Se nel primo week-end dopo l’annuncio della ricetta della sfida di questo
mese all’MTC ho preparato solo 4 Taieddhre – quella originale di Cristian, il
vincitore della scorsa edizione, più 3 varianti, tanto per scaldare il neurone – nella settimana
successiva, grazie ai 4 assaggi, hanno cominciato a venirmi in mente un sacco
di combinazioni di sapori.
La Taieddhra infatti è un piatto estremamente versatile, perfetto per un
gioco come l’Emmeti Challenge: se la ricetta tradizionale pugliese contempla
pochi ingredienti ben precisi, le combinazioni di sapori sono invece infinite.
Una delle prime domande che mi sono posta è stata: può la Taieddhra entrare
a pieno titolo in un buffet, per un Matrimonio, una Prima Comunione, un
Battesimo, una Cresima o qualunque altra ricorrenza? Una volta che la domanda
mi si era affacciata alla mente, il neurone si è messo al lavoro quasi a mia
insaputa. Dapprima ha cercato una versione finger
food, subito bocciata perché per quanto versatile, la Taieddhra non può
essere presa direttamente in mano e mangiata (questo è il concetto di finger food). Ma in un buffet non c’è
solo finger
food, vi sono anche bicchierini, ciotoline… ed è stato da qui che sono
partita con le mie idee.
Quelle che vi presento oggi sono tre idee per un buffet, tre combinazioni
di sapori diverse con cui mi sono divertita a giocare.
Le dosi che riporto sono per ogni singola ciotolina di piccole dimensioni; se
volete prepararle nelle teglie in coccio tradizionali, attenetevi alle dosi
date da Cristian e per gli aromi al vostro gusto personale.
In ogni caso non resterete delusi.
Un’avvertenza molto importante,
valida per tutte le ciotoline: per evitare che il riso delle prime si gonfi a contatto
con il liquido e risulti poi scotto, non versatevi sopra il liquido subito, ma
attendete di averle preparate tutte. Solo a questo punto versate in ognuna la
giusta quantità di liquido, spolverate lo strato finale con il formaggio,
irrorate con l’olio e infornate.
Date le dimensioni ridotte delle ciotoline, ho ridotto i tempi di cottura. Attenzione al riso Venere però, i cui tempi di cottura sono più lunghi. Sacrificate una ciotolina per l'assaggio, in modo da calibrarli bene.