Ci sono preparazioni che fanno talmente parte della nostra cucina, che le diamo per scontate; questa, che credevo di aver pubblicato agli inizi del blog, è una di quelle.
L'ho trovata 11 anni fa in un forum di cucina a cui mi ero iscritta, pubblicata da Sergio Salomoni, con la precisazione che l'autrice era Elena Collini, e mi è piaciuta così tanto, che quell'anno ne ho preparato una quantità industriale, confezionata in 50 vasetti, da regalare alle amiche per Natale.
Abitavamo a 3 o 4 km di distanza, io e Sergio, e ogni volta che mi capitava di andare a Cernusco mi dicevo che avrei avuto molto piacere a incontrarlo, ma la timidezza mi ha sempre impedito di contattarlo.
Adesso è troppo tardi: ho saputo di recente che a metà febbraio Sergio è mancato, e il dispiacere che ho provato è fatto in parte dal rimpianto di non averlo mai conosciuto di persona, ma sempre e solo attraverso le sue indimenticabili ricette, e l'affabile cortesia con cui rispondeva a tutti.
Preparo questo dado una volta all'anno, e ogni volta penso a Sergio; da quest'anno lo farò ancora più intensamente, accompagnandolo con una preghiera.
Nel tempo ho apportato diverse variazioni: il bello di questa preparazione infatti è che possiamo modificare le quantità degli ingredienti, secondo il nostro bisogno. Io ad esempio ho ridotto notevolmente la quantità di aglio della ricetta originale, che per me era decisamente eccessiva; nel periodo in cui ero fortemente intollerante al sedano l'ho eliminato, per tornare ad aggiungerlo a piccole dosi quando il mio organismo è stato pronto a riassumerlo. Infine, ho aggiunto al mio dado delle erbe aromatiche per aumentarne il profumo.
Le verdure di base che devono comporre un dado vegetale sono quelle che usiamo per il soffritto: carote, cipolle e sedano. A queste possiamo aggiungere altre verdure saporite ed erbe aromatiche. Alcune versioni che ho trovato in rete prevedono pure zucchine e fagiolini, ma siccome si tratta di verdure ricche di acqua ma povere di sapore, personalmente le ho sempre evitate, nel dado.
L'importante è non variare la percentuale di sale rispetto al peso delle verdure, mantenendola tra il 16% e il 18%. Se si mette più sale infatti, non si sentirà quasi più il sapore delle verdure quando useremo il nostro dado per preparare un brodo vegetale per una minestra; meno sale per contro, inciderà sulla conservabilità del prodotto.
Di seguito do la ricetta originale, così come l'avevo trovata scritta sul forum, tanti anni fa.
Tra parentesi e in corsivo le mie variazioni.