martedì 1 dicembre 2015

Fondo bianco di pollo (Martha Stewart)

 

Immagine presa dal sito di Martha Stewart

Lo sapete, vero, quanto io ami i fondi e i brodi? Questo di Martha Stewart è il primo a cui penso quando devo rifornire il freezer di brodo di pollo, in vista della preparazione di una zuppa calda e corroborante.


FONDO BIANCO DI POLLO
Da: Martha Stewart - Scuola di cucina - Giunti

Per circa 2,3 litri:

2,2 kg di pezzi di pollo assortiti (carcasse, colli e ali)
2 carote medie, pelate e tagliati a pezzi di 2,5 - 5 cm
2 gambi di sedano, tagliati a pezzi di 2,5 - 5 cm
2 cipolle medie, pelate e tagliate in otto spicchi
1 foglia d'alloro secca
1 cucchiaino di pepe nero in grani

Mettere i pezzi di pollo in una pentola capiente (dovrebbe bastarne una da 8 l) lasciando 7,5 cm liberi al di sopra e aggiungete acqua a sufficienza per coprirli di 2,5 cm (circa 2,8 l). Portare a ebollizione su fuoco medio-alto, schiumando le impurità e il grasso che salgono in superficie. Aggiungere gli aromi e portare a ebollizione. Unire verdure, alloro e pepe e abbassare la fiamma lasciando sobbollire. Cuocere schiumando spesso per 2 ore.

Passare il brodo attraverso un colino rivestito con una garza in una grande caraffa graduata resistente al calore o in un'altra pentola; non schiacciare le parti solide, ma eliminatele. Sgrassarlo se lo si usa subito, oppure lasciare raffreddare in un bagno di acqua ghiacciata prima di trasferirlo in contenitori chiusi. 

Se non si usa subito, metterlo in frigo per almeno 8 ore perché il grasso possa accumularsi sulla superficie; eliminare il grasso prima di usarlo o metterlo via. 
Si conserva in frigo per 3 giorni o in freezer per 3 mesi; scongelarlo in frigo prima di usarlo.

lunedì 30 novembre 2015

Zuppa di pollo con tortilla (Martha Stewart)


Da una settimana circa è arrivato l'inverno a Milano: tutto è cominciato sabato 21 novembre con un vento fortissimo che ha fatto abbassare le temperature, e da una pioggia mista a nevischio che ha consolidato la morsa del freddo anche da queste parti. Il fine settimana appena passato ha dato un'altra botta alle temperature, et voilà: benvenuto inverno!

E che cosa c'è di meglio, in una gelida giornata invernale, di una bella zuppa calda? Quella che vi presento oggi porta la firma di Martha Stewart ed è, manco a dirlo, deliziosa.
L'ho provata per la prima volta a inizio anno per lo Starbooks, e da allora l'ho fatta mia. ;-)

lunedì 23 novembre 2015

Ravioli all'astice e tartufo bianco con bisque ristretta


E' stato un mese veramente complicato per me, questo novembre 2015; ricco di impegni in tutti i fine settimana (talvolta più di uno) e caratterizzato da una grande stanchezza.
Vorrei pertanto scusarmi con Monica e con Alessandra per lo scarso impegno profuso nella sfida MTChallenge corrente, ma non c'ero proprio con la testa.
Mi ripropongo però di provare sia la ricetta della sfida, i meravigliosi raieu co-u tuccu genovesi, non appena riuscirò a mettere le mani su della borragine e della maggiorana fresca.
Intanto vado con la mia unica proposta; l'idea non era male, la realizzazione non è all'altezza dei miei soliti standard e chiedo perdono in ginocchio sui ceci e con la cenere sul capo.


Modifico il post un paio di giorni dopo la pubblicazione per precisare che con "la realizzazione non è all'altezza dei miei soliti standard" intendo dire che i ravioli mi sono venuti tutti diversi, per forma e dimensioni: alcuni quadrati, altri rettangolari, alcuni piccoli, altri grandi, in alcuni è rimasta aria intrappolata dentro e in altri no, alcuni sono venuti "stropicciati" con pieghe di pasta, altri lisci... per la foto ho cucinato i meno peggio. E ora continuate pure a spernacchiarmi. :-)

venerdì 20 novembre 2015

Christmas Pudding veloce di Gordon Ramsay per lo Starbooks


Oggi per lo Starbooks ho cucinato una versione sciuè sciuè del classico pudding natalizio inglese.
La firma è quella di Gordon Ramsay, e la ricetta corredata dalle mie considerazioni è qui.

Buon appetito!

lunedì 16 novembre 2015

Zuppa di indivia belga caramellata e Gorgonzola piccante con complemento invernale


Sono ancora sconvolta dai fatti di Parigi di venerdì scorso; proprio quella mattina scrivevo sul mio profilo FB che alla radice di ogni forma di violenza c'è la non accettazione della diversità dell'altro e il cercare di schiacciarlo, appiattirlo, omologarlo, ridurlo alla propria misura.
Ed ecco che quella sera è scoppiata la follia a Parigi, e un manipolo di fanatici ha messo la città a ferro e fuoco uccidendo più di 200 persone innocenti e ferendone altrettante: perché la violenza, portata alle estreme conseguenze, distrugge chi è irriducibilmente diverso.

Le uniche parole adeguate a quanto è accaduto, di fronte all'evidenza che una cosa del genere potrebbe accadere anche a me, che prendo la metropolitana tutti i giorni per andare al lavoro, sono state quelle di Julian Carròn: «Davanti ai nostri occhi c’è un’evidenza: la vita di ciascuno è appesa a un filo, potendo essere uccisi in qualsiasi momento e ovunque, al ristorante, allo stadio o durante un concerto. La possibilità di una morte violenta e feroce è divenuta una realtà anche nelle nostre città. Per questo i fatti di Parigi ci mettono davanti alla domanda decisiva: perché vale la pena vivere? È una provocazione che nessuno di noi può evitare. Cercare una risposta adeguata alla domanda sul significato della nostra vita è l’unico antidoto alla paura che ci assale guardando la televisione in queste ore, è il fondamento che nessun terrore può distruggere.
Chiediamo al Signore di poter affrontare questa terribile sfida con gli stessi sentimenti di Cristo che non si lasciò vincere dalla paura: “Oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia” (I Pt 2,23). Con questa Presenza negli occhi potremo guardare perfino la morte, a cominciare da quella di coloro che hanno perso la vita a Parigi, offrire ai nostri figli un’ipotesi di significato per stare davanti a queste stragi e a ciascuno di noi una ragione per tornare al lavoro lunedì mattina continuando a costruire un mondo all’altezza della nostra umanità, con la certezza della speranza che è in noi».

Per questo oggi ho deciso di pubblicare una ricetta: perché partire dal significato del mio vivere, nonostante sia consapevole che potrebbe capitare anche a me di morire all'improvviso, in un giorno qualunque, per mano di qualcuno che mi odia per il semplice fatto che sono diversa da lui, passa anche da un'effimera zuppa.

mercoledì 11 novembre 2015

Filetto alla Wellington natalizio per lo Starbooks di novembre


Natale si avvicina a grandi passi, e allo Starbooks ci stiamo portando avanti con le idee per il menù. Questo mese esaminiamo "Natale con Gordon" (e ci siamo già prenotate per trascorrerlo proprio con lui! :-p ).

Oggi ho preparato per voi il filetto alla Wellington Natalizio. Ricetta e commenti? Li trovate qui.
Buon appetito!