Dopo le feste, lo sappiamo, il mantra è depurarsi. Sappiamo anche che mangiare cibi cosiddetti depurativi non è sinonimo di mangiare cose scialbe e insipide, tutt'altro: basta davvero poco per dare gusto a un piatto, trasformando il pasto in un'esperienza interessante per il palato.
Amo molto la shakshuka, che è spesso la mia cena quando ho fame e poco tempo a disposizione; tuttavia, accanto alla classica shakshuka rossa, esiste la versione verde a cui faccio ricorso ogni tanto. Oggi la scusa mi è stata data dalle erbette rimastemi dopo aver preparato il rotolo di erbette di Ixta Belfrage: dopo aver utilizzato quelle che mi servivano per la ricetta, come utilizzare le rimanenti, senza fare le solite verdure lessate? Green Shakshuka è stata la risposta che mi è venuta in mente, e Falastin il libro che sono corsa a prendere dalla mia libreria.
Avevo da poco terminato la mia shatta rossa e ne avevo fatta una verde la scorsa settimana, quindi ecco l'occasione perfetta per utilizzare un "avanzo" di verdure e la mia nuova shatta, di cui vi metto del pari la ricetta. Partiamo quindi con un 2025 all'insegna del gusto!
SHAKSHUKA VERDE
Da: Sami Tamimi - Falastin - Ebury Press
Per 2 persone:
2 cucchiai* e ½ di olio extravergine di oliva
1 cucchiaino* di shatta verde (vedere sotto) oppure di harissa verde
15 g di burro
1 grosso porro tagliato a metà, poi a pezzi di 2 cm (180 g)
400 g di erbette
3 grossi cipollotti affettati finemente (60 g)
½ peperoncino verde affettato finemente
1 spicchio d'aglio schiacciato
¾ di cucchiaino* di cumino in polvere
¾ di cucchiaino* di coriandolo in polvere
¾ di cucchiaino* di sale fino
20 g di prezzemolo tritato grossolanamente
10 g di aneto tritato grossolanamente
1 cucchiaio di succo di limone
4 uova
Sale fino e Pepe nero
Yogurt greco per servire (facoltativo)
*misurini americani rasi: 1 cucchiaio = 15 ml - 1 cucchiaino = 5 ml, etc.
Lavare e tamponare le erbette. Separare i gambi dalle foglie. Tagliare i gambi a pezzetti di 2 cm circa e le foglie a segmenti di 2 cm circa.
Mescolare mezzo cucchiaio di olio e la shatta in una ciotolina e tenere da parte.
Versare l'olio restante e il burro in un'ampia padella e scaldarli su fiamma media. Quando il burro si è sciolto soffriggere i porri a padella coperta per 6 minuti, mescolando ogni tanto, finché siano ammorbiditi ma non coloriti. Unire i gambi delle erbette e i cipollotti e cuocere per altri 6 minuti a tegame coperto, mescolando ogni tanto, finché siano ben ammorbiditi.
Unire il peperoncino, l'aglio e le spezie e cuocere per un altro minuto senza coperchio, prima di aggiungere le foglie di erbette, il prezzemolo, l'aneto e il sale fino. Mescolare per farle appassire leggermente, quindi versare 100 ml di acqua e incoperchiare. Cuocere per 10 minuti, finché le foglie siano completamente cotte. Versare il succo di limone, quindi formare con un cucchiaio 4 avvallamenti e rompervi le uova. Salarle leggermente e peparle, quindi rimettere il coperchio e cuocere per 4 minuti, finché gli albumi si siano rappresi ma i tuorli siano rimasti ancora liquidi.
Spegnere, cospargere con la shatta tenuta da parte e servire, volendo, assieme a una cucchiaiata di yogurt greco.
SHATTA VERDE
Da: Sami Tamimi - Falastin - Ebury Press
(da preparare con 3 giorni di anticipo)
250 g di peperoncini piccanti verdi
1 cucchiaio* di sale
3 cucchiai* di aceto di sidro
1 cucchiaio* di succo di limone appena spremuto
Olio extravergine di oliva, per coprire e sigillare
*misurini americani rasi: 1 cucchiaio = 15 ml - 1 cucchiaino = 5 ml, etc.
Affettare finemente i peperoncini lavati, asciugati e privati dei gambi, tenendo anche i semini. Metterli in un barattolo capiente sterilizzato insieme al sale e mescolare bene con un cucchiaino. Chiudere con il coperchio e tenere in frigo per 3 giorni.
Il terzo giorno scolare i peperoncini, trasferirli in un piccolo frullatore e azionare l'apparecchio: potete scegliere se formare una pasta omogenea o frullarli più grossolanamente. Unire l'aceto e il succo di limone, mescolare bene per amalgamarli e trasferire il tutto nello stesso barattolo. Coprire con olio extravergine di oliva e conservare in frigo fino al momento dell'uso. Si mantiene per 6 mesi.
Note della Apple Pie
- Fate attenzione ai tempi di cottura delle uova e controllate dopo 3 minuti: come si vede dalle foto, 4 minuti per me sono stati troppi. 😅
- Se vi manca qualche ingrediente, ad esempio l'aneto, beh... fatene a meno! Non lasciate che questo vi impedisca di gustarvi un'ottima shakshuka.
- Volendo, potete preparare la base in anticipo: basta non mettere il succo di limone (e le uova, ovviamente) e tenere in frigo fino al momento dell'uso. Scaldare il tutto in padella e completare la preparazione.
- Della Feta sbriciolata o un cucchiaino di za'atar stanno benissimo su queste uova, al posto dello yogurt greco o in aggiunta.
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