Tranne oggi, che ero in ferie ed è stata una giornata bellissima, con forte vento e cielo terso. Oggi era proprio una giornata da foto, e siccome avevo programmato di cucinare una bisque di cui vi parlerò prossimamente, c'era la luce ideale per fotografarla in balcone.
Detto fatto, preparo il set: tavolino bianco, tovaglietta di pizzo a intaglio, piatti, posate, tutto. Prendo la macchina fotografica, tutta contenta per le condizioni di luce ideali, e comincio a scattare.
Avevo una compagna di università che sosteneva che le cose ci sono ostili. Adduceva come esempio classico la fetta di pane imburrata e con marmellata, che cade inevitabilmente sul tappeto dalla parte della marmellata, ma faceva anche altri esempi, citando gli oggetti più disparati. Ricordo che all'epoca la prendevamo parecchio in giro per questa teoria, mentre oggi mi sono dovuta ricredere: le cose ci sono ostili.
Faccio il primo scatto calcolando bene luce e distanza, e sullo schermo compare una manina rossa: foto sfocata. Riprovo. Manina rossa. Cambio angolazione, distanza, messa a fuoco, metto e tolgo il flash, ma la manina rossa continua a comparire inesorabile. Sono in balcone al 9 di dicembre, soffia un vento pazzesco, il freddo mi entra nelle ossa e quella malnata manina rossa pare che mi voglia fare il gesto dell'ombrello: to', piglia su. Cambio ancora posizione rabbrividendo e finalmente il colore della manina cambia in giallo: la foto sarà così così. Aggiusto la luminosità, faccio altre prove, mi compaiono sullo schermo altre manine gialle, tocco il piatto per spostarlo e constato che la bisque che dovrei mangiare tra poco è diventata ghiacciata. E' esattamente a questo punto che entra in scena la prima manina verde, a indicarmi che finalmente, dopo una ventina di scatti, sono riuscita a farne uno decente. "Bastarda", le sibilo tra i denti, e riprendo a scattare. Manine verdi alternate a manine gialle. Cambio angolazione, mi avvicino, mi allontano, tolgo e metto il flash esattamente come prima, e le manine continuano ad essere verdi, beffardamente verdi, adesso che sanno per certo che la bisque dovrà passare per il microonde.
E' a questo punto che mi è tornata in mente la faccenda delle cose che ci sono ostili, ma l'ho subito messa da parte: non era certo la prima volta che mi compariva una sequenza di manine rosse, che cosa vuoi che significhi?
Tolgo la bisque e preparo il set per i torroncini al cioccolato, la cui temperatura di servizio è indifferente, poi comincio a scattare. Una sequenza di manine verdi accoglie ogni scatto. Ogni singolo scatto, nessuno escluso. Perché le cose, amici miei, ci sono ostili. E ci prendono anche in giro.
Con questa settimana si conclude la splendida avventura delle (St)Renne di Babbo Natale, ideata da Alessandra e seguita con entusiasmo, ;-) oltre che dalla sottoscritta, anche da AnnaLù e Fabio, Stefania e Flavia.
La prossima settimana pubblicheremo il pdf (che potrete scaricare dai nostri blog) con tutte le ricette, e vi rimarrà così il tempo di realizzare gli ultimi dolcetti per gli amici più cari.