venerdì 23 dicembre 2016

Christmas Pudding dell'ultimo minuto - Gordon Ramsay


L'anno scorso per lo Starbooks avevamo recensito il libro Natale con Gordon di Gordon Ramsay. Il libro mi era piaciuto molto: propone diversi menù di Natale completi, con le istruzioni per organizzare i tempi di tutte le preparazioni, per non farsi prendere dall'ansia. In coda ci sono pure diverse, golosissime ricette per sfruttare gli avanzi: meglio di così!
Un unico consiglio: se ve la cavate bene con l'inglese, acquistate il libro in lingua originale: io l'ho preso in italiano e la traduzione non è un granché.

Tra le ricette che ho provato, non poteva mancare il Christmas Pudding: da quando ho preparato quello al triplo cioccolato di Paul A. Young mi sono innamorata di questa preparazione, e ogni anno sperimento nuove ricette di Christmas Pudding - e ce ne sono infinite, non so se per decidere quale sia la mia preferita, o semplicemente per provare ricette nuove.

Di regola il Christmas Pudding viene preparato diverse settimane prima, è cotto al vapore e deve maturare al fresco per diverse settimane. Anche quest'anno ho sperimentato una ricetta nuova, di cui vi parlerò più avanti (sta ancora maturando e non l'ho ancora fotografata). Quello che vi presento oggi è la versione sciuè sciuè di Ramsay, che può essere preparata il giorno prima o il giorno stesso.
Questa ricetta non prevede né frutta secca/candita, né liquore: se quindi non amate questi ingredienti  o non potete consumare alcolici, potete provare questa versione.
E se invece il liquore vi piace, ma non avete avuto tempo per preparare il pudding in novembre (oppure avete appena scoperto l'esistenza del Christmas Pudding), abbiamo la consolazione di poterlo mettere nella panna che accompagna questa ricetta. La panna al Whisky tra l'altro, costituisce un notevole alleggerimento rispetto alla tradizionale crema di burro al Whisky che si usa per accompagnare il Christmas Pudding classico.

Lo stampo tradizionale del Pudding natalizio è a forma di tronco di cono; mi sono decisa a procurarmelo solo quest'anno, visto che è il quarto anno che preparo il Christmas Pudding; l'anno scorso per preparare la ricetta di Ramsay ho usato quello in Pyrex scanalato. Temevo a dire il vero che non si sformasse bene, invece no: si è sformato benissimo e ho fatto un figurone con i miei ospiti.


lunedì 19 dicembre 2016

Dundee Cake: una torta che sa di panettone!

Immagine dal sito di Delia Smith
Sarà che il Natale si avvicina, sarà che tra Starbooks ed MTChallenge ho cucinato parecchi dolci (e certamente molti di più di quanti non ne avrei cucinati normalmente), sarà che con un gruppo di amiche folli capitanato da Roberta ci siamo date al Christmas Pudding, fatto sta che avevo in casa abbondante uva sultanina e uvetta di Corinto e mi è venuta una gran voglia di dolci alla frutta secca.
Va anche detto che la mia copia del libro Cakes di Delia Smith è stata aperta molto più spesso di quanto non sia capitato in passato, e guarda caso il primo segnalibro era aperto qui, alla pagina del Dundee Cake proposto da Patty per lo Starbooks.

I fruit cakes inglesi mi piacciono moltissimo, ma questo mi è piaciuto in modo particolare: quando l'ho assaggiato la prima volta ho pensato che fosse una torta che sa di panettone, cosa che mi ha spinto a rifarla una seconda volta.
E' un dolce molto semplice da fare, acquista in bontà a mano a mano che passa il tempo (è meglio consumarla un paio di giorni dopo averla fatta) e si conserva a lungo, in una scatola di latta.
Come per ogni ricetta tradizionale, ne esistono infinite versioni; questa di Delia Smith è buonissima e io mi sono trovata benissimo.

Con lo stampo da 18 cm di lato viene un dolce alto, come quello in foto (foto presa dal sito di Delia, quindi migliore di quella che avrei potuto scattare io ;-) ); usando uno stampo da 20 cm di diametro e diminuendo leggermente i tempi di cottura (fate la prova stecchino) si otterrà un dolce più basso ma ugualmente buono.


giovedì 15 dicembre 2016

Tonno agli agrumi e miele per The Recipe-Tionist


Arrivoooooo!!!!
Sul filo di lana, ma arrivo.
Sto parlando del The Recipe-Tionist naturalmente, il contest più bello della blogsfera, perché consiste nel rovistare in lungo e in largo il blog della vincitrice, realizzando una sua ricetta. E' uno splendido modo di non fare andare perduti degli autentici tesori culinari, e replicare le ricette di una blogger è davvero il miglior elogio che le si possa fare.

La vincitrice del mese scorso è stata la bravissima Francesca di Ricette & Vignette, e ho davvero navigato sul suo blog in lungo e in largo, salvando in un documento diverse ricette che mi riprometto di provare.

In realtà ne avrei provate diverse, se nell'ultimo mese non avessi avuto un blocco culinario, forse il più grave che mi abbia colpita nella mia vita di blogger, tanto che ho preso in seria considerazione l'ipotesi di chiudere questo spazio. Il riposo del ponte di Sant'Ambrogio mi ha permesso però di smaltire la stanchezza e mi ha ridato la voglia di mettermi ai fornelli, così oggi -  ultimo giorno per il contest - pubblico questa delizia, semplice ma gustosa, creata da Francesca in occasione di un MTChallenge.

martedì 13 dicembre 2016

Arancine nere per la Giornata Nazionale delle Arancine


Oggi, giorno di Santa Lucia, il Calendario del Cibo Italiano festeggia la Giornata Nazionale delle Arancine, di cui sono l'orgogliosa ambasciatrice.
A Palermo e in molte città della Sicilia, è tradizione astenersi da pane, pasta e farinacei, a favore della cuccìa (grano lesso, condito con un filo di olio extravergine di oliva), delle panelle e delle arancine, le regine del cibo di strada siciliano.

La storia di queste meraviglie della rosticceria della mia terra si trova qui; io vi lascio una ricetta che ho elaborato qualche anno fa in occasione dell'MTChallenge di cui sono state protagoniste qualche anno fa.

lunedì 28 novembre 2016

Cake alle albicocche, mele e noci - Delia Smith

Immagine presa dal sito di Delia Smith
E' da quando Patty ha riproposto il libro Cakes di Delia Smith per lo Starbooks di novembre, che ho tirato fuori detto libro dallo scaffale dei libri di cucina; io non sono tipo da dolci, ho poca pazienza con decorazioni & co., ma questo non significa che i dolci non mi piacciano, anzi.

Guarda caso avevo in casa della farina integrale che volevo smaltire, e la frutta secca da me non manca mai. Come dire che questo semplice dolce da colazione o da merenda faceva al caso mio.
L'ho già fatto due volte, con grande soddisfazione.
Alla ricetta originale ho apportato una sola modifica: se Delia usa solo cannella per profumare questo cake, io ci ho aggiunto del chiodo di garofano, che in aggiunta alla cannella rende a mio avviso specialissimi i dolci con le mele.
Non è molto dolce (e infatti mi ha fatto pensare alla mia amica Pellegrina), il che consente di gustare appieno i sapori e gli aromi della frutta secca che contiene.
In più è davvero semplicissimo da fare.

Non è un granché da vedere, quindi invece di sforzarmi a fare le foto ho preferito prendere quella presente sul libro e sul sito di Delia Smith.

Insomma, eccone la ricetta:

giovedì 17 novembre 2016

Fondo bianco di pollo (Paul Gayler)

 

Immagine presa da qui

I fondi meritano sempre un post a parte: questa ricetta era stata incorporata in un'altra, ma ho deciso di farne un post separato, soprattutto per mia comodità.

Questa è la ricetta di Paul Gayler, che non ha davvero bisogno di presentazioni.

FONDO BIANCO DI POLLO
Da: Paul Gayler - Great Homemade Soups, a Cook's Collection – Jacqui Small

Per circa 3 l:

2 kg di carcasse di pollo (oppure un misto di cosce e ali di pollo)
5 l di acqua fredda
2 cipolle tritate grossolanamente
2 gambi di sedano tritati grossolanamente
2 grosse carote tritate grossolanamente
1 porro mondato e tritato grossolanamente
1 cucchiaino di grani di pepe nero
1 foglia di alloro
1 bouquet garni (gambi di prezzemolo, rametti di timo, foglia di alloro, avvolti in una foglia di porro – parte verde)


Mettere le carcasse di pollo in una pentola capiente (io ho una pentola da brodo della capacità di 10 l e uso quella, mi ci vuole tutta!), versarci sopra l’acqua fredda e portare lentamente a ebollizione, schiumando ogni tanto per eliminare le impurità che salgono in superficie.

Unire i restanti ingredienti, abbassare la fiamma e far sobbollire per 4 ore.

Togliere dal fuoco, filtrare attraverso uno scolapasta rivestito di mussola, poi metterlo in frigo fino al momento dell’uso. Se fosse affiorato e si fosse solidificato del grasso in superficie, eliminarlo.

Il brodo non va mai salato: serve infatti a completare le pietanze e non deve alterarne l’equilibrio salino.

Può essere porzionato e congelato per usi futuri e in questo caso va usato entro 3 mesi. 
Fresco, deve essere usato entro 3 giorni dalla sua preparazione.