mercoledì 15 febbraio 2012

Uova strapazzate in nidi dI patatine novelle con uova di salmone


Lo Starbook di questo mese è favoloso: il libro sulle uova scritto da Michel Roux, Chef al Waterside Inn.

Dice Roux nell'introduzione: "Negli ultimi vent'anni le uova sono state molto maltrattate, accusate di avere un alto contenuto di colesterolo, di essere difficili da digerire, di essere veicolo della salmonella... ma in realtà sono molto nutrienti, oltre che semplici e veloci da cucinare. [...] Come il pane, le uova sono uno dei cibi più semplici e indispensabili."

Che occorra usare una certa cautela nel trattare le uova siamo d'accordo e io ad esempio mi lavo sempre le mani dopo che le ho sgusciate per qualsiasi preparazione; è indubbio però che le uova sono preziose per la nostra alimentazione non solo per l'apporto nutritivo e l'elevata digeribilità, ma anche per la versatilità che ne fa uno degli ingredienti principali di torte, creme, salse, etc.

Roux nel suo libro tratta delle uova di pennuti, sia chiaro, e di parecchi pennuti (manca lo struzzo a dire il vero ^_^), ma che in alcune ricette sono accompagnate anche dalle uova di pesce. L'abbinamento è estremamente raffinato e a me è piaciuto parecchio; questa è la ricetta che ho selezionato e provato per voi.

lunedì 13 febbraio 2012

Tigelle integrali ai 6 cereali con pâté di pomodori secchi


Lo so, lo so, non si chiamano tigelle ma crescentine: tigella è il nome della speciale padella pressofusa nella quale si cuociono. I modenesi D.O.C. hanno tutti i diritti di
indignarsi, ma per il resto del mondo quelle deliziose focaccine sono identificate come tigelle ed è per questo che ho scientemente adottato il nome della pentola anziché quello della preparazione.


Da oggi si possono cominciare a pubblicare le ricette dell'MTChallenge di febbraio che vede il pâté come oggetto della sfida, lanciata dalla strepitosa Bucci che ha vinto meritatamente l'edizione di gennaio. 



Ieri mattina, mentre mi stiracchiavo pigramente godendomi la mattinata domenicale a letto, mi è venuto in mente un pâté semplicissimo, quello di pomodori secchi: semplice e gustoso, ma sarà considerato un pâté a tutti gli effetti dalle rigorose giudici dell'MTC? Non ne ho idea, ma non appena l'idea mi è venuta sono balzata dal letto (erano le 7.15 del mattino) e mi sono data da fare. 
E quale migliore modo di accompagnare questo rustico pâté, di un'infornata (anzi, una tigellata) di crescentine integrali? Ed ecco qui la mia prima proposta per l'MTC, che potrebbe anche finire fuori gara ma non importa: a casa mia non è rimasta più nemmeno una briciola di quanto preparato... ^_^

lunedì 6 febbraio 2012

CREMA DI CAVOLO ROMANESCO CON LE COZZE


Driving lesson number two: turn on the ignition key.
Proseguono le mie avventure con la mia nuLova macchina usata: sono così abituata al mio vecchio catorcio atecnologico che in questi giorni mi sembra di guidare la macchina di Diabolik. Una volta aperta la portiera con la chiave (ché facevo confusione tra i pulsanti e ogni volta premevo quello che azionava l'allarme), ho avuto una seconda prova da affrontare: accendere l'auto.
Accendere l'auto è semplicissimo: si inserisce la chiave nell'apposita serratura, la si gira e il motore si accende. 
In teoria.
Salgo quindi sull'auto e giro la chiave. Immediatamente parte l'autoradio a tutto volume, ma il motore non si accende. Cerco freneticamente di abbassare il volume, ma tutto quello che ottengo è cambiare stazione radio: il livello assordante di decibel rimane invariato. Spengo l'auto, tiro un grosso respiro e ci riprovo: inserisco la chiave, la giro, il quadro dei comandi s'illumina tutto, l'autoradio parte a tutto volume alla stessa stazione della prima volta ma il motore non parte. 
Mi accorgo che sulla chiave c'è una sorta di pulsante: che debba schiacciare quello mentre accendo? Riprovo, ma il risultato non cambia. Alla fine mi rassegno all'umiliazione suprema: tiro fuori il libretto delle istruzioni e cerco il capitolo "accensione dell'automobile". Inutile dire che il capitolo si limita a dire di introdurre la chiave e girare. Nessun accenno a pulsanti e bottoni, si direbbe che sia un'auto come tutte le altre.
Sentendomi una perfetta idiota faccio un altro tentativo, con i medesimi risultati. Sto cominciando a irritarmi e in un moto d'impazienza giro la chiave con maggior forza di prima. Miracolo!!! Il motore si accende. Si trattava solo di girare un pochino di più, quel pochino di più che prima non avevo osato fare perché mi sembrava di forzarla eccessivamente. 
Annamo bbene... :-D  E adesso mi domando, come caspita si farà ad abbassare il volume dell'autoradio?

[to be continued]

sabato 28 gennaio 2012

Zuppa di cicerchie e piselli secchi


Ultima puntata di noi (St)renne fondatrici, che prelude alla settimana in cui pubblicheranno le nostre (St)renne per un mese, le blogger cioè che hanno vinto la tornata novembrina del

venerdì 27 gennaio 2012

Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio... AUGURI ALE!!! - Pignolata in cornucopia augurale




« Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio,
ego me baptizzo contro il malocchio.
Puh! Puh!
E con il peperoncino e un po' d'insaléta
ti protegge la Madonna dell'Incoronéta;
con l'olio, il sale, e l'aceto
ti protegge la Madonna dello Sterpeto;
corrrrrno di bue, latte screméto,
proteggi questa chésa dall'innominéto. »


Io non sono superstiziosa e immagino che non lo sia neppure lei;  è un fatto però che da qualche anno a questa parte il giorno del suo compleanno o le "date limitrofe" sia funestato da qualche evento negativo per la sua vita, tanto che adesso ha perfino paura a festeggiarlo. 

Potevamo noi suoi amici far finta di nulla? Assolutamente no! Il 27 gennaio di X anni fa è nata una delle persone più meravigliose che abbia mai conosciuto e solo per questo fatto, tale data merita di essere ricordata in modo speciale e di venire cerchiata di rosso sul calendario, insieme a quella del compleanno dei parenti e degli amici più cari.


E tra i suoi amici più cari, conosciuti grazie al web e poi incontrati di persona, ci sono alcuni blogger che hanno voluto contribuire a  organizzarle questa piccola festa on line, con tanto di filastrocca propiziatoria e di banner, ideato dalla fantastica Mai, pieno di amuleti. 

Abbiamo deciso di realizzare per lei tante ricette portafortuna, per augurarle tutto il bene possibile e tutta la gioia che il suo grande cuore può contenere, ma soprattutto per farle sapere che le vogliamo un mondo di bene. 

giovedì 26 gennaio 2012

Tagliatelle all'arancia con ragù bianco di anatra


Driving lesson number one: open your car. 

Come scrivevo qui, di recente ho rottamato il vecchio e fedele Catorcino e acquistato una nuova auto usata (è quasi un ossimoro! ^_^).
Il Catorcino aveva la chiusura centralizzata (fino a quando non ho dovuto farla disabilitare per i problemi che mi dava con pioggia e nebbia), ma non aveva certo il telecomando a distanza. Non che la cosa mi abbia mai turbata più di tanto, ma a volte quando arrivata al parcheggio dell'iper con un carrello pieno di spesa non mi ricordavo più dove lo avevo messo, mi è capitato di pensare che un telecomando mi sarebbe stato utile.
La mia nuova auto usata il telecomando ce l'ha, anzi ha due pulsanti: uno per aprire e chiudere l'auto, l'altro per l'allarme. Fico, no? Il venditore mi ha mostrato i due pulsanti e abbiamo fatto due prove insieme, poi ognuno è andato per la sua strada. 
Tappa n. 1, l'ACI per il passaggio di proprietà. Parcheggio l'auto, scendo e con nonchalance pigio il bottoncino. Immediatamente l'auto ha cominciato a suonare, rompendo la quiete pomeridiana. Mi affretto a ripremere il tastino e poi pigio il secondo. Fiùùùù!
Entro all'ACI, sbrigo la pratica ed esco. 
Questa volta ci faccio attenzione: osservo attentamente i due tastini e ne premo uno. 
Allarme attivato in tutto il suo fragore. Lo disattivo mentre una vecchietta si affaccia al balcone, salgo sull'auto e parto.
Tappa n. 2, il supermercato. A questo punto comincio ad avere l'ansia del pulsante. Li studio attentamente, valuto ogni probabilità, mi dico che 10 minuti prima avevo premuto questo e quindi adesso devo premere l'altro, premo con trepidazione e l'auto strombazza all'impazzata. Qualcuno si stupisce se da quel momento ho deciso di usare la chiave e di lasciar perdere i pulsantini? Ma di una cosa non ho alcun dubbio: se un giorno dovesse partirmi l'allarme in un luogo pubblico e io cercassi di disattivarlo, di sicuro aprirei l'auto. Dopo tutto l'importante è riuscire a salirci sopra, no?