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mercoledì 27 marzo 2024

Polpetti murati (purpiceddi affucati) per il Club del 27

 


Questo mese il Club del 27 ci porta in Sicilia, con un libro scritto curiosamente in inglese e per un pubblico anglofono, e ricette che portano in tavola la terra natia dell'Autrice, Fabrizia Lanza. 


Ho trovato le ricette abbastanza aderenti alla nostra tradizione, con qualche caveat dovuto al pubblico a cui il libro è rivolto: come non ricordare il favoloso Tiriamo le somme di Alessandra su Carpathia? Cito un solo passaggio, invitandovi a leggere tutto il post: "Il pregio più grande di Marcella (Hazan) era la sua capacità di mediare. Lei sapeva perfettamente dove insistere e dove chiudere un occhio, dove pretendere un ingrediente e dove concedere un surrogato. La sua vita fra  due mondi glielo aveva insegnato, la sua cultura le aveva permesso di comprenderlo, la sua sensibilità di trasmetterlo. Se oggi gli Americani possono apprezzare l'extravergine nella salsa di pomodoro è solo perché prima c'è stata questa salsa- quella in cui tu, da Italiana, vedi il burro- e inorridisci.  Ma io, da Americana, vedo il pomodoro fresco, la lunga cottura, un attrezzo da cucina che non sia il microonde dove scaldare gli instant tomato spaghetti del supermercato. Fu una rivoluzione, credimi, realizzata poco alla volta, un passo alla volta. Ma è per questo che ancora dura.

Quel post ha rivoluzionato il mio modo di guardare ai libri di cucina italiana scritti all'estero e per un pubblico estero, purché abbiano dalla loro il rigore Hazaniano: no ai pressapochismi, insomma, ma sì a quelle scorciatoie o a quegli ingredienti che, se per noi non c'entrano niente, nel contesto del Paese in cui il libro è stato pubblicato hanno un senso, in quanto spingono le persone a mettersi ai fornelli per preparare gustosi cibi autentici, anziché rivolgersi al reparto dei cibi pronti in scatola (ho in mente delle orribili lattine di pasta alla carbonara viste in una foto). 

Ecco quindi che, se al posto dell'uvetta sultanina l'Autrice parla di currants (uvetta di Corinto), evidentemente è l'ingrediente più reperibile dalle sue parti; ecco che, se nella caponata ci sono le uova sode, questo è più un tentativo di renderla un piatto unico, che non quello di snaturare il piatto. Insomma, se tra le ricette dei colleghi del Club troverete qualcosa di non autentico al 100%, fate un passo indietro e pensate al 99% della ricetta, che è perfettamente aderente non solo alla tradizione, ma anche allo spirito della cucina siciliana: quello di usare quanto la terra e il mare hanno da offrire nel migliore dei modi, per tradurre nella cucina lo stile barocco che caratterizza molta della nostra architettura. Personalmente, mentre cucinavo i polpi affogati, mi sono sentita proprio a casa... in Sicilia.


martedì 27 febbraio 2024

Torta salata di zucchine alla menta, caprino e paté di olive nere per il Club del 27

 


Questo mese il Club del 27 esamina l'ultimo libro di Jamie Oliver, 5 Ingredients Mediterranean. Il concetto che sta alla base del libro è lo stesso dei suoi precedenti "5 ingredients": con 5 ingredienti facilmente reperibili + qualche ingrediente di base sempre presente nelle nostre cucine (olio, sale, pepe, cose così) si creano dei piatti semplici, ma veramente gustosi. Un modo come un altro per rinnovare la gioia di trovarsi riuniti a tavola la sera, dopo una lunga giornata di lavoro o di scuola.


Tantissime le ricette tra cui scegliere, una più invitante dell'altra: le trovate tutte a questo link. Io mi sono orientata su una torta salata di zucchine: fuori stagione, lo so, ma mi sono lasciata tentare dalla facilità di esecuzione e dai gusti base così semplici, ma così gradevoli. Ho aggiunto un solo ingrediente a quelli indicati da Jamie: un cucchiaino raso di aglio granulare. Le zucchine infatti, per quanto buone, hanno un sapore un po' blando che la menta non riuscirebbe a mio avviso a elevare, nonostante l'aggiunta post cottura del formaggio di capra e del paté di olive nere.

Si tratta della mia unica modifica, che rimane comunque nello spirito dei 5 ingredienti base + ciò che abbiamo in dispensa. Se non avessi avuto l'aglio granulare, avrei tritato molto finemente 2 spicchi d'aglio. 

sabato 27 gennaio 2024

Chili al cioccolato per il Club del 27

 


Come di consueto, il Club del 27 in gennaio segue l'indicazione del Veganuary, una sfida a mangiare vegano per un mese. Anche quest'anno abbiamo scelto un libro di Katy Beskow, 15 Minutes Vegan Comfort Food, e ci siamo sbizzarriti a provarne le ricette. Se volete dare un'occhiata ai piatti preparati dai colleghi del Club (e ve lo consiglio vivamente!) andate a questo link e preparatevi a sbavare sulla tastiera. 

La ricetta che mi è balzata subito agli occhi e che non ne ha voluto sapere di abbandonarmi, è stata la versione vegana del Chili con carne, un grande classico della cucina messicana. Ovviamente la versione vegana non poteva contenere la carne, ma mi hanno colpito le spezie unite a cacao e cioccolato fondente, in una salsa che ricorda moltissimo il mole poblano, dove il peperoncino chipotle è stato sostituito dalla paprika forte affumicata e dal peperoncino di Cayenna.

L'Autrice assicura che la profondità di sapore è la stessa di un Chili che ha sobbollito per diverse ore; io dal canto mio, ho modificato leggermente il procedimento allungandone i tempi, per assicurarmi di avere proprio quella profondità e complessità. Questo ha comportato cucinare in 25 minuti anziché 15, ma io non avevo fretta. 😅 Indicherò tuttavia nelle note il procedimento dell'Autrice, in modo che anche i frettolosi possano replicare il piatto.

In sostanza, anche se mi sono guardata bene dal seguire il Veganuary anche quest'anno, ho comunque consumato diversi pasti vegani - cosa che del resto faccio normalmente tutto l'anno nel corso della settimana.

Ecco a voi la ricetta:

lunedì 20 novembre 2023

Zuppa di zucca e funghi


E' dall'appuntamento con il Club del 27 del mese scorso che preparo zuppe sfiziose, gustandomele la sera, dopo una lunga giornata di lavoro (e quanto è comodo trovarsi la cena già pronta in frigo o in freezer, da riscaldare!). Quando a metà ottobre era stato il momento di scegliere la ricetta da realizzare per il Club, avevo optato per una zuppa di melanzane che ricordava molto il baba ganoush; in seguito ho provato quella  di cavolfiore, patate e Gruyère, buonissima, e oggi vi propongo un altro piacere per il palato: la zuppa di zucca e funghi, preparata da Elena e Barbara; la versione originale prevede di cuocervi insieme dei maltagliati e di aggiungere una mozzarella; io ho preferito semplificarla evitando la pasta (la dieta purtroppo non me la consente) ed eliminando totalmente la mozzarella, che secondo me non c'entra molto.

Il minimo denominatore di tutte queste ricette è un eccezionale fondo bruno vegetale, che ho già rifatto (perché l'avevo consumato tutto nelle zuppe precedenti) e surgelato: non ne posso più fare a meno. 

Se anche voi amate la zucca e i funghi, questa ricetta fa sicuramente per voi!

martedì 31 ottobre 2023

Zuppa di cavolfiore, patate e Gruyère

 


La scorsa settimana con il Club del 27 abbiamo trattato l'argomento zuppe, una preparazione che non mi stanca mai. Se in estate mangio volentieri i passati di verdure tiepidi e il Gazpacho, zuppa fredda estiva per eccellenza, in inverno le mie cene sono spesso costituite da zuppe nutrienti e corroboranti, saporite e "coccolose", la quintessenza del comfort food.

Non è un caso che abbia citato il Club del 27: mi riprometto di preparare molte delle zuppe preparate dalle mie colleghe di Club, anche se non tutte troveranno posto in questo blog (il mio atavico odio per la fotografia, sigh), e la prima è quella che vi propongo oggi. Non l'ho preparata la scorsa settimana per il semplice motivo che non avevo trovato il Gruyère, uno dei miei formaggi svizzeri preferiti; l'ho trovato questo fine settimana, e subito dopo averlo messo nel carrello della spesa sono andata al reparto ortofrutta, per comperare cavolfiore e patate.

Ringrazio le colleghe di Club Antonella, Micaela, Milena e Rossella per aver proposto questa zuppa!

venerdì 27 ottobre 2023

Zuppa "Baba Ganoush" per il Club del 27

 

Finalmente le temperature si sono abbassate: per quanto io ami notoriamente il caldo, non è sano avere 30 gradi a metà ottobre, ed era ora che l'autunno arrivasse.

Ce lo siamo augurate a gran voce al Club del 27, e per il mese di ottobre abbiamo scelto un  libro  sulle zuppe, Every Season is Soup Season di Shelly Westerhausen Worcel.


C'erano tantissime scelte golose da vagliare e so già che prima o poi le proverò tutte, che finiscano in questo blog o meno. Le proposte dei colleghi del Club le trovate qui.

Io ho approfittato delle ultime melanzane di stagione per preparare una zuppa ispirata al celeberrimo Baba ganoush, il caviale di melanzane mediorientale che è apprezzatissimo anche da noi. 

A dire il vero sarebbe più corretto dire che questa zuppa è ispirata al Mutabal, un dip mediorientale molto simile al Baba ganoush che è reso cremoso dalla tahina, ingrediente assente nel caviale di melanzane. Yotam Ottolenghi afferma che al cotnrario il Baba ganoush è molto più leggero e contiene sempre, oltre a succo di limone, aglio e olio d'oliva, erbe aromatiche e altre verdure fresche come ad esempio i peperoni.

Sia come sia, ho adorato in questa zuppa i sentori affumicati dati non solo dalle melanzane arrostite e dalla paprika affumicata, ma anche dal fondo bruno vegetale, che prevede di arrostire le verdure prima di lessarle per estrarne i sapori. Un insieme di ingredienti che hanno contribuito a dare profondità di sapori a questa zuppa molto originale.

lunedì 19 giugno 2023

Torta salata ai pomodori e pesto

 


E' da aprile dell'anno scorso che dovrei pubblicare questa ricetta, quando per il Club del 27 abbiamo trattato il tema delle torte salate per il picnic di pasquetta. Il motivo della mancata pubblicazione ai tempi è stato che mi era sfuggita la data (la torta salata era stata preparata, fotografata e divorata con mucho gusto); in seguito sono stata affetta da un attacco di pigrizia acuta, poi è passata la stagione dei pomodori, e infine è trascorso più di un anno. Adesso che è tornata la stagione dei pomodori la ripropongo sul blog; agli amici l'ho già fatta e rifatta più di una volta.

Gli amici liguri mi perdoneranno se oso mettere il loro amato pesto in forno: posso provare a rassicurarli dicendo che è protetto dalla ricotta e da un congruo strato di fette di pomodoro, ma so già che i puristi avranno chiuso la pagina del blog prima ancora di arrivare a leggere questa frase; 😅quelli che hanno stretto i denti e perseverato, staranno scuotendo la testa tra sconforto e disapprovazione. Quindi questa ricetta è solo per liguri temerari e per tutto il resto d'Italia (isole comprese) e del mondo. Io posso solo assicurarvi che è buonissima.

Una sola avvertenza: cominciate a preparrte l'impasto mezza giornata prima di fare la torta o, meglio ancora, la sera prima: i tempi di riposo in frigo ci vogliono tutti. In alternativa procuratevi della pasta sfoglia già pronta, ma vi garantisco che non sarà la stessa cosa.


lunedì 27 marzo 2023

Dutch Baby alle doppie mele per Il Club del 27



Era da un po' di tempo che desideravo fare un Dutch Baby, più precisamente da quando la Patty lo ha fatto per Starbooks, perciò quando ho visto che tra le ricette proposte dal Club del 27 di questo mese c'era un Dutch Baby, mi ci sono fiondata al volo senza pensarci. Questo poi prevedeva le mele, sia in forma di frutto, sia nella variante del burro (una ricetta che impazza negli USA da qualche anno e che ero pure curiosa di provare), e tante spezie: che cosa potevo desiderare di più?


Ma che cos'è il Dutch Baby? Si tratta di un grosso pancake senza agenti lievitanti, cotto in forno nella padella pesante di ghisa, la cui caratteristica è quella di gonfiarsi parecchio in cottura, al centro e ai lati, per poi sgonfiarsi; viene servito accompagnato con frutta, panna, sciroppo d'acero e tutto ciò che la fantasia suggerisce, ed è una colazione deliziosa, perfetta quando la giornata si prospetta molto impegnativa.

Il segreto per una perfetta riuscita del Dutch Baby è partire da ingredienti a temperatura ambiente: il mio consiglio è quello di tirare fuori dal frigo la sera prima le uova, il latte e il burro di mele, e di preparare gli ingredienti secchi nella ciotola in cui monterete la pastella. 
E' opportuno anche preparare il giorno prima il burro di mele (che è buonissimo!), altrimenti va a finire che servite il Dutch Baby per pranzo, anziché a colazione.

Siete curiosi di vedere quali altre ricette hanno realizzato i colleghi del Club del 27, tratte dal libro Half Baked Harvest Every Day di Tieghan Gerard? Cliccate qui e scoprirete una montagna di golosità! 


lunedì 27 febbraio 2023

Muffin al cioccolato, pistacchi e Philadelphia per il Club del 27

 


Per l'appuntamento di febbraio, il Club del 27 ha scelto di realizzare alcune ricette tratte da The Chocolate Addict's Baking Book di Sabine Venier. L'Autrice ha dedicato un intero libro agli amanti di quel nettare degli dei che è il cacao, con tante ricette sfiziose, dalle più semplici alle più complesse, per soddisfare tutti i palati.

Complice una cronica mancanza di tempo, ho scelto di fare questi muffin; da un lato avevo già la maggior parte degli ingredienti in casa, e dall'altra ero curiosa di provare una ricetta che contenesse, tra gli ingredienti dell'impasto, del formaggio cremoso.

Io ho dimezzato le dosi perché possiedo una sola teglia da muffin, ma se ne avete due procedete pure con la dose intera, e non ve ne pentirete!

Per vedere le altre meraviglie realizzate dai colleghi del Club del 27, cliccate qui: sono una più golosa dell'altra!

lunedì 6 febbraio 2023

Zuppa di lenticchie rosse al curry

 


Quando l'anno scorso, in occasione del Club del 27 di gennaio, Ilaria ci ha proposto di realizzare alcune ricette tratte dal libro The Weekday Vegetarians di Jenny Rosenstrach, ho puntato immediatamente gli occhi su questa zuppa. Era per me l'anno della lenticchia rossa, così buona, nutriente e dalla cottura veloce; in più mi dava modo di consumare l'olio di cocco, di cui avevo in casa un bel barattolone e che non usavo molto spesso.

Il risultato, molto buono al palato, era però bruttino a vedersi, e date le mie scarse capacità di fotografa mi ero scusata con Ilaria, dicendole che non avrei partecipato per motivi di fotogenicità. 

Da allora questa zuppa mi ha fatto compagnia in molte serate invernali, complice anche la facilità e rapidità di realizzazione, e continuo a prepararmela ancora adesso. L'olio di cocco impartisce un aroma delicato senza coprire gli altri ingredienti, il curry Madras regala i suoi sapori deliziosi, mentre lo zenzero rinfresca il palato e si unisce alla sinfonia del curry creando una zuppa saporita e molto particolare. 

A un certo punto mi sono detta che dovevo trovare il modo di fotografarla e mi sono messa di impegno: una ricetta così doveva per forza entrare in questo blog!

venerdì 27 gennaio 2023

Shakshuka di melanzane con yogurt al peperoncino

 

E' da diversi lustri che sentiamo in tutte le salse appelli a diminuire il consumo di carne, specialmente la carne rossa, accompagnati all'invito ad aumentare il consumo di verdura e frutta. Dal 2014 il mondo vegano ha fatto un ulteriore passo in questa direzione, lanciando a livello mondiale Veganuary, la sfida a mangiare vegano per tutto il mese di gennaio, e se possibile a estendere tale tipo di alimentazione al resto dell'anno. 

Personalmente, detesto gli eccessi e le imposizioni dall'alto (confesso che sono stata tentata di pubblicare ai primi di gennaio la ricetta delle lasagne al ragù): dieci anni fa avevo un'amica celiaca che cercava di convincere tutti quelli che incontrava a mangiare gluten-free, adesso si cerca di promuovere a tutti i costi la dieta vegana, senza nemmeno approfondirne tutte le conseguenze, fisiologiche ed economiche. Non è questo il luogo né il momento di aprire una discussione approfondita sul tema: mi limiterò a dire che mi trovo molto più a mio agio con i flexitariani, che seguono un regime alimentare prevalentemente vegetale, ma concedendosi anche alcuni cibi di derivazione animale.

Intendiamoci, io nutro il massimo rispetto per chi decide di seguire una dieta vegana per motivi etici; quello che mi disturba è il loro costante tentativo di proselitismo. Io amo molto la carne, ne consumo parecchia e non ho intenzione di cambiare (la dieta vegana sta a me come la Corazzata Potemkin sta al Ragionier Fantozzi). Devo però dire che l'argomento più convincente finora lo ha trovato in questi giorni l'Unione Europea: piuttosto che mangiare larve e insetti, potrei perfino prendere in considerazione questo regime alimentare.

Della sfida di Veganuary voglio comunque cogliere il lato positivo, cioè l'invito ad aumentare il consumo di verdure nella vita di tutti i giorni. Al Club del 27 di questo mese abbiamo raccolto questa sfida, e ho voluto preparare una versione vegana della deliziosa Shakshuka (astenersi vestali della stagionalità, per favore).

Mi ha fatto sorridere l'aggiunta del peperoncino nello yogurt: la funzione dello yogurt è quella di rinfrescare il palato diminuendo la sensazione di piccantezza, quindi metterci il peperoncino è un po' un controsenso: se "soffrite" il piccante, omettetelo. Più che Shakshuka, io la chiamerei Peperonata piccante con ceci e melanzane. E' comunque buonissima e la rifarò, magari quando le melanzane saranno tornate di stagione.

Seguendo questo link troverete le altre ricette vegane realizzate dai membri del Club del 27.


giovedì 27 ottobre 2022

Torta blondie con cioccolato bianco, burro di arachidi e confettura di lamponi per il Club del 27

 


Dopo la lunga pausa estiva, anche il Club del 27 è finalmente tornato operativo, e lo fa con ricette tratte dall'ultima fatica letteraria dell'inossidabile Jamie Oliver: One - Simple One-Pan Wonders (Uno: semplici meraviglie in una pentola). 


Proprio qualche giorno fa, tornando da un tè a casa di carissimi amici dove ho portato proprio questa torta, discutevamo sul piacere di cucinare. Una di noi diceva che per lei cucinare è una tale seccatura, che preferisce dedicarsi a preparazioni semplici e no-stress, anche se banali. Ecco, senza saperlo aveva messo il dito nella piaga: lei in particolare non ama cucinare, ma anche chi come me è appassionato di cucina ha dei momenti in cui preferirebbe trovare tutto pronto, o amerebbe avere un repertorio di ricette semplici, veloci, che sporchino meno utensili e pentole possibile, ma che siano anche belle alla vista e buone al palato.

Ecco, l'ultimo libro di Jamie Oliver si propone proprio questo: ricette facili, veloci, con pochi ingredienti di facile reperibilità e tecniche alla portata di tutti, dallo studente fuori sede all'impiegata che torna stanca la sera dopo una giornata di lavoro, e deve mettere insieme una cena appetitosa per la famiglia.


Il libro contiene ricette di tutti i tipi, dall'antipasto al dolce, tutti accomunati dalle caratteristiche elencate sopra. Io questa volta ho scelto di fare un dolce, ma vi invito caldamente a guardare tutte le ricette realizzate dai colleghi di Club, i cui link sono riportati qui.

Due parole sul dolce che ho scelto: conosciamo tutti i brownies, dolcetti che nell'impasto contengono  cioccolato fondente fuso, spesso aromatizzati con qualche altro elemento, come lamponi, frutta secca, e chi più ne ha, ne metta. Accanto ai brownies ci sono i meno noti blondies, caratterizzati dalla presenza di cioccolato bianco fuso e che possono contenere gli stessi elementi caratterizzanti dei brownies. Nella presente ricetta Jamie Oliver ha trasformato i blondies, dalla consistenza compatta, in una torta, perfetta per accompagnare una tazza di tè o di caffè. Qui il cioccolato bianco viene aggiunto a pezzetti nell'impasto anziché fuso, e gli elementi caratterizzanti sono dati dal binomio burro di arachidi-confettura di frutti rossi, che è stato sdoganato da tempo nel mondo anglosassone e che auspico diventi popolare anche da noi, da tanto è buono.
 
Io ho apportato qualche modifica di procedimento alla ricetta originale. Nel testo riporto il mio procedimento, e nelle note riporto quello di Jamie e i motivi per cui ho ritenuto di modificarlo.

lunedì 28 marzo 2022

Tortino di sgombri con cole slaw


Il Club del 27 questo mese ci ha proposto le ricette tratte dal libro di Chris McDade, The Magic of Tinned Fish (la magia del pesce in scatola). Il concetto alla base del libro è che il pesce in scatola è ima risorsa alimentare preziosa, da non snobbare e da non relegare a cene tristi e banali: bastano pochi ingredienti per ottenere piatti gustosi e sorprendenti, e per rinnovare un cibo che è ingiustamente considerato "di serie B". Come giustamente osserva l'autore, avere in casa scorte di pesce in scatola significa nutrirsi in modo gustoso, sostenibile ed economico (rispetto al pesce fresco).

Le ricette selezionate da Ilaria riguardano un po' tutto il pesce in scatola che si trova in commercio, tranne il tonno (che sarebbe una scelta scontata): è un modo per prendere consapevolezza che esistono tante conserve di pesce sul mercato, buone quanto il tonno, se non di più.

Laddove possibile prendete pesce conservato in un buon olio d'oliva; anche il pesce al naturale è una buona opzione, ma risulta meno pastoso e potrebbe costringerci ad aggiungere qualche ingrediente secco in più. E' quello che è successo a me con questa ricetta: dovevano essere delle polpette, ma avendo usato sgombri al naturale l'impasto è risultato troppo molle. Avevo finito il pangrattato, così ho optato per mettere tutto in una teglia e farne un tortino, che ho poi cotto in forno. E' venuto buonissimo lo stesso, in pratica ho realizzato una variante più leggera della ricetta originale.

Se volete vedere le ricette preparate dagli altri colleghi del Club del 27, cliccate qui.

lunedì 28 febbraio 2022

Torta cioccolato, pere e cardamomo

 


Oggi sarebbe stato il compleanno del mio Papà, 💖che era golosissimo di cioccolato e amava molto le pere. E' stato quindi naturale per me, quando al Club del 27 ci hanno proposto di fare le ricette tratte dal libro Everything Chocolate, scegliere una torta al cioccolato e pere. Altrettanto intrigante per me è stata l'aggiunta in ricetta del cardamomo, una spezia che amo moltissimo, ma che non avrei mai pensato di abbinare alle pere. Riporto l'introduzione alla ricetta degli Autori: 

Perché questa torta elegante potesse sfociare in un matrimonio felice, abbiamo reso le pere protagoniste tanto quanto il cioccolato. Le pere da sole possono risultare un po' blande, così abbiamo inserito una bella caramellatura per esaltarne gli aromi floreali. Prima di disporle sulla torta, le abbiamo arrostite in forno a 230 °C finché sono risultate caramellate e tenere. Volevamo una base dalla struttura sufficientemente solida per sostenere le pere, così che potessero rimanere in superficie senza affondare: questo ha comportato usare il cacao amaro, anziché il cioccolato fuso. Abbiamo così ottenuto un impasto denso, simile a quello dei brownies, che è risultato morbido e umido come le pere. Infine abbiamo aggiunto il cardamomo, per esaltare la nota speziata delle pere. Il cioccolato tritato infine, regala una piacevole sorpresa tra i denti. Di solito le torte vengono cotte a 180 °C, ma abbiamo constatato che in questo caso la temperatura di 160 °C è migliore per una cottura lenta e uniforme, dai bordi al centro. Temperature più elevate darebbero dei bordi duri e asciutti. La decorazione con le pere affettate e disposte a ventaglio fa sì che la torta si presenti bene e non abbia bisogno di glassa.

A causa della mia imperizia con la decorazione, ho dovuto preparare questa torta due volte. La prima volta avevo usato delle pere troppo grandi per il diametro della teglia, e la decorazione è risultata decentrata. Dovevo portarla a una cena di famiglia, così ho deciso di non fotografarla, ma di rifarla con pere più piccole. A casa ha riscosso un notevole successo, anche se mio nipote mi ha subito fatto notare il suo aspetto, diciamo, asimmetrico. 😂

Tutte le altre ricette degli amici del Club del 27 sono qui, e vi garantisco che sono una più golosa dell'altra.


lunedì 29 novembre 2021

Indivia belga farcita per il Club del 27

 


Visto che siamo già entrati nel clima natalizio, quest'anno il Club del 27 presenta 24 ricette che possono benissimo fungere da goloso Calendario dell'Avvento. 🎄 Le ricette sono tutte tratte dal libro Festive: Recipes for Advent di Julia Stix ed Eva Fischer e vi garantisco che scegliere non è stato facile, tutt'altro. La buona notizia è che c'è ancora tempo per provare quelle fatte dai colleghi del Club, e selezionarne qualcuna da portare sulla tavola di Natale.

Tra le ricette proposte io ho scelto quella dell'indivia belga farcita, per un motivo molto semplice: a casa nostra ogni pranzo celebrativo non si apre con i tradizionali antipasti all'italiana, ma con un'insalata sfiziosa. E' gradita a tutti, la prepariamo sempre abbondante e non ne avanza mai neppure una foglia. Per Natale io sono sempre alla ricerca di qualcosa di diverso, e l'indivia belga è una delle insalate che presento di più in assoluto, grazie alla sua versatilità. E' infatti piacevolmente croccante, e il suo lieve gusto amarognolo si sposa bene con le citronnette e con la frutta. Questa con pere e mandorle agrodolci tostate è stata finora la più gettonata, seguita da una classica insalata di arance che preveda l'indivia belga al posto dei finocchi; quest'anno però, mi sa che a Natale porterò in tavola la ricetta che vi presento oggi: è ugualmente fresca, ma decisamente natalizia e sono sicura che alla mia famiglia piacerà quanto è piaciuta a me.

Per vedere le altre ricette pubblicate dai colleghi del Club, andate qui e... buon divertimento!

lunedì 27 settembre 2021

Curry afghano di agnello (Quormeh Gosfand)


La drammatica situazione in cui versa il martoriato Afghanistan in questo momento, ha spinto le "cape" del Club del 27 a scegliere la sua cucina come tema del mese di settembre; non possiamo fare niente di concreto per aiutare la popolazione Afghana, ma è di vitale importanza continuare a darle voce, anche attraverso la sua cucina. 

Come dice Alessandra, "integrazione è una bella parola che rappresenta una brutta realtà": è facile cadere nella retorica da quattro soldi o in un dibattito politico che dimentica che dietro al termine migranti ci sono tante persone, tante storie da raccontare, come testimonia anche lo Starbooks di questo mese.

Le ricette che vi presentiamo oggi sono tratte dal libro Parwana (che significa farfalla) di Durkhanai Ayubi, la figlia più giovane di una famiglia di profughi Afghani che nel 2009, dopo varie peripezie, ha aperto un ristorante in Australia, chiamato per l'appunto Parwana, dove vengono proposti i piatti di Farida, sua madre. La scelta di questo nome per il ristorante voleva essere di buon auspicio, dopo gli anni delle tribolazioni vissuti dalla famiglia Ayubi prima in Afghanistan e poi negli anni successivi alla fuga, fino all'arrivo in Australia e alla decisione di far conoscere una parte della loro tradizione al Paese che li aveva accolti.

Il ristorante Parwana ha riscosso un enorme successo di pubblico e di critica in Australia, proprio per l'incredibile bontà dei piatti offerti, i più apprezzati dei quali sono raccolti proprio nel libro omonimo. Oltre alla cucina, quello che affascina è proprio lo sforzo di raccontare le vicende dell'Afghanistan: le ricette del libro sono intervallate da episodi della storia del Paese, che si intrecciano con le vicende familiari dell'Autrice, dai fasti del regno degli Shah alla fuga della famiglia Ayubi, avvenuta dopo il colpo di Stato filo sovietico e le tensioni della guerra fredda.

Io oggi ho preparato uno dei piatti cardine della cucina afghana, un curry di agnello; se volete leggere le meraviglie preparate dagli altri membri del Club del 27, cliccate su questo link.

lunedì 28 giugno 2021

Tartufini alla mandorla e caffè (già Simple Tiramisu Cookies) per il Club del 27


- Se li famo du' biscotti?

- Ma che, sei matta? Accendere il forno con 'sto caldo...

- Ma i biscotti che ho in mente io si fanno senza forno, senza cottura, tutti a crudo e a freddo!

- Davvero?!? Allora sì, proviamo!!!!

E' più o meno così che è nato il tema affrontato dal Club del 27 in questo mese di giugno, così meravigliosamente caldo (mi perdonino gli amanti del freddo, ma io adoro il caldo e ho solo 3 mesi all'anno per godermelo: non fate i guastafeste, per favore!). 

Biscotti e dolcetti che non necessitano di cottura? Sì, grazie, e la nostra Ilaria ci ha proposto una serie di ricette tratte dal libro The New Cookie: The Best No Bake Recipes You Can Find in The World di Molly Mills.

Quelli scelti da me si chiamavano in origine Simple Tiramisu Cookies, biscotti tiramisù semplici, ma ne ho modificato il nome sul post perché a mio avviso, in primo luogo col tiramisù non hanno niente a che spartire, e in secondo luogo perché ho scelto di dar loro la forma di tartufi, anziché di biscotti (è una questione puramente estetica: mi piacevano di più in versione tartufo). Una cosa però è certa: sono molto semplici e veloci da fare.

Le misure degli ingredienti erano indicate in tazze americane: ho voluto pesare ogni singolo ingrediente dopo averlo misurato nella tazza, per dar modo di farli agevolmente anche a chi non ha le cup. Nella ricetta riporto entrambe le unità di misura per le cup: cucchiai e cucchiaini sono molto più semplici da dosare.

Volete vedere altre golose ricette di biscotti "a freddo" perfetti per l'estate? Qui trovate tutte quelle realizzate dai colleghi del Club del 27!

martedì 27 aprile 2021

Nodini di maiale alle 5 spezie cinesi con patate dolci allo zenzero per il Club del 27


Questo mese il Club del 27 ci porta a esplorare le ricette di un libro, The Roasting Tin di Rukmini Yver, che fa del "minimo sforzo per il massimo risultato" la sua bandiera. Si tratta infatti di ricette in cui i tempi di preparazione sono ridotti al minimo, dopodiché si mette tutto in teglia, si mette la teglia in forno e ci si dedica ad altre attività in attesa che la cena sia pronta da servire.

Il libro, molto ben fatto, riporta per ogni categoria di cibo (carne, pesce, verdura, frutta, riso e pasta) i tempi e le temperature di cottura in forno: un enorme aiuto per saperci regolare nel creare le nostre ricette all'insegna dell' "in teglia e via", e un asso nella manica prezioso per chi come me lavora e torna stanca dall'ufficio: basta passare un attimo dal supermercato, acquistare gli ingredienti principali et voilà, la cena è servita con poca spesa e tanta resa.
Io ho scelto una ricetta che coniuga all'estrema semplicità il mio amore per le spezie: dei nodini di maiale alle 5 spezie cinesi, cotti su un letto di patate dolci (altro mio grande amore) insaporite con aglio e zenzero (un binomio vincente). Le ho letteralmente adorate, e spero che piacciano anche a voi.

Tutte le ricette dei miei colleghi del Club del 27 sono qui: non perdetevele!!!

venerdì 26 marzo 2021

Tajine marocchina di pollo e uova per il Club del 27!

 

Oggi è una data importante, per il Club del 27: è il suo quarto compleanno! Lo festeggiamo esplorando ricette che vedono le uova come protagoniste o comprimarie (dopo tutto Pasqua è dietro l'angolo!), in un goloso giro del mondo. 

Il libro da cui tutte le ricette sono tratte è All About Eggs di Rachel Khong, e vi assicuro che è stato molto difficile fare una scelta (come dire che prima o poi, ne proverò un bel po'). Guardate qui per vedere che cosa hanno preparato i miei colleghi del Club!


Dopo aver consultato attentamente le ricette proposte e avere esitato tra quattro o cinque, la mia scelta è ricaduta su una tajine di pollo marocchina con una salsa alle uova: praticamente una fricassea, impreziosita dalle spezie e molto semplice da preparare.
Avrei tanto voluto cuocerla in una tajine, ma non avendola mi sono accontentata del mio adorato tegame di coccio, che in effetti non usavo da un po'. L'ho quindi reidratato immergendolo insieme al suo coperchio in acqua fredda per 24 ore, quindi l'ho asciugato e con un bel frangifiamma sotto è stato pronto ad accogliere la preparazione.

Devo dire che la ricetta mi è piaciuta molto, andando al di là delle mie aspettative: vi consiglio di provarla, per un pollo diverso dal solito.

venerdì 26 febbraio 2021

Torta alla melassa di melagrana e ciliegie disidratate per Il Club del 27


Il tema di questo mese per noi del Club del 27, è molto particolare: i Fruit Cakes, torte corpose arricchite con frutta secca e spesso imbevute di liquore. Sovrani incontrastati della scena dolciaria britannica sotto le feste natalizie (anche il noto Christmas Pudding altro non è che un elaborato fruit cake), cadono un po' nel dimenticatoio per il resto dell'anno. Ed è davvero un peccato, perché sono proprio buoni!

Per porre un rimedio a questa "segregazione festiva" Jason Schreiber, uno dei più noti e influenti Food Stylist di New York, ha dedicato loro un libro, Fruit Cake, da cui sono tratte tutte le ricette che vi presentiamo oggi (guardate qui per vedere le meraviglie preparate dai colleghi del Club).
Schreiber ha voluto ridare lustro a questo dolce e lo ha fatto da par suo, mescolando un pochino le carte, aggiungendo ingredienti e rivisitando alcuni classici con ottimi risultati. 

Il dolce che ho scelto di fare ha come protagonista indiscussa la melagrana: presente nell'impasto sotto forma di melassa e di succo e inserita nella bagna alcolica per stemperarne i gradi, infonde nell'intera torta il suo sottile aroma, delicatamente sottolineato dalle spezie. Purtroppo non ho trovato le ciliegie disidratate (trovavo solo quelle candite, che però per questa ricetta non vanno bene), e le ho sostituite con i cranberry. Non appena mi capitano sottomano le ciliegie però, la devo assolutamente rifare!!! Al primo morso si resta quasi delusi: ci si aspetterebbe qualcosa di più. Poi compare il retrogusto delle spezie e quell'aroma indefinibile dato dalla melassa (contenuta nel light brown sugar) e dalla melagrana, che invoglia a prendere il boccone seguente; di boccone in boccone si termina la fetta e si allunga la mano per prenderne ancora un cicinino... e insomma, per non vanificare gli effetti della dieta seguita finora, ho dovuto incartare il dolce in fretta e furia per portarlo a mia sorella!