lunedì 29 aprile 2019

Salse Guacamole e Pico de Gallo


Ieri sera ho preparato una cena Tex-Mex a base di tacos, accompagnati dalle tradizionalissime salse Pico de Gallo e Guacamole. Si tratta di due salse molto semplici e veloci da realizzare, assolutamente deliziose.
Gli ingredienti di entrambe sono di facile reperibilità: anche le foglie di coriandolo oramai si trovano senza troppe difficoltà: perfino nella ridente città dormitorio in cui risiedo, le vendono al mercato e sul mio balcone una piantina non manca mai (nel senso che ne ho seminata una qualche anno fa, e da allora ogni anno in primavera spuntano le piantine nuove). Se non doveste trovarlo o non dovesse piacervi, sostituitelo con altrettanto prezzemolo: non è proprio la stessa cosa, ma direi che non muore nessuno. 😅 

Perfette per accompagnare i tacos o da gustare con i nachos, io le trovo ottime anche per gli aperitivi e gli antipasti che prevedono tante cosine sfiziose: secondo me sono le cene migliori!

lunedì 1 aprile 2019

Piovra stufata con salsa di lime, olive e rucola - FMD F3

Immagine presa da cooked.com
Riprendo le pubblicazioni dopo un periodo denso di avvenimenti, non tutti piacevoli, che mi hanno tenuta lontana dal web e in parte anche dai fornelli. 
Sabato al mercato ho visto una bellissima piovra e non ho resistito: la piovra è ammessa nella Fase 3 della dieta del Supermetabolismo, sarebbe stato un peccato non prenderla. Arrivata a casa però mi sono chiesta se ci fossero altri modi di gustarla che non semplicemente in umido con i pomodorini, come la faccio di solito. Ho sfogliato il bellissimo libro dello Chef Nathan Outlaw, Fish Kitchen, e sono incappata in questa ricetta facilissima e diversa dal solito.

Siccome va bene riprendere a pubblicare, ma anche a fotografare no, 😂 ho pensato bene di usare la foto del libro. L'ho trovata on line su cooked.com e ve la beccate in tutta la sua sfacciataggine, con tanto di scritte sopra. 😃 Sappiate che era buonissima, oltre che davvero facile.

domenica 25 novembre 2018

Pasta cu li vrocculi arriminati per MTC S-Cool


Eccomi alla seconda puntata della lezione sulla mantecatura della pasta di MTC S-Cool: se il primo piatto da fare obbligatoriamente era la Cacio e Pepe, il secondo piatto di pasta contemplava un condimento a nostra scelta: unico obbligo, la corretta mantecatura della pasta.
E' da quando l'ho sperimentata che mi chiedo come abbia potuto farne a meno prima: la mantecatura fa davvero la differenza in un piatto di pasta! E' vero che si sporca una padella in più, ma ne vale assolutamente la pena: la cottura della pasta è tenuta sotto stretto controllo, e il piatto risulta molto più saporito. Una situazione win-win, a dirla con il linguaggio aziendale. 😃

La pasta cu li vrocculi arriminati (al cavolfiore mantecato) è un primo piatto tradizionale della cucina Siciliana, molto gustoso e perfetto per questa stagione. Reca tracce dell'opulenza un po' barocca della nostra cucina con lo zafferano i pinoli e le uvette, ed è uno dei miei comfort food invernali.
L'ho già proposta in versione lasagna per un MTChallenge ormai lontano, e oggi in occasione della scuola di cucina la propongo nella sua veste tradizionale ma con la mantecatura, che non avevo mai effettuato prima.

Purtroppo mi si è scaricata la batteria della macchina fotografica, così le ultime due foto le ho dovute fare con il cellulare. Ma è il risultato che conta, no? 😅

lunedì 19 novembre 2018

Spaghetti Cacio e Pepe per MTC S-Cool


"Non si finisce mai di imparare" (detto popolare)
"Gli uomini raramente imparano ciò che credono già di sapere" (Barbara Ward)

A settembre di quest'anno è nata MTC S-Cool, una scuola di cucina on line con tutti i crismi (e certamente con le pagelle e le valutazioni) a cui ho avuto l'onore di essere ammessa e che frequento in piccola parte come insegnante, ma in gran parte come allieva.
Ho saltato la prima lezione, sul cestino del pane, per mancanza cronica di tempo. Dovrò recuperare, lo so, perché la prova finale consisterà nel realizzare un intero menù mettendo a frutto le lezioni di tutto l'anno scolastico, e sapere abbinare un cestino del pane al menù è la prima cosa. 
Intanto però sono passata alla lezione successiva, quella sulla mantecatura della pasta


A prima vista sembra quasi una presa in giro: sono Italiana, nata e cresciuta sul patrio suolo; mia madre, le mie zie, le mie nonne, mia sorella, le mie cugine sono tutte abili cuoche. La pasta è sempre stata la regina dei nostri pasti: facile da cucinare, versatile, veloce... Quando andavo all'estero mi chiedevano sempre di preparare gli spaghetti (formato che personalmente detesto, ma tant'è), insomma che ci vuole a preparare un piatto di pasta? 
Eppure anche la pasta ha i suoi trucchi e segreti: ne abbiamo scritto in lungo e in largo su MTChallenge (qui un post che rimanda a tutti quelli che erano stati scritti negli anni) ma non basta scrivere e leggere solo una volta: occorre studiare, studiare e studiare. 

Il fulcro della lezione è in questo post magistrale con video della nostra insegnante del mese, Greta: lei in realtà ha scritto per noi un'intera dispensa sulla cottura e mantecatura della pasta, ma i concetti fondamentali si trovano nel summenzionato post, che ho letto e riletto non so quante volte prima di tornare a cimentarmi su quella che è in assoluto la mia pasta preferita: gli spaghetti Cacio e Pepe (questo condimento è uno dei pochissimi che giustificano ai miei occhi l'esistenza di questo formato di pasta 😂).

Perché la Cacio e Pepe per me è più di una ricetta: è una religione.
Ogni volta che vado a Roma ordino sempre e solo quella quando mangio fuori, facendone delle vere  e proprie scorpacciate. La prendo anche altrove, quando mi sembra che il ristorante valga il tentativo, anche se non sempre ci azzecco: questa primavera uscendo a cena con il mio nuovo team di lavoro mi sono lasciata tentare e sono rimasta delusissima da una cacio e pepe (il minuscolo non è casuale) legata con il tuorlo 😒 assolutamente pessima e incredibilmente pesante.

Proprio per questo sono stata felice che la ricetta-madre con cui dovevamo confrontarci a scuola fosse proprio lei, la regina delle paste espresse, come l'ha giustamente definita Greta. E benché non abbia mai sporcato così tante pentole per preparare un piatto di pasta in vita mia, il risultato è stato così strepitoso da convincermi che vale la pena affrontare il lavello pieno, se la ricompensa è una pasta di questo calibro. 
Non solo: mentre eseguivo scrupolosamente tutti i passaggi indicati da Greta mi dicevo che finalmente, alla tenera età di 54 anni, ho imparato a cucinare un buon piatto di pasta. Perché davvero, non si finisce mai di imparare.

lunedì 15 ottobre 2018

Sovracosce di pollo al Parmigiano


Ancora pollo questa settimana e ancora Simple di Diana Henry fonte di una ricetta semplicissima, molto saporita e che non richiede un gran lavoro; semmai un po' di programmazione per marinare la carne, ma anche quella non è indispensabile, come dice la stessa Henry.

Simple è stato recensito l'anno scorso allo Starbooks, e come ben scrive Alessandra nell'articolo conclusivo dopo un mese di sperimentazione delle sue ricette, "pur essendo forse il libro della Henry in cui la bravura dell'autrice si declina nei toni meno scenografici di una cucina di tutti i giorni, si è rivelato una scoperta continua di idee veloci, capaci di rendere memorabile anche una triste cena del lunedì. [...] La Henry, in questo libro, è ... una guidatrice provetta che affronta le salite della sfida più difficile della cucina, che è quella quotidiana. [...] E' colei a cui si chiede ... di far quadrare il cerchio del "cosa metto in tavola?" tenendo conto delle esigenze e delle insidie della vita reale. Che sono il tempo che manca, ma a volte anche la voglia. Il budget da far quadrare, che ha nella gestione di frigo e dispensa uno dei punti chiave del bilancio domestico. I gusti dei familiari, la loro salute, il desiderio di poter trovare sulla tavola quella consolazione che è mancata loro durante la giornata."

La ricetta che segue risponde alla perfezione a questa descrizione: è adatta a una cena in famiglia, accompagnata da una fresca insalata
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Mentre la preparavo il suo profumo mi ha ricordato immediatamente quello degli involtini alla messinese con la loro mollica insaporita e difatti la stessa Henry suggerisce, se non si ha tempo per far marinare la carne, di insaporire direttamente il pangrattato con aglio e olio, proprio come facciamo noi in Sicilia.
Il risultato è delizioso, credetemi, e risolve egregiamente la cena di qualsiasi giorno della settimana.