Questo libro mi sta piacendo sempre più e la sua giovane autrice è sicuramente da tener d'occhio: mai avrei pensato che una crema di cavoletti di Bruxelles potesse avere una tale complessità di gusto ed essere così deliziosa. Tutto merito dello sherry (lei non specifica
quale, io ho interpretato come sherry secco), che esalta la dolcezza del cavoletto di Bruxelles e gli regala un retrogusto aromatico delizioso. Mi lasciava un po' perplessa il cucchiaio di zucchero, ma anche quello è azzeccato.
Ancora una volta quindi mi trovo a ringraziare Alessandra per avere insistito nel farci testare proprio questo libro: li acquistiamo sempre a scatola chiusa, seguendo l'impressione che ci fanno copertina, presentazione, etc., consapevoli del fatto che corriamo il rischio di prendere delle gran ciofeche, come qualunque ignaro acquirente di libri (e non solo di cucina).
Ci è già capitato in passato e capiterà ancora in futuro, ma lo Starbooks - progetto ideato da Alessandra Gennaro - è proprio questo: siamo delle lettrici qualunque, seguiamo il criterio di acquisto di tutti, solo che poi proviamo le ricette seguendole pedissequamente e scrivendo sui nostri blog le nostre impressioni.
Guidiamo i vostri acquisti insomma, e personalmente mi sento di consigliare questo libro a chiunque sia alla ricerca di una cucina raffinata e a tratti insolita, sicuramente mai banale e scontata.
Prima di passare alla mia ricetta però, vi invito a dare un'occhiata alle ricette testate dalle altre Starbookers: avranno avuto anche loro la mia stessa impressione? A loro la sentenza...
Daniela - Menù Turistico: Eccles Cakes
Roberta - Le Chat Egoiste: Crisp Chestnut Soup
Stefania - Araba Felice in Cucina: Sweet Brown Sugar Shortbread
Patrizia - Andante Con Gusto: Mrs Bates's Chicken and Mushroom Pie
Cristina - Vissi d'Arte e di Cucina: Patate con caviale e crème fraîche
Alessandra - Ale Only Kitchen: Biscotti Digestive al cioccolato
Emanuela - Arricciaspiccia: Traditional Bakewell Tart
SAXE-COBURG SOUP
Da: Emily Ansara Baines – The Unofficial Downton Abbey Cookbook – Adams Media
L’amato consorte della Regina Vittoria, il
Principe Alberto di Sassonia-Coburgo, amava i cavoletti di Bruxelles. Secondo
alcuni questa crema fu elaborata in suo onore, altri affermano che fu inventata
in onore del primo figlio della Regina Vittoria. In ogni caso, gli abitanti di
Downton Abbey potevano onorare la Famiglia Reale – e stupire i loro stimati
ospiti – offrendo questa crema tra le portate.
Per 4 persone
600 g cavoletti
di Bruxelles
6 cucchiai (90 g)
di burro
1 grossa cipolla
dorata
2 patate medie
4 cucchiai di
farina 00
1 cucchiaio di
zucchero semolato
1 ½ tazze (375 ml)
di doppia panna
1 ½ tazze (375 ml)
di latte intero
4 tazze (950 ml)
di brodo vegetale
½ tazza (125 ml)
di sherry secco
Mondare i
cavoletti di Bruxelles privandoli delle foglie esterne rovinate e tagliando il
peduncolo, e sbianchirli tuffandoli per 2 minuti in acqua bollente salata.
Scolarli e tagliarli in quarti, poi metterli da parte.
Tritare la
cipolla, sbucciare le patate e tagliarle a dadini.
Far fondere il
burro in una casseruola capace e unirvi i cavoletti sbianchiti, la cipolla e le
patate. Coprire e far sudare per 15 minuti: le verdure non devono colorirsi, ma
solo ammorbidirsi.
Mescolare insieme
zucchero e farina e unirlo alle verdure mescolando, affinché non si formino
grumi.
Nel frattempo miscelare
latte e panna in un pentolino e portare a bollore; far raffreddare leggermente,
poi unire alle verdure. Versare anche il brodo vegetale e lo sherry, mescolare
bene e far sobbollire, a pentola parzialmente coperta, per 25-30 minuti o
finché le verdure non siano estremamente morbide.
Frullare la zuppa
poca per volta in modo da ottenere una crema omogenea servendosi di un
frullatore a immersione o di un mixer.
Servire nelle
classiche coppe a forma di testa di leone.
Nota: l'autrice nella ricetta si è dimenticata di scrivere che fare dello sherry; io l'ho versato insieme a latte, panna e brodo in modo che l'alcool avesse il tempo di evaporare lasciando intatto il delizioso aroma.
Ne è risultata una crema deliziosa che personalmente consiglio a tutti voi.
Una crema di cavoletti di Bruxelles? Questa è proprio una di quelle classiche ricette che avrei scelto anch'io di preparare. Non ne avevo mai visto una e nemmeno mai mi era venuta l'idea di farla. Eppure mi piacciono davvero tanto i cavoletti di Bruxelles. Che fantastica idea, mi piace sempre di più questo libro, sembra buonissima e ho pure le zuppierine uguali alle tue :)))
RispondiEliminaSai Mari che neppure a me, che pure li adoro, era mai venuto in mente di farli in crema? Eppure dopo aver provato questa ricetta, da ora in poi a casa mia sarà un must! Sherry incluso, s'intende... ^_^
EliminaPost mega! In casa mia il cavoletto di Bruxelles è bandito. Pensare che io lo amo tantissimo ma mio marito alla sola visione fa dei gesti convulsi che non sto a descriverti. Tu dici che il sapore non si riconosce grazie alla presenza dello cherry. Io voglio provarla e vedere se lui non se ne accorge...forse dall'odore....ma quanto saremo perfide noi donne?
RispondiEliminaQuesta vellutata mi piace assai assai. Ti abbraccio Mapina. Pat
No Patty, non mi fraintendere: il sapore di cavoletto si sente, eccome. E' però ingentilito dagli altri ingredienti e soprattutto mi è piaciuta la nota aromatica dello sherry, ma mai mi sognerei di propinarla a tuo marito se detesta i cavoletti di Bruxelles! :-)
Elimina1) l'idea è favolosa, mai avrei pensato di fare una leccornia con dei cavoletti, grazie di aver scelto questa ricetta
RispondiElimina2)"dimenticarsi" di segnalare cosa fare di un ingrediente, specie come questo, è una bella pecca per un libro di cucina!!! a costo non esattamente zero perdipiù. Succede quando si mischiano pezzi di altre ricette senza attenzione :-/
3)a costo di sbianchire un po' più a lungo i cavoletti, farò certamente questa crema un po' scremata: latte+burro+panna è un po' troppo per me.
Sono d'accordissimo con te: dimenticarsi di scrivere come utilizzare un ingrediente non è una pecca da poco. In questo caso era intuitivo, ma possono darsi anche casi non così scontati.
EliminaMi è andata bene che la crema fosse buona e anche secondo me si potrebbe mettere meno burro e/o meno panna; si sa che gli Inglesi con questi ingredienti abbondano... :-)
Grazie per essere passata!
Dunque, stavolta l'ho fatta ma esito a scrivertelo perché a essere sincera l'ho fatta a metà e per di più con un incidente di percorso. Mi sono accorta all'ultimo momento con i cavoletti già in pentola di non avere la minima traccia di patate. Ho rimediato con la fecola e utilizzando meno liquidi, del resto la panna l'avrei ridotta comunque perché le mie arterie non sono britanniche.
EliminaIl risultao è un pappoccia liscia, morbida, profumata e succulenta, vagamente zuccherina e bella grassa anche se non stucchevole, la tipica cosa che piace agli anglosassoni, ma ahimé con la spiacevole tendenza di attaccarsi alla pentola...
Prometto di rifarla in maniera più ortodossa, a me è piaciuta comunque già così.
In questo periodo io non mangio altro che zuppe e passati, mi hai dato una grande, grandissima idea...è poi Voglio questo libro! :)
RispondiEliminaQuesta non me la sarei mai sognata, di vedere i cavoletti di Bruxelles in una zuppa.
RispondiEliminaE qui credo mi piacerebbero molto più che al naturale...
Ma quando si tratta di zuppa tu e io ci inseguiamo putalmente nei commenti! Chissà perché???
Eliminabellissima questa zuppa!!
RispondiEliminaGrazie! :-)
Eliminaio, come spesso mi capita di dire, sono sempre in cerca di ricette nuove per i miei minestadipendenti, e qui, lasciami dire, ho trovato.... zuppa per i miei denti! L'accostamento sherry broccoletto mi incuriosisce... starà tra i "da-fare" direi :-))
RispondiEliminaUn bacio
Pure io sono zuppa-dipendente, specialmente in questa stagione e questa zuppa è capitata proprio a fagiuolo! :-)
EliminaInteressante questa ricetta a sfondo reale, e avanzo una ulteriore ipotesi. potrebbe essere stata creata in onore del secondo figlio della regina Vittoria, Alfred duca di Edimburgo e poi quando lo zio muore senza eredi, duca di Sassonia-Coburgo-Gotha. per chi non lo sapesse, Coburgo e Gotha sono due ridenti - davvero ridenti, non lo dico con ironia - cittadine della Turingia che è una delle regioni più belle e verdi della Germania. Ci sono stata un paio di volte, l'ultima lo scorso maggio perché mio fratello vive a Jena, poco lontano da Gotha dove c'è un bellissimo castello residenza appunto dell'Alfred di cui sopra.
RispondiEliminaEcco, questa mi mancava! Grazie mille per la precisazione storica, tanto più se viene da una fonte autorevole come te. :-)
EliminaLa Germania mi è totalmente ignota (è una vergogna, lo so), ma ancora più ignota mi è la storia delle famiglie reali inglesi che si sono succedute: mi sa che qui urge un bel ripassino di storia e qualche bel viaggetto in Turingia!
Grazie Marina. :-)
Bella questa vellutata, i cavoletti di bruxelles ono sempre un pò bistrattati, fatti così mi sembrano deliziosi!
EliminaTerrò a mente.
Io ogni tanto li mangio, ma sempre scottati e poi saltati in poco burro o olio; mai ne avrei fatto una zuppa, né pensavo fossero parte di una zuppa... regale! :-)
Eliminanon sono una grande amante dei cavoletti di Bruxelles..ma adoro (anzi adoriamo!) le vellutate!
RispondiEliminami hai fatto venir voglia di sperimentarla Mapi!
ma...essendo sprovvista di Sherry...con cosa potrei sostituirlo? o è meglio che me lo procuri? :D
un baciotto
Ciao Mile, secondo me potresti sostituirlo con del buon Marsala secco, l'aroma è abbastanza simile. Anche con dello Xeres, ma allora tanto vale procurarsi lo Sherry... :-D
EliminaHo assaggiato i cavoletti una sola volta, e non mi hanno entusiasmato, ma sono certa che una zuppa così mi piacerebbe eccome!
RispondiEliminaStefania, provala: ne vale davvero la pena!!!
Eliminasono contenta anch'io di aver testato questo libro anche se ci sono cosette qua e là che non mi hanno soddisfatto. la tua zuppa di sassonia però contiene il segreto degli abbinamenti azzardati, nuovi, originali ed è...da provare!a me i cavoletti di bruxelles piacciono un sacco e, pur non essendo una bevitrice di alcolici, lo sherry mi piace soprattuttto per il suo dolce profumo...e lo trovo un liquore femminile e aristocratico: perfetto per l'atmosfera di Downton !!! bacissimi
RispondiEliminaUna Aristocratic Lady come te apprezzerebbe di certo questa crema, Roby!
EliminaE' vero, il libro ha qualche cosetta che non va, ma nel complesso è buono, almeno secondo me.
il cavoletto con lo sherry mi sembra un connubio davvero interessante! anch'io non impazzisco per questa verdura, ma credo che qui potrei fare un'eccezione...
RispondiEliminabravissima, as always!
Ho faticato un po' a trovare lo sherry - l'ho dovuto ordinare in enoteca - ma ti assicuro che ne è valsa la pena! Cambia completamente il gusto alla zuppa!
Eliminaciao, ma questa ricetta mi sembra davvero gustosa ed insolita, mi piacerebbe trovere il libro ma non sono riuscita a trovarlo in nessuna libreria, mi sapete dire se è in italiano o se lo avete comprato solo in lingua originale? grazie.
RispondiEliminaCoscina di pollo
Ciao Coscina (ma che bello il nome del tuo blog!!!), noi lo abbiamo acquistato in inglese e ad oggi non mi risulta che vi sia una traduzione italiana.
EliminaIo ho una laurea di traduttrice e interprete però, e se qualche casa editrice me ne volesse affidare la traduzione... :-)
Se hai anche una minima conoscenza dell'inglese io ti consiglio di comperarlo: le ricette sono strepitose, in fondo al libro c'è la conversione tazze-grammi e gradi Fahrenheit-gradi Celsius. E se hai bisogno di una mano con la traduzione di qualche ricetta, scrivimi in pvt. :-)
Coscina, io sono molto, molto meno preparata in inglese di Mapi, ma con qualche aiuto (wordreference, e starbookers...) riesco a tradurre le ricette e sono contenta perché riesco anche ad ampliare il mio vocabolario ;-)
EliminaHo letto nei commenti, che i cavoletti di Bruxelles non sono molto amati... Invece, in casa mia, piacciono tantissimo! Grazie Mapi, per aver scovato e proposto questa insolita ma deliziosa ricetta :-)
RispondiEliminaChe meraviglia questa zuppa! Adoriamo i cavoletti di Bruxelles, quindi devo farla assolutamente! Mi hai messo una curiosità... Questo libro mi piace troppo!
RispondiEliminaquesta è da fare assolutamente.
RispondiEliminae un post a cui non pende un pelo
mi mancano le "classiche" coppe a testa di leone, ma se la servo in una fondina penso che tu mi possa perdonare, vero?
Ma ci credi che penso di aver mangiato per l'ultima volta i cavoletti di bruxelles una cosa come 20 anni fa?! ah ah ah! Non è possibile!!! Questa zuppa ha la consistenza del velluto mia cara Mapi! Spettacolare! E le tue note utilissime! Anche io sarei stata scettica circa l'aggiunta di zucchero e sherry, ma se dici che ci stanno bene, mi fido ciecamente :)!
RispondiEliminaTi abbraccio forte!!!
oh che bella zuppa!! io le adoro e questa promette proprio bene... :-P mi piace anche la foto :-D complimenti! mi aggiungo ai lettori fissi :-) se ti va passa a trovarmi :-) ciao, a presto
RispondiEliminaFederica :-)
Cara Mapi, ebbene sì, l'ho fatta anch'io! Una meraviglia incredibile :)
RispondiEliminaCiao cara!
http://lasagnapazza.blogspot.it/2013/03/una-crema-di-cavoletti-per-lo-starbooks.html
P.S. ho già lasciato il link anche su MT