Durante lo show cooking di Jaoudet Turki a Cagliari nel corso del MedDiet Camp, lo Chef ha alzato la testa e ci ha chiesto se potesse usare l'Harissa.
Sìììììììì!!!!!! ho esclamato io, entusiasta.
Nooooo!!!! ha esclamato qualcun'altra, poco amante del piccante.
Jaoudet ha optato per la via di mezzo: ha aggiunto l'Harissa a metà della sua preparazione
(mi pare che fosse il purè di carote) e ce l'ha fatta assaggiare nelle due versioni.
Per un'amante del piccante come me questo rappresentava un invito a nozze, e una volta tornata a casa ho deciso di cimentarmi in questa meravigliosa preparazione.
La mia Bibbia per la cucina medio-orientale è Jerusalem di Ottolenghi e Tamimi, e infatti non sono rimasta delusa. Vi ho trovato la ricetta che faceva per me e mi sono messa subito all'opera.
Un'avvertenza: la piccantezza della salsa si fa sentire anche in fase di cottura. Avvolgetevi un fazzoletto intorno a naso e bocca e tenete spalancata la finestra della cucina mentre cuocete i peperoncini! Io non sapendolo a un certo punto ho sentito i polmoni bruciarmi e sono dovuta uscire dalla cucina, cosa non consigliabile se hai qualcosa che cuoce in padella. Probabilmente la mia Harissa è risultata più chiara del dovuto proprio perché ero stata colta impreparata... voi non fatelo!
HARISSA
Da: Yotam Ottolenghi,
Sami Tamimi - Jerusalem - Ebury Press
Ingrediente base
della cucina Tunisina, l'Harissa è molto versatile: usata come condimento per
carne o pesce grigliati, aggiunta alle verdure alla griglia o mescolata a zuppe
e stufati, dona ai piatti quel "qualcosa in più". A noi piace particolarmente
nel cuscus e nel riso. Potete regolarne la piccantezza aumentando o
diminuendo la quantità di peperoncini, ma tenendo sempre presente che deve essere piccante!
Per circa 200 ml
1 peperone rosso
90 g di cipolla rossa
grossolanamente tritata
3 peperoncini rossi
piccanti, privati dei semi e tritati grossolanamente
2 cucchiai (30 ml) di
succo di limone appena spremuto
1 e ½ cucchiai (23 g) di olio
extravergine di oliva
½ cucchiaio (8 g
circa) di concentrato di pomodoro
3 spicchi d'aglio tritati grossolanamente
½ cucchiaio di semi di corialdolo
½ cucchiaio di semi di cumino
½ cucchiaio di semi di carvi
½ cucchiaino (2,5 g) di sale
Lavare il peperone e metterlo in forno
sotto al grill caldissimo per circa 25 minuti girandolo ogni tanto, finché la
pelle si sia carbonizzata e la polpa sia morbida.
Trasferirlo in una ciotola che
coprirete con pellicola trasparente e farlo raffreddare. Eliminare quindi la
buccia carbonizzata e i semi.
Mettere una padella su fiamma bassa e
tostare leggermente i semi di coriandolo, cumino e carvi per 2 minuti.
Trasferirli in un mortaio e ridurli in polvere.
Versare l’olio in padella e mettervi
cipolla, aglio e peperoncini. Accendere il fuoco regolandolo su fiamma media e
far cuocere fino a quando non assumano un colore scuro e “affumicato”, per
10-12 minuti: devono sembrare quasi caramellati.
Trasferirli nel boccale del frullatore
e ridurli in una crema omogenea, aggiungendo altro olio extravergine di oliva
se necessario. Unire quindi le spezie ridotte in polvere e amalgamarle bene.
Versare in un barattolo sterilizzato e
conservare in frigorifero. Si mantiene per 2 settimane o anche più.
Note della Apple Pie
Come ho già scritto nell'introduzione, i peperoncini esalano capsicina in fase di cottura. Avvolgetevi un fazzoletto intorno a naso e bocca e tenete spalancata la finestra della cucina mentre li cuocete, per non sentirvi bruciare i polmoni.
Se avete gli occhi delicati, indossate anche degli occhialini da piscina (io ne ho un paio graduati per la miopia, che uso anche quando trito le cipolle ^_^ ).
ottimo, mi piace il piccante!!
RispondiEliminaun bacione
sabrina
http://mycherrytreehouse.blogspot.it/
Grazie. :-)
EliminaMi bruciano gli occhi anche solo a guardare la foto, ma questa harissa intorno alla quale giro gia' da un po', mi tenta anzichenno'!!
RispondiEliminaIo ero tentata da anni, Roby; diciamo che Jaoudet mi ha dato il "la". ;-)
EliminaUn abbraccio.
Io da amante del piccante avrei gridato "siiiiiii" insieme a te :) Fantastica questa harissa!
RispondiElimina...E non te ne saresti pentita!!!! ;-)
EliminaQuesta la faccio al mio fidanzato, lui ama il piccante! Per il cucinarla credo tirerò fuori dal cassetto gli strumenti da piccola chimica! Complimenti!!!
RispondiEliminaMartina
Hai detto bene, strumenti da piccola chimica! :-D
EliminaPerò ne vale la pena, appena la termino io la rifaccio!
adoro anche io l'harissa!!! mamma che buona e complimenti davvero
RispondiEliminaGrazie Ele, questo è un vasetto prezioso da tenere in frigo! ;-)
EliminaSolo tu!!!
RispondiEliminaMi fai morire, riesci a realizzare praticamente tutto!! ;)
Grazie per questa ricetta, quello che non si impara dal vivo, si impara dalle amiche che condividono!
Un abbraccio
Solo Yotam, vorrai dire! ;-)
EliminaUn bacione, carissima!!!
...ti posso immaginare in giro per la cucina col fazzoletto legato sul mezza faccia, tipo quando giocavamo a pistoleri del far west? :-DD
RispondiEliminaPerò che bello, decidere di indagare anche le "cucine degli altri", dopo averli visti all'opera, vero? Io ho subito cercato di imitare quel karkadé così delicato... sforzo inutile, perché senza i fiori essiccati, quello proprio "nunsepòffà".
Un bacione grande
Puoi, eccome! :-D Aggiungici anche gli occhialini da piscina e hai un'idea completa del mio aspetto in cucina, quel giorno!!! :-D
EliminaQuel Karkadè era una favola, il migliore che abbia mai assaggiato, e prima o poi devo replicarlo anch'io.
Un bacione.
Buona! Grazie Mapi per questi suggerimenti. Io adoro il piccante e questa la farò sicuramente.
RispondiEliminala volevo fare da quando abbiamo starbookato jerusalem, poi è passata in giudicato, in mezzo a tutto il resto. ma mi è rimasta nel cuore, anche perché di harissa certificata gluten free in giro nemmeno l'ombra.
RispondiEliminae se la nostra espertona garantisce il risultato, mi cimenterò presto. anche perché ho in casa dei peperoncini che non saprei come altrimenti usare.
poi sai che chakchouka vi ammannisco per il redone!!!!
Gaia, la tua conclusione mi fa paura. :-D
EliminaE' incredibile che in commercio non vi siano harisse gluten-free, visto che la ricetta originale non prevede nessun ingrediente glutinoso!
Per fortuna ci pensa Yotam a darci la ricetta giusta: è davvero uno dei pochi libri di cui vorrei provare quasi tutte le ricette.
Un bacione e... ti aspetto al Redone!!!
non quella edulcorata di hugh, quella vera di yotam!!!!
RispondiEliminaAsssssssssssssssssssolutamente!!!!! :-D
EliminaEvvvvvai! Adoro l'harissa e mi ero ripromessa di cercarne la ricetta. Grazie Mapi, ormai so che c'è il tuo blog al quale fare riferimento (e non solo per l'harissa) :)
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