lunedì 28 giugno 2021

Tartufini alla mandorla e caffè (già Simple Tiramisu Cookies) per il Club del 27


- Se li famo du' biscotti?

- Ma che, sei matta? Accendere il forno con 'sto caldo...

- Ma i biscotti che ho in mente io si fanno senza forno, senza cottura, tutti a crudo e a freddo!

- Davvero?!? Allora sì, proviamo!!!!

E' più o meno così che è nato il tema affrontato dal Club del 27 in questo mese di giugno, così meravigliosamente caldo (mi perdonino gli amanti del freddo, ma io adoro il caldo e ho solo 3 mesi all'anno per godermelo: non fate i guastafeste, per favore!). 

Biscotti e dolcetti che non necessitano di cottura? Sì, grazie, e la nostra Ilaria ci ha proposto una serie di ricette tratte dal libro The New Cookie: The Best No Bake Recipes You Can Find in The World di Molly Mills.

Quelli scelti da me si chiamavano in origine Simple Tiramisu Cookies, biscotti tiramisù semplici, ma ne ho modificato il nome sul post perché a mio avviso, in primo luogo col tiramisù non hanno niente a che spartire, e in secondo luogo perché ho scelto di dar loro la forma di tartufi, anziché di biscotti (è una questione puramente estetica: mi piacevano di più in versione tartufo). Una cosa però è certa: sono molto semplici e veloci da fare.

Le misure degli ingredienti erano indicate in tazze americane: ho voluto pesare ogni singolo ingrediente dopo averlo misurato nella tazza, per dar modo di farli agevolmente anche a chi non ha le cup. Nella ricetta riporto entrambe le unità di misura per le cup: cucchiai e cucchiaini sono molto più semplici da dosare.

Volete vedere altre golose ricette di biscotti "a freddo" perfetti per l'estate? Qui trovate tutte quelle realizzate dai colleghi del Club del 27!

TARTUFINI ALLA MANDORLA E CAFFE' (SIMPLE TIRAMISU COOKIES)
Da: Molly Mills - The New Cookie: The Best No Bake Recipes You Can Find in The World 

Per 18 pezzi:

110 g (1 cup) di farina d'avena
1 cucchiaio* di caffè istantaneo in granuli
1 cucchiaio* di cacao crudo (oppure cacao amaro)
3 cucchiai* di zucchero semolato
60 ml di latte di mandorla (erano 160 ml in origine, 3/4 di cup, ma a me ne è bastato molto meno)
60 g (1/4 di cup) di burro di mandorle
30 g di farina di mandorle (mia aggiunta - ci sta benissimo anche quella di nocciole)
1 cucchiaino* di pasta di vaniglia o aroma vaniglia
1 pizzichino di sale (mia aggiunta)
Cacao amaro per spolverizzare

*misurini americani rasi: 1 cucchiaio = 15 ml, 1 cucchiaino = 5 ml


Foderare una teglia con carta forno.

Riunire in una ciotola tutti gli ingredienti secchi e mescolare per amalgamarli. Versarci il burro di mandorla e la pasta di vaniglia e lavorare con le mani fino a intridere tutti gli ingredienti secchi, ottenendo un briciolame. Versarci a poco a poco il latte di mandorla, fino a ottenere un impasto sodo che possa essere modellato. Far rassodare in frigorifero per almeno 2 ore, meglio se tutta la notte. 

Versare il cacao amaro in una ciotola. Aiutandosi con un cucchiaino prelevare l'impasto e formare 18 palline, rotolandole tra i palmi delle mani. Rotolarle brevemente nel cacao in modo che se ne rivestano, quindi sollevarle con una forchetta e adagiarle sulla teglia. Potete lasciarle così e ottenere dei tartufini, oppure schiacciarle con i rebbi di una forchetta intinti nel cacao, formando dei biscottini con un motivo decorativo. 

Servire immediatamente.

Si conservano in frigorifero, in un barattolo chiuso. Prima di servirli, spolverizzarli nuovamente di cacao, se necessario.


Note della Apple Pie

- Quando li ho preparati la prima volta, ho fatto l'errore di versare tutto il latte di mandorla previsto dalla ricetta in una volta: siccome la consistenza dipende da quanto liquido è assorbito dall'impasto, non è stata una mossa saggia. 😑 Ho dovuto raddoppiare gli ingredienti secchi e aggiungere della farina di mandorle, per ottenere un impasto sufficientemente sodo. Qui vi riporto le dosi originali, ricalibrate dalla mia esperienza e con le mie aggiunte. Immagino che negli USA il latte di mandorle e il burro di mandorle siano molto più densi di quelli che si trovano da noi, il che spiegherebbe le notevoli differenze nel dosaggio dei liquidi.

- Io metto sempre un pochino di sale nei dolci: serve proprio... a esaltarne la dolcezza! 

- Il latte di mandorla di cui si parla non è la nota bevanda siciliana, costituita da un panetto composto di pasta di mandorle e zucchero al 50% sciolto in acqua. Si tratta invece del prodotto che si trova al supermercato accanto al latte di soia, di riso, etc. Io ho usato un latte di mandorla non zuccherato, e la dolcezza dell'impasto per il mio gusto andava bene così. Se usate un latte di mandorla con aggiunta di zucchero, mettete inizialmente un solo cucchiaio di zucchero e poi assaggiate per calibrare la dolcezza. Se invece preferite usare il latte di mandorla siciliano già pronto (come quello della Condorelli), che è dolcissimo, omettete lo zucchero e assaggiate: farete sempre in tempo ad aggiungere dello zucchero, se lo desiderate.

9 commenti:

  1. Questi tartufi mi hanno ricordato quella volta che per festeggiare il tuo compleanno, facemmo tutti u tartufi del tuo amato Paul ^_^
    Quanti bei ricordi ;-)
    questi tartufi devono essere buonissimi ;-)
    Un bacio
    Anna Luisa

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  2. Secondo me queste sono ricette furbe da tenere li, non solo per quando fa caldo ma anche per le volte che all'improvviso viene voglia di qualcosa di dolce o se si hanno ospiti dell'ultimo minuto. E a proposito secondo me questi con un bel caffè ci stanno una favola ecco perché forse tiramisù ;-)

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  3. Golosissimi, grazie per i suggerimenti/aggiustamenti in corsa. Terrò presente quando proverò a farli. Un saluto.

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  4. Golosissimo e molto carini questi tartufi i e la forma secondo me è più azzeccata...... vien proprio voglia di gustare qualcuno come fossero ciliegie
    Ero indecisa se fare questi, sicuramente li proverò facendo tesoro dei tuoi consigli (con le cup io ci litigo sempre 😂)
    Un abbraccio Manu

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  5. Le tue modifiche sono sagge e ben calibrate, le ricette di questo libro sono troppo dolci e non equilibrate, ma forse dipende dalla differenza degli ingredienti acquistati all'estero che non sono proprio uguali ai nostri. Hai fatto un ottimo lavoro e i tartufini sono deliziosi. Un abbraccio e buona settimana.

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  6. hai fatto bene a chiamarli in altro modo... in onore della filologia gastronomica!!! ahhahaahah
    un abbraccio

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  7. Sinceramente avrei dovuto farli tutti, anche questi erano nella mia lista! Ma l'estate è lunga!

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  8. sono invitanti e belli! sicuramente anche buoni

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  9. belli e invitanti, grazie delle delucidazioni! un abbraccio!

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