Decisamente questo inverno è stato pazzerello: prima di Natale avevo sentito previsioni di nevicate catastrofiche, analoghe a quella del 1985, e ne ero terrorizzata. Di fatto le temperature sono state piuttosto dolci e si sono irrigidite solo nella settimana dal 19 al 25 gennaio, per poi salire di nuovo... e ridiscendere nella prima settimana di febbraio, che si è conclusa con un week-end di pioggia.
Un incipit meteorologico per spiegare l'improvvisa voglia di zuppa, che a dire il vero non mi lascia mai, neppure nella stagione più calda: allora infatti le serviamo tiepide o fredde, e sono sempre molto gradite a tutti.
La zuppa che vi presento oggi è un mio vecchio asso nella manica. L'ho presa dal magnifico Plenty di Yotam Ottolenghi e la faccio abbastanza spesso. Curiosamente però, non l'ho mai né fotografata, né pubblicata. Beh, non così curiosamente: non è certo una gran bellezza, né io posso definirmi un asso della fotografia... ;-)
Oggi però mi sono decisa, stimolata dal contest Sedici - Le alchimie dei sapori, I Sulfurei con l'abbinamento verza-cipolla.