Quando ho preparato la torta per il contest di Montersino di quelle due pazze scatenate di Annalù e Stefania, ho accennato a un miserabile fallimento; Stefania giustamente mi ha chiesto di dettagliare in un'ottica di sana critica costruttiva ed è quanto mi appresto a fare oggi (buon lunedì, eh? :-D). Le regole del contest richiedevano di preparare una delle torte del Maestro, oppure di creare una torta nuova ma utilizzando solo le basi del Maestro.
Io di Montersino ho un solo libro, Peccati di gola, e di primo acchito l'ho trovato ben fatto: ogni capitolo è preceduto da un'introduzione didattica che spiega il perché e il percome delle singole basi; seguono poi le ricette.
Una prima delusione a dire il vero l'avevo avuta al tempo dei bigné: una spiegazione estremamente esauriente, ma nel libro non ho trovato indicazioni precise sui tempi di cottura, e se non fosse stato per il post di Stefania avrei avuto qualche problema. Però i bigné mi erano venuti bene, ero rimasta soddisfatta dei 3 profiteroles che avevo preparato e non ci ho pensato più.
La faccenda mi è tornata in mente quando mi sono messa a pensare alla ricetta da realizzare per il contest di cui sopra: la mia scelta era caduta sulla Torta Giardino di Fragole e siccome una mia amica compiva gli anni in quel periodo e le avevo promesso una torta, ho colto due piccioni con una fava pensando di realizzare quella. Non l'avessi mai fatto, il fallimento era dietro l'angolo e ho dovuto rimediare facendo un'altra torta di corsa (di cui vi parlerò prossimamente), mentre





