Visualizzazione post con etichetta pesce. Mostra tutti i post
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lunedì 9 giugno 2025

Crudo di pesce con salsa di mango e harissa alla rosa

 

L'harissa alla rosa è diventato un ingrediente stabile nella mia cucina e sono sempre alla ricerca di ricette che la contemplino. Inutile dire che Mezcla di Ixta Belfrage è una delle fonti a cui attingo sempre più spesso, da tanto mi intrigano le combinazioni di sapori che riesce a creare.

Prendiamo questo piatto: la salsa (nel senso sudamericano del termine) al mango e harissa è la star, e accompagna benissimo diverse pietanze, dal pollo arrosto al tofu marinato, passando per il pesce arrostito, i gamberi e il crudo di pesce. La ricetta originale del libro prevedeva della verza arrostita in forno, accompagnata da peperoncino jalapeño ed erbe aromatiche; io invece ho voluto sperimentarla con una delle varianti proposte dall'autrice, il crudo di pesce.

Attenzione al trattamento del pesce crudo, per scongiurare il pericolo dell'anisakis: abbattetelo per almeno 96 ore a una temperatura inferiore ai -18 °C (se non avete l'abbattitore, assicuratevi che chi ve lo vende lo abbia abbattuto) e proseguite la conservazione del pesce a quella temperatura fino al momento dell'uso. Tenete conto che i freezer a 3 o 4 stelle raggiungono le temperature richieste, se vengono sbrinati regolarmente e non sono strapieni; quelli a 1 o 2 stelle non raggiungono la temperatura necessaria per uccidere le larve ed evitare la gravissima infezione. Non prendete alla leggera la vostra salute, nel dubbio arrostite il pesce (per un filetto di pesce alto 3 cm occorre una cottura di 10 minuti per raggiungere i 60 °C al cuore e mantenerli per almeno un minuto).

lunedì 2 giugno 2025

Gazpacho ai lamponi con gamberi


Che il gazpacho sia in assoluto la mia zuppa estiva preferita non è un mistero: dalla ricetta classica di Omar Allibhoy al gazpacho alle ciliegie, passando per il cugino, il salmorejo cordobès, la mia estate è scandita da questa deliziosa zuppa così fresca, rinfrescante e appetitosa. 

Mi mancano diverse versioni, come quello alle fragole e all'anguria, ma ce n'era una che mi "perseguitava" da anni: il gazpacho ai lamponi di Marica. Il blog Cooking with Marica è una fonte inesauribile di ricette molto sfiziose e sane: è una delle pochissime blogger attente alla salute (in particolare degli occhi, cercate l'hashtag #eyenutrition) e, meglio ancora, tratta il cibo alla stregua di una vera e propria medicina, capace di migliorare la salute e rinforzare l'organismo. Vi invito davvero a visitarlo e a percorrerlo in lungo e in largo, ne vale assolutamente la pena.

Gazpacho ai lamponi, dicevamo: uno dei miei frutti preferiti coniugato con la mia zuppa estiva preferita, la ricetta non poteva che intrigarmi! Marica la accompagna con delle code di gambero e io non ho potuto esimermi dal fare altrettanto!

martedì 27 maggio 2025

Spaghetti con astice all'arrabbiata per il Club del 27


Mentre cucinavo la ricetta del mese per il Club del 27 sorridevo fra me e me, dicendomi che potevo tranquillamente fare mio il celebre aforismo di Oscar Wilde "resisto a tutto, tranne alle tentazioni". Sì, perché quando ho cominciato a sfogliare il libro del mese (Extra Virgin: Recipes & Love from Our Tuscan Kitchen di Debi Mazar e Gabriele Corcos), ero partita con i migliori propositi: volevo fare una ricettina fresca, leggera ed estiva. 


Quando però dopo qualche pagina sono incappata nella parola astice, la mia risoluzione è svanita come nebbia al sole; la capitolazione è stata suggellata dall'ultima frase scritta dall'Autore nell'introduzione alla ricetta, messa tra parentesi quasi come un ripensamento: "l'ho cucinata per Anthony Boudain, che ne ha mangiate tre porzioni!". E se Anthony Bourdain ha apprezzato, chi sono io per astenermi?


Siete curiosi di vedere le ricette realizzate dagli altri colleghi di Club? Cliccate qui!

lunedì 12 maggio 2025

Paccheri ai calamari confit e melanzane


Non so se capiti anche a voi (a Ixta Belfrage è capitato di sicuro, come scrive lei stessa), ma ci sono ricette che mi "perseguitano" da quando le ho viste, e non riesco a darmi pace finché non le ho preparate. Come il sugo di questi paccheri, che è stato in cima ai miei pensieri da quando ho sfogliato Mezcla, dove è descritta così: 

"Quando avevo 11 anni siamo andati a visitare con la mia famiglia i Pasetti, produttori di vino con cui mio padre aveva a che fare per lavoro, in Abruzzo. La loro azienda vinicola produce degli ottimi Montepulciano d'Abruzzo e Pecorino d'Abruzzo (raccomando vivamente quest'ultimo, il Contesa, per accompagnare questo piatto). In una bella giornata di sole, durante un pranzo in terrazza, Patrizia Pasetti ha servito un primo piatto di paccheri indimenticabile, con una salsa di calamari grigliati, melanzane e pomodori. Quella pasta ha continuato a tornarmi in mente per vent'anni, ed è scolpita nella mia memoria come una delle cose migliori che abbia mai mangiato. Questa ricetta è un omaggio a quella pasta, i cui sapori ho cercato di ricreare come meglio ho potuto attingendo ai miei ricordi. In questa versione ho scelto di cuocere i calamari confit perché è la cottura che preferisco per loro, anche se quelli di Patrizia erano grigliati.

Se non riuscite a trovare i calamari usate dei gamberi o polpa di pesce a pezzi. Per una versione vegetariana, sostituite i calamari con i funghi orecchioni (pleurotus), cucinandoli allo stesso modo."

Capite bene che con un'introduzione così, non potevo assolutamente esimermi dal preparare questa pasta. Non mi sbagliavo: mentre il sugo cuoceva ho sentito il bisogno impellente di condividerlo con la mia famiglia. Un messaggio sul nostro gruppo WhatsApp ha definito i dettagli del pranzetto che avremmo fatto assieme; tutto il resto è storia (nel senso che il sugo è passato alla storia, per noi).

Ixta dice che questo sugo è ottimo anche gustato su fette di pane tostato, con una salsa aioli preparata usando l'olio dei calamari confit che dovesse avanzare... il che significa che lo devo rifare al più presto, perché questa salsa aioli s'ha da fare. In realtà io, non avendo tempo di preparare l'aioli (l'olio si conserva infatti per soli 3 giorni), ho versato l'olio avanzato in padella insieme al resto del sugo, per mantecare la pasta.

Ixta mi ha ispirata talmente tanto, che ho aggiunto a questa pasta la sicilianissima muddhica atturrata (mollica abbrustolita): la usiamo moltissimo per i nostri primi piatti di pesce, e ci sta una meraviglia. Non la vedete nella foto perché si tratta di un ripensamento successivo, ma l'ho portata al pranzo in famiglia e ha riscosso un successo tale, che ho pensato di aggiungerla alla ricetta. 

lunedì 5 maggio 2025

Crespelle ai gamberi e zucchine

 


Sono consapevole del fatto che ultimamente sto postando ricette di crepes e crespelle, come se non ci fosse un domani: che ci volete fare? Mi ha preso il trip di queste vie di mezzo tra una pasta fresca e una frittata, così semplici e versatili.

Questa ricetta l'ho improvvisata l'estate scorsa, consapevole di non aver inventato assolutamente niente: avevo preparato una teglia di crespelle al basilico per una cena con alcuni cugini, ma all'ultimo si erano aggiunti altri commensali e mi ero resa conto di non averne a sufficienza per tutti. Ho aperto il frigo e improvvisato con gli ingredienti che avevo in casa. Il successo è stato immediato e le ho rifatte abbastanza spesso; non le avevo però ancora fotografate per pubblicarle qui... ed ho approfittato del trip delle crespelle che mi ha preso ultimamente per proporle.

lunedì 10 febbraio 2025

Branzino al burro bruno con salsa al mandarino ed erbe aromatiche

 

Benché ami molto il pesce difficilmente mi faccio tentare dalle ricette che trovo sui miei libri di cucina, in larga parte stranieri, per il semplice motivo che di regola sono troppo "pasticciate" e il buon pesce non ha bisogno di troppi rimaneggiamenti o troppi sapori aggiunti. Il rovescio della medaglia però, è che le ricette risultino "noiose", o siano comunque sempre le stesse.

Sfogliando Mezcla di Ixta Belfrage però, sono incappata in questo branzino al burro bruno con salsa al mandarino ed erbe aromatiche: mi ha attirato l'abbinamento con il mandarino e, leggendo attentamente la lista ingredienti e il procedimento, mi sono resa conto che la ricetta rispetta il diktat di non coprire il sapore delicato del pesce con aromi strani e/o troppo forti. Nutrivo qualche perplessità sulla salsa di accompagnamento, ma la prova assaggio le ha fugate tutte: questo è un piatto che rifarò molto spesso in futuro! Il sottotitolo di Mezcla è "exciting new recipes", ricette con l'effetto WOW: direi che la promessa è stata mantenuta!

Non fatevi scoraggiare dalla lista ingredienti: sono tutte cose che si trovano facilmente e la realizzazione è davvero veloce: in mezz'ora è tutto pronto in tavola.

venerdì 27 dicembre 2024

Insalata russa all'astice con merluzzo mantecato



Avevo già sul blog un'insalata russa di mare, realizzata ai tempi con la maionese di polpo che mi era avanzata da un'altra preparazione, e già allora mi ripromettevo di preparare integralmente questa versione, pubblicata da Barbara Palermo sullo splendido forum Pan per Focaccia e che subito mi aveva attirata per la sua raffinatezza.  

Qui infatti la maionese è molto poca e la preparazione è tenuta insieme dal merluzzo mantecato: una goduria dei sensi. L'avevo già preparata l'anno scorso per la cena della Vigilia, ma non sono riuscita a fotografarla. L'ho riproposta quest'anno il giorno di Natale e stavolta l'ho immortalata prima di portarla dai miei. 😇 

Il Dolce Principe non appena l'ha assaggiata mi ha chiesto se la ricetta fosse sul blog; gli ho risposto che sarebbe stata pubblicata da lì a qualche giorno, ed eccola qui. Gliela dedico, lui che ama cucinare i piatti salati (tutto sua zia! 😍) e che se la cava veramente bene in cucina.

Ho fatto pochissime, trascurabili modifiche alla ricetta della Chef (Barbara racconta qui chi era e come l'ha conosciuta), di cui la principale è l'aggiunta della scorza di limone grattugiata; se però volete seguire pari pari la ricetta della Chef, cliccate sul link sotto al titolo della ricetta e troverete il testo integrale. L'importante è farla, perché anche se è laboriosa, il risultato vale assolutamente la pena. 

L'ho trovata così buona, che ho deciso di annoverarla tra le pochissime ricette della collezione CHEF-D'oeuvre. 


lunedì 7 ottobre 2024

Salmone al limone, curcuma e pepe nero


Ogni tanto mi piace ripescare libri che avevo comprato d'impulso, sfogliato ma mai utilizzato; il fatto è che ne ho troppi e ho troppo poco tempo (per non parlare della capacità del mio stomaco) per cucinare tutto quello che vorrei.

Questo autunno è il turno di Sirocco, di Sabrina Ghayour: è il secondo libro che ha scritto dopo Bazaar, e stavolta coniuga le sue radici iraniane con gli ingredienti che trova in Gran Bretagna dove è cresciuta e risiede, dando vita a un insieme di piatti di ispirazione mediorientale, anche se non propriamente ascrivibili a tale area geografica. 

Il pregio di questo libro è che se non si trova qualche ingrediente lo si può tranquillamente omettere o sostituire con qualcosa che si ha già in dispensa; per la ricetta che propongo oggi avevo già tutto in casa e si è trattato di un mero lavoro di assemblaggio, che ha portato via pochissimo tempo e ha dato un ottimo risultato.

Ero un po' preoccupata dall'elevata temperatura del forno, ma mi sono dovuta ricredere: tempi e temperature si sono rivelati perfetti.

lunedì 22 luglio 2024

Cozze ripiene di riso


Ho preparato questa ricetta nel 2019 per la rubrica Facebook di MTChallenge "Keep Calm and What's for Dinner?", e da allora l'ho rifatta spesso. Adoro le cozze da sempre, e questa versione semplificata della tiella pugliese mi ha intrigata da subito. 

Potete servirle come primo piatto o come antipasto sfizioso di una cena di mare, accompagnandolo con un calice di prosecco freddo. E' un piatto che parla di estate, di sole, di mare e del piacere di stare insieme.

lunedì 22 aprile 2024

Trote ripiene di erbe aromatiche, bacche di crespino e noci

 


Uno dei progetti più recenti dell'infaticabile Alessandra Gennaro, è Cook My Books. In pratica lei mette a disposizione di chiunque desideri partecipare al progetto, la sua enorme collezione di libri di cucina scegliendone uno alla settimana; le persone che partecipano al progetto cucinano ogni settimana diverse ricette del libro, così che a fine settimana i lettori hanno a disposizione una serie di ricette da copiare. Mi è capitato più di una volta di trovare interessante il libro della settimana, e di acquistarlo.

Il piatto che vi presento oggi è tipico del Nowruz, il Capodanno persiano che si celebra ogni primavera e che quest'anno è caduto il 20 marzo. Copio l'introduzione alla ricetta di Alessandra, perché descrive meglio di quanto potrei fare io le origini e la "raison d'etre" di questo piatto: "La regola é che nella cucina iraniana il pesce sia pressoché sconosciuto, complice una geografia ostile alla pesca, praticata quasi esclusivamente sulle rive del Mar Caspio. L’eccezione é che tutti gli Iraniani trovino una portata di pesce in tavola, nel corso delle celebrazioni di Nowruz, il capodanno persiano che si celebra all’approssimarsi della Primavera e che viene festeggiato con un banchetto luculliano che, per l’appunto, include anche la ricetta che vi proponiamo oggi.

Si tratta di un pesce ripieno che si accompagna solitamente al sabzi polow, un pilaf profumato di erbe fresche, le stesse che si trovano anche nella farcia del pesce, oltre all’aglio, alla melassa di melagrana, ai barberries e alle noci, a formare il lavangi, la mistura che caratterizza questo piatto e, per certi versi, lo “iranizza”, grazie ai sapori piú tipici di questa cucina.

Anche se la scelta della tipologia del pesce é libera, il sapore così ben connotato del lavangi suggerisce abbinamenti con carni dal sapore delicato, come appunto le trote (e il pollo, che pesce non é ma si sposa benissimo con questa farcitura)".

Se già l'introduzione mi aveva affascinato, vederne la realizzazione sul blog di Tina Tarabelli ha finito di convincermi: in questo periodo non ho alcun problema a procurarmi l'aneto e avevo in casa un pacchetto di bacche di crespino: quale migliore occasione per utilizzarne una parte?


mercoledì 27 marzo 2024

Polpetti murati (purpiceddi affucati) per il Club del 27

 


Questo mese il Club del 27 ci porta in Sicilia, con un libro scritto curiosamente in inglese e per un pubblico anglofono, e ricette che portano in tavola la terra natia dell'Autrice, Fabrizia Lanza. 


Ho trovato le ricette abbastanza aderenti alla nostra tradizione, con qualche caveat dovuto al pubblico a cui il libro è rivolto: come non ricordare il favoloso Tiriamo le somme di Alessandra su Carpathia? Cito un solo passaggio, invitandovi a leggere tutto il post: "Il pregio più grande di Marcella (Hazan) era la sua capacità di mediare. Lei sapeva perfettamente dove insistere e dove chiudere un occhio, dove pretendere un ingrediente e dove concedere un surrogato. La sua vita fra  due mondi glielo aveva insegnato, la sua cultura le aveva permesso di comprenderlo, la sua sensibilità di trasmetterlo. Se oggi gli Americani possono apprezzare l'extravergine nella salsa di pomodoro è solo perché prima c'è stata questa salsa- quella in cui tu, da Italiana, vedi il burro- e inorridisci.  Ma io, da Americana, vedo il pomodoro fresco, la lunga cottura, un attrezzo da cucina che non sia il microonde dove scaldare gli instant tomato spaghetti del supermercato. Fu una rivoluzione, credimi, realizzata poco alla volta, un passo alla volta. Ma è per questo che ancora dura.

Quel post ha rivoluzionato il mio modo di guardare ai libri di cucina italiana scritti all'estero e per un pubblico estero, purché abbiano dalla loro il rigore Hazaniano: no ai pressapochismi, insomma, ma sì a quelle scorciatoie o a quegli ingredienti che, se per noi non c'entrano niente, nel contesto del Paese in cui il libro è stato pubblicato hanno un senso, in quanto spingono le persone a mettersi ai fornelli per preparare gustosi cibi autentici, anziché rivolgersi al reparto dei cibi pronti in scatola (ho in mente delle orribili lattine di pasta alla carbonara viste in una foto). 

Ecco quindi che, se al posto dell'uvetta sultanina l'Autrice parla di currants (uvetta di Corinto), evidentemente è l'ingrediente più reperibile dalle sue parti; ecco che, se nella caponata ci sono le uova sode, questo è più un tentativo di renderla un piatto unico, che non quello di snaturare il piatto. Insomma, se tra le ricette dei colleghi del Club troverete qualcosa di non autentico al 100%, fate un passo indietro e pensate al 99% della ricetta, che è perfettamente aderente non solo alla tradizione, ma anche allo spirito della cucina siciliana: quello di usare quanto la terra e il mare hanno da offrire nel migliore dei modi, per tradurre nella cucina lo stile barocco che caratterizza molta della nostra architettura. Personalmente, mentre cucinavo i polpi affogati, mi sono sentita proprio a casa... in Sicilia.


lunedì 13 marzo 2023

Gamberi fritti al cocco con salsa agrodolce alle fragole

 


La settimana che è appena trascorsa è stata alquanto pesante per me; un lutto improvviso in famiglia mi ha vista volare in Sicilia per stringermi attorno ai miei cari. Non parlerò certo qui dello strazio che mi dilania il cuore, ma come sempre avviene nei momenti difficili, mi aggrappo a brandelli di normalità e mi sfogo in cucina. E' un po' come se l'attenzione che metto nella preparazione del piatto fosse un modo di curarmi dei miei cari ancora in vita, visto che non posso fare niente per chi non c'è più.

Le temperature hanno cominciato timidamente a rialzarsi e sui banchi dell'ortofrutta stanno facendo capolino le prime fragole. Siamo ancora abbondantemente in anticipo sulla stagione, lo so, ma il cuore ha bisogno del conforto di qualcosa che dia speranza e che parli di vita nuova e piena, motivo per cui mi sono lasciata tentare.

Ho preso questa ricetta da una rivista internazionale ai tempi in cui partecipavo alla rubrica Keep Calm and What's for Dinner, ma onestamente non ricordo quale: Olive? Feast? Good Food? Australian Weekly? Le nostre fonti erano più o meno quelle. In ogni caso è molto sfiziosa e adatta anche a un aperitivo o una cena in piedi, servendo ciascun gambero in un contenitore individuale su un letto di salsa. Se non li servite immediatamente, teneteli in caldo.

lunedì 5 dicembre 2022

Salmone e fagiolini al forno con mollica alla senape e cetriolini


Se dovessi dare una definizione di me stessa quanto a gusti culinari, il primo termine che mi verrebbe in mente sarebbe rompiscatole. Se poi dovessi precisare meglio il perché di tale definizione, ecco che rompiscatole verrebbe sostituito da contraddittoria. Non mi piace il prezzemolo, eppure adoro il Tabbouleh; non mi piacciono aglio e cipolla, eppure li uso in abbondanza (purché siano finemente tritati); non mi piace la senape, eppure la uso nella maionese e in alcune citronnette, dove sta d'incanto, per non parlare delle numerose altre ricette qui pubblicate (e di tantissime mai pubblicate), dove la uso. Per farla breve, ogni volta che cucino mi dico che questo o quell'ingrediente che sto usando in quel momento di solito non mi piace, ma che ci sono le dovute eccezioni. 😅

Nella ricetta di oggi, che chiamerei l'eccezione del giorno, troviamo la senape, l'aglio e il prezzemolo che insaporiscono la mollica di pane; chevvelodicoaffà, è buonissima e ogni ingrediente ha il suo ruolo: l'aglio profuma la mollica, il prezzemolo e la scorza di limone rinfrescano il palato e smussano le spigolosità della senape, e l'insieme regala una sferzata di sapore a un secondo che diversamente sarebbe un po' banale e decisamente blando.

Del resto la ricetta è dell'immensa Diana Henry, un nome, una garanzia!

E' una ricetta facile e veloce, adatta sia a una cena in famiglia, sia a un brunch domenicale. E, cosa da non trascurare, si sporcano giusto una teglia e una padella!

lunedì 24 ottobre 2022

Moussaka di pesce spada

 


Sarà che amo molto le melanzane, sarà che non mi rassegno alla fine dell'estate e della loro gloriosa stagione, o sarà lo stimolo culturale datomi dalla preparazione del maghmour, la moussaka libanese, fatto sta che è da un mesetto a questa parte che mi frulla per la testa l'idea di preparare una versione di moussaka con una fonte proteica diversa dalla carne e dai legumi. La scelta rimaneva tra i formaggi e il pesce, e questa idea ha continuato a solleticarmi per due o tre settimane. 

Già, ma che pesce usare? Il primo che mi è venuto in mente in abbinamento con le melanzane è stato il pesce spada, memore della squisita pasta alla Norma con pesce spada che si mangia dalle mie parti. Meditavo sulla ricetta costruendola nella mia mente, e quando sono arrivata alla besciamella mi sono detta che quella più adatta sarebbe stata la versione profumata di Paul Gayler. Più ci pensavo, più l'idea mi solleticava, così mi sono finalmente decisa, mi sono procurata gli ingredienti... e moussaka di pesce spada fu.

lunedì 19 settembre 2022

Melanzane arrostite con pesto di noci e acciughe




Mamma mia, come passa il tempo: quattro lunghi mesi, una lunga estate torrida (che, lo dico senza vergogna, io ho amato moltissimo e pagherei per riaverne un'altra altrettanto calda), tante cose successe nella mia vita che non sono state registrate qui. Ho cucinato tanto, ho fotografato qualcosa e sabato pomeriggio, mentre scaricavo le foto dalla macchina digitale, mi sono resa conto che non mi ricordavo a quale ricetta si riferissero diverse foto. 😄 Buon segno per me: significa che la mia vita reale è stata intensamente vissuta, lasciando poco spazio a ricordi tutto sommato poco significativi: che importa identificare il curry di pollo a cui corrisponde una determinata foto? Quando lo rifarò forse mi tornerà in mente e ne pubblicherò la ricetta, diversamente non ha importanza.

Ricomincio la programmazione partendo dalle ultime melanzane di stagione, che mi sto godendo appieno. Le ho mangiate in tutti i modi, ma rientrando dalle ferie, mentre sfogliavo l'intramontabile Simple di Diana Henry, mi sono imbattuta in questa chicca. Ricetta semplicissima che richiede solo un po' di tempo per preparare il pesto - rigorosamente a mano per me, ma se volete velocizzare l'operazione e avere un pesto più liscio, mettete tutto nel bicchiere del frullatore e via. E' curioso che una food writer Irlandese pubblichi una ricetta di chiarissima ispirazione italiana (del resto lei ama molto la nostra cucina e viene spesso in Italia); io l'ho trovata deliziosa.

Secondo l'Autrice queste melanzane accompagnano egregiamente l'agnello arrosto (non potrei essere più d'accordo), ma sono così buone che possono essere servite anche insieme ad altre verdure, in  un buffet di antipasti vario e sfizioso. 

Il pesto è buonissimo e a mio avviso può andare bene anche su altre verdure grigliate come peperoni e zucchine, o spalmato sul pane. Io mi sono sorpresa a mangiarmelo a cucchiaiate...

lunedì 28 marzo 2022

Tortino di sgombri con cole slaw


Il Club del 27 questo mese ci ha proposto le ricette tratte dal libro di Chris McDade, The Magic of Tinned Fish (la magia del pesce in scatola). Il concetto alla base del libro è che il pesce in scatola è ima risorsa alimentare preziosa, da non snobbare e da non relegare a cene tristi e banali: bastano pochi ingredienti per ottenere piatti gustosi e sorprendenti, e per rinnovare un cibo che è ingiustamente considerato "di serie B". Come giustamente osserva l'autore, avere in casa scorte di pesce in scatola significa nutrirsi in modo gustoso, sostenibile ed economico (rispetto al pesce fresco).

Le ricette selezionate da Ilaria riguardano un po' tutto il pesce in scatola che si trova in commercio, tranne il tonno (che sarebbe una scelta scontata): è un modo per prendere consapevolezza che esistono tante conserve di pesce sul mercato, buone quanto il tonno, se non di più.

Laddove possibile prendete pesce conservato in un buon olio d'oliva; anche il pesce al naturale è una buona opzione, ma risulta meno pastoso e potrebbe costringerci ad aggiungere qualche ingrediente secco in più. E' quello che è successo a me con questa ricetta: dovevano essere delle polpette, ma avendo usato sgombri al naturale l'impasto è risultato troppo molle. Avevo finito il pangrattato, così ho optato per mettere tutto in una teglia e farne un tortino, che ho poi cotto in forno. E' venuto buonissimo lo stesso, in pratica ho realizzato una variante più leggera della ricetta originale.

Se volete vedere le ricette preparate dagli altri colleghi del Club del 27, cliccate qui.

lunedì 29 novembre 2021

Indivia belga farcita per il Club del 27

 


Visto che siamo già entrati nel clima natalizio, quest'anno il Club del 27 presenta 24 ricette che possono benissimo fungere da goloso Calendario dell'Avvento. 🎄 Le ricette sono tutte tratte dal libro Festive: Recipes for Advent di Julia Stix ed Eva Fischer e vi garantisco che scegliere non è stato facile, tutt'altro. La buona notizia è che c'è ancora tempo per provare quelle fatte dai colleghi del Club, e selezionarne qualcuna da portare sulla tavola di Natale.

Tra le ricette proposte io ho scelto quella dell'indivia belga farcita, per un motivo molto semplice: a casa nostra ogni pranzo celebrativo non si apre con i tradizionali antipasti all'italiana, ma con un'insalata sfiziosa. E' gradita a tutti, la prepariamo sempre abbondante e non ne avanza mai neppure una foglia. Per Natale io sono sempre alla ricerca di qualcosa di diverso, e l'indivia belga è una delle insalate che presento di più in assoluto, grazie alla sua versatilità. E' infatti piacevolmente croccante, e il suo lieve gusto amarognolo si sposa bene con le citronnette e con la frutta. Questa con pere e mandorle agrodolci tostate è stata finora la più gettonata, seguita da una classica insalata di arance che preveda l'indivia belga al posto dei finocchi; quest'anno però, mi sa che a Natale porterò in tavola la ricetta che vi presento oggi: è ugualmente fresca, ma decisamente natalizia e sono sicura che alla mia famiglia piacerà quanto è piaciuta a me.

Per vedere le altre ricette pubblicate dai colleghi del Club, andate qui e... buon divertimento!

lunedì 22 marzo 2021

Fideuà veloce


Siamo finalmente giunti alla sospirata primavera, anche se le abbondanti nevicate della scorsa settimana in diverse parti d'Italia ha portato a un abbassamento delle temperature, e lo spirito anela al rinnovamento e alla rinascita della natura non meno dei turgidi boccioli che ricoprono i rami degli alberi, e che chiedono solo di scoppiare per fare uscite le nuove, tenere foglie e i primi fiori che adornano i rami nudi degli alberi. Credo che questo sia il mio periodo dell'anno preferito, quello in cui tutto si risveglia a nuova vita e la speranza di giorni migliori torna a riaccendersi. Ed è proprio questa voglia di bel tempo, di sole e di mare che mi ha fatto desiderare di cucinare la fideuà, insieme alla nostalgia dell'MTChallenge, grazie al quale ho scoperto questo piatto valenciano, propostoci da Mai.

Così sabato scorso, mentre mi aggiravo tra i banconi del mercato, mi sono fatta prendere dalla nostalgia e ho voluto prepararla, in una versione più veloce trovata su Olive Magazine qualche anno fa e realizzata per la rubrica quotidiana su Facebook Keep Calm and What's for Dinner.
 
Al banco del pesce sono stata catapultata ai tempi felici della sfida: se fosse proseguita oggi sarebbe alle ultime battute, entro venerdì avremmo saputo il vincitore e il 5 aprile - più probabilmente il 6, date le feste pasquali - saremmo stati in trepidante attesa di conoscere la ricetta della sfida successiva. Mi sono divertita molto in quel periodo, in cui la sfida era principalmente contro me stessa, e malgrado i numerosi impegni devo dire che un po' mi manca quel suo ritmo incalzante che tanta parte ha avuto nello sviluppo della mia creatività in cucina e delle mie competenze culinarie.

I profumi e i sapori del piatto mi hanno subito riportata alle calde serate estive e alle allegre cene con gli amici, e mi auguro di tutto cuore di poter tornare a godere spensieratamente dell'estate, come ai vecchi tempi.

lunedì 8 febbraio 2021

Kofta di pesce con yogurt, sumac e peperoncino - Koftet Samak


Vedere questa ricetta su Starbooks e innamorarmene, è stato tutt'uno: adoro il pesce in ogni forma e declinazione, adoro le spezie e adoro la cucina mediorientale, e queste kofta di pesce mi sembravano una perfetta sintesi di tali passioni.

Se poi la firma della ricetta è quella di Sami Tamimi e la garanzia della sua bontà è data da Alessandra Carissimi su un blog come Starbooks, ecco che abbiamo fatto l'en plein e la voglia di replicarla sale a mille. Così sono andata alla mia bancarella del pesce preferita per procurarmi il merluzzo, ho preparato il mix di spezie e vai di kofta!

Il mix di spezie è da sballo e la presenza massiccia di cardamomo, che fa da contrappunto al cumino, regala un aroma veramente unico.

Ho sempre pensato che se il pesce è fresco e buono non c'è bisogno di condirlo troppo, perché spezie ed erbe ne coprono il sapore delicato. Per converso, se al ristorante mi presentassero un piatto di pesce troppo speziato e condito, penserei che la materia prima non fosse freschissima già in partenza. Riporto qui questa riflessione perché se al primo boccone le papille gustative erano in delirio, al secondo mi è proprio venuto in mente questo pensiero. Però, certa che la materia prima che avevo acquistato era quanto di più fresco potessi trovare, e sapendo di aver seguito per bene tutti gli step a partire dalla conservazione del pesce (a 0 gradi fino al momento di cuocerlo), mi sono detta che forse tale concetto è da rivedere.

Insomma, a me la ricetta è piaciuta molto, l'ho già replicata e la replicherò ancora, e ancora e ancora. Anzi, approfitto del fatto che questa volta l'ho fotografata per partecipare allo Starbooks Redone.


lunedì 2 novembre 2020

Crema di zucca al curry rosso e gamberoni

 


Anche questa settimana, la protagonista delle mie ricette è la zucca: meravigliosa in tutte le salse, per me è particolarmente gustosa se proposta sotto forma di zuppa. Oggi ho usato la Red Curry Paste thailandese per insaporire il piatto, e siccome tale pasta contiene gamberi disidratati, l'ho accompagnata con dei gamberoni che avevo in freezer.

La pasta di curry Thai può essere fatta in casa (vedere qui per la ricetta), ma non è facile reperire tutti gli ingredienti, motivo per cui ho preferito comperare quella già fatta, pur nella consapevolezza che la versione home made è decisamente più buona. Ricordatevi di soffriggerla sempre: non va infatti mai aggiunta a crudo e servita, ma necessita di almeno 15 minuti di cottura.

Se non siete abituati a mangiare piccante vi consiglio di dimezzarne la dose: potrete sempre aumentarla la prossima volta, ma non rischiate di ustionarvi il palato. 😁Se invece amate la cucina molto piccante, aggiungetene pure un terzo cucchiaio: questa crema infatti ha solo una piccantezza media.