Quest'inverno, mentre lavoravo alla ricostruzione della biblioteca dello Starbooks, sono incappata in una ricetta del blog di Lara: il risotto al pomodoro. Il lavoro di ricostruzione della biblioteca è stato immane e mi ha preso parecchio tempo, motivo per cui non mi sono certo soffermata a guardare tutte le ricette, limitandomi a verificare la correttezza dei link. Il risotto al pomodoro invece mi ha incuriosita abbastanza da spingermi a leggere attentamente post e ricetta, e per un motivo quanto meno insolito: quando da bambina mia mamma ci faceva il riso al pomodoro, quella per me era una giornata nera. O più precisamente, dovevo affrontare un pasto nero. Il riso al pomodoro era chez nous una variante degli spaghetti al pomodoro, che già detestavo con tutto il cuore; ogni tanto per variare mia mamma lessava il riso invece degli spaghetti e lo condiva con la salsa di pomodoro, e a mio avviso se c'è un'accoppiata perdente in cucina, quella è proprio il riso al sugo di pomodoro.
La ricetta pubblicata da Lara però era diversa: non un riso lessato e successivamente condito, ma un risotto: forse in versione risotto l'accoppiata poteva funzionare...
Eravamo in inverno e la ricetta originale, tratta da un libro di Tessa Kiros, prevedeva l'uso della passata, così ho provato a farlo e... niente male, decisamente niente male!!!
Avrei però voluto provarlo con i pomodori freschi, e per farlo ho atteso quindi la primavera, quando i pomodori sono di stagione e hanno un sapore pieno. Per il mio risotto ho scelto la dolcezza dei pomodori ciliegini IGP di Pachino, che ho sbollentato e privato della pelle ma a cui ho lasciato i semi perché sono ricchi di licopene, un carotenoide antiossidante che combatte l'invecchiamento, le malattie cardiovascolari e alcune forme tumorali.
Beh che dirvi? Mi ero avvicinata a questo risotto con curiosità e cautela a un tempo, e ne sono stata talmente entusiasta - specialmente della versione con pomodori freschi - che questo per me sarà il risotto della Primavera-Estate 2014!!!
Ho leggermente modificato la ricetta, ma la base è sempre quella e ringrazio tantissimo Lara per avermi aiutato a superare un tabù culinario dell'infanzia. :-)
RISOTTO AL POMODORO
Da: Tessa Kiros - Ricordi in cucina, pubblicato sul blog La barchetta di carta di zucchero
Per 4 persone:
1,2 l di brodo vegetale
350 g di riso Carnaroli
350 g di pomodori ciliegini IGP di Pachino
1/2 cipolla rossa tritata finemente
2 spicchi d'aglio interi
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
8 grandi foglie di basilico sminuzzate + altre per decorare i piatti
1 mozzarella fresca tagliata a cubetti (io ho usato 120 g di Gruyère DOP: la fine del mondo!)
2 cucchiai di Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse grattugiato
Olio e Parmigiano Reggiano per servire
Incidere la buccia dei pomodori ciliegini con un taglio a croce e tuffarli per 30 secondi in acqua bollente. Privarli della pelle e tagliarli in quarti.
Versare l'olio in una pentola di capacità adeguata per cuocere il risotto.
Tritare molto finemente la cipolla e metterla nella pentola, con l'olio freddo. Accendere a questo punto il fornello e regolare su fiamma bassa. Far soffriggere dolcemente la cipolla, che deve diventare trasparente e cuocere anche all'interno, senza bruciare. Unire a questo punto il riso, alzare la fiamma e tostarlo a fuoco vivace per 3 minuti mescolando continuamente, quindi unire i pomodorini e l'aglio sbucciato e mescolare, facendo insaporire il riso per un altro minuto.
Cominciare a questo punto ad aggiungere il brodo, un mestolo alla volta, e unire con la prima mestolata anche 8 foglie di basilico grandi, sminuzzate con le dita oppure tagliate in chiffonnade (cioè a striscioline sottili) con il coltello di ceramica, per non farle ossidare. A mano a mano che il brodo viene assorbito, aggiungerne un altro mestolo e continuare così fino al completamento della cottura del risotto, che avverrà in 16-18 minuti (regolatevi con quanto scritto sulla confezione), mescolando di tanto in tanto.
Al termine della cottura togliere gli spicchi d'aglio e mantecare con 2 cucchiai di Parmigiano Reggiano, la mozzarella tagliata a cubetti (nel mio caso il Gruyère) e un filo di olio extravergine di oliva.
Non appena il formaggio si scioglie servire il risotto, decorando ciascun piatto con 2 fogliette di basilico.
Anche per me l'accoppiata riso bollito-salsa di pomodoro è perdente, ma così ne mangerei un piattone... anzi due!
RispondiEliminaSia per me che per i miei figli il riso al pomodoro è un piatto goloso,ma io cuoco tutto insieme riso e pomodoro,per mio marito invece è un piatto no da non fare la qualcosa a me dispiaceva per cui ho provato a farlo a riaotto w così abbiamo raggiunto un compromesso, buono vero
RispondiEliminami hai messo una voglia e una fame mary!!! bellissimo questo risotto e ti devo dire che non ci avevo mai pensato!
RispondiEliminaun abbraccio
Che buono Mapy!! Il risotto al pomodoro io lo faccio spesso e da sempre,e mi piace moltissimo,ma mai con l'aggiunta di mozzarella o gruyère;mi hai aperto la mente ;-) Proveró.
RispondiEliminaGrazie!
Un bacio
Vera
Ecco ora io di essere citata nel tuo blog proprio non me l'aspettavo, sono emozionata e mi tremano anche un pochino le ginocchia.... O_o
RispondiEliminaMa una favola l'hai reso questo risotto, adesso lo devo provare assolutamente in questa variante primaverile che sarà un trionfo di profumo.
Mi hai fatto poi anche ridere perché tua mamma e mia mamma con il loro riso al pomodoro potrebbero andare a braccetto e io e te pure nella nostra avversione, e davvero anche io aborro gli spaghetti al pomodoro, grazie, mi fai sentire meno sola! Di solito quando lo dici sembri una traditrice della patria!
Adesso vado dal fruttivendolo a comprarmi i pomodori cui non toglierò tra l'altro mai più i semi, qui la necessita di non ossidare si fa pressante
Ah, oh, beh... la mia mamma ha accompagnato le domeniche della mia infanzia con questo riso, fatto con la passata però, come piatto invernale. Buono, e anche le varianti donano.
RispondiEliminaAh,mai tolto i semi ai pomodori...
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