venerdì 25 maggio 2012
venerdì 18 maggio 2012
CAPESANTE CON SALSA DI PANNA AI FIORI DI ERBA CIPOLLINA
Grazie dei fiori, questo è il titolo dell'attuale progetto delle (St)renne, che si propone di esplorare un ingrediente delicato e aromatico.
Naturalmente per utilizzare i fiori commestibili bisogna seguire qualche piccolo accorgimento. Le persone che soffrono di allergia ai pollini farebbero meglio a consultare
lunedì 14 maggio 2012
Torta Ricciolina di Nonna Domenica
Nonna Domenica era la mamma di una mia amica e aveva tutta la tempra, la ruvida dolcezza e la bravura delle donne romagnole.
Grande cuoca come
tutte le donne della sua terra, tirava la sfoglia con una disinvoltura da fare
invidia a tutte noi foodblogger.
L’ho incontrata
una volta sola, molti anni fa: avevamo invitato a casa nostra in montagna sua
figlia Mirella insieme al marito Giorgio e ai loro bimbi (oggi padri di
famiglia), Alessandro e Lorenzo. Venne con loro anche Nonna Domenica e ci portò
in una grande scatola di latta un dolce dall’aspetto strano, rustico e a dire
il vero poco invitante. Alessandro e Lorenzo però non facevano che girare
intorno al contenitore con aria famelica, dandomi quindi l’idea che quei
quadrotti dall’aspetto rustico fossero buoni, in barba all’aspetto.
Avevano ragione,
naturalmente: il dolce era delizioso e non avevamo fatto in tempo ad addentare
il primo quadrotto, che mia mamma già chiedeva la ricetta.
Solo in seguito
ho saputo che questo antico dolce vuole imitare un piatto di gustose tagliatelle,
per cui è giustamente famosa l’Emilia Romagna: la frolla simboleggia il piatto
e i tagliolini sono “conditi” con mandorle tritate, zucchero e scorza di
limone, a imitare il Parmigiano Reggiano.
Da allora l’ho
proposto diverse volte ed è sempre piaciuto tantissimo; quest’anno mia madre l’ha
proposto perfino nel pranzo di Pasqua... ed è stata apprezzata molto più del tradizionale uovo di
cioccolato! :-9
venerdì 11 maggio 2012
Filetto di cernia in crosta di calendula
Pare che la primavera si sia decisa ad arrivare nella nostra Penisola, e noi (St)renne abbiamo pensato di salutarla con una serie di ricette che la richiamino direttamente: le ricette con i fiori!
Grazie dei fiori è infatti il titolo di questa raccolta, che ci ha viste impegnate a fare ricerche sia sui fiori commestibili, sia su ricette per i medesimi.
Quando si parla di ricette con i fiori viene spontanea l'associazione con i dolci, ma non è detto che sia così. Alcuni fiori hanno un gusto che si sposa a meraviglia con le preparazioni salate, ed è proprio questo il lato che ho deciso di esplorare nel corso di questo progetto.
Ma non è tutto! Anche questo progetto delle (st)Renne è legato alcontest di Stefania Le (St)renne gluten-free, che vede voi impegnati a interpretare lo stesso tema delle (St)renne in chiave gluten-free, e noi in veste di giudici. Le 5 vincitrici potranno fregiarsi del titolo di (St)renne per un mese e tra tutte le vincitrici di ogni mese (da settembre 2011 a maggio 2012) sarà estratto il nominativo della fortunata che vincerà un week-end per due persone al Baglio Costa di Mandorla di Paceco (TP), sulla via del sale e del vino.
Le prime tre settimane del progetto pubblichiamo noi (St)renne (lunedì Menù Turistico, martedì Assaggi di Viaggio, mercoledì Cardamomo & Co., giovedì Cuocicucidici e venerdì io).
L'ultima settimana toccherà invece alle Strennine, vincitrici della tornata di marzo del contest che stavolta sono Roberta (La valigia sul letto), Patty (andante con Gusto), Eleonora (Burro e miele), la Roby (Le chat egoiste) e Mai (Il colore della curcuma).
Partecipate quindi numerosi e non perdete l'ultima occasione di vincere questo meraviglioso week-end!
La mia prima ricetta ha come co-protagonista la calendula: antivirale, antisettica e anti-infiammatoria, ha un sapore amarognolo e leggermente piccante che la rende adatta ai piatti salati.
L'ultima settimana toccherà invece alle Strennine, vincitrici della tornata di marzo del contest che stavolta sono Roberta (La valigia sul letto), Patty (andante con Gusto), Eleonora (Burro e miele), la Roby (Le chat egoiste) e Mai (Il colore della curcuma).
Partecipate quindi numerosi e non perdete l'ultima occasione di vincere questo meraviglioso week-end!
La mia prima ricetta ha come co-protagonista la calendula: antivirale, antisettica e anti-infiammatoria, ha un sapore amarognolo e leggermente piccante che la rende adatta ai piatti salati.
mercoledì 9 maggio 2012
SPALLA DI AGNELLO FARCITA
Da sempre io e mia sorella abbiamo l’abitudine di prenderci in giro a vicenda, vuoi con un tono finto arrabbiato, vuoi con rime o con canzoncine inventate al momento. La cosa ci diverte oltre ogni dire e aiuta anche a sdrammatizzare certe situazioni pesanti. Ricordo
ancora quella volta, ragazzine, che lei aveva mangiato qualcosa a base di aglio e ci sfottevamo mentre rigovernavamo la cucina, inventando alternativamente strofe sull'aria della Visaille. A un certo punto io proruppi in un: "e io che dire / lei mi minaccia / se non l'aiuto m'alita in faccia". ^_^
Con il passare
degli anni il fenomeno anziché attenuarsi è aumentato, tanto che se ci
chiamiamo nei rispettivi uffici e troviamo la segreteria telefonica, lasciamo
un messaggio in rima, o cantato, o ancora in codice (e il codice consiste in
una serie di suoni incomprensibili, a cui l’intonazione sola dà senso).
Era inteso
ovviamente (o per lo meno, io ritenevo che fosse ovvio) che il codice fosse
nostro, personale e non cedibile come i biglietti dell’autobus, e assolutamente
da non condividere. Diciamo che l’ho ritenuto ovvio fino a una quindicina di
anni fa, quando ho lasciato un messaggio a base di versi semigutturali nella
segreteria dell’ufficio di mia sorella, ignorando che detta segreteria fosse
rotta.
Mia sorella ha
chiamato il collega preposto per aggiustare la sua segreteria, e costui per
verificare che fosse andato tutto a posto, senza nemmeno chiederle il permesso
ha ascoltato i messaggi registrati.
Il pover’uomo ha
fatto una faccia perplessa e ha cancellato immediatamente il messaggio, e
quando mia sorella gli ha chiesto perché le avesse cancellato un messaggio
senza nemmeno farglielo sentire, lui ha risposto che era probabilmente uno
scherzo, c’era una che faceva degli strani versi al telefono. “Ah, allora era mia sorella!” ha
esclamato lei, così adesso c’è in giro un tizio che, senza avermi mai vista,
pensa che io sia mentalmente disturbata.
Ovviamente è una
ruota che gira, e quest’anno sotto Pasqua l’occasione mi si è presentata su un
vassoio d’argento: mia sorella non trovandomi alla scrivania mi ha lasciato in
segreteria un messaggio cantato, inventato da lei con i suoi bambini; la
canzoncina esortava le pecore e gli agnellini ad essere prudenti sotto Pasqua,
perché si rischia di finire in pentola, e mi ha fatta scoppiare in una sonora
risata. Non l’ho cancellata dalla segreteria telefonica, e ogni tanto me la
vado ad ascoltare e mi faccio due risate.
Ho minacciato mia
sorella di metterla in viva voce e farla ascoltare a tutti i miei colleghi, ma
lei sa benissimo che non lo farò mai; però la mattina di Pasqua, mentre
cucinavo questo arrosto, ho intonato pure io: “Pecora, devi essere prudeeeeeeenteeeee…"
giovedì 26 aprile 2012
Tagliatelle Primavera
Sapevo
perfettamente che dopo un’estate torrida, un autunno e un inverno secchi
(almeno qui al nord) era inevitabile che la primavera fosse piovosa. Dirò di
più: concordo perfettamente sulla necessità che questa primavera sia piovosa.
Quello che invece non mi trova d’accordo è che piova durante i fine settimana e/o
i giorni in cui vado a fare la spesa.
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