprometto di farla al prossimo potluck con gli amici.

lunedì 7 ottobre 2024

Salmone al limone, curcuma e pepe nero


Ogni tanto mi piace ripescare libri che avevo comprato d'impulso, sfogliato ma mai utilizzato; il fatto è che ne ho troppi e ho troppo poco tempo (per non parlare della capacità del mio stomaco) per cucinare tutto quello che vorrei.

Questo autunno è il turno di Sirocco, di Sabrina Ghayour: è il secondo libro che ha scritto dopo Bazaar, e stavolta coniuga le sue radici iraniane con gli ingredienti che trova in Gran Bretagna dove è cresciuta e risiede, dando vita a un insieme di piatti di ispirazione mediorientale, anche se non propriamente ascrivibili a tale area geografica. 

Il pregio di questo libro è che se non si trova qualche ingrediente lo si può tranquillamente omettere o sostituire con qualcosa che si ha già in dispensa; per la ricetta che propongo oggi avevo già tutto in casa e si è trattato di un mero lavoro di assemblaggio, che ha portato via pochissimo tempo e ha dato un ottimo risultato.

Ero un po' preoccupata dall'elevata temperatura del forno, ma mi sono dovuta ricredere: tempi e temperature si sono rivelati perfetti.

lunedì 24 giugno 2024

Bao al pollo

 


Questa è la terza e ultima ricetta che io e la Pulcetta abbiamo fatto, nel week-end della Festa della Repubblica: essendo entrambe amanti dell'inclusione, ci siamo dette che era un ottimo modo per festeggiare! 

Kristina Cho nel suo libro dice che, sorprendentemente, fa molta fatica a trovare dei buoni bao al pollo: di regola infatti questo ripieno risulta piuttosto blando. I migliori che lei abbia mai assaggiato li ha trovati in una bottega di Beijing, che oltre al pollo contenevano tante verdure e cipollotti, che aiutano a mantenere morbida la carne di pollo (che, si sa, se troppo cotta diventa stopposa). Quella che segue è la sua versione. 

Dei tre tipi di bao che abbiamo preparato, questi sono i più "convenzionali"; sono però buonissimi e a nostro avviso non possono mancare in un buffet che si rispetti. Volendo, dopo la cottura al vapore possono essere passati in padella a secco, per ottenere una crosticina croccante e un aroma tostato. Noi abbiamo saltato questo passaggio perché, ve lo confesso, a quel punto della giornata eravamo piuttosto stanche!

lunedì 17 giugno 2024

Bao ai funghi

 


Questi sono i secondi Bao che abbiamo fatto insieme alla Pulcetta un paio di settimane fa, e sono quelli che al primo morso le hanno fatto esclamare: "Per il mio compleanno invito i miei amici e faccio tanti bao farciti, non posso non farli assaggiare anche a loro!". Li aveva fatti Valeria per Cook my Books e mi ero ripromessa di farli, prima o poi. Sono carinissimi da vedere e deliziosi da mangiare; per imitare l'aspetto dei funghi shiitake (lentini), in Cina fanno una pasta di cacao amaro e acqua; Kristina Cho ci aggiunge un po' di peperoncino di Cayenna, per dare una piccola spinta in più. Se non amate il piccante potete anche ometterlo.

Vi dico subito che vale la pena raddoppiare le dosi e anzi, dalla prossima volta io impasterò 100 g di farina in più per fare i gambi dei funghetti, ovviamente ricalibrando gli altri ingredienti, perché è un vero peccato rinunciare a un paio di pezzi solo per i gambi!

E' molto importante usare funghi gustosi per il ripieno: l'Autrice consiglia un misto di funghi shiitake e funghi trombetta (cantarellus cybarius), io vi consiglio di aggiungere anche dei porcini. Per questa ricetta, vista la stagione, ho usato un misto funghi surgelati con porcini e ne sono rimasta davvero soddisfatta.

lunedì 10 giugno 2024

Bao Char Siu

 

Come scrivevo la scorsa settimana, io e la Pulcetta abbiamo fatto una maratona culinaria lo scorso week-end, i cui risultati ci accompagneranno per buona parte del mese di giugno. E' saltato fuori che, oltre ad amare la cucina orientale, la ragazza si diverte anche a fotografare e a studiare il set. Qui devo dire che non ha preso proprio dalla zia, che di fotografare farebbe volentieri a meno. Le foto di oggi e delle prossime settimane sono state scattate tutte da lei.

La primissima ricetta che abbiamo preparato sono stati i Bao char siu, dei panini cotti al vapore che vedono nel ripieno il maiale char siu, qui esaltato all'ennesima potenza: non solo per gli ulteriori condimenti aggiunti al ripieno, anche per l'impasto lievitato, che pulisce la bocca ad ogni boccone stemperandone l'ntensità di sapore ed esaltandolo. Il risultato è talmente superiore alla somma dei suoi fattori, che la Pulcetta ha subito espresso il desiderio di rifarli; e meno male che il ripieno era molto abbondante e ce ne è avanzato tanto, così ho potuto darglielo perché ripetesse la ricetta il giorno dopo, con la sua famiglia. 

lunedì 3 giugno 2024

Maiale Char Siu

                          

La Pulcetta è cresciuta ormai, frequenta l'Università e ha sviluppato una notevole passione per la cucina. E' davvero brava e ama particolarmente la cucina orientale, specialmente quella cinese e giapponese, con qualche incursione in quella coreana. Ogni tanto ci mettiamo d'accordo per cucinare insieme, e lo scorso week-end abbiamo deciso di fare una scorpacciata di piatti cinesi, tutti rigorosamente home-made. 

Il caso vuole che io segua con molto interesse le amiche di Cook my Books, che ogni settimana presentano un libro di cucina nuovo, eseguendone diverse ricette. Uno di questi libri, presentato nell'ottobre 2022, è Mooncakes & Milk Bread di Kristina Cho, nota foodblogger statunitense. E' da allora che questo libro è nella mia wish-list, e il motivo per cui non è arrivato prima a casa mia è dato dal prezzo. Fino a 20 giorni fa, quando un'offerta di Amazon UK lo ha dimezzato, rendendo conveniente anche la spedizione da lassù (Amazon Prime purtroppo è limitata al proprio Paese). 

Non appena il libro mi è arrivato ho cominciato a sfogliarlo avidamente e ogni tanto scattavo qualche foto, che mandavo alla Pulcetta via WhatsApp: non stupisce quindi che lei, di solito molto impegnata, di lì a poco mi abbia chiesto di fissare una giornata di cucina insieme. Fissata la data, sono andata da lei con il libro per decidere il menù; il piatto che vi presento oggi è stato cucinato perché è richiesto come parte del ripieno dei Char Siu Bao; la prossima settimana ne pubblicherò la ricetta, e a seguire pubblicherò quello che abbiamo preparato: vi anticipo che i ravioli cinesi richiedono una manualità che io e la Pulcetta siamo ancora ben lungi dall'avere; vorrà dire che ci troveremo più spesso per fare pratica. 😄

Il maiale char siu è un piatto tradizionale della cucina cantonese, chiamato anche maiale al barbecue perché viene tradizionalmente cotto alla brace, ma può essere cotto anche in forno. Il tipico colore rosso è dato da un ingrediente particolare e molto difficile da trovare, il fermented red bean curd o furu (tofu fermentato con aceto di riso, olio di sesamo e aromi), che non contribuisce in alcun modo al sapore. Nella maggior parte delle cucine casalinghe è sostituito dal colorante alimentare, ma lo si può anche omettere. Io ho provato a inserirlo nella forma in polvere (estratto di barbabietola), visto che l'avevo già in casa, ma evidentemente le dosi richieste sono molto alte, perché non ha funzionato. Poco male. 😅

lunedì 20 maggio 2024

Pollo Mariposa con burro di peperoncino guajillo

 


Stavo cercando una ricetta sfiziosa di pollo quando mi sono imbattuta in questa, di una food writer Messicana, che comportava l'uso di un paio di peperoncini aromatici che avevo in dispensa. La ricetta è di quelle no stress e zero sbatti: svolgi tutte le operazioni in teglia e schiaffi tutto in forno. 

Di questa ricetta mi è piaciuto anche il nome, Mariposa; anche se si riferisce al modo di preparare il pollo prima della cottura, cioè a farfalla, ho voluto mantenere l'originale spagnolo perché mi sembra più poetico.

I peperoncini guajillo e ancho utilizzati per questa ricetta sono poco piccanti (io praticamente non li ho sentiti) e molto aromatici. Se non li avete procurateveli, perché il piatto non è lo stesso con un altro tipo di peperoncino.

Disclaimer: dalla foto sembra che il pollo abbia cag@to un quarto di limone.😆 Me ne sono accorta solo al momento di rivedere le foto, dopo che il pollo era stato spazzolato e non potevo farci più nulla (se non cucinare un altro pollo, cosa che farò di sicuro).


lunedì 22 aprile 2024

Trote ripiene di erbe aromatiche, bacche di crespino e noci

 


Uno dei progetti più recenti dell'infaticabile Alessandra Gennaro, è Cook My Books. In pratica lei mette a disposizione di chiunque desideri partecipare al progetto, la sua enorme collezione di libri di cucina scegliendone uno alla settimana; le persone che partecipano al progetto cucinano ogni settimana diverse ricette del libro, così che a fine settimana i lettori hanno a disposizione una serie di ricette da copiare. Mi è capitato più di una volta di trovare interessante il libro della settimana, e di acquistarlo.

Il piatto che vi presento oggi è tipico del Nowruz, il Capodanno persiano che si celebra ogni primavera e che quest'anno è caduto il 20 marzo. Copio l'introduzione alla ricetta di Alessandra, perché descrive meglio di quanto potrei fare io le origini e la "raison d'etre" di questo piatto: "La regola é che nella cucina iraniana il pesce sia pressoché sconosciuto, complice una geografia ostile alla pesca, praticata quasi esclusivamente sulle rive del Mar Caspio. L’eccezione é che tutti gli Iraniani trovino una portata di pesce in tavola, nel corso delle celebrazioni di Nowruz, il capodanno persiano che si celebra all’approssimarsi della Primavera e che viene festeggiato con un banchetto luculliano che, per l’appunto, include anche la ricetta che vi proponiamo oggi.

Si tratta di un pesce ripieno che si accompagna solitamente al sabzi polow, un pilaf profumato di erbe fresche, le stesse che si trovano anche nella farcia del pesce, oltre all’aglio, alla melassa di melagrana, ai barberries e alle noci, a formare il lavangi, la mistura che caratterizza questo piatto e, per certi versi, lo “iranizza”, grazie ai sapori piú tipici di questa cucina.

Anche se la scelta della tipologia del pesce é libera, il sapore così ben connotato del lavangi suggerisce abbinamenti con carni dal sapore delicato, come appunto le trote (e il pollo, che pesce non é ma si sposa benissimo con questa farcitura)".

Se già l'introduzione mi aveva affascinato, vederne la realizzazione sul blog di Tina Tarabelli ha finito di convincermi: in questo periodo non ho alcun problema a procurarmi l'aneto e avevo in casa un pacchetto di bacche di crespino: quale migliore occasione per utilizzarne una parte?


lunedì 4 marzo 2024

Pollo al limone & limone di Ottolenghi

 


Avete presente il pollo al limone del ristorante cinese, con quella deliziosa puccia dove insaporire il riso al vapore, solo perché lì non servono il pane? Ecco, immaginate di portarlo al livello successivo, una sorta di upgrade, firmato Yotam Ottolenghi. Il sughetto è ancora più "limonoso" grazie a una crema di limone (cheat's preserved lemon la chiama Ottolenghi, cioè limoni in conserva veloci), la spinta umami è garantita dalla salsa di soia e dal brodo di pollo, mentre curcuma e cumino aggiungono le loro note speziate per dare carattere al tutto.

Un'avvertenza molto importante riguarda il brodo di pollo che userete: dal momento che la crema di limone è salatissima, è fondamentale che il brodo sia senza sale. Io ho usato la ricetta di Martha Stewart riportata all'interno di questa ricetta. Tuttavia, anche un'amante dei fondi come me si trova ogni tanto a fare uso del brodo in brik acquistato al supermercato. Se questo dovesse essere il vostro caso, preparate la crema di limone senza sale, dimezzandone le dosi per non doverla avanzare. 

Questa ricetta richiede sicuramente un po' di lavoro, ma la si può fare anche in due tempi: la sera prima mettete a marinare i petti di pollo e preparate la crema di limoni, così il giorno stesso dovete solo friggere i petti di pollo, preparare la salsa e assemblare il tutto: mezz'ora di lavoro + 1 pentola e 1 padella da lavare, in cambio di tanto gusto. Per me questa è l'apoteosi del pollo al limone.

lunedì 12 febbraio 2024

Zuppa di ceci e aglio arrostito


Anni fa avevo un'amica che, intorno alla metà di febbraio, toglieva di mezzo maglioni e golfini e cominciava a indossare camicette leggere, magari smanicate, dichiarando: "Io ho chiuso con l'inverno". Confesso che l'ho sempre invidiata: freddolosa come sono piacerebbe anche a me chiudere con l'inverno adesso, peccato che aprirei alla polmonite doppia. Certo, la mia amica soggiungeva subito dopo "Però non so se l'inverno ha chiuso con me", ma restava il fatto che da quel momento lei cominciava ad alleggerire l'abbigliamento, mentre io in questa stagione continuo a imbacuccarmi in bei maglioni caldi, avvolgenti e pesanti. 

E parallelamente ai maglioni, le mie cene continuano ad avere le zuppe come piatto forte, specialmente quelle profumate di spezie come questa. Si può preparare sia a partire dai ceci in scatola, il che velocizza di molto le cose, sia a partire da ceci secchi, ammollati e poi lessati. Io ho fatto entrambe le versioni, anche perché tengo sempre in casa dei ceci secchi.

Di questa zuppa, preparata per lo Starbooks di gennaio, mi aveva incuriosito l'uso della cannella e sapete una cosa? Ci sta benissimo e richiama, curiosamente, il sapore dell'aglio arrostito.

lunedì 5 febbraio 2024

Lasagne con ragù di lenticchie

 


"In un mondo perfetto, farei la lasagna una volta a settimana e riceverei attestati d'amore dalla mia famiglia come da una curva da stadio", scrive Patrizia nell'introduzione alla ricetta presentata su Starbooks un paio di settimane fa. In un mondo perfetto, aggiungo io, le lasagne sarebbero un piatto dietetico e aiuterebbero a perdere peso. 

Anche se il mondo non è perfetto, il post di Patrizia e la sua foto da acquolina in bocca mi hanno invogliata e nel giro di un paio di giorni ho voluto replicare la ricetta di Nik Sharma con un sugo di lenticchie, decisamente più leggera di quella al ragù con litri di besciamella, che adoro.

Ho dimezzato le dosi nella mia prima realizzazione e meno male che l'ho fatto, perché alla prova assaggio qualcosa non mi tornava. Mancava quella pienezza di gusto che dà vera soddisfazione; l'acidulo del pomodoro fresco dava freschezza all'insieme, il che contrastava con le mie aspettative. La pienezza che cercavo mi è giunta al palato quando ho masticato un boccone ricco di Parmigiano Reggiano, ed è allora che mi si è accesa una lampadina: mancava l'umami. Il Parmigiano è uno dei cibi più ricchi di umami, così come i funghi porcini essiccati, il pomodoro maturo cotto a lungo, etc. 

A partire da questa consapevolezza mi sono adoperata per arricchire di umami la ricetta originale, così ecco la mia versione riveduta e corretta; l'originale la trovate qui.

lunedì 29 gennaio 2024

Spezzatino di stinco al peperoncino Ancho

 


Avere tante spezie in dispensa è una grande soddisfazione, per me che le amo tanto; tuttavia ha senso solo se vengono utilizzate, no? E per imparare a utilizzarle nel modo corretto occorre documentarsi, acquistare tanti libri di cucina, studiarli come se fossero testi scolastici e infine mettere in pratica ciò che si è imparato.

Pur essendo poco social (anzi, a-social) seguo da quando è nato l'account Instagram Cook my Books dell'instancabile Alessandra, che ogni settimana ingaggia una serie di blogger bravissime e volenterose facendo loro cucinare ricette dai suoi innumerevoli libri di cucina. Orbene, a fine novembre dello scorso anno questo splendido gruppo ha presentato le ricette di The Modern Spice Rack, uno dei libri di cui parlavo sopra che sviscera le spezie, la loro storia e le loro caratteristiche e poi ci aiuta a usarle proponendo tante ricette diverse. 

Non potevo esimermi dall'acquistare il libro, che ho letto piano piano, qualche pagina alla volta, tuffandomi in mondi aromatici lontani. Finito di leggere le disamine di tutte le spezie, mi è venuta ovviamente voglia di provarle; e quale ricetta migliore, nel primo giorno della merla, di uno spezzatino a lunga cottura, con un sugo avvolgente e vellutato, ricco di spezie e aromi suadenti che ricordano il Messico e le sue terre assolate? 

In dispensa avevo tutto compreso il peperoncino Ancho, non mi restava che procurarmi lo stinco e mettermi all'opera! 

sabato 27 gennaio 2024

Chili al cioccolato per il Club del 27

 


Come di consueto, il Club del 27 in gennaio segue l'indicazione del Veganuary, una sfida a mangiare vegano per un mese. Anche quest'anno abbiamo scelto un libro di Katy Beskow, 15 Minutes Vegan Comfort Food, e ci siamo sbizzarriti a provarne le ricette. Se volete dare un'occhiata ai piatti preparati dai colleghi del Club (e ve lo consiglio vivamente!) andate a questo link e preparatevi a sbavare sulla tastiera. 

La ricetta che mi è balzata subito agli occhi e che non ne ha voluto sapere di abbandonarmi, è stata la versione vegana del Chili con carne, un grande classico della cucina messicana. Ovviamente la versione vegana non poteva contenere la carne, ma mi hanno colpito le spezie unite a cacao e cioccolato fondente, in una salsa che ricorda moltissimo il mole poblano, dove il peperoncino chipotle è stato sostituito dalla paprika forte affumicata e dal peperoncino di Cayenna.

L'Autrice assicura che la profondità di sapore è la stessa di un Chili che ha sobbollito per diverse ore; io dal canto mio, ho modificato leggermente il procedimento allungandone i tempi, per assicurarmi di avere proprio quella profondità e complessità. Questo ha comportato cucinare in 25 minuti anziché 15, ma io non avevo fretta. 😅 Indicherò tuttavia nelle note il procedimento dell'Autrice, in modo che anche i frettolosi possano replicare il piatto.

In sostanza, anche se mi sono guardata bene dal seguire il Veganuary anche quest'anno, ho comunque consumato diversi pasti vegani - cosa che del resto faccio normalmente tutto l'anno nel corso della settimana.

Ecco a voi la ricetta:

lunedì 11 dicembre 2023

Burro di mele speziato allo sciroppo d'acero

 


I regali golosi sono a mio avviso tra i più apprezzati, specialmente se fatti amorevolmente con le proprie mani. Io adoro riceverli e adoro pure farli: trovo che il tempo e il lavoro impiegati per prepararli siano un valore aggiunto, un affetto che raggiunge gli amici a cui vengono donati e che viene percepito dal primo boccone all'ultimo.

Questo burro di mele è stato per me un'autentica rivelazione: preparato per la prima volta in occasione del Club del 27 di marzo, dove regalava dolcezza a un goloso Duch Baby, l'ho tenuto a mente per i regali di Natale. 

Dal momento che contiene meno zuccheri delle confetture, il burro di mele si presta benissimo ad accompagnare piatti dolci o salati: ottimo sui pancake o nell'impasto di torte e muffin, si accompagna egregiamente anche ai formaggi di media stagionatura; se ne può aggiungere una cucchiaiata o due al sugo di arrosto di maiale, oppure può essere mischiato al ripieno dei cheesecake o ancora aggiunto al gelato; qualche cucchiaiata messa qui e là nello strudel gli darà un sapore speciale. Scatenate la fantasia e sperimentate, non resterete delusi!


lunedì 27 novembre 2023

Pollo all'ananas e 'nduja

 


Che io ami Ixta Belfrage e il suo Mezcla, che mescola le tre cucine che lei conosce meglio (italiana, messicana e brasiliana) penso si sia già capito. Che ami il piccante, anche. La passione per l'agrodolce invece no, non mi appartiene di solito ed è limitata a pochissimi piatti: la capricciosa di verdure, la caponata, la selvaggina in dolce e forte e pochissimo altro. In questa ricetta la dolcezza è data dall'ananas, che deve essere molto maturo (ho annusato tutti gli ananas che mi sono trovata davanti, scegliendo quello dal profumo più intenso).

A dire il vero ad attirarmi in questa ricetta non è stato tanto l'ananas (e quindi l'agrodolce), quanto la 'nduja: ne avevo un vasetto in frigo che volevo smaltire e questa ricetta mi è sembrata la morte sua. Magari la prossima volta triterò finemente la cipolla anziché affettarla finemente come da ricetta: è solo una questione personale, mi dà fastidio vederla. Vai a capirmi. 😆

lunedì 20 novembre 2023

Zuppa di zucca e funghi


E' dall'appuntamento con il Club del 27 del mese scorso che preparo zuppe sfiziose, gustandomele la sera, dopo una lunga giornata di lavoro (e quanto è comodo trovarsi la cena già pronta in frigo o in freezer, da riscaldare!). Quando a metà ottobre era stato il momento di scegliere la ricetta da realizzare per il Club, avevo optato per una zuppa di melanzane che ricordava molto il baba ganoush; in seguito ho provato quella  di cavolfiore, patate e Gruyère, buonissima, e oggi vi propongo un altro piacere per il palato: la zuppa di zucca e funghi, preparata da Elena e Barbara; la versione originale prevede di cuocervi insieme dei maltagliati e di aggiungere una mozzarella; io ho preferito semplificarla evitando la pasta (la dieta purtroppo non me la consente) ed eliminando totalmente la mozzarella, che secondo me non c'entra molto.

Il minimo denominatore di tutte queste ricette è un eccezionale fondo bruno vegetale, che ho già rifatto (perché l'avevo consumato tutto nelle zuppe precedenti) e surgelato: non ne posso più fare a meno. 

Se anche voi amate la zucca e i funghi, questa ricetta fa sicuramente per voi!

lunedì 13 novembre 2023

Gnocchi di patate alla zucca e burro di miso

 


La presenza della zucca in tutte le sue deliziose varietà, è uno dei fattori che mi consola dell'arrivo della brutta stagione. So infatti che, per quanto fuori (e talvolta pure in casa) faccia freddo, posso sempre contare su una bella zucca per preparare una zuppa corroborante o qualche altro piatto dove lei la fa da padrona.

Sabato scorso per l'appunto, una bella zucca violina mi ha fatto l'occhiolino e io non ho saputo resistere: l'ho subito pesata, etichettata e messa nel carrello della spesa e una volta giunta a casa, mentre mi domandavo come l'avrei cucinata, ho cominciato a sfogliare Mezcla. Guarda caso (ma io non credo al caso), a pagina 74 una foto mi ha strizzato l'occhio. Il titolo della ricetta fotografata era tutto un programma: Miso Butter Butternut Gnocchi, cioè per l'appunto gnocchi (di patate) alla zucca violina e burro di miso. Ixta Belfrage fa anche un gioco di parole nell'introduzione alla ricetta, invitando a provare questo condimento anche con i fagioli bianchi di Spagna (butter beans), gli gnocchi della natura, cosa che cambierebbe il nome della ricetta in Miso Butter Butternut Butter Beans (ma subito dopo ci consiglia di astenerci 😆). 

Non mi restava che provarla, così ieri mattina mi sono cimentata.

venerdì 27 ottobre 2023

Zuppa "Baba Ganoush" per il Club del 27

 

Finalmente le temperature si sono abbassate: per quanto io ami notoriamente il caldo, non è sano avere 30 gradi a metà ottobre, ed era ora che l'autunno arrivasse.

Ce lo siamo augurate a gran voce al Club del 27, e per il mese di ottobre abbiamo scelto un  libro  sulle zuppe, Every Season is Soup Season di Shelly Westerhausen Worcel.


C'erano tantissime scelte golose da vagliare e so già che prima o poi le proverò tutte, che finiscano in questo blog o meno. Le proposte dei colleghi del Club le trovate qui.

Io ho approfittato delle ultime melanzane di stagione per preparare una zuppa ispirata al celeberrimo Baba ganoush, il caviale di melanzane mediorientale che è apprezzatissimo anche da noi. 

A dire il vero sarebbe più corretto dire che questa zuppa è ispirata al Mutabal, un dip mediorientale molto simile al Baba ganoush che è reso cremoso dalla tahina, ingrediente assente nel caviale di melanzane. Yotam Ottolenghi afferma che al cotnrario il Baba ganoush è molto più leggero e contiene sempre, oltre a succo di limone, aglio e olio d'oliva, erbe aromatiche e altre verdure fresche come ad esempio i peperoni.

Sia come sia, ho adorato in questa zuppa i sentori affumicati dati non solo dalle melanzane arrostite e dalla paprika affumicata, ma anche dal fondo bruno vegetale, che prevede di arrostire le verdure prima di lessarle per estrarne i sapori. Un insieme di ingredienti che hanno contribuito a dare profondità di sapori a questa zuppa molto originale.