lunedì 23 gennaio 2017

La Ribollita di Patty, un piatto che scalda il cuore


Sono stata felicissima di apprendere che la mia amica Patty ha vinto The Recipe-Tionist di dicembre, ma a dire il vero non avevo bisogno di questa ulteriore opportunità per andare a curiosare nel suo blog: lo consulto spesso quando sono alla ricerca di ricette di tradizione toscana, e anche se difficilmente lascio commenti, è uno dei miei blog di riferimento.
Va anche detto che spesso mi capita di non pubblicare le ricette che prelevo da libri o da altri blog per il semplice motivo che non mi piace fotografare, e poi la fame l'ha sempre vinta sulla mia pigrizia! Insomma, lo spirito è pronto ma la carne è debole, e forse proprio a questo mi è servito questo The Recipe-Tionist: a fotografare una delle ricette di Patty che faccio più spesso: la Ribollita.

La Ribollita è uno di quei piatti che quando li assaggi ti chiedi come mai non l'abbia fatta prima. Adoro prepararla nelle fredde giornate di inverno perché la sua preparazione mi rimanda ai gesti antichi di tante massaie, che preparavano amorevolmente la zuppa per la loro famiglia. E' un piatto nutriente e completo di tradizione contadina, risalente a un'epoca dove lo spreco alimentare era inconcepibile e tutto veniva riutilizzato, nei limiti del possibile: se infatti del maiale non si butta via niente, anche degli altri alimenti si sfrutta il massimo del potenziale. Qui abbiamo l'utilizzo del pane raffermo, che fornisce i carboidrati del pasto; i fagioli regalano l'apporto proteico e le verdure danno fibre, vitamine e sali minerali. Gustare la Ribollita al termine di una giornata di lavoro è un gesto che ha il potere di riappacificarmi con il mondo intero e di farmi sentire un tutt'uno con le generazioni passate: scalda il cuore, oltre al corpo.

Un ingrediente molto importante della Ribollita è il pane toscano: è fondamentale usare quello per due motivi: il suo metodo di lavorazione fa sì che non diventi una pappa quando è messo nella ribollita, e l'assenza di sale è perfetta per accompagnare questa sapida zuppa toscana. Se appena potete cercatelo o fatevelo, diversamente scegliete un buon pane casereccio a lievitazione naturale.

Quando compro la verdura, noto spesso che la gente ha la pessima abitudine di defogliare gli ortaggi; posso capire quando le foglie esterne sono rovinate e appassite, ma con le verze ad esempio trovo spesso tante foglie esterne (quelle più ricche di ferro!) bellissime, che sono state scartate. Se devo fare la Ribollita compero proprio queste: da un lato sono più ricche di sali minerali di quelle interne più chiare, e dall'altro è il modo più sicuro di acquistare la quantità giusta: 300 g di verza equivalgono più o meno a 6 foglie grandi, mentre la verza più piccola che trovo pesa circa 1,4 kg: decisamente troppo. Sono un po' matta? E' possibile.

Le dosi che seguono sono solo indicative e servono a dare le proporzioni tra i vari ingredienti: difficilmente una volta si pesavano le verdure al grammo!


venerdì 23 dicembre 2016

Christmas Pudding dell'ultimo minuto - Gordon Ramsay


L'anno scorso per lo Starbooks avevamo recensito il libro Natale con Gordon di Gordon Ramsay. Il libro mi era piaciuto molto: propone diversi menù di Natale completi, con le istruzioni per organizzare i tempi di tutte le preparazioni, per non farsi prendere dall'ansia. In coda ci sono pure diverse, golosissime ricette per sfruttare gli avanzi: meglio di così!
Un unico consiglio: se ve la cavate bene con l'inglese, acquistate il libro in lingua originale: io l'ho preso in italiano e la traduzione non è un granché.

Tra le ricette che ho provato, non poteva mancare il Christmas Pudding: da quando ho preparato quello al triplo cioccolato di Paul A. Young mi sono innamorata di questa preparazione, e ogni anno sperimento nuove ricette di Christmas Pudding - e ce ne sono infinite, non so se per decidere quale sia la mia preferita, o semplicemente per provare ricette nuove.

Di regola il Christmas Pudding viene preparato diverse settimane prima, è cotto al vapore e deve maturare al fresco per diverse settimane. Anche quest'anno ho sperimentato una ricetta nuova, di cui vi parlerò più avanti (sta ancora maturando e non l'ho ancora fotografata). Quello che vi presento oggi è la versione sciuè sciuè di Ramsay, che può essere preparata il giorno prima o il giorno stesso.
Questa ricetta non prevede né frutta secca/candita, né liquore: se quindi non amate questi ingredienti  o non potete consumare alcolici, potete provare questa versione.
E se invece il liquore vi piace, ma non avete avuto tempo per preparare il pudding in novembre (oppure avete appena scoperto l'esistenza del Christmas Pudding), abbiamo la consolazione di poterlo mettere nella panna che accompagna questa ricetta. La panna al Whisky tra l'altro, costituisce un notevole alleggerimento rispetto alla tradizionale crema di burro al Whisky che si usa per accompagnare il Christmas Pudding classico.

Lo stampo tradizionale del Pudding natalizio è a forma di tronco di cono; mi sono decisa a procurarmelo solo quest'anno, visto che è il quarto anno che preparo il Christmas Pudding; l'anno scorso per preparare la ricetta di Ramsay ho usato quello in Pyrex scanalato. Temevo a dire il vero che non si sformasse bene, invece no: si è sformato benissimo e ho fatto un figurone con i miei ospiti.


lunedì 19 dicembre 2016

Dundee Cake: una torta che sa di panettone!

Immagine dal sito di Delia Smith
Sarà che il Natale si avvicina, sarà che tra Starbooks ed MTChallenge ho cucinato parecchi dolci (e certamente molti di più di quanti non ne avrei cucinati normalmente), sarà che con un gruppo di amiche folli capitanato da Roberta ci siamo date al Christmas Pudding, fatto sta che avevo in casa abbondante uva sultanina e uvetta di Corinto e mi è venuta una gran voglia di dolci alla frutta secca.
Va anche detto che la mia copia del libro Cakes di Delia Smith è stata aperta molto più spesso di quanto non sia capitato in passato, e guarda caso il primo segnalibro era aperto qui, alla pagina del Dundee Cake proposto da Patty per lo Starbooks.

I fruit cakes inglesi mi piacciono moltissimo, ma questo mi è piaciuto in modo particolare: quando l'ho assaggiato la prima volta ho pensato che fosse una torta che sa di panettone, cosa che mi ha spinto a rifarla una seconda volta.
E' un dolce molto semplice da fare, acquista in bontà a mano a mano che passa il tempo (è meglio consumarla un paio di giorni dopo averla fatta) e si conserva a lungo, in una scatola di latta.
Come per ogni ricetta tradizionale, ne esistono infinite versioni; questa di Delia Smith è buonissima e io mi sono trovata benissimo.

Con lo stampo da 18 cm di lato viene un dolce alto, come quello in foto (foto presa dal sito di Delia, quindi migliore di quella che avrei potuto scattare io ;-) ); usando uno stampo da 20 cm di diametro e diminuendo leggermente i tempi di cottura (fate la prova stecchino) si otterrà un dolce più basso ma ugualmente buono.


giovedì 15 dicembre 2016

Tonno agli agrumi e miele per The Recipe-Tionist


Arrivoooooo!!!!
Sul filo di lana, ma arrivo.
Sto parlando del The Recipe-Tionist naturalmente, il contest più bello della blogsfera, perché consiste nel rovistare in lungo e in largo il blog della vincitrice, realizzando una sua ricetta. E' uno splendido modo di non fare andare perduti degli autentici tesori culinari, e replicare le ricette di una blogger è davvero il miglior elogio che le si possa fare.

La vincitrice del mese scorso è stata la bravissima Francesca di Ricette & Vignette, e ho davvero navigato sul suo blog in lungo e in largo, salvando in un documento diverse ricette che mi riprometto di provare.

In realtà ne avrei provate diverse, se nell'ultimo mese non avessi avuto un blocco culinario, forse il più grave che mi abbia colpita nella mia vita di blogger, tanto che ho preso in seria considerazione l'ipotesi di chiudere questo spazio. Il riposo del ponte di Sant'Ambrogio mi ha permesso però di smaltire la stanchezza e mi ha ridato la voglia di mettermi ai fornelli, così oggi -  ultimo giorno per il contest - pubblico questa delizia, semplice ma gustosa, creata da Francesca in occasione di un MTChallenge.

martedì 13 dicembre 2016

Arancine nere per la Giornata Nazionale delle Arancine


Oggi, giorno di Santa Lucia, il Calendario del Cibo Italiano festeggia la Giornata Nazionale delle Arancine, di cui sono l'orgogliosa ambasciatrice.
A Palermo e in molte città della Sicilia, è tradizione astenersi da pane, pasta e farinacei, a favore della cuccìa (grano lesso, condito con un filo di olio extravergine di oliva), delle panelle e delle arancine, le regine del cibo di strada siciliano.

La storia di queste meraviglie della rosticceria della mia terra si trova qui; io vi lascio una ricetta che ho elaborato qualche anno fa in occasione dell'MTChallenge di cui sono state protagoniste qualche anno fa.

lunedì 28 novembre 2016

Cake alle albicocche, mele e noci - Delia Smith

Immagine presa dal sito di Delia Smith
E' da quando Patty ha riproposto il libro Cakes di Delia Smith per lo Starbooks di novembre, che ho tirato fuori detto libro dallo scaffale dei libri di cucina; io non sono tipo da dolci, ho poca pazienza con decorazioni & co., ma questo non significa che i dolci non mi piacciano, anzi.

Guarda caso avevo in casa della farina integrale che volevo smaltire, e la frutta secca da me non manca mai. Come dire che questo semplice dolce da colazione o da merenda faceva al caso mio.
L'ho già fatto due volte, con grande soddisfazione.
Alla ricetta originale ho apportato una sola modifica: se Delia usa solo cannella per profumare questo cake, io ci ho aggiunto del chiodo di garofano, che in aggiunta alla cannella rende a mio avviso specialissimi i dolci con le mele.
Non è molto dolce (e infatti mi ha fatto pensare alla mia amica Pellegrina), il che consente di gustare appieno i sapori e gli aromi della frutta secca che contiene.
In più è davvero semplicissimo da fare.

Non è un granché da vedere, quindi invece di sforzarmi a fare le foto ho preferito prendere quella presente sul libro e sul sito di Delia Smith.

Insomma, eccone la ricetta:

giovedì 10 novembre 2016

Il Birramisù di Betty Boop


Correva l'anno 2010, avevo aperto il blog da un paio di mesi e, scoprendo per caso la ricetta del Birramisù dello Chef Claudio Sadler, avevo deciso di prepararla.
Risultato: strepitoso, una variante del Tiramisù classico veramente azzeccata, e in più diversa dalle decine di birramisù che intasano la rete, tutte uguali e tutte banali e piatte.

A 6 anni di distanza quella pazza scatenata di Susy May vince l'MTChallenge sbaragliando la Community con le sue Un, dos, Trek, Tapas! e su che cosa ci sfida, questo mese? Sul Tiramisù! 


Ma la nostra non si accontenta di un Tiramisù, che già per una chiavica con i dolci come me non è cosa facile pensarne uno, no: pure il tema ci ha imposto.  Considerato che il Tiramisù e’ uno dei dolci piu’ voluttuosi del pianeta e considerata la grande passione per il Cinema che anima lei e suo marito, perché non legare il vostro Tiramisù ad un film o ad una incona sexy della storia del Cinema Mondiale? Così recita il regolamento, e a quel punto io vado totalmente in tilt.
Studiare un Tiramisù diverso, a questo posso anche arrivare; ma il tema? Espresso per giunta in una interpretazione fotografica? Io e le foto siamo pianeti diversi, io e i dolci siamo pianeti diversi, e anche il tema va interpretato con garbo, evitando di scadere nella (facile e acchiappavisite) volgarità.

Stavo per rinunciare, quando dai recessi della memoria mi si è affacciato un ricordo di quando ero bambina: Betty Boop.

Immagine dal web
Garbatamente sexy, è considerata come una dei primi e più famosi sex symbol dell'animazione cinematografica: la sua carica erotica imprevedibile irruppe nel panorama dell'animazione americana degli anni '30 del secolo scorso. Ragazza alla moda, irriverente e con un taglio di capelli maliziosamente mascolino, indossa un vestitino succinto che lascia scoperte le spalle e la giarrettiera, e pare più che consapevole del suo sex appeal, ma è fornita di una buona dose di auto-ironia.

Il suo personaggio compare per la prima volta nel 1932 nel cartoon di Dave Fleischer, Bamboo Isle, e sarà seguito da altri cortometraggi animati, fino a quando la morale puritana dell'epoca non bandirà il personaggio, nel 1934.

Bene, l'ispirazione c'era; la ricetta che mi è venuto spontaneo reinterpretare è proprio quella citata sopra: il Tiramisù alla birra (o Birramisù) di Claudio Sadler. Ora non mi rimane che rivisitare la ricetta dello Chef (lui usa la colla di pesce, che nella nostra sfida è bandita, ma non adopera gli albumi; lui usa i brownies come base, io devo usare i savoiardi) aggiungendo un richiamo a Betty Boop, sì, ma quale? Idea! La sua famosa giarrettiera! Ho provato a farne una di cioccolato, con esiti che vedete anche voi. D'altra parte l'avevo detto, no, che con i dolci sono una chiavica?

martedì 8 novembre 2016

Savoiardi al cacao


E' appena stata lanciata la sfida n. 61 dell'MTChallenge, riguardante il Tiramisù, e la prima cosa di cui mi sono preoccupata sono state le sue basi: crema al mascarpone e savoiardi.
Ieri Giulia Robert ha pubblicato la ricetta dei savoiardi classici; per la ricetta che ho in mente io però, servivano quelli al cacao.
Una breve ricerca su internet mi ha fatto approdare al sito del Cucchiaio d'Argento: ricetta molto semplice e veloce, perché non provarla? Ci ho provato in effetti, e nel giro di mezz'ora ho sfornato dei savoiardi deliziosi che mi hanno riempito di profumo tutta la casa.

Non mi sono venuti perfetti dal punto di vista estetico: lo zucchero a velo non è stato assorbito del tutto lasciando qui e là antiestetici puntini bianchi. Però sono di un buono... provare per credere!

giovedì 3 novembre 2016

Vade DIETRO... LA LASAGNA! IL NUOVO LIBRO DELL'MTCHALLENGE!!!


"Non c'è due senza tre, e il quattro vien da se' ".
La saggezza popolare si ferma qui, l'MTChallenge no: siamo infatti arrivati al nostro quinto libro e ancora non diamo segni di stanchezza, anzi.
Non dà segni di stanchezza, a dire il vero, perché se le ricette sono della Community, la scelta delle ricette da inserire, la rielaborazione dei testi, la stesura dei primi capitoli con tutti i trucchi e segreti del "come si fa" sono a carico della poliedrica e instancabile Alessandra Gennaro, ideatrice della sfida, giudice instancabile da 60 edizioni a questa parte (61, dalla prossima settimana) e grande coach della Community di blogger che ha creato.


E siccome questa splendida donna ha l'occhio lungo, si è scelta i suoi collaboratori ad uno ad uno e di ciascuno ha saputo valorizzare il talento. Ecco quindi che Mai Esteve, grafica e disegnatrice di indiscusso talento, ha illustrato anche questo libro. Le fotografie, manco a dirlo, sono del miglior fotografo di food in Italia, il grande Paolo Picciotto; la Casa Editrice è Gribaudo (gruppo Feltrinelli) e, ultimo ma non ultimo, il ricavato del libro sarà devoluto a Piazza dei Mestieri, l'Associazione che sosteniamo ormai da 4 libri (e ci dispiace non averla incontrata prima!) il cui cuore grande sta aiutando tanti ragazzi.


Lo stile è quello scanzonato di sempre, le 160 ricette sono tutte rigorosamente testate e sono fantastiche; il prezzo è di €14,99, ma se lo comperate su Amazon (dove da 10 giorni siamo in cima alla classifica dei libri più venduti) avrete uno sconto, e se lo regalate a Natale agli amici appassionati di cucina, prenderete due piccioni con una fava: farete un regalo bellissimo e sosterrete Piazza dei Mestieri. Che cosa volete di più da un libro di cucina? :-)


A me resta solo da ringraziare di cuore Alessandra per il dono della sua Amicizia e per aver sempre instancabilmente incoraggiato noi della Community a dare il massimo.

E adesso, tutti in libreria, che sono sicura che gli "assaggi" che ho postato qui vi hanno ingolositi!