lunedì 11 aprile 2016

Byaldi Confit (Ratatouille) - Thomas Keller


Se c'è una cosa che detesto, è realizzare ricette "di moda" solo perché in quel momento vanno per la maggiore. Non fraintendetemi, sono stata anch'io vittima dei tormentoni e ho preparato anch'io ricette che in un dato momento venivano proposte con insistenza da più parti, quando frequentavo i fora di cucina. Un conto però è provare la ricetta di un'amica - per quanto virtuale - consigliata caldamente da altre amiche (altrettanto virtuali); un altro conto è invece fare una ricetta solo perché magari è la protagonista del film del momento.

Ad esempio vi ricordate di Ratatouille? Il film (2007) è carinissimo, ma quando è uscito la rete è stata letteralmente invasa dalla ricetta della ratatouille di Ratatouille, e la domanda che mi sono posta all'epoca è stata: se non fosse uscito il film, quante blogger avrebbero pubblicato quella ricetta? Pochissime, secondo me. Di sicuro, non tutte quelle che lo hanno fatto. Ecco, è di questo che parlo quando dico che detesto realizzare ricette "di moda", perché l'unica moda che seguo in cucina è quella del gusto. Il mio gusto personale, certo, che so benissimo essere influenzato dalle tendenze del momento, ma sempre in modo ragionato.

Se mi decido a pubblicare a 9 anni dall'uscita del film la ricetta di ratatouille che è stata usata nel film Ratatouille, è solo perché si tratta della miglior ratatouille che abbia mai mangiato, e non potrebbe essere altrimenti: i produttori del film si sono avvalsi della consulenza di Thomas Keller, Chef e Patron del The French Laundry di Yountville e del Per Se di New York (al mio prossimo viaggio negli States non voglio farmi mancare una puntatina chez lui) e il risultato è eccezionale.

Un anno a Pasqua mia madre mi chiese di preparare, oltre ai soliti tonnarelli con pesto al cioccolato e basilico, un contorno di verdure. Ratatouille, ho deciso io, e dopo aver consultato il mio ampio database di ricette, mi sono decisa ad andare on line. La ricetta di Thomas Keller mi ha subito conquistata, e da allora a casa mia ratatouille ha un solo significato.

Tranne che non si tratta di ratatouille, ma della rivisitazione di una ricetta turca chiamata Imam Bayildi, letteralmente "l'Imam è svenuto", che consiste in melanzane ripiene e fritte. Comunque la vogliamo chiamare, la ricetta è strepitosa e da allora ha fatto la fine dei summenzionati tonnarelli: mi viene chiesta in tutti i pranzi primaverili o estivi di famiglia. Oggi finalmente ho fotografato il piatto e vi propongo la ricetta.

lunedì 4 aprile 2016

Insalata di patate (Martha Stewart)


- Vorrei invitarti a pranzo da me per una Carbonara.
Questa frase, all'apparenza innocua e che anzi prelude a un invito piacevole, nella mia famiglia nasconde un'insidia. Quando qualcuno di noi invita un familiare a pranzo per una Carbonara, il concetto sottinteso è che c'è del lavoro da fare. Una sorta di "l'ingresso è gratis, l'uscita no", tanto per intenderci.

Di solito l'invitato più ambito è mio cognato: programmatore di computer di professione, ha anche una manualità invidiabile e sa fare tanti di quei lavoretti in casa (ad esempio è un provetto elettricista), che ogni qualvolta c'è bisogno di una mano chiamiamo lui. Anzi, è rimasta celebre in famiglia una frase di mia cognata quando, subito dopo un invito per una Carbonara, si girò verso mia sorella, dicendole: "Perché come trapana tuo marito, non lo fa nessuno!!!" :-D

Naturalmente, se prima l'invito era rivolto a lui e a mia sorella, adesso è esteso anche ai loro due figli, come dire che se chiamassi un professionista spenderei di meno. Ma volete mettere la gioia di avere i miei cari a pranzo chez moi?

La ricetta che vi propongo oggi era il contorno del pranzo di ieri. E' semplicissima e molto gustosa, e presenta il vantaggio di poter essere preparata il giorno prima, visto che il riposo non può che giovarle. E' una ricetta che, al pari del Baumkuchen, mi servirà per la prossima puntata di CHEF-d'oeuvre, ma che merita secondo me un post a parte. L'aveva già preparata la collega Starbooker Araba Felice quando abbiamo recensito Martha Stewart, ed è da allora che mi riprometto di farla. Rispetto alla ricetta di Martha ho dimezzato le dosi, ma aveva ragione l'Araba: è la prima ciotola a finire e vale la pena prepararne in quantità.


giovedì 31 marzo 2016

Siamo tournati - le torte salate & l'MTChallenge in tour

Siamo tournati, ovvero è arrivato in libreria il 4° libro a firma MTChallenge e oggi si apre il tour di presentazione dell'opera nelle librerie delle principali città d'Italia.


Come potete vedere dalla copertina, è cambiato l'editore: siamo entrati in casa Gribaudo - Gruppo Feltrinelli. Non è cambiato però il nostro spirito: parte del ricavato (e sicuramente tutti i diritti d'autore degli MTChallengers coautori) finanzierà delle borse di studio a favore dei ragazzi di Piazza dei Mestieri, con cui abbiamo stretto un sodalizio fin dal secondo libro e a cui ci lega un particolare affetto.

Il libro si trova in vendita in tutte le librerie d'Italia e credetemi, vale davvero la pena di averlo nella propria biblioteca culinaria: perché le ricette sono tutte testate, perché le illustrazioni di Mai Esteve sono bellissime, perché l'introduzione e le dritte di Alessandra Gennaro sono strepitose e precise, e perché i coautori appartengono tutti alla Community più pazza e più ironica del web, quella di MTChallenge. E poi c'è anche una mia ricetta, quindi il libro è un must have, giusto? ;-)


Questi i luoghi e le date del tour di presentazione, a cui invito tutti voi a partecipare.
  • Milano Giovedì 31/03 ore 18,30 Libreria Mondadori Megastore via Marghera 28 - interviene Fernanda Roggero 
  • Genova Martedì 05/04 ore 18 la Feltrinelli Libri e Musica Via Ceccardi 16r – interviene Sergio Rossi
  • Verona Mercoledì 06/04 ore 18 la Feltrinelli Librerie via Quattro Spade 2 - interviene Stefania Berlasso
  • Padova Giovedì 07/04 ore 18 la Feltrinelli Librerie via S.Francesco 7 - interviene Antonino Padovese
  • Firenze Venerdì 08/04 ore 18.30 - la Feltrinelli RED piazza Repubblica 26 - interviene Raffaella Galamini
  • Bologna Martedì 12/04 ore 19 Librerie Coop Eataly via Orefici 19 - interviene Gino Fabbri
  • Parma Mercoledì 13/04 ore 18 la Feltrinelli Libri e Musica via Farini 17 - interviene Arianna Gandolfi
  • Roma Giovedì 14/04 ore 18 la Feltrinelli Libreria via Orlando 78/81 - interviene Eleonora Cozzella
  • Napoli Venerdì 15/04 ore 18 la Feltrinelli Librerie P.za Dei Martiri 23 - interviene Luciano Pignataro
  • Catania Sabato 16/04 ore 18 laFeltrinelli Librerie via Etnea 285 - interviene Andrea Graziano

Io sarò stasera a Milano e il 16 aprile a Catania, e voi?

martedì 29 marzo 2016

Baumkuchen


É da un mesetto circa che mi sono fissata con il Baumkuchen, o torta ad albero, così chiamata perché i numerosi strati che la compongono ricordano gli anelli che formano il tronco di un albero.
Il motivo per cui cercavo la ricetta è legato alla mia nuova rubrica, CHEF-d'oeuvre, in quanto la ricetta che presenterò il prossimo 18 aprile la prevede tra gli ingredienti. Da lì è partita una ricerca che mi ha portato a sperimentare diverse ricette: prima di tutto quella di Alessandra, poi quella di Cristina-Vissidicucina e infine quella di Cristina-BluAragosta (che del resto si è ispirata alla ricetta di Alessandra, come si evince chiaramente dal post).

Quella che mi ha soddisfatta di più e che pubblico oggi è quella di Cristina-Bluaragosta: dato infatti il particolare metodo di cottura, in più strati sotto al grill, è quella che mi è risultata più morbida. Mi è andata a genio anche la dritta di spalmare pochissima marmellata tra uno strato e l'altro durante la cottura, e devo dire che si è trattato di un'idea vincente.
Solo il procedimento è stato da me leggermente variato: ho preferito montare anche i tuorli con lo zucchero come da ricetta di Alessandra anziché limitarmi a mescolarli come fa Cristina. Per il resto ho seguito le sue dosi e il suo procedimento, incluse le monoporzioni.

La parte veramente noiosa della preparazione di questa torta è nella cottura: va infatti cotta sotto al grill del forno, uno strato dopo l'altro, attendendo 5-6 minuti tra ognuno di essi. Il segreto del dolce è quello di ottenere quanti più strati possibile; io ne ho fatti 14, poi mi è finita la teglia. :-)
Se al posto delle monoporzioni volete fare una torta intera, seguite la ricetta di Alessandra, ma aggiungendo 250 ml di latte per avere una pastella più liquida.


venerdì 25 marzo 2016

CHEF-d'oeuvre - Agnello alla Muritz con ravioli alla ricotta di capra, spinaci all'aglio orsino, peperonata e fagiolini (Bernd Siener)


Seconda puntata di CHEF-d'oeuvre, la rubrica in cui esploro i piatti degli Chef per cercare di carpirne trucchi e segreti. Quella di oggi è una ricetta in tema pasquale visto che l'agnello è il protagonista indiscusso del piatto: i suoi aromi sono esaltati da accompagnamenti diversi, in un vero e proprio percorso di degustazione. Perfino i ravioli alla ricotta di capra assumono, grazie all'aglio orsino, un particolare aroma che ricorda moltissimo quello della carne di agnello. 

Se non riuscite a trovare l'aglio orsino sostituitelo con foglie di aglio fresco oppure con la parte verde e più tenera delle foglie di cipollotto. Io però vi consiglio caldamente di cercarlo, perché è un'erba aromatica eccezionale dalle numerose proprietà benefiche e si sposa benissimo con l'agnello.

Dedico questa ricetta a Sandro, un follower silenzioso del mio blog che qui non commenta mai, ma con cui negli anni si è stabilito un piacevole rapporto epistolare. Sandro mi ha passato di recente una ricetta di pasta fresca per certi versi simile a quella di questi ravioli, e che presenterò prossimamente; con questo piatto gli mando un abbraccio virtuale, e faccio a tutti voi i miei più sentiti auguri di BUONA PASQUA.

Parto subito con la ricetta, che è lunga e impegnativa, e copio quanto scritto da Siener nella sua introduzione: "Osservate attentamente la carne dell'agnello che avete acquistato: se il grasso dalla schiena non fosse morbido, eliminatelo. Per i ravioli propongo un impasto diverso da quello della pasta tradizionale: deve essere molto elastico per non rompersi con un ripieno umido come questo. I ravioli in più possono essere tranquillamente congelati e cotti buttandoli direttamente dal freezer in acqua bollente salata. Per il ripieno potete prendere qualsiasi ricotta di capra, è importante però che il sapore non sia troppo forte. L'aglio orsino non solo si sposa benissimo con l'agnello, ma può essere anche una base deliziosa per una zuppa."