lunedì 28 maggio 2012

BUDINO SALATO DI FAVE E CARCIOFI CON FOCACCINE SAPORITE, CHIPS DI CARCIOFI E OLIO ALLA CIPOLLA


La mia prima idea, lo confesso, era di saltare questo giro dell'MTC

Ho cambiato lavoro da qualche mese e ho l'impressione che il mio cervello sia stato messo in una centrifuga, arrivo a sera in stato semilarvale e ho a malapena la forza di mettere insieme due bocconi da mangiare per cena; mi è perfino capitato di saltare la cena perché non avevo voglia di cucinare. 
In questa situazione, peggiorata ulteriormente dal fatto che la persona che veniva a darmi una mano per le pulizie una volta alla settimana ha deciso di tornare a casa sua, l'ultima cosa che avevo in mente di fare era ideare un budino salato per l'MTC.

Eppure  la cosa non mi suonava giusta: se la bravissima Francesca, vincitrice della scorsa edizione, ha proposto questa ricetta, un motivo ci deve pur essere. E così è andata a finire che mentre mi dicevo ogni giorno che non ce la facevo proprio, non avevo idee e nemmeno conoscevo il tipo di preparazione, qualche idea confusa ha cominciato ad affacciarmisi nella testa.


Poi sabato notte la svolta: ero andata a dormire abbastanza presto e fisicamente distrutta, ma un brutto mal di schiena mi ha impedito di prendere sonno. Normalmente non soffro d'insonnia, motivo per cui quando mi capita mi annoio a morte. Per non annoiarmi ho cominciato a pensare alle varie combinazioni di sapori per i budini salati, e domenica mattina ho cominciato a darmi da fare.

L'accoppiata di sapori da me scelta è assolutamente classica, almeno per una siciliana: fave e carciofi sono gli ingredienti della frittedda. Inizialmente avevo pensato di accompagnare questo budino con una salsa al pecorino, ma mi sono ricreduta subito: due sapori delicati che si armonizzano perfettamente tra loro rischiavano di essere sovrastati dal saporito pecorino. Ho risolto quindi di usare un olio alla cipolla, e ho anche pensato di usare la cipolla per insaporire l'impasto delle focaccine di accompagnamento.

L'insieme mi ha altamente soddisfatta: la vista e il palato risultano gratificati.
E' quindi con orgoglio e con un grande sospiro di sollievo che vi presento il mio

venerdì 25 maggio 2012

FILETTI DI SOGLIOLA CON LE VIOLETTE

 
Oggi è l'ultima puntata per noi (St)renne fondatrici della raccolta di maggio dedicata ai fiori, ma il progetto non termina certo qui: la prossima settimana pubblicheranno le nostre (St)rennine, le blogger che hanno vinto l'edizione di marzo del contest gluten-free di

venerdì 18 maggio 2012

CAPESANTE CON SALSA DI PANNA AI FIORI DI ERBA CIPOLLINA


Grazie dei fiori, questo è il titolo dell'attuale progetto delle (St)renne, che si propone di esplorare un ingrediente delicato e aromatico.

Naturalmente per utilizzare i fiori commestibili bisogna seguire qualche piccolo accorgimento. Le persone che soffrono di allergia ai pollini farebbero meglio a consultare

lunedì 14 maggio 2012

Torta Ricciolina di Nonna Domenica



Nonna Domenica era la mamma di una mia amica e aveva tutta la tempra, la ruvida dolcezza e la bravura delle donne romagnole.
Grande cuoca come tutte le donne della sua terra, tirava la sfoglia con una disinvoltura da fare invidia a tutte noi foodblogger.


L’ho incontrata una volta sola, molti anni fa: avevamo invitato a casa nostra in montagna sua figlia Mirella insieme al marito Giorgio e ai loro bimbi (oggi padri di famiglia), Alessandro e Lorenzo. Venne con loro anche Nonna Domenica e ci portò in una grande scatola di latta un dolce dall’aspetto strano, rustico e a dire il vero poco invitante. Alessandro e Lorenzo però non facevano che girare intorno al contenitore con aria famelica, dandomi quindi l’idea che quei quadrotti dall’aspetto rustico fossero buoni, in barba all’aspetto.
Avevano ragione, naturalmente: il dolce era delizioso e non avevamo fatto in tempo ad addentare il primo quadrotto, che mia mamma già chiedeva la ricetta.

Solo in seguito ho saputo che questo antico dolce vuole imitare un piatto di gustose tagliatelle, per cui è giustamente famosa l’Emilia Romagna: la frolla simboleggia il piatto e i tagliolini sono “conditi” con mandorle tritate, zucchero e scorza di limone, a imitare il Parmigiano Reggiano.

Da allora l’ho proposto diverse volte ed è sempre piaciuto tantissimo; quest’anno mia madre l’ha proposto perfino nel pranzo di Pasqua... ed è stata apprezzata molto più del tradizionale uovo di cioccolato! :-9

venerdì 11 maggio 2012

Filetto di cernia in crosta di calendula


Pare che la primavera si sia decisa ad arrivare nella nostra Penisola, e noi (St)renne abbiamo pensato di salutarla con una serie di ricette che la richiamino direttamente: le ricette con i fiori!
Grazie dei fiori è infatti il titolo di questa raccolta, che ci ha viste impegnate a fare ricerche sia sui fiori commestibili, sia su ricette per i medesimi.

Quando si parla di ricette con i fiori viene spontanea l'associazione con i dolci, ma non è detto che sia così. Alcuni fiori hanno un gusto che si sposa a meraviglia con le preparazioni salate, ed è proprio questo il lato che ho deciso di esplorare nel corso di questo progetto.

Ma non è tutto! Anche questo progetto delle (st)Renne è legato alcontest di Stefania Le (St)renne gluten-free, che vede voi impegnati a interpretare lo stesso tema delle (St)renne in chiave gluten-free, e noi in veste di giudici. Le 5 vincitrici potranno fregiarsi del titolo di (St)renne per un mese e tra tutte le vincitrici di ogni mese (da settembre 2011 a maggio 2012) sarà estratto il nominativo della fortunata che vincerà un week-end per due persone al Baglio Costa di Mandorla di Paceco (TP), sulla via del sale e del vino.
Le prime tre settimane del progetto pubblichiamo noi (St)renne (lunedì Menù Turistico, martedì Assaggi di Viaggio, mercoledì Cardamomo & Co., giovedì Cuocicucidici e venerdì io).
L'ultima settimana toccherà invece alle Strennine, vincitrici della tornata di marzo del contest che stavolta sono Roberta (La valigia sul letto), Patty (andante con Gusto), Eleonora (Burro e miele), la Roby (Le chat egoiste) e Mai (Il colore della curcuma). 

Partecipate quindi numerosi e non perdete l'ultima occasione di vincere questo meraviglioso week-end!

La mia prima ricetta ha come co-protagonista la calendula: antivirale, antisettica e anti-infiammatoria, ha un sapore amarognolo e leggermente piccante che la rende adatta ai piatti salati.

mercoledì 9 maggio 2012

SPALLA DI AGNELLO FARCITA


Da sempre io e mia sorella abbiamo l’abitudine di prenderci in giro a vicenda, vuoi con un tono finto arrabbiato, vuoi con rime o con canzoncine inventate al momento. La cosa ci diverte oltre ogni dire e aiuta anche a sdrammatizzare certe situazioni pesanti. Ricordo
ancora quella volta, ragazzine, che lei aveva mangiato qualcosa a base di aglio e ci sfottevamo mentre rigovernavamo la cucina, inventando alternativamente strofe sull'aria della Visaille. A un certo punto io proruppi in un: "e io che dire / lei mi minaccia / se non l'aiuto m'alita in faccia". ^_^

Con il passare degli anni il fenomeno anziché attenuarsi è aumentato, tanto che se ci chiamiamo nei rispettivi uffici e troviamo la segreteria telefonica, lasciamo un messaggio in rima, o cantato, o ancora in codice (e il codice consiste in una serie di suoni incomprensibili, a cui l’intonazione sola dà senso).
Era inteso ovviamente (o per lo meno, io ritenevo che fosse ovvio) che il codice fosse nostro, personale e non cedibile come i biglietti dell’autobus, e assolutamente da non condividere. Diciamo che l’ho ritenuto ovvio fino a una quindicina di anni fa, quando ho lasciato un messaggio a base di versi semigutturali nella segreteria dell’ufficio di mia sorella, ignorando che detta segreteria fosse rotta.
Mia sorella ha chiamato il collega preposto per aggiustare la sua segreteria, e costui per verificare che fosse andato tutto a posto, senza nemmeno chiederle il permesso ha ascoltato i messaggi registrati.
Il pover’uomo ha fatto una faccia perplessa e ha cancellato immediatamente il messaggio, e quando mia sorella gli ha chiesto perché le avesse cancellato un messaggio senza nemmeno farglielo sentire, lui ha risposto che era probabilmente uno scherzo, c’era una che faceva degli strani versi al telefono. “Ah, allora era mia sorella!” ha esclamato lei, così adesso c’è in giro un tizio che, senza avermi mai vista, pensa che io sia mentalmente disturbata.
Ovviamente è una ruota che gira, e quest’anno sotto Pasqua l’occasione mi si è presentata su un vassoio d’argento: mia sorella non trovandomi alla scrivania mi ha lasciato in segreteria un messaggio cantato, inventato da lei con i suoi bambini; la canzoncina esortava le pecore e gli agnellini ad essere prudenti sotto Pasqua, perché si rischia di finire in pentola, e mi ha fatta scoppiare in una sonora risata. Non l’ho cancellata dalla segreteria telefonica, e ogni tanto me la vado ad ascoltare e mi faccio due risate.
Ho minacciato mia sorella di metterla in viva voce e farla ascoltare a tutti i miei colleghi, ma lei sa benissimo che non lo farò mai; però la mattina di Pasqua, mentre cucinavo questo arrosto, ho intonato pure io: “Pecora, devi essere prudeeeeeeenteeeee…"