lunedì 2 maggio 2011

Crackers al cacao e il pdf delle (st)Renne sul riciclo delle uova di Pasqua!


Oggi amici cari, ho ben 3 cose da dirvi.

La prima è che è pronto il pdf delle (st)Renne che riunisce 30 ricette golose tutte a base di cioccolato da cui attingere per riciclare le uova di Pasqua dei vostri bambini. Lo potete scaricare qui e noi (st)Renne ci auguriamo che dopo averlo mangiato con gli occhi proverete qualcuna delle ricette che da metà marzo abbiamo cominciato a proporvi. 
Il progetto è stato molto interessante e impegnativo, e con Ale&Dani, AnnaLù&Fabio, Stefania e Flavia ci siamo divertiti parecchio, anche perché nel bel mezzo ci è capitata l'Operazione ChocFinger che ha coinvolto molti di voi (e a proposito, GRAZIE!!!) :-D.  

La seconda... la seconda...
Amici cari, non so come dirvelo, ma dirvelo devo.
Lo sapevo già da una decina di giorni ma ho aspettato che fossero celebrate le nozze di William e Kate prima di comunicarvelo, perché non volevo rubare la scena alla Coppia Reale, cosa che sarebbe inevitabilmente successa se la ferale notizia fosse trapelata: non era giusto nei confronti della povera Kate, che ha dovuto superare parecchi ostacoli prima del sospirato YES.

Questo matrimonio, annunciato ufficialmente soltanto ieri, è stato sciolto per giusta causa (si dice così?).
Quello tra me e Paul A., intendo.
E' emerso infatti un impedimento grave, di quelli assolutamente insormontabili, indirimibili o come altro si dice.
Quale? vi domanderete voi. Osservatelo mentre sfata alcuni miti sul cioccolato.

Notato niente?
Appunto.
Ora, mentre il ragazzo è liberissimo di disporre di se' come meglio crede e non sarò certamente io a fargli la morale, converrete con me che la scoperta ha innegabilmente un effetto devastante sull'autostima di una donna. E' per questo che ho generosamente :-D deciso di liberarlo da un legame che, mi rendo conto, per lui sarebbe davvero soverchiante e rischierebbe di offuscare il suo notevole genio creativo.
A dire il vero la prima cosa che ho pensato è stata che solo io potevo, a scatola chiusa e sulla fiducia, decidere di sposare un uomo, come dire, un po' delicato. Probabilmente è un segno del fatto che ho fatto bene a non sposarmi. O forse è esattamente il motivo per cui non mi sono mai sposata; :-D fatto sta che, come anticipato ieri da Ale, lo sposo è il più felice di tutti (quando si dice beata ignoranza! ^_^), e tale vogliamo che rimanga.

In ogni modo Paul A. ha avuto il merito non indifferente di aprirmi nuovi orizzonti sul cioccolato, cosa che francamente non credevo possibile perché devo ammettere che, pur piacendomi, il cioccolato non mi ha mai fatto impazzire.

Per dimostrare a lui e a voi che non gliene voglio - e questa è la terza cosa che volevo dirvi - oggi vi propongo un'altra delle sue ricette che, manco a dirlo, è deliziosa.
A pagina 47 di Avventure al Cioccolato ci s'imbatte in questi raffinati cracker, perfetti per accompagnare i formaggi erborinati, ma anche quelli di capra o a pasta dura.
Possono essere aromatizzati con le erbe aromatiche che si preferiscono: Paul A. suggerisce semi di finocchio, cumino, pepe nero e peperoncino, ma dice anche di lasciare aperta la porta della fantasia e scatenare le papille gustative.

domenica 1 maggio 2011

GRAZIE, GIOVANNI PAOLO II


O Dio, mirabile nei tuoi santi,
ti ringraziamo per aver donato alla Chiesa 
il beato Giovanni Paolo II, papa,
e per aver fatto risplendere in lui
la tenerezza della tua paternità,
la gloria della Croce di Cristo
e lo splendore dello Spirito di amore.
Egli, confidando totalmente
nella tua infinita misericordia
e nella materna intercessione di Maria,
ci ha dato un'immagine viva e penetrante
di Gesù Buon Pastore
e ci ha indicato la santità come misura alta
della vita cristiana ordinaria
e quale strada per raggiungere
la comunione eterna con te.
Ravviva in noi la memoria grata
del suo insegnamento e donaci
di imitare l'esempio della sua limpida
e tenace testimonianza, perché nessuno,
a qualunque popolo appartenga,
chiuda il suo cuore
alla grazia salvifica di Cristo,
unico Redentore dell'uomo.
Amen.

















sabato 30 aprile 2011

Pasta con pomodoro, sgombro e fagioli, perché siamo stati tutti studenti!

Siamo stati tutti studenti, ed è per questo che ho provato subito un profondo sentimento di simpatia quando ho visto il contest "La pasta degli studenti" e ho deciso di partecipare.

Il motivo per cui arrivo solo oggi, ultimo giorno utile, è che ho fatto un po' fatica a trovare la pasta Garofalo vicino casa. Finalmente giovedì dopo il lavoro l'ho trovata, e oggi ho preparato una pasta che cucinavo spesso da studentessa quando avevo poco tempo e molta fame. Il formato che ho scelto è in assoluto il mio preferito di Garofalo, perché raccoglie il sugo alla perfezione: i radiatori, n. 87 ('e perucchie :-D).

venerdì 29 aprile 2011

Chocolate Biscuit Cake e tanti auguri a William e Kate!!!

É da quando Ale lo ha pubblicato, che me lo sogno la notte: il Chocolate Biscuit Cake, la torta che il Principe William ha scelto per il ricevimento serale delle sue nozze, come spiega con profusione di particolari l'informatissima Marina di Altezza Reale.
E allora mi sono detta: perché non trasformare il sogno in realtà, magari proprio nel giorno delle Nozze Reali?
Oltre tutto queste sono le prime Nozze Reali del secolo e la loro importanza è tale, che persino in America hanno tacciato di antipatriottismo chiunque non faccia il tifo per William e Kate, come testimoniato qui
Così, come si conviene a tutte le cose belle e buone condivise nell'era di internet, dopo aver invitato Paul A. nella mia cucina per preparare insieme la ricetta dell'MTC di aprile, gusterò il Chocolate Biscuit Cake assieme a Kate, William e i loro ospiti, questa sera. Se volete unirvi a me per brindare a questa giovane coppia e augurare loro tanta felicità, siete ancora in tempo: il dolce è semplicissimo, non richiede cottura e potrete gustarlo questa sera anche voi.

Tanti auguri di felicità, William e Kate!!!

mercoledì 27 aprile 2011

Mini quiches ai cipollotti e prezzemolo

«Primavera dintorno
Brilla nell'aria, e per li campi esulta,
Sì ch'a mirarla intenerisce il core»

Così cantava Leopardi nel Passero Solitario, e così mi sento anch'io in questa magica e leggiadra stagione dell'anno, quando la natura si stiracchia sotto le coltri del gelido inverno e comincia a fare capolino con teneri germogli e freschi boccioli.
E come avviene per il resto della natura, in primavera sono colta dalla smania del rinnovamento, della freschezza, della leggerezza... e comincio dalla casa. La voglia di rinnovare il mio nido di solito si arresta di netto davanti al budget che sarebbe necessario per fare quello che vorrei, così mi accontento, come la maggior parte delle desperate housewives, di darmi alle pulizie forsennate.
Quest'anno ho cominciato dalla dispensa, anche per inventariare quello che c'è e magari è finito sul retro degli scaffali, dare un'occhiata alle date di scadenza e stabilire l'ordine di priorità delle cose da cucinare (e qui mi viene da ridere, perché le mie capacità di programmazione sono notoriamente scarse e si scontrano puntualmente con una pigrizia atavica). Ho scoperto così che dall'ultima promozione sotto costo del mio caffé preferito, di quelle con un massimo di pezzi a cui lo sconto è applicabile, mi erano rimasti ancora un bel po' di pacchetti. Niente di male per carità, anzi; solo che quei malnati pacchetti di caffé occupavano parecchio spazio in dispensa, impedendomi di metterci altri articoli acquistati via via. E' per questo che nel corso delle ultime pulizie di primavera ho pensato di dare un assetto più razionale alla mia dispensa.
Intendiamoci, io cerco sempre di posizionare gli alimenti in dispensa secondo un ordine razionale in modo da trovarli immediatamente al bisogno, peccato che quello che al momento mi sembra la razionalità fatta space allocation, si dissolva miseramente al momento in cui li vado a cercare.
Come è successo per il caffè, per l'appunto.
La mattina di Pasqua vado per farmi il caffè e mi accorgo che ho terminato il barattolo. Mi dirigo con passo sicuro verso la dispensa, apro gli sportelli e rimango perplessa. Dagli scaffali occhieggiavano buste di zucchero a velo, pacchi di pasta, scatole di zucchero, lattine di pomodori pelati, pesche sciroppate, marmellate, gelatine e un sacco di altre cose una più buona dell'altra. Nessuna però adatta ad essere adagiata in una nuvola fragrante nel filtro della moka per fare un buon caffè.
Io lo so che ho la casa piena di caffè.
Lo so.
E' che non riesco più a trovarlo, e così mi tocca andarmelo a comperare di nuovo.
OK, sabato mi metterò di buzzo buono, svuoterò la dispensa, troverò quel caffè e darò agli alimenti un assetto così razionale, che la prossima volta che cercherò una marmellata tirerò fuori il pesto di pistacchi siciliano dop, igp, docg che sono sicura di avere ma non trovo da mesi.
Giuro.

Che io abbia scelto questa ricetta è di per se' strano: non sono esattamente una fan delle cipolle e non mi piace il prezzemolo. Eppure leggere il titolo, guardare la foto sul libro e decidere di provarla è stato un tutt'uno, e mi è piaciuta così tanto che a Pasqua l'ho riproposta sotto forma di mini quiches. Chi come me non ama la preponderanza del gusto cipolloso la preferirà sotto questa forma, mentre gli amanti della cipolla preferiranno un'unica, grande torta salata, dove il gusto della briséé alle noci farà da contrappunto senza smorzare troppo il cipollotto.



MINI QUICHES AI CIPOLLOTTI E PREZZEMOLO
Da Il grande libro dei cuochi - a cura di Gualtiero Marchesi


Per 20 mini quiches o 1 torta di 25 cm di diametro

Per la briséé alle noci:
150 g farina 00
120 g burro
100 g gherigli di noci (circa 250 g noci col guscio)
70 g circa acqua molto fredda
1 pizzico di sale

Per la farcia (mini quiches):
150 g doppia panna
3 cipollotti tritati
15 g grana grattugiato
1 uovo e 1 tuorlo
2 cucchiai di latte
1 cucchiaio colmo di prezzemolo tritato
noce moscata
sale
pepe

Per la farcia (1 tortiera da 25 cm di diametro):
6 cipollotti
300 g doppia panna
3 uova e 1 tuorlo
25-30 g grana grattugiato
3 cucchiai di latte
2 cucchiai colmi di prezzemolo tritato
noce moscata
sale
pepe



Preparare la briséé alle noci: tritare le noci, mescolarle alla farina e al sale e intridere il miscuglio con il burro a dadini. Aggiungere gradualmente l'acqua molto fredda e lavorare velocemente l'impasto con la punta delle dita fino a quando non si ammassa. Meglio ancora, lavorarlo nell'impastatrice con la frusta a foglia. Avvolgere la briséé in un foglio di pellicola trasparente e farla riposare in frigo almeno un'ora.

Spianare la briséé a 3 mm di spessore e tagliarla in tanti dischi quante sono le formine da tartellette. Foderare le formine con la briséé e metterla in frigo a riposare per un'altra ora.

Preriscaldare il forno a 190 °C, foderare le tartellette con carta forno, distribuirvi sopra dei pesi e far cuocere in bianco per 15 minuti. Sfornare, togliere i pesi, far riposare 10 minuti e abbassare il forno a 180 °C, rimettere in forno le tartellette e far cuocere per altri 5 minuti.

Preparare la farcia: mettere nel mixer tutti gli ingredienti e frullarli. Aggiustarli di sale e pepe, aggiungere una grattatina di noce moscata e distribuire tra i gusci di tartellette.

Infornare a 180 °C in modalità statica nella parte più bassa del forno per 20-25 minuti, fino a quando la superficie è dorata e il ripieno rappreso, ma ancora soffice.
Se si fa una tortiera da 25 cm di diametro, infornare per 30-35 minuti.


Con questa ricetta partecipo al contest di Marcella "Dimmi che fai e ti dirò QUICHEi".

venerdì 22 aprile 2011

Tonnarelli con pesto al cioccolato e basilico



Con oggi si conclude la nostra avventura di (st)Renne pasquali all'insegna del riciclo del cioccolato delle uova di Pasqua che saranno aperte domenica; quello che non si conclude affatto, ma che anzi continua a prosperare, è il legame che si è instaurato tra noi 7, fatto di risate, condivisione, bonarie prese in giro e tanta, tanta autoironia. E' per questo che alla conclusione di ogni progetto cominciamo a discutere di cosa fare dopo: se infatti ci siamo incontrati prima virtualmente e poi realmente in cucina, questa è solo una scusa per continuare a chiacchierare, a ridere, scherzare, come suggerisce l'immagine che abbiamo scelto per questa tornata.
Ho perfino trovato marito per celia e mi sono ingegnata a riprodurre qualche sua ricetta per "corteggiarlo", ed è solo grazie alle (st)Renne e a questo progetto specifico che l'ho "conosciuto", visto che personalmente non vado matta per il cioccolato e se non fossi stata spinta dalla necessità di trovare qualche ricetta un po' diversa, mai avrei acquistato il suo libro.
Per fortuna però le (st)renne ci sono, ho acquistato il libro e scoperto che il cioccolato si abbina meravigliosamente anche a dei piatti salati, che sono molto più di mio gusto di quelli dolci.

La ricetta che vi propongo oggi è sorprendente, e vale davvero la pena di provarla.
Come per l'MTC di questo mese, una parte della ricetta - quella della pasta - è mia (o meglio, appartiene alla tradizione italiana) e l'altra, il condimento, è di quel geniaccio di Paul A. Devo dire che io che detesto gli spaghetti, vado invece matta per i tonnarelli, la versione romana degli spaghetti alla chitarra, perfetti per la pasta cacio e pepe ma non solo. Se non avete l'apposita chitarra preparate dei tagliolini o delle tagliatelle: andranno benissimo lo stesso.