lunedì 25 aprile 2016

Biscotti Digestive ai kumquat sciroppati e fleur de sel alla vaniglia


Mai mi era capitato, nel corso dell'MTChallenge, di ridurmi all'ultimo giorno per preparare la ricetta della sfida. Il fatto è che Daniela e Juri del blog Acqua e Menta, vincitori della scorsa edizione e terzi giudici di questa, hanno imposto un paletto alle preparazioni di biscotti: la seconda proposta doveva obbligatoriamente essere una frolla all'olio.

Questo tipo di frolla mi ha bloccata: ho pensato da subito di provare a replicare i famosi biscotti Digestive, che mi piacciono tanto, ma il primo tentativo è risultato in un fallimento: i biscotti sapevano di cartone ondulato. Li mangerò poco alla volta, ma non potevo certo pubblicare una ricetta del genere. E così, pur avendo la terza proposta già pronta e pure fotografata, ho continuato a sperimentare con quella all'olio. Stamattina (finalmente... e per fortuna! :-) ) Sono riuscita a ottenere il risultato che volevo: dei biscotti integrali buoni e profumati, ricchi di fibre e di sapore!


La scelta dei kumquat è figlia del viaggio che ho fatto a Catania lo scorso week-end, in occasione dell'ultima tappa del tour per presentare il 4° libro dell'MTChallenge, Torte Salate.
Ho infatti un cugino che vive a Catania, e naturalmente ho approfittato del viaggio per riabbracciare lui e la sua famiglia. Hanno un delizioso giardino, nel quale tra gli altri c'è un magnifico alberello di kumquat, o mandarini cinesi, i cui rami erano pieni di frutti. Li abbiamo raccolti insieme e ne abbiamo gustato qualcuno: erano dolcissimi!!!! I kumquat che compero qui a Milano hanno la polpa molto aspra e la buccia dolce; questi invece, maturati sulla pianta, avevano anche la polpa dolcissima: una meraviglia! I cugini hanno insistito per regalarmi la maggior parte dell'ultimo raccolto dell'anno, e con frutti così dolci la scelta era quasi obbligata: andavano canditi! Ho optato per una canditura morbida, lasciandoli immersi nel loro delizioso e aromatico sciroppo. Pubblicherò la ricetta prossimamente, intanto ho approfittato della loro presenza in dispensa per preparare questi profumatissimi biscotti.

domenica 24 aprile 2016

Shortbread con violette candite


Tempo di MTChallenge, e io sono più malpresa che mai.
Tempo zero questo mese, a causa di una serie di impegni che mi hanno tenuta occupata per tutti i fine settimana del mese, gli unici momenti cioè in cui posso dedicarmi alla cucina.
Non potevo rinunciare però, non dopo la vittoria di Dani e Juri con un cuscus alla trapanese da paura.

Biscotti a base di frolla è il tema della sfida; tre sono i tipi di frolla in cui ci possiamo cimentare: la frolla classica, la frolla montata e la frolla sablée. E poi c'è un paletto: tre proposte al massimo, una per ciascun tipo di frolla, ma la seconda proposta dev'essere obbligatoriamente una frolla all'olio.
Vedo già qualcuno fare spallucce: biscotti? E che ci vuole? Li faccio da una vita!
Certo, li faccio da una vita pure io. Però questo è l'MTChallenge, mica pizza e fichi, e sono richieste attenzione e cura sulla tecnica. Dani ci ammonisce, dal suo post: "Apparentemente facili da fare, richiedono che si seguano regole ben precise, a partire dagli ingredienti principali – farina, burro, zucchero, uova, sale, aromi – e dalla padronanza tecnica (impasto, riposo, cottura)."

Ed è proprio così, sapete? Io, che sui dolci non sono fortissima, mi sono messa più che mai sui banchi di scuola questo mese (altro motivo per cui pubblico all'ultimo momento). Nessuna proposta creativa quindi su questi schermi, per quelle andatevi a vedere le meraviglie fatte dagli altri MTChallengers.
La ricetta che segue è la mia prima proposta, una frolla sablée, e non è certo farina del mio sacco: l'ho presa da qui (l'unica modifica che ho fatto è stata quella di non usare uova nell'impasto). E come potete vedere confrontando le mie foto con quelle del sito, un conto è prendere un'idea, un conto è avere la manualità necessaria per realizzarla a regola d'arte. Ma non importa: ho imparato una ricetta e una tecnica di decorazione nuove, il che è lo scopo della nostra meravigliosa sfida.


lunedì 18 aprile 2016

CHEF-d'oeuvre - Delizia di quaglia con confit di pera (Bernd Siener)


Oggi insieme alla mia rubrica CHEF-d'oeuvre, inauguro il logo che la bravissima Mai ha disegnato per me, cogliendone in pieno lo spirito. Lo incollerò retroattivamente sugli altri post ma per oggi va solo su questo.


La ricetta che vi presento oggi è la più complessa che abbia preparato finora e ha richiesto molti preparativi, non ultima un'accurata ricerca di alcune ricette di base (baumkuchen e insalata di patate), che il libro non dava.

Si tratta di un antipasto degustazione che ha come protagonista la quaglia, declinata in più versioni e accompagnata da diversi contorni. Secondo le parole di Chef Siener, "questo piatto ha il pregio di dimostrare cosa è possibile creare con un uccello così piccolo, infatti l'antipasto consiste in metà quaglia. La preparazione è laboriosa, ma non bisogna per forza preparare tutti i componenti, [...] tuttavia per un cuoco appassionato nessuna difficoltà è troppo grande, per raggiungere un risultato perfetto."

L'unica componente che io non ho fatto è stato il cestino fritto di patata, per due motivi: innanzi tutto la traduzione zoppicante non mi ha permesso di capire come prepararlo, e in secondo luogo trovo che il fritto sia già sufficientemente rappresentato nel piatto, motivo per cui un terzo elemento fritto è apparso eccessivo al mio gusto. In ogni caso vi scriverò il procedimento per preparare il cestino, e se riuscite a farlo per cortesia fatemelo sapere!



giovedì 14 aprile 2016

Colazione per 2 seconda parte: W lo Starbooks!


Quasi quasi mi converto alla colazione a letto.
Oggi su Starbooks abbiamo le ultime ricette della colazione Al contadino non far sapere e il mio giudizio finale.
Trovate tutto qui.

mercoledì 13 aprile 2016

Colazione a letto: riprende lo Starbooks!


E' tornato lo Starbooks, e riprende alla grande con un libro tutto dedicato alle colazioni a letto.
Oggi vi presento la prima parte della colazione che ho scelto: Al contadino non far sapere...
Trovate le ricette qui

lunedì 11 aprile 2016

Byaldi Confit (Ratatouille) - Thomas Keller


Se c'è una cosa che detesto, è realizzare ricette "di moda" solo perché in quel momento vanno per la maggiore. Non fraintendetemi, sono stata anch'io vittima dei tormentoni e ho preparato anch'io ricette che in un dato momento venivano proposte con insistenza da più parti, quando frequentavo i fora di cucina. Un conto però è provare la ricetta di un'amica - per quanto virtuale - consigliata caldamente da altre amiche (altrettanto virtuali); un altro conto è invece fare una ricetta solo perché magari è la protagonista del film del momento.

Ad esempio vi ricordate di Ratatouille? Il film (2007) è carinissimo, ma quando è uscito la rete è stata letteralmente invasa dalla ricetta della ratatouille di Ratatouille, e la domanda che mi sono posta all'epoca è stata: se non fosse uscito il film, quante blogger avrebbero pubblicato quella ricetta? Pochissime, secondo me. Di sicuro, non tutte quelle che lo hanno fatto. Ecco, è di questo che parlo quando dico che detesto realizzare ricette "di moda", perché l'unica moda che seguo in cucina è quella del gusto. Il mio gusto personale, certo, che so benissimo essere influenzato dalle tendenze del momento, ma sempre in modo ragionato.

Se mi decido a pubblicare a 9 anni dall'uscita del film la ricetta di ratatouille che è stata usata nel film Ratatouille, è solo perché si tratta della miglior ratatouille che abbia mai mangiato, e non potrebbe essere altrimenti: i produttori del film si sono avvalsi della consulenza di Thomas Keller, Chef e Patron del The French Laundry di Yountville e del Per Se di New York (al mio prossimo viaggio negli States non voglio farmi mancare una puntatina chez lui) e il risultato è eccezionale.

Un anno a Pasqua mia madre mi chiese di preparare, oltre ai soliti tonnarelli con pesto al cioccolato e basilico, un contorno di verdure. Ratatouille, ho deciso io, e dopo aver consultato il mio ampio database di ricette, mi sono decisa ad andare on line. La ricetta di Thomas Keller mi ha subito conquistata, e da allora a casa mia ratatouille ha un solo significato.

Tranne che non si tratta di ratatouille, ma della rivisitazione di una ricetta turca chiamata Imam Bayildi, letteralmente "l'Imam è svenuto", che consiste in melanzane ripiene e fritte. Comunque la vogliamo chiamare, la ricetta è strepitosa e da allora ha fatto la fine dei summenzionati tonnarelli: mi viene chiesta in tutti i pranzi primaverili o estivi di famiglia. Oggi finalmente ho fotografato il piatto e vi propongo la ricetta.

lunedì 4 aprile 2016

Insalata di patate (Martha Stewart)


- Vorrei invitarti a pranzo da me per una Carbonara.
Questa frase, all'apparenza innocua e che anzi prelude a un invito piacevole, nella mia famiglia nasconde un'insidia. Quando qualcuno di noi invita un familiare a pranzo per una Carbonara, il concetto sottinteso è che c'è del lavoro da fare. Una sorta di "l'ingresso è gratis, l'uscita no", tanto per intenderci.

Di solito l'invitato più ambito è mio cognato: programmatore di computer di professione, ha anche una manualità invidiabile e sa fare tanti di quei lavoretti in casa (ad esempio è un provetto elettricista), che ogni qualvolta c'è bisogno di una mano chiamiamo lui. Anzi, è rimasta celebre in famiglia una frase di mia cognata quando, subito dopo un invito per una Carbonara, si girò verso mia sorella, dicendole: "Perché come trapana tuo marito, non lo fa nessuno!!!" :-D

Naturalmente, se prima l'invito era rivolto a lui e a mia sorella, adesso è esteso anche ai loro due figli, come dire che se chiamassi un professionista spenderei di meno. Ma volete mettere la gioia di avere i miei cari a pranzo chez moi?

La ricetta che vi propongo oggi era il contorno del pranzo di ieri. E' semplicissima e molto gustosa, e presenta il vantaggio di poter essere preparata il giorno prima, visto che il riposo non può che giovarle. E' una ricetta che, al pari del Baumkuchen, mi servirà per la prossima puntata di CHEF-d'oeuvre, ma che merita secondo me un post a parte. L'aveva già preparata la collega Starbooker Araba Felice quando abbiamo recensito Martha Stewart, ed è da allora che mi riprometto di farla. Rispetto alla ricetta di Martha ho dimezzato le dosi, ma aveva ragione l'Araba: è la prima ciotola a finire e vale la pena prepararne in quantità.


giovedì 31 marzo 2016

Siamo tournati - le torte salate & l'MTChallenge in tour

Siamo tournati, ovvero è arrivato in libreria il 4° libro a firma MTChallenge e oggi si apre il tour di presentazione dell'opera nelle librerie delle principali città d'Italia.


Come potete vedere dalla copertina, è cambiato l'editore: siamo entrati in casa Gribaudo - Gruppo Feltrinelli. Non è cambiato però il nostro spirito: parte del ricavato (e sicuramente tutti i diritti d'autore degli MTChallengers coautori) finanzierà delle borse di studio a favore dei ragazzi di Piazza dei Mestieri, con cui abbiamo stretto un sodalizio fin dal secondo libro e a cui ci lega un particolare affetto.

Il libro si trova in vendita in tutte le librerie d'Italia e credetemi, vale davvero la pena di averlo nella propria biblioteca culinaria: perché le ricette sono tutte testate, perché le illustrazioni di Mai Esteve sono bellissime, perché l'introduzione e le dritte di Alessandra Gennaro sono strepitose e precise, e perché i coautori appartengono tutti alla Community più pazza e più ironica del web, quella di MTChallenge. E poi c'è anche una mia ricetta, quindi il libro è un must have, giusto? ;-)


Questi i luoghi e le date del tour di presentazione, a cui invito tutti voi a partecipare.
  • Milano Giovedì 31/03 ore 18,30 Libreria Mondadori Megastore via Marghera 28 - interviene Fernanda Roggero 
  • Genova Martedì 05/04 ore 18 la Feltrinelli Libri e Musica Via Ceccardi 16r – interviene Sergio Rossi
  • Verona Mercoledì 06/04 ore 18 la Feltrinelli Librerie via Quattro Spade 2 - interviene Stefania Berlasso
  • Padova Giovedì 07/04 ore 18 la Feltrinelli Librerie via S.Francesco 7 - interviene Antonino Padovese
  • Firenze Venerdì 08/04 ore 18.30 - la Feltrinelli RED piazza Repubblica 26 - interviene Raffaella Galamini
  • Bologna Martedì 12/04 ore 19 Librerie Coop Eataly via Orefici 19 - interviene Gino Fabbri
  • Parma Mercoledì 13/04 ore 18 la Feltrinelli Libri e Musica via Farini 17 - interviene Arianna Gandolfi
  • Roma Giovedì 14/04 ore 18 la Feltrinelli Libreria via Orlando 78/81 - interviene Eleonora Cozzella
  • Napoli Venerdì 15/04 ore 18 la Feltrinelli Librerie P.za Dei Martiri 23 - interviene Luciano Pignataro
  • Catania Sabato 16/04 ore 18 laFeltrinelli Librerie via Etnea 285 - interviene Andrea Graziano

Io sarò stasera a Milano e il 16 aprile a Catania, e voi?

martedì 29 marzo 2016

Baumkuchen


É da un mesetto circa che mi sono fissata con il Baumkuchen, o torta ad albero, così chiamata perché i numerosi strati che la compongono ricordano gli anelli che formano il tronco di un albero.
Il motivo per cui cercavo la ricetta è legato alla mia nuova rubrica, CHEF-d'oeuvre, in quanto la ricetta che presenterò il prossimo 18 aprile la prevede tra gli ingredienti. Da lì è partita una ricerca che mi ha portato a sperimentare diverse ricette: prima di tutto quella di Alessandra, poi quella di Cristina-Vissidicucina e infine quella di Cristina-BluAragosta (che del resto si è ispirata alla ricetta di Alessandra, come si evince chiaramente dal post).

Quella che mi ha soddisfatta di più e che pubblico oggi è quella di Cristina-Bluaragosta: dato infatti il particolare metodo di cottura, in più strati sotto al grill, è quella che mi è risultata più morbida. Mi è andata a genio anche la dritta di spalmare pochissima marmellata tra uno strato e l'altro durante la cottura, e devo dire che si è trattato di un'idea vincente.
Solo il procedimento è stato da me leggermente variato: ho preferito montare anche i tuorli con lo zucchero come da ricetta di Alessandra anziché limitarmi a mescolarli come fa Cristina. Per il resto ho seguito le sue dosi e il suo procedimento, incluse le monoporzioni.

La parte veramente noiosa della preparazione di questa torta è nella cottura: va infatti cotta sotto al grill del forno, uno strato dopo l'altro, attendendo 5-6 minuti tra ognuno di essi. Il segreto del dolce è quello di ottenere quanti più strati possibile; io ne ho fatti 14, poi mi è finita la teglia. :-)
Se al posto delle monoporzioni volete fare una torta intera, seguite la ricetta di Alessandra, ma aggiungendo 250 ml di latte per avere una pastella più liquida.