lunedì 19 maggio 2014

Babà all'Alchermes con crema allo zenzero


Non so se avete in mente quella strana sensazione di aver dimenticato qualcosa.
State facendo una cosa, siete convinte di aver fatto tutto per bene, eppure c'è qualcosa che vi disturba.
Non riuscite a individuare che cosa sia, il che rende la sensazione ancora più irritante.
Poi, finalmente, scatta un click nella memoria e vi ricordate il passaggio mancante.


lunedì 12 maggio 2014

Gelatina di albicocche e mele verdi + Composta di albicocche e mele verdi


"Lucidare il dolce con 3 cucchiai di gelatina di albicocche sciolta a fuoco dolcissimo", recita la ricetta, e io esclamo Ohibò!
Non compro praticamente più marmellate e confetture da anni, perché ho scoperto che quelle che mi faccio in casa sono decisamente più buone: meno dolci, e col sapore di frutta più accentuato.
Però a me piacciono le marmellate corpose, quelle con polpa e frutta ben amalgamate tra loro, mentre le gelatine non le uso praticamente mai, e quindi non le preparo.
Allungo la mano e segno sulla lista della spesa "gelatina di albicocche".
Arrivata al negozio però mi aspetta un'amara sorpresa: lo scaffale delle marmellate straripa di confetture extra nella versione normale, con polpa a pezzettoni, vellutata, cremosa e dietetica.
Nessuna traccia di gelatine di alcun tipo, però.

venerdì 9 maggio 2014

Frittelle di porri di Yotam Ottolenghi


Amo moltissimo i porri, e difficilmente riesco a resistere alla tentazione di acquistarne uno o due quando sono dal fruttivendolo. Oltretutto il porro è come il maiale: non si butta via niente. Con la parte bianca si preparano minestre e frittate, le foglie verdi ben lavate aromatizzano i brodi vegetali e si utilizzano anche nel bouquet garni.
E poi amo moltissimo le spezie e la cucina mediorientale, e ho una vera e propria passione per le ricette di Yotam Ottolenghi.
Quello che non amo particolarmente è il prezzemolo, che insieme a suo cugino, il coriandolo, non mi ha mai fatto impazzire e ho sempre usato con parsimonia nelle ricette.


lunedì 5 maggio 2014

Risotto al pomodoro


Quest'inverno, mentre lavoravo alla ricostruzione della biblioteca dello Starbooks, sono incappata in una ricetta del blog di Lara: il risotto al pomodoro. Il lavoro di ricostruzione della biblioteca è stato immane e mi ha preso parecchio tempo, motivo per cui non mi sono certo soffermata a guardare tutte le ricette, limitandomi a verificare la correttezza dei link. Il risotto al pomodoro invece mi ha incuriosita abbastanza da spingermi a leggere attentamente post e ricetta, e per un motivo quanto meno insolito: quando da bambina mia mamma ci faceva il riso al pomodoro, quella per me era una giornata nera. O più precisamente, dovevo affrontare un pasto nero. Il riso al pomodoro era chez nous una variante degli spaghetti al pomodoro, che già detestavo con tutto il cuore; ogni tanto per variare mia mamma lessava il riso invece degli spaghetti e lo condiva con la salsa di pomodoro, e a mio avviso se c'è un'accoppiata perdente in cucina, quella è proprio il riso al sugo di pomodoro.

La ricetta pubblicata da Lara però era diversa: non un riso lessato e successivamente condito, ma un risotto: forse in versione risotto l'accoppiata poteva funzionare...

venerdì 2 maggio 2014

Torta di mele e noci con salsa di mele al sidro (Martha Stewart)


Il titolo originale di questa ricetta è "Applesauce Coffee Cake", ma se lo traducessi letteralmente in italiano non sarebbe chiaro ai miei lettori di che cosa si tratti.
In Italia infatti non abbiamo le coffee cakes, letteralmente torte da caffè, per il semplice motivo che il nostro Caffè Espresso, famoso in tutto il mondo, è una delizia molto concentrata, la cui intensità aromatica richiede che lo si gusti da solo, al massimo macchiato con un goccio di latte per stemperarne amarezza e acidità (già il liquore nel caffè mi fa rabbrividire); addirittura al Sud, dove di degustazione del caffè se ne intendono, ti servono un bicchiere di acqua naturale insieme alla profumata tazzina, da bere prima del caffè, per pulire la bocca da eventuali sapori residui di qualcosa consumato in precedenza.
All'estero invece le cose cambiano e il caffè è molto più lungo e ha un gusto decisamente meno intenso (e spesso poco gradevole per noi Italiani), che può quindi prevedere l'accompagnamento di dolci che ne esaltino al massimo l'aroma. Ecco allora un fiorire di Coffe Cakes, tra i cui ingredienti troviamo frutta secca tostata - noci, pinoli, pistacchi, noci pecan - che si sposa alla perfezione con le note tostate del caffè contenuto nell'omonima bevanda allungata che si trova all'estero.

lunedì 28 aprile 2014

Pappa col pomodoro alla pratese


"Viva la pappa col pomodoro!", cantava Rita Pavone nei panni di Gian Burrasca quando ero piccola, e io, che di quel discolaccio di Gian Burrasca ero una grandissima fan, ogni volta avevo un moto di repulsione. Il motivo era semplice: non conoscevo la toscanissima Pappa, ma a casa mia si mangiavano ad ogni pasto gli spaghetti col sugo di pomodoro, che personalmente odiavo, ed era a quelli che associavo la canzone.
Li odiavo così tanto che a tutt'oggi a casa mia gli spaghetti entrano con molta difficoltà, e il sugo di pomodoro semplice non lo faccio praticamente mai. Se poi mi trovo fuori casa e mi presentano un piatto di spaghetti col pomodoro li mangio per educazione (e magari mi piacciono anche), ma da qui ad andarmeli a cercare, ce ne passa.

venerdì 25 aprile 2014

Lingua salmistrata alle spezie con crema di rapa all'anice stellato


Cominciamo con l'ammettere una cosa: la mia prima, viscerale (è proprio il caso di dirlo ^_^ ) reazione quando ho saputo che la sfida del 38° MTChallenge era il quinto quarto, è stata di scoramento. Di una cosa però ero certa: Cristiana, la vincitrice della scorsa edizione, di Frattaglie & C. se ne intende, e quindi mi si offriva l'occasione d'oro di studiare da vicino dei tagli di carne che altrimenti non avrei mai preso in considerazione.
E' per questo che ho scavato nei miei ricordi e affrontato la trippa, che considero la mia bestia nera e di cui non ho ancora superato del tutto il trauma della prima volta, e proposto ricette un po' "hard" con i granelli (anche se va detto che io ne avevo ordinati molto meno al mio macellaio, e trovarmi con un kg di "cojoni" tra le mani ha stravolto la scaletta di ricette che volevo proporre a questa tornata dell'MTC).

Ora, parte del quinto quarto è la lingua, un taglio gustosissimo che a casa mia non si è mai cucinato, ma che ho scoperto diversi anni fa a casa della Vitto in un memorabile Bollito Party.