lunedì 11 maggio 2015

Radiatori al ragù di polpo ubriaco per The Recipe-tionist


Due sono i contest della blogsfera culinaria a cui vale veramente la pena partecipare.
Uno è l'MTChallenge, che i miei lettori conoscono già, e l'altro è The Recipe-tionist, molto più impegnativo del primo ma anche molto più interessante, perché le regole impongono di andare a "frugare" tra le ricette del blog del vincitore, e replicarne qualcuna.


Proprio perché richiede il tempo di setacciare con attenzione un blog, ho sempre rimandato, causa cronica mancanza di tempo. Ogni mese mi prefiggevo di partecipare, ma regolarmente riuscivo a guardare le ricette solo a ridosso della scadenza, e senza il tempo di cucinare qualcosa.
Finché alla fine ho detto: basta, adesso non appena viene proclamato il vincitore mi metto a navigare nel suo blog! E così ho fatto.

La sfida di aprile è stata vinta da Giulietta, e mi sono messa d'impegno a cercare nel suo blog.
La mia scelta è caduta su una pasta al ragù di polpo, e giuro che è un puro caso che abbia scelto un primo piatto quando all'MTC la pasta secca è protagonista, questo mese: io questa pasta l'ho cucinata il 30 aprile, quando ancora non si sapeva la ricetta della sfida di maggio!!!



RADIATORI AL RAGU' DI POLPO UBRIACO
Di Giulietta

Il polpo, si sa, deve sudare nella sua acqua: per questo è più indicato un tegame di coccio, che diffonde il calore uniformemente e lo mantiene a lungo.

Per 4-5 persone:

500 g di pasta corta
1,2 kg circa di polpo fresco
300 ml di vino rosso
3 pomodori ramati
1 gambo di sedano
1 cipolla rossa di Tropea
1 carota
Erba cipollina
Timo
Basilico
Sale
1 peperoncino di cayenna
Olio extravergine di oliva
1 patata piccola, 50 g circa (mia aggiunta)

Tritare finemente sedano, cipolla e carota e metterli a sudare in un tegame a fondo spesso (io uso quello di coccio protetto dal frangi fiamma) su fiamma molto bassa, insieme a un giro d'olio. Personalmente, preferisco usare il metodo Simili, che prevede di stufare prima la cipolla, poi di aggiungere il sedano e infine la carota: la preparazione del soffritto si allunga, ma il gusto risulta più pulito e i piatti hanno un fondo decisamente migliore.
Quando le verdure si saranno ammorbidite, alzare la fiamma e rosolarvi il polpo a cominciando dai tentacoli; continuare la rosolatura fin quando l'intero mollusco abbia raggiunto il classico colore rosato.
A questo punto annaffiare il polpo con il vino, aggiungendo anche 2 rametti di timo e circa 10 steli di erba cipollina tritata.
Abbassare la fiamma al minimo, incoperchiare e portare il polpo a cottura; ci vorranno circa 40 minuti, e comunque fare la prova forchetta: quando le punte della forchetta, inserite tra il corpo del polpo e la base dei tentacoli, entreranno senza opporre resistenza, il polpo sarà cotto.

Nel frattempo, spellare i pomodori e ridurli in dadolata, poi sbucciare la patata e tagliarla a fettine sottilissime con la mandolina: servirà ad addensare la salsina di polpo e ad assorbire il sale che questo avrà buttato fuori.
.
Togliere il polpo dal tegame e mettere al suo posto i pomodori, il peperoncino e la patata.
Alzare nuovamente la fiamma facendo ridurre il liquido che si sarà formato con la cottura del polpo, che sarà abbondantissimo.
Quando il sugo comincerà ad addensarsi, tagliare a tocchetti il polpo senza pulirlo troppo dalla pelle e dalle ventose e versare la dadolata ottenuta, nel tegame. Mescolare vigorosamente, per spappolare le fettine di patata, che non devono vedersi, ma creare una cremina densa.
Cuocere la pasta al dente, scolarla e farla saltare nel tegame con il ragù. Spolverare con una chiffonnade di basilico fresco (mannaggia, me lo sono dimenticato!) e servire.


Note della Apple Pie:

L'idea della patata mi è venuta dopo aver cotto, fotografato e assaggiato questo ragù: è infatti risultato salatissimo (ogni preparazione col polpo sudato lo è) e mi dicevo che la patata avrebbe egregiamente assorbito il sale in eccesso e ridotto i tempi di addensamento del ragù.

La ricetta è in ogni caso davvero degna di nota, e sicuramente da rifare!

Chiedo scusa per le foto evidentemente bruciate: sono state scattate nel pieno sole del meriggio... :-)


8 commenti:

  1. Avendo io mutuato questo piatto da "Poverimabelliebuoni" di Cristina Galliti, davvero si conferma che in Toscana si mangia saporito e il ragù di polpo lo è in maniera intensa. A Parte il suggerimento del soffritto con il metodo Simili, che da solo, mi intriga, mi hai fatto venire la voglia di riprovare a fare questa ricetta per capirne l'opportunità di moderane l'intensità dei sapori perchè mi hai fatto venire il dubbio che non sia una proposta adatta a tutti i palati. Il che mi dispiace.
    Cara Mapi, tu sei una fucina di suggerimenti ed osservazioni utili ed intelligenti. Un Bacio e grazie per aver partecipato

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    1. Direi che in tutta Italia si mangia saporito. :-)
      Un'ottima proposta, che ti ringrazio di aver pubblicato sul tuo blog!

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  2. Ma non ci posso credere!! Pasta..meravigliosa pasta...guarda se non fosse stato per i tempi di cottura... ci stava da podio una ricetta così a MTC...e dico meno male che nelle regole richiedano i tempi veloci.se no potevamo già deporre le armi..ahahahahah!! Ma intanto veniamo al THE RECIPE-TIONIST e per prima cosa grazie per esserci finalmente.... e poi beh...hai scelto una ricetta bellissima, che tra l'altro ben si adatta con il nostro caldo estivo di questi giorni.... prossima cena di pesce passo a copiarvela (a te e Giulietta ) ....un bacione grande e sono felicissima che tu ci sia :*

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    1. Guarda Flavia, non sai quanto mi vergogni di non aver partecipato prima. Ma da questo mese ci sono anch'io!
      Un bacione.

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  3. Quando ho visto il tuo piatto di pasta ho subito pensato alla sfida di questo mese :) Adoro la pasta con il polpo, me la faceva sempre la mia nonna pugliese ed è una vita che non la mangio. Per polpo sudato intendi il fatto che è viene stufato e cotto nella sua stessa acqua? Da quello che so, se è stato debitamente arricciato una volta pescato non dovrebbe risultare troppo salato.
    Questa ricetta me la segno, mi hai fatto venire una voglia... Mi piace anche molto la scelta del formato di pasta, proprio l'altro giorno, facendo la mia ricerca, mi sono resa conto di non avere mai mangiato i radiatori. Devo provvedere :)

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    1. Sì Mari, per polpo sudato intendo proprio che tira fuori la sua stessa acqua, e come sai ne tira fuori tantissima. Evidentemente in vita mia non mi è mai capitato di trovarne uno ben arricciato dopo la pesca, perché a me vengono tutti salatissimi!
      Un bacione.

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  4. I radiatori sono un formato che a me piace molto soprattutto perche si sposa benissimo con il pomodoro se poi ci aggiungiamo il polpo cotto col vino ....ti dico che questo primo mi piace parecchio brava MAPI

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  5. I radiatori sono un formato che a me piace molto soprattutto perche si sposa benissimo con il pomodoro se poi ci aggiungiamo il polpo cotto col vino ....ti dico che questo primo mi piace parecchio brava MAPI

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