venerdì 3 aprile 2020

Capricciosa di verdure in agrodolce


Mia sorella è sempre stata piuttosto schizzinosa a tavola e non mangiava volentieri le verdure. Non sto parlando dell'età infantile, quando è difficile far mangiare le verdure a quasi tutti i bambini, ma degli anni successivi: anche da adolescente e da giovane donna non amava le verdure, che ha riscoperto solo dopo essere diventata mamma ed essersi piegata alla necessità di far mangiare i suoi bambini in modo sano ed equilibrato. Mia madre si è quindi trovata a dover inventare mille modi per far mangiare verdure alla sua piccola, una sfida non da poco che perdeva quasi sempre. 

Un giorno  si è messa a buttare in pentola un po' di verdure - non dico a caso, ma quasi - per cercare di fare un contorno che potesse risultare gradito anche a lei. Quando lo ha assaggiato, mia sorella ha chiesto: Come si chiama? Dopo un attimo di esitazione, mia madre ha risposto: Capricciosa di verdure. L'ironia deve essere sfuggita alla diretta interessata, che se ne è servita ancora, commentando: Buonissima.

Mia madre ha la cucina sulla punta delle dita: laddove io ho bisogno di dosi precise e di un procedimento ben strutturato, lei cucina a sentimento e mette in tavola dei piatti da leccarsi le dita. Quando le chiedo una ricetta, me la dà elencandomi solo gli ingredienti, e le dosi sono sempre "un pochino", "una manciata", "qualche", come facevano le donne di una volta, che cucinavano a occhio e riuscivano sempre.

Avevo fatto una bella spesa di verdure con l'idea di non uscire più per 15 giorni, e davanti a tanta abbondanza mi è venuto in mente che avrei potuto preparare una Capricciosa. Sono andata a recuperare le note sul cellulare, dove avevo annotato il procedimento un paio di anni fa, quando mia madre la stava preparando davanti a me, e ci ho trovato le tipiche indicazioni generiche: soffriggere la cipolla, aggiungere prima questa e poi quella verdura...
Nella mia spesa monumentale non erano state comprese le zucchine, quindi non le trovate in foto, ma ci vanno e ci stanno bene. 

Posso solo dirvi di provare a farla, questa Capricciosa di verdure: ricorda un po' la caponata trapanese ma è più leggera, perché le verdure non vengono fritte. Ed è di una bontà incredibile, parola di Apple Pie!

CAPRICCIOSA DI VERDURE IN AGRODOLCE
di Mamma Francesca

Per 6-8 persone:


300-500 ml di acqua
150-200 ml di passata di pomodoro
1 grossa cipolla dorata
3 carote
2 patate medie
1 zucchina
1 peperone rosso o giallo
1 piccola melanzana tonda violetta
2 gambi di sedano
1 pugno di olive verdi snocciolate 
1 manciata di capperi dissalati
1 cucchiaio di zucchero
2 cucchiai di aceto di vino rosso
Olio extravergine di oliva
Sale grosso per spurgare le melanzane

First things first: NON SALARE!!!! Le melanzane assorbiranno tanto sale durante l'operazione di spurgatura, e saleranno adeguatamente tutta la preparazione. Se aggiungete sale, vi troverete con delle verdure immangiabili.

Pelare e mondare tutte le verdure e tagliarle a pezzetti piccoli: ridurre a rondelle carote e zucchina, tagliare a tocchetti di circa 2 cm le patate, il peperone e la melanzana, affettare sottilmente il sedano. Mettere la melanzana a spurgare per mezz'ora in acqua con abbondante sale grosso.

Affettare finemente la cipolla e soffriggerla per 5 o 6 minuti in una pentola capiente, insieme a 4 o 5 cucchiaiate di olio extravergine di oliva. Farla ammorbidire senza farle prendere colore, quindi aggiungere la passata di pomodoro e l'acqua (cominciate con 300 ml) e portare a ebollizione. Unire le carote e il sedano e abbassare la fiamma. Far sobbollire per 7 o 8 minuti, quindi aggiungere le patate. Dopo 10 minuti inserire le zucchine e i peperoni, e dopo altri 10 minuti le melanzane. Verificare il livello dell'acqua, che deve coprire a filo le verdure, e caso mai rabboccarla. Far cuocere per 15-20 minuti, finché tutte le verdure siano cotte. 
Spegnere il fuoco, aggiungere le olive e i capperi dissalati, lo zucchero e l'aceto e mescolare. Assaggiare, regolare di sale se necessario (ma con tutta probabilità non ce ne sarà bisogno) e far raffreddare a temperatura ambiente prima di servire. 

Si conserva in frigo, togliendola mezz'ora prima di servirla in modo che si avvicini alla temperatura ambiente, e si accompagna con tanto pane per fare la scarpetta!!!

2 commenti:

  1. Che buona!! La faceva così, 'a sentimento' anche mia nonna e noi bambini la chiamavamo 'paciunga' :D
    Viva le mamme nonne, di questi tempi fisicamente lontane ma appiccicate nel cuore.

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    Risposte
    1. Dici bene Giulia, appiccicate nel cuore, da dove nulla le sposta! ❤

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