Mi ci sono voluti alcuni anni di blog, prima di rendermi conto che preferisco cucinare piatti salati, piuttosto che dolci. Sembra strano a prima vista, ma per me è stato proprio così: prima di aprire questo spazio, le ricette che mi colpivano di più e che replicavo più facilmente, on line o da riviste, erano proprio quelle di dolci. Lo stesso nome del mio blog ricorda la mia antica predilezione.
Non che i dolci non mi piacciano, sia chiaro: ma provo una soddisfazione infinitamente maggiore quando sfiletto un pesce e ricavo un fumetto profumato dai suoi scarti, motivo per cui negli anni mi sono dedicata sempre più a preparazioni salate, trascurando quasi del tutto i dolci.
Che cosa mi è successo dunque in questo periodo, durante il quale non faccio che sfornare dolci da mane a sera o quasi? In parte è per via dello Starbooks, dove da giugno a oggi non abbiamo fatto altro che recensire libri sui dolci; in parte in questo periodo cadono diversi compleanni in famiglia, con relativa richiesta di torte alla sottoscritta; in parte infine il mio lato goloso ha preso il sopravvento, facendomi apprezzare la fetta di dolce a colazione oppure dopo cena. Sia come sia, da un po' di tempo a questa parte le torte la fanno da padrone in casa Apple Pie.
Quella di oggi viene dritta dritta dallo Starbooks di novembre, e mi ha intrigata fin da quando avevo sfogliato il libro per la prima volta. Ho fatto un po' fatica a procurarmi il rabarbaro, ma una volta che l'ho avuto tra le mani l'ho realizzata immediatamente.
E' una torta piuttosto semplice ed estremamente buona: perfetta in ogni momento della giornata, ma forse dà il suo meglio insieme a una bella tazza di tè.
Se non trovate il rabarbaro provate a sostituirlo con dei ribes: hanno la giusta acidità per poter contrastare la dolcezza della base e della crema.