Stavolta ce l'ho fatta a partecipare a un Master MTChallenge!!!
Sì, perché se l'altra volta sono stata costretta a ritirarmi per problemi di tempo che non avevo preventivato al momento dell'iscrizione, questa volta ho valutato attentamente i tempi e i miei impegni del fine settimana, dopo di che mi sono iscritta e da lì è stato un crescendo di entusiasmo, coinvolgimento e passione.
![]() |
|
Comincio col ringraziare i nostri Tutor, il Dott. Michael Meyers, oncologo di fama internazionale, e la Dott.ssa Arianna Mazzetta, biologa nutrizionista. Entrambi hanno preparato per noi ben 5 dispense sulle vitamine e in particolare sulla B12, oggetto del nostro Master; entrambi sono accomunati da diversi elementi:
- la passione per la cucina e da competenze in tale campo che noi comuni mortali nemmeno ci sogniamo;
- un'approfondita conoscenza delle materie prime, dei loro componenti nutritivi e del modo migliore per preservarli;
- la consapevolezza che mangiare sano non è sinonimo di mangiare piatti tristi;
- una pazienza e una disponibilità nei confronti di noi discenti, che a mio avviso ha già loro garantito un posto in Paradiso.
Ai nostri due main tutors si è affiancato l'ultima settimana nientepopodimenochè Sandro Sità, Chef all'Hotel Tarabella di Forte dei Marmi, che ci ha fornito una dettagliata dispensa sull'impiattamento e ha letto attentamente, commentato e dato suggerimenti a ciascuno di noi 17 partecipanti, per aiutarci a preparare un piatto che potesse avvicinarsi al concetto di Alta Cucina (dico avvicinarsi perché sono estremamente consapevole dei miei limiti in questo campo).
Giudice d'eccezione è Marco Visciola, Chef da Il Marin - Eataly al Porto Antico di Genova, che valuterà i piatti da noi presentati e decreterà il vincitore.
E infine ci siamo stati noi, i partecipanti. Siamo partiti in 20, siamo arrivati al traguardo in 17 e ci siamo subito trovati estremamente affiatati tra di noi; in parte perché ci conosciamo, anche se solo virtualmente, e in parte perché siamo accomunati dalla stessa voglia di imparare e di metterci in discussione. Ognuno di noi si è sentito libero di fare domande e chiedere pareri; ognuno di noi si è sentito libero di offrire pareri e condividere competenze. Tutti abbiamo sbavato davanti alle proposte degli altri, e sono sicura che tutti gioiremo quando sarà proclamato il vincitore: la sfida più bella è stata proprio esserci e fare insieme questo pezzetto di strada, dandoci una mano o anche solo affettuose pacche sulla spalla. Io ad esempio sono stata aiutata su impiattamento e foto da Michael, Marina e Cristina: un autentico brain storming tra loro tre, mentre io avevo una gran voglia di piangere. Cristina mi ha addirittura fatto uno schizzo del piatto!!! E io ero lì che lavavo i piatti tentativo dopo tentativo, e mi dicevo: "Ma dove altro lo trovi un gruppo così, nel quale i concorrenti si aiutano, anziché farsi lo sgambetto???". Non lo trovi in effetti, se non nella Community dell'MTC.
Già, la Community: perché a lato (e sopra, sotto, a destra, a sinistra, in basso e in alto) di tutto questo c'è la nostra capa, la poliedrica Alessandra Gennaro, ideatrice dell'MTChallenge e fucina pressoché inesauribile di idee, che è pronta a condividere con la Community che ha creato e che dirige con pazienza e passione, tirando fuori il meglio da ciascuno di noi.
E' a lei che dobbiamo la creazione dei Master di cucina dell'MTC, ed è a lei che dobbiamo i loro titoli dissacratori: Il lato B12 dell'Alta Cucina è il sottotitolo di questo nostro Master, il cui scopo è quello di coniugare il gusto alla salvaguardia di questa importante vitamina, la cui carenza nell'organismo porta conseguenze gravissime.
Ed è stata proprio la ricerca di cotture dolci atte a preservare la vitamina B12 che ha portato alla concezione del mio piatto.
La vitamina B12 è contenuta solo ed esclusivamente in alimenti di origine animale: i vegetali ne sono completamente privi, motivo per cui vegetariani e vegani devono assumerla sotto forma di integratore, per evitare di andare incontro a carenze che avrebbero conseguenze molto gravi sulla loro salute. Caratteristica di questa vitamina è la sua estrema idrosolubilità e il fatto che non sopporta temperature superiori ai 160 °C. Questi sono stati i paletti che noi partecipanti abbiamo dovuto rispettare, e che hanno messo a più dura prova la pazienza dei nostri tutor.
E adesso chiudo questa lunghissima introduzione per passare alla ricetta.
HO PRESO UN GRANCHIO:
RISOTTO AL GRANCHIO E LE SUE UOVA, BISQUE DI GAMBERONI E GUACAMOLE
Per 2 persone
Riso:
160 g di riso Carnaroli Acquerello
Polpa di 1 granseola
½ bicchiere di vino bianco secco aromatico (Gewurztraminer per me)
1 scalogno
20 g di burro
Fumetto q.b.
Court bouillon:
1,5 l di acqua
1 carota
1 cipolla dorata piccola
1/2 costa di sedano
1 rametto di timo
1 foglia di alloro
5 gambi di prezzemolo
25 ml di vino bianco secco
10 grani di pepe nero leggermente pestati
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
Bisque di gamberoni:
Il carapace inferiore della granseola e le sue zampe, spezzettati
Le teste e i gusci di 15 gamberoni reali
500 ml di court bouillon
60 ml di Gewurztraminer
1 spicchio d'aglio
1 foglia di alloro
1 cucchiaino di triplo concentrato di pomodoro
1/2 cucchiaino di peperoncino in polvere
1 cucchiaino di paprika forte affumicata
Olio extravergine di oliva
20 g di burro
20 g di farina 00
Guacamole:
2 avocado
½ cipolla bianca
30 g di foglie di coriandolo
1 cucchiaio di succo di lime
1 spicchio d’aglio privato del germoglio interno
1 pomodoro
Sale
Court bouillon: affettare la cipolla e farla appassire nell’olio finché diventa trasparente. Aggiungere il sedano mondato e tritato, mescolare, fare andare per un paio di minuti, quindi unire la carota mondata e tritata. Cuocere a fuoco dolce per 5 minuti circa senza far bruciare il soffritto. Versare l’acqua fredda e portare a ebollizione; abbassare la fiamma. Dopo 10 minuti circa versare il vino bianco e far sobbollire per mezz’ora. Mettere i grani di pepe pestati, proseguire la cottura per 15 minuti, quindi filtrare per eliminare le verdure.
Far riprendere il bollore.
Staccare le zampe e le chele della granseola. Tuffare zampe, chele e corpo nel court bouillon, facendo attenzione a mettere la testa rivolta verso il fondo; togliere le zampe dopo 3 minuti e il corpo dopo 12. Quando la granseola si sarà raffreddata abbastanza per poter essere maneggiata, aprirla separando il carapace superiore da quello inferiore, eliminare la sacca dello stomaco e le membrane, estrarre le uova (ho trovato una Signora Granchio) e poi la polpa dal carapace, dalle zampe e dalle chele.
Guacamole: estrarre la polpa degli avocado, schiacciarla e irrorarla con il succo di lime perché non annerisca. Aggiungere il coriandolo, la cipolla e l’aglio tritati e il pomodoro spellato, privato dei semi e ridotto a dadini. Regolare di sale, poi frullare tutto e passare al setaccio.
Bisque di gamberoni: Versare 2 cucchiaiate di olio in una larga padella e farvi rosolare per qualche minuto i gusci e le teste dei gamberoni, il carapace inferiore e le zampe della granseola. Unire il concentrato di pomodoro, il peperoncino, l'aglio sbucciato e la foglia di alloro e sfumare col vino bianco. Quando l'alcool sarà evaporato coprire con il court bouillon caldo, abbassare la fiamma, incoperchiare e far sobbollire per mezz'ora. Trascorso questo tempo eliminare aglio e alloro e passare attraverso lo chinois, premendo molto bene per ricavarne tutti i succhi, specialmente dalle teste.
Sciogliere il burro in una pentola dal fondo spesso e aggiungervi la farina, mescolando con una frusta. Far cuocere il roux per 5 minuti finché si sarà imbiondito, poi aggiungervi la bisque continuando a mescolare energicamente, perché non si formino grumi. Portare a bollore e farla cuocere per 20 minuti per farla addensare.
Non c'è bisogno di regolarla di sale, sarà molto sapida già così.
Gamberoni: Mentre la bisque sobbolle, sciogliere una noce di burro in un altro tegame e farvi cuocere i gamberoni sgusciati (tranne 2, a cui avrete conservato la testa e la coda) per un paio di minuti. Sfumare con il vino bianco e portare a cottura per 5 minuti. Tenere i gamberoni da parte (saranno usati per altre preparazioni, tranne i due con testa e coda) e filtrare il loro sugo di cottura; aggiungerlo alla bisque.
Risotto: tritare finemente lo scalogno e farlo appassire nel burro sciolto, finché diventa trasparente. Unire il riso e farlo insaporire per un minuto (se fosse stato un riso normale lo avrei fatto tostare a fuoco vivo per 3 minuti; l'Acquerello però è un riso invecchiato un anno prima della brillatura, quindi non perde amidi e la tostatura diventa superflua; dritta imparata dallo Chef Giorgio Giorgetti). Sfumare con il vino e a evaporazione dell’alcol proseguire con la cottura unendo un mestolino di fumetto caldo per volta. Al termine della cottura unire la polpa di granchio e metà delle uova di granchio sbriciolate, mescolare, mantecare con una noce di burro, coprire la pentola con un panno e incoperchiarla; far riposare il risotto 2 minuti prima di servirlo.
Impiattare: mettere al centro del piatto un paio di cucchiaiate di bisque e allargarle. Adagiarvi sopra un coppapasta e versarvi dentro il risotto, premendo leggermente per compattarlo. Togliere il coppapasta. Decorare i bordi del piatto con la salsa guacamole e distribuirvi sopra le uova di granchio a pezzetti (contengono molta vitamina B12!). Adagiare un gamberone sopra al risotto e servire.
Note della Apple Pie:
Pensavo di poter estrarre la polpa di granchio intera dalle chele; mi sono resa conto che la cottura più breve, fatta per preservare la vitamina B12, non le ha permesso di compattarsi, motivo per cui ho rinunciato a usarla come decorazione.
Ecco il primo.
RispondiEliminaE sono molto contento che il messaggio sia passato.
Il contenuto di B12 del tuo piatto è alto, da un rapido e provvisorio calcolo, si aggira a circa 4 mcg per porzione, più del fabbisogno giornaliero. Le tecniche di cottura usate non ne hanno maltrattato i contenuti. La fortuna è anche il fatto di aver travato una signora granchio, le cui uova hanno arricchito ancora di più il piatto, dal punto di vista B12, ma anche di quello del sapore, e colore.
Grande Maria Pia, e grazie.
Sono stata molto fortunata, infatti: innanzi tutto per aver avuto due Tutor di eccezione come te, Arianna e Sandro, che ci avete seguiti da vicino; poi per essere incappata in una Signora Granchio (erano due, ho scelto questo e mi è andata bene!), infine perché grazie all'aiuto di tutti voi sono riuscita a realizzare un impiattamento decente.
EliminaPer non parlare delle vostre dispense ho imparato a preservare la B12.
Grazie per la tua cura, passione e dedizione: è stata una bellissima esperienza!
ho appena finito di invasare la tua marmellata di lamponi e fragole, senza smettere di pensare a quanto profonda sia la tua conoscenza in materia di tecniche. anche le preparazioni piu' semplici, quelle che io faccio nel segno dell' "imbelinala la'" vengono da te eseguite con uno scrupolo che parte sempre da lontano. E che poi arriva lontano, ogni volta piu' in la'.
RispondiEliminaL'alta cucina e' il tuo habitat (posso dirlo che non ti ci avrei visto, a fare il master sulla naked cake?)e questi sono gli stimoli a cui rispondi con grinta e passione. il tocco delle uova di granchio e' da urlo. Bravissima!
La differenza tra me e te, cara Ale, sta nel fatto che io sono molto insicura e ho bisogno di bilance e misurini, mentre tu hai un estro creativo e una bravura innate, che ti permettono di andare a ruota libera.
EliminaDa te ho solo da imparare e nei tuoi confronti ho un debito di gratitudine infinita, che non riuscirò mai a ripagare. Posso solo dirti GRAZIE ogni volta e so che non è abbastanza...
Mapi che piatto! Da tutti i punti di vista...wow! Io non scelgo quasi mai i gamberi & co. ma stavolta viene voglia di comprare tutto e mettersi a preparare per stasera! Delle tue ricette poi adoro il passo passo chiarissimo e puntuale che aiuta noi dilettanti allo sbaraglio! Grazie come sempre! Ciao ciao!
RispondiEliminaAspetta di vedere i piatti delle mie colleghe: si sa che i peggiori fanno sempre da apripista. ;-)
EliminaGrazie però: sei davvero carinissima!
Il mio commento sarà un mix di quelo che ti hanno già scritto Michael e Alessandra.
RispondiEliminaConcordo con lei, hai una grande tecnica oltre che grande passione e ti dirò di più, sono felice che hai dovuto rinunciare al primo Master MTC, così hai potuto partecipare a questo. Era destino, non credi? O il Karma. :)
Oggi sono qui in veste di tutor quindi nasconderò gridolini di piacere e urla di giubilio che in genere riservo ai tuoi piatti quando passo di qui e passo direttamente al contenuto di B12. L'hai preservata benissimo, sia nella cottura dei gamberoni che della signora granchio. E che dire delle sue uova? Sarà stata fortuna o no ma oltre che colore (anche l'occhio vuole la sua parte, giusto?) ha dato uno sprint in più al piatto, sia dal punto di vista strettamente "scientifico e vitaminico" che dell'aspetto.
Immensa Mapi!!!
Immensa Arianna invece! Grandissima Tutor, sempre presente e pronta a dare una mano e a consigliare nel modo giusto. Sono in forte debito con te e Michael, per quelle splendide dispense innanzi tutto, e poi per la pazienza e la competenza che ci avete regalato a fiumi, per aiutarci a giungere alla fine del percorso. Grazie di tutto cuore!!!! <3
EliminaUn mito..un mito..Altissima Cucina direi, con il tuo inconfondibile stile e ora se ti metti pure a comporre i piatti così, chi ti ferma più???
RispondiEliminaPS: Felice di aver dato il mio piccolo contributo, il risultato è andato oltre le aspettative del mio modesto schizzo su carta!!
Altissima Cucina lo si può dire di te, cara Cri: io sono alle prime armi e si vede.
EliminaGrazie ancora di cuore per il tuo aiuto: ero pronta a gettare la spugna ieri sera! Altro che modesto schizzo su carta... il tuo schizzo era più bello della mia realizzazione ed è stato utilissimo!
Mapi questa non è una ricetta è un trattato d'alta cucina
RispondiEliminaTi ringrazio per la ricchezza del tuo post dalla vitamina B12 alla spiegazione più dettagliata di ogni passaggio
condivido lo spirito di collaborazione e di disponibilità nell'aiutarsi che si crea in un master è un'esperienza che tutti dovrebbero fare buttando dietro le spalle le proprie paure e tirando fuori un po' d'umiltà che ti permette d'imparare e condividere tantissimo
Grazie Manu
Non è un trattato, è una semplice spiegazione passo passo. E vi ho risparmiato la morte del granchio, per motivi di spazio. La prossima volta faccio un tutorial con le foto passo passo.
EliminaGrazie davvero per i tuoi complimenti e...sì, aiutarsi in un master consente davvero di imparare da TUTTI. Sono grata a tutti i partecipanti perché ognuno mi ha insegnato (e continua ad insegnarmi) qualcosa.
Intanto, coraggiosa ! Ti sei lanciata anima e corpo in questo master come un tornado ,pubblicando addirittura per prima. Ma i miei complimenti vanno alla tua umiltà :presenti un piatto di altissimo livello ,dandone il merito a tutti , tranne che a te.
RispondiEliminaPoi , non so cosa faccia tu nella vita, ma hai l' insegnamento nell' anima, secondo me : le tue spiegazioni sono sempre curate e dettagliatissime , tanto da far sembrare facili passaggi che magari facili non sono.
Il piatto e' bello e di sicuro buonissimo , ma tu sei davvero grande !
Ti ringrazio davvero di tutto, soprattutto per la chiarezza: quello è il complimento che mi ha fatto più piacere, perché se spendo tempo a scrivere un post è perché chi mi legge capisca e sia in grado di replicare la ricetta. Sicuramente mi ha aiutata il fatto di provenire da una famiglia di insegnanti, e anche se nella vita faccio altro la chiarezza di esposizione mi ha sempre aiutata.
EliminaGrazie davvero di cuore, sei carinissima!!! <3
Ricetta strepitosa Mapi! Adoro tutto: dalla scelta del riso, l'Acquerello - top dei top - al Gewutztraminer, all'accostamento granseola e gamberoni, alla delicatezza dell'avocado.. tutto trasuda (oltre che vitamina B12 :))) competenza, tecnica e talento in cucina.
RispondiEliminaMa tu sei sempre stata una garanzia, che mi stupisco a fare? grandissima veramente!
Grazie Francy! :-)
EliminaTU sei il MIO libro di cucina, la persona a cui affidarmi quando cerco una ricetta un po' particolare, anche solo trattandosi di un fondo o cmq qualcosa di semplice ma tecnico.
RispondiEliminaE' stato bello veder nascere questo piatto, dall'idea iniziale allo schizzo finale.
Sei stata una grande compagna di viaggio. Hai un bellissimo lato B...12!
Il tuo libro di cucina? Non esagerare... :-) Grazie per i complimenti al mio lato B... 12! :-D
EliminaIntanto, coraggiosa ! Ti sei lanciata anima e corpo in questo master come un tornado ,pubblicando addirittura per prima. Ma i miei complimenti vanno alla tua umiltà :presenti un piatto di altissimo livello ,dandone il merito a tutti , tranne che a te.
RispondiEliminaPoi , non so cosa faccia tu nella vita, ma hai l' insegnamento nell' anima, secondo me : le tue spiegazioni sono sempre curate e dettagliatissime , tanto da far sembrare facili passaggi che magari facili non sono.
Il piatto e' bello e di sicuro buonissimo , ma tu sei davvero grande !
Eccomi...perché da te imparo la tecnica che, sia nel dolce quanto nel salato, è ciò che mi interessa davvero. Tutti i vostri post saranno salvati per poter andare a pescare tanti piccoli particolari interessanti ed utili per "costruire" piatti corretti.
RispondiEliminaGrazie Giulietta!
EliminaE io qui mi devo confessare: non ho mai cucinato il granchio, non credo nemmeno che qui si trovi in pescheria o almeno non ci ho mai fatto caso.
RispondiEliminaSicuro se mi si presentasse l'occasione correrei qui a prendere "in prestito" la tua ricetta!
Non lo si trova tanto spesso, ma adesso che è di stagione sì. Non è facilissimo da trattare e ci vuole tempo per estrarre tutta la polpa, ma è di un buono...
Eliminala Mapi é la Mapi e con questo avrei detto tutto... perche lo saprete anche voi che quando si passa da lei, ci si incanta leggendo i fondi bruni,e sia i tempi di cottura che la parsimonia e mano ferma con qui spolpare un granchio o un gambero (o pure una aragosta...) diventerano una specie di trattato in cucina.
RispondiEliminaNon lo nego, ho un devole per questa donna, perche da lei ho imparato tante cose, una sopratutto é l'amicizia, l'altra che é una grande in cucina!!
Ed ecco qui che piatto!!!!
Grazie Mai, tesoro!!!
EliminaPosso permettermi di tirarti le orecchie??
RispondiElimina"Si sa che i peggiori fanno sempre da apripista" ... hai creato un piatto straordinario, sento il gusto anche dal monitor e trovo che sia un piatto di grande cucina come pochi.
Bravissima e ricordatelo perché lo sei veramente
A quest'ora la maggior parte degli altri ha pubblicato... e appunto, si capisce come mai abbia scritto che i peggiori fanno da apripista. :-)
EliminaMa va bene così: ho imparato tantissimo, mi sono divertita tantissimo e voglio anche replicare qualcuno dei piatti delle mie colleghe.
Un abbraccio!
Ecco, faccio mie le parole di Lisa, qui sopra....ricordati di ricordare che sei bravissima, e tiratela anche un po' ogni tanto, non sempre eh, ma ogni tanto ci vuole...
RispondiEliminascherzi a parte, un piatto davvero di alta cucina, ma tu ce l'hai sulla punta delle dita... complimenti davvero sinceri Mapi del mio cuore..
Grazie Giulianina bella! No, meglio non tirarmela: prima di tutto perché mi basta leggere le vostre ricette per fare un bagno di umiltà, e poi perché è sempre meglio guardare a chi ne sa più di noi, invece di inorgoglirsi confrontandosi con chi ne sa meno. ;-)
EliminaUn abbraccio.
mapi un piatto d'alta cucina, ed è tutto te. la bisque in primis, che io associo indissolubilmente a te, e poi questo piatto bello,elegante, ricco, difficile, tecnico.
RispondiEliminasei davvero bravissima. e anche noi che non abbiamo partecipato al master impariamo qualcosa. grazie!
Grazie! Ma vedrai le ricette delle altre!
Eliminala Mapi é la Mapi e con questo avrei detto tutto... perche lo saprete anche voi che quando si passa da lei, ci si incanta leggendo i fondi bruni,e sia i tempi di cottura che la parsimonia e mano ferma con qui spolpare un granchio o un gambero (o pure una aragosta...) diventerano una specie di trattato in cucina.
RispondiEliminaNon lo nego, ho un devole per questa donna, perche da lei ho imparato tante cose, una sopratutto é l'amicizia, l'altra che é una grande in cucina!!
Ed ecco qui che piatto!!!!
Che tu sia una gran cuoca lo sappiamo,ma stavolta lo stimolo rappresentato dal Master ti ha fatto toccare nuove vette!
RispondiEliminaGrazie!
EliminaOra ho capito cosa intendevi con: "ho preso un granchio!" :-D
RispondiEliminaUn piatto di classe, molto accattivante e dal sapore che immagino paradisiaco!
Immagino che lo spirito del master sia stato davvero bello...spero di partecipare anche io, prima o poi :-)
Un abbraccio!
Alice, DEVI partecipare: è un'esperienza strepitosa!!!
EliminaLa signora delle tecniche della cucina classica...era la prima cosa che mi aveva colpito quando un bel pò di tempo fa lessi la tua prima ricetta, di carne si trattava però. Non tutti devono cucinarele stesse cose, importante è cucinare in armonia con se stessi. Sembra banalema è così. Un grande abbraccio Mapi !
RispondiEliminaE' vero, in cucina si tratta di trovare il proprio stile.
EliminaPersonalmente trovo che il mio sia troppo barocco: leggo ricette che sono l'essenza dell'eleganza, della raffinatezza e della semplicità, e la mia mi sembra eccessiva.
Gilding the lily, dicono gli Inglesi: dorare un giglio appesantendolo, quando lui è perfetto così com'è. Ecco, io trovo che la mia cucina sia un gilded lily, e me ne dispiaccio sempre un sacco. Siccome però noto che cucino sempre così, dovrei imparare ad accettarlo e a farne un punto di forza, anziché di debolezza.
Grazie Marina: il master mi ha portato a un'altra riflessione!
Una tecnica invidiabile! Hai creato un piatto buono e sano!
RispondiEliminaSicuramente cercherò di provare, ma sei stata davvero bravissima!!!
Un abbraccio
Grazie Enrica! Ho trovato straordinario anche il tuo piatto, sto imparando un sacco da ognuna di voi!
EliminaAccomunate da un granchio e da un Master! La tua ricetta è perfetta e ....sono arrivata tardi, purtroppo: non posso se non ripetere quello che altri hanno scritto meglio di me.Bravissima! Un abbraccio,
RispondiEliminaGiovanna
Accomunate da un ingrediente, ma tu hai fatto un lavoro VERAMENTE stellare!
EliminaGrazie carissima!
Quando si tratta di lavorazioni complesse, di abbinamenti azzardati (ma bada bene, sempre misurati), di tagli particolari, e chi più ne ha più ne metta, è Mapi il top.
RispondiEliminaCome questo piatto, top.
Love you Mapi!!!
i tuoi post sono sempre una scuola di cucina. grazie per aver condiviso con ancora una volta la tua sapiente arte culinaria. un bacione
RispondiEliminaho sempre tanto da imparare quando vengo qui ma stavolta, lasciatelo dire, sei stata grande. Complimenti.
RispondiEliminaQuando passo di qua mi porto a casa sempre segreti e nuovi insegnamenti, ma questo credo di avertelo già scritto in altre occasioni.Spero un giorno di avere la tua stessa sapienza e capacità in cucina, perché non c'è dubbio sulle tue immense capacità, che ti hanno portata a realizzare questa ricetta perfetta, studiata in ogni dettaglio.Per me è un piatto meraviglioso,punto.
RispondiElimina