mercoledì 8 dicembre 2010

Birramisù di Claudio Sadler


Lo confesso: il Tiramisù non è nelle mie corde. Non che non mi piaccia, intendiamoci. E' solo che lo trovo piuttosto pesantuccio a fine pasto: al massimo, lo concepisco come una merenda golosa, da gustare in via eccezionale. Insomma, se sono fuori a cena e posso scegliere tra un Tiramisù e un altro dolce, uno qualsiasi, io scelgo l'altro dolce.

Però l'altro sabato, mentre ero in un pub (rigorosamente irlandese) con degli amici, ho visto una pubblicazione - mi pare si chiamasse I Love Beer - e l'ho sfogliata distrattamente mentre gli altri decidevano cosa consumare. Solite notizie dal mondo della birra e poi... poi salto sulla sedia, perché in primo piano era stato fotografato un dolce al cucchiaio, e la didascalia recitava: "Birramisù - Claudio Sadler". Un Birramisùùùù??? Questo dovevo assolutamente prepararlo!!!! 
Naturalmente la rivista non riportava la ricetta, ma questo non è un problema: c'è google che viene in soccorso di noi naviganti!

Il web è stata una delusione: ci sono solo 2 ricette che girano, una a base di crema pasticcera e l'altra una banalissima versione del tiramisù normale, uovo più, uovo meno, ma con i savoiardi inzuppati nella birra. Le ho provate entrambe e le ho trovate estremamente deludenti, niente che avrei pubblicato sul blog. Che cosa aggiungere? Cannella? Altre spezie? Una crema al cioccolato? Questo era un problema da sottoporre alle amiche del Controllo Qualità.

Il Controllo Qualità, già: uno sparuto gruppetto di colleghe che pranza insieme portandosi la schiscetta da casa perché siamo perennemente a dieta; occasionalmente però "ci sacrifichiamo" 😇 per assaggiare la ricetta fatta da una di noi, e questo si chiama Controllo Qualità (Cristina, la mamma di Andrea, ha lavorato al Controllo Qualità della nostra azienda per qualche anno); in questa fase critiche, suggerimenti e quant'altro sono i benvenuti e anzi, sono lo scopo del Controllo Qualità!  
Di questo magnifico gruppo fa parte anche Paola, che del Tiramisù è la Regina incontestata, ed era il suo parere quello che mi premeva più di tutti, in questa occasione. Lei mi ha consigliato di far restringere la birra preparando uno sciroppo insieme a un pochino di zucchero. Ecco, stavamo cominciando ad avvicinarci al concetto che cercavo, ma ancora non c'eravamo: l'abbinamento cibo-birra si fa infatti par accord, per somiglianza, e io cercavo qualcosa con il cioccolato, perché le fave di cacao vengono torrefatte proprio come i malti per la birra rossa e scura della ricetta.

Siccome io sono testarda ho googolato una seconda volta e, cerca che ti cerca, sono riuscita a mettere le mani nientepopodimenoché sulla ricetta di Claudio Sadler in persona!!! Già solo leggendo gli ingredienti ho capito che finalmente c'eravamo.
La ricetta è molto più complessa di quella del Tiramisù normale, ma se avete la pazienza di prepararla vi darà soddisfazioni incredibili.
E - manco a dirlo - la mia amica Paola ci ha azzeccato in pieno: anche Sadler prepara la bagna facendo restringere la birra con un poco di zucchero di canna!!! Ve l'avevo detto, che è la Regina del Tiramisù!

lunedì 6 dicembre 2010

Terrina di capesante e salmone


Sabato, ora di pranzo, reparto pescheria del mio ipermercato di fiducia. 

- Buongiorno signora, avrei bisogno di un po' di capesante. Avrei bisogno di circa 400 g netti, noce più corallo.
- (con aria incerta) Non può aspettare la mia collega? Torna alle due meno un quarto...
- (guardo l'orologio: sono le 13.15) Ma signora, sono lì dietro a lei, non può darmele?
- E' che questo non è il mio reparto... sto solo sostituendo la collega andata in pausa, perché non c'è nessun altro che lo possa fare...
- Senta signora, facciamo così: mi può pesare una capasanta, con tutto il guscio?
- Va bene... sono 118 grammi.
- Hmmm.... secondo lei più o meno quanto pesa il frutto?
- Non saprei... per me non pesa niente...
- Non è che me ne peserebbe uno? Tanto per sapermi regolare?
- In realtà non è il mio reparto... non so... e poi la bilancia non glielo rileva, pesa troppo poco...
- Ma certo che lo rileva... su signora, gliele compero sa, mica gliele faccio sgusciare per niente...
- Va bene... vediamo un po'... 32 grammi. Oh toh, gliel'ha pesata! Sa, questo non è il mio reparto...
- Ok, allora vediamo... me ne dia 6... anzi no, 12... aspetti, me ne aggiunga altre due...
- Fa 1 kg in tutto.
- Perfetto, 1 kg di capesante mezzo guscio.
- Adesso però le devo mettere nel sacchetto... come faccio?
- Se gliele infilassimo ad una ad una?
- Dice che si può? Sa, non è il mio reparto...
- Ma certo che si può, venga che la aiuto.
- Ha bisogno di altro?
- Beh, veramente vorrei due astici, ma non credo che lei se la senta di pescarli...
- Pescarli da dove?
- Da quella vasca lì in fondo.
- Ah, quelli si vendono? Non sono lì per bellezza?
- No signora, si vendono.
- (con aria ancora più incerta e decisamente schifata) No signora, per gli astici dovrà proprio aspettare la mia collega... sa com'è, non è il mio reparto...

OK. Vedo chiaramente dal volto della mia interlocutrice che non c'è verso di farla anche solo avvicinare alla vasca degli astici: se dovessi insistere, si licenzierà sui due piedi.

- Va bene, allora basta così, grazie.
Sorriso luminoso da parte mia, sospiro di sollievo da parte della povera commessa proveniente da altro reparto, non meglio specificato, dell'iper.
Scelgo un bel trancio di salmone nel banco dove la sua collega della pescheria li aveva confezionati stamattina e mi reco alla cassa.

Questa ricetta è facile, veloce e, come direbbe la mia amica Ale, da porca figura. Io invece la definisco da minimo sforzo per un massimo risultato. Da porca figura, insomma. :-D

venerdì 3 dicembre 2010

Le (st)renne di Natale: Gelatina di birra


La (st)renna natalizia di questa settimana è semplicissima, ma risulta sempre molto gradita dagli amici. Accompagna egregiamente formaggi molto stagionati e formaggi a crosta lavata maturi, ma anche i dolci alle mandorle, speziati e al caffè, dolci di pasta frolla poco grassi e torte sabbiose. Inutile dire che io la adoro.

giovedì 2 dicembre 2010

Natale quest'anno è arrivato prima!!!



Ieri sera ho vissuto un momento di grande emozione.
Stavo seguendo i premi dell'MTChallenge, che come al solito sono commoventi ed esilaranti a un tempo; mi sono commossa e preoccupata per Alem a cui va un abbraccio tutto speciale, mi sono rotolata dal ridere per i premi che l'eclettica Alessandra riesce sempre ad azzeccare alla perfezione, e poi... e poi... OH MY GOD!!!! HO VINTO!!!!


Mi credete se vi dico che quando ho visto la foto del mio coniglio ho spalancato gli occhi e portato le mani alla bocca, e che stanotte ho fatto fatica a prendere sonno?




Ovviamente sono molto contenta, ma anche molto frastornata... e continuo a essere convinta che c'erano altre ricette che meritavano più della mia, ma tant'è... godiamoci il trofeo! :-D


Un grazie speciale ad Ale e Dani, che con la loro disponibilità hanno permesso e continuano a permettere che l'MTChallenge sia quello che è: un incontro tra amici che hanno voglia di pasticciare in cucina divertendosi, con tanta autoironia e tanta voglia di condividere un pezzetto della loro vita e del loro cuore, insieme a ricette decisamente strepitose.


Grazie di cuore a Ginestra, per aver proposto una ricetta fantastica e... ehm... per aver dato il voto decisivo!!! ;-)

Infine grazie di cuore a tutti!!!



mercoledì 1 dicembre 2010

Le (st)renne di Natale: Marmellata di carote, arance e cardamomo

Questa "edizione straordinaria" delle (st)renne è dedicata a Stefania di Cardamomo & Co., il cui figlioletto minore si è rotto un po' malamente una gamba, cadendo dalla moto di papà.
Oggi Stefania ha pubblicato solo le foto della sua (st)renna, il liquore alla rosa, quando il cucciolo uscirà dall'ospedale aggiungerà la ricetta. Noi (st)Renne però l'accompagnamo e le dedichiamo tutte una ricetta da aggiungere al pdf di Natale: il nostro modo di abbracciarla visto che purtroppo, abitando tutti lontano, non possiamo aiutarla più concretamente. Passate quindi da Ale e Dani, Annalù e Fabio e Flavia per raccogliere delle (st)renne supplementari e... pensate alla nostra amica Stefania, mentre lo fate! 

Un abbraccio fortissimo a Stefania, a suo marito e al resto della tribù, e un abbraccio specialissimo per il Cucciolo Ferito, attorno a cui si sta stringendo tutta la famiglia ma anche gli amici, quelli vicini e quelli lontani, quelli che conosce di persona e gli amici cibernetici...

lunedì 29 novembre 2010

Crema di lattuga

Questa settimana termina novembre e ci addentriamo nel cuore dell'inverno, illuminato però dal Natale che sta per arrivare. Come la stragrande maggioranza delle persone cresciute nella società dei consumi, sono stufa dell'aspetto commerciale delle festività, perché se è bello decorare la casa, pensare ai regalini golosi, acquistare pensierini per le persone più care e pensare ai pranzi delle feste, è anche vero che sentiamo tutti l'esigenza di recuperare l'aspetto più intimo della festa stessa, la gioia dell'attesa, del riunirsi in famiglia e regalare giornate indimenticabili ai bambini.
Quando ero bambina per me il Natale era una festa speciale, e ciò che aiutava a renderlo tale erano le piccole cose: il calendario dell'Avvento, la preghierina speciale ogni giorno, la candelina da accendere, la piccola buona azione quotidiana che era un fiorellino per il mazzo da offrire a Gesù il giorno di Natale...
Una volta cresciuti e prima che si formassero le nostre nuove famiglie e nascessero i bambini, abbiamo cercato di salvaguardare questo aspetto del Natale. Mia mamma un anno ha fatto una proposta bene accetta a tutti: anziché spendere soldi per farci i regali tra di noi, lei avrebbe messo una busta sul televisore di casa e ognuno di noi liberamente ci avrebbe messo i soldi che avrebbe speso in regali per i familiari. Il giorno di Natale (beh, qualche giorno dopo...) avremmo consegnato la busta alle Missioni, perché ciò  che per noi era superfluo fosse usato per donare il necessario ai bisognosi. Per me questa è stata la continuazione più vera del Natale di quando ero bambina, un modo per condividere non solo ciò che si ha, ma un pezzettino di ciò che si è; perché è proprio vero che donando ci si arricchisce a dismisura e ci si scalda il cuore.

Siccome fuori fa freddo (a Milano ha nevicato venerdì!), che ne dite se oltre al cuore ci scaldiamo anche il corpo? Oggi propongo una coccolosa crema di lattuga, che a me piace moltissimo e che ho scoperto grazie all'amico Stefano Spilli.