lunedì 20 gennaio 2014

Spezzatino di cinghiale in dolce e forte nella zucca, con Biove


Sono reduce da una settimana di "arresti domiciliari" per malattia e sono felicissima di tornare alla vita attiva di sempre, perché se è vero che un po' di riposo non fa mai male, è anche vero che troppo riposo... stanca. :-)
Se non altro durante questo periodo ho meditato a lungo sulla seconda ricetta da proporre per l'MTC di questo mese, che Chiara e Marta del blog La Cucina Spontanea hanno scelto di far vertere sullo spezzatino. Basta minestrine e passati di verdura quindi, che sono stati protagonisti dei miei pasti per tutta la scorsa settimana, e via ad un goloso secondo piatto a base di carne e verdure, cotte a fuoco lento e che hanno riempito la mia casa di profumi primordiali.

Primordiali, sì, perché per la mia seconda proposta ho scelto ancora della selvaggina da pelo, carne di cinghiale questa volta. Mentre riflettevo su come cucinarla, mi è venuto in mente che la mia amica Acquaviva aveva proposto a un MTC passato un coniglio in dolce e forte. Sono quindi andata sul suo blog a cercare la ricetta, ed ecco lì la preziosa annotazione: "Il dolce e forte è una salsa da umido, quindi se lo fai il giorno prima è migliore", seguita dalla ricetta della preziosa, antica salsa. La ricetta contiene anche un'avvertenza: con il dolce e forte evitare di usare il chiodo di garofano. Non lo prevedevo nella mia marinata, meglio così; la riporto ugualmente, ad evitare che qualcuno dei miei lettori commetta questo errore.

Cinghiale in dolce e forte, dunque, soffritto in olio e guanciale, perché la sua carne è molto magra.
E come verdura? Ho scelto la zucca, un ortaggio che sta bene con l'agrodolce, e ho anche scelto di usarla come contenitore per il mio spezzatino. L'idea non è nuova in questo blog, intendiamoci: avevo già fatto uno spezzatino di vitello nella zucca; oggi la ripropongo di nuovo, col cinghiale.
Il pane che ho voluto preparare per accompagnare questo spezzatino è un classico: il Biove di altre due sorelle (tanto per non far sentire sole Chiara e Marta ^_^), Margherita e Valeria Simili.
L'ho scelto per due motivi: il primo è che contiene strutto, un richiamo al guanciale che ho utilizzato per lo spezzatino, e il secondo è che questo pane accompagna alla perfezione qualsiasi menù, con il suo gusto delicato. Chi non riuscisse a procurarsi lo strutto può usare al suo posto del burro chiarificato; sconsiglio il burro semplice perché a differenza degli altri due grassi sopra menzionati contiene circa il 18% di acqua, ed altererebbe quindi l'equilibrio dell'impasto.


lunedì 13 gennaio 2014

Spezzatino di cervo all'arancia con patate, rape e funghi, ed ebelskiver alle erbe aromatiche


Non sapevo davvero cosa aspettarmi dalle Calugi Sisters, vincitrici della scorsa edizione dell'MTChallenge: hanno avuto un mese intero per pensare alla ricetta, realizzarla, fotografarla e metterla on line e devo ammettere che a mano a mano che il 5 gennaio si avvicinava, crescevano in me la curiosità e l'eccitazione per la nuova sfida. Paradossalmente il 5 gennaio me ne sono dimenticata: ero andata via per il week-end e la visita della città mi ha fatto passare di mente che quello era il giorno fatidico. Me ne sono ricordata intorno
alle 15, e ironia della sorte, a pranzo io e l'amica con cui ero partita avevamo parlato di quanto ci piace lo spezzatino; lei aveva scelto appunto questa deliziosa portata per il suo pasto, ed io ero stata tentata di fare altrettanto ma poi avevo optato per altro. Immaginatevi la mia sorpresa quando, verso le 15 appunto, ricordandomi all'improvviso che quel giorno usciva la ricetta della sfida mi sono collegata col Tablet e ho visto che eravamo chiamate a cucinare lo spezzatino!!! Quasi un segno del destino.

Lo spezzatino è una di quelle preparazioni che mi è sempre piaciuta. Mia mamma ce ne fa una versione molto simile a quella pubblicata da Marta e Chiara, e ogni volta noi ci leccavamo i baffi. La cosa curiosa è che anche ai miei nipoti piace tantissimo lo spezzatino di mia mamma, ma guai a chiamarlo con il suo nome! A loro diciamo che sono bocconcini di carne con le patate, perché la parola spezzatino evoca nelle loro giovani menti una preparazione che servivano loro alla mensa della Scuola Materna, e che a giudicare dalle smorfie che fanno ogni volta non doveva essere un granché. Siccome è noto che i traumi infantili rimangono radicati a lungo nella mente, anche adesso che loro sono cresciuti non si parla mai di spezzatino: basta cambiare nome e si leccano i baffi pure loro.

Chiara e Marta hanno scritto che a casa loro una delle poche ricette che non viene mai stravolta è proprio quella dello spezzatino, e che sono curiose di vedere le varie declinazioni che inventeremo noi MTChallengers. Raccolgo volentieri il guanto della sfida, e siccome amo molto la selvaggina il primo spezzatino che propongo contempla la carne di cervo.

venerdì 10 gennaio 2014

Mousse di sardine agli agrumi


Il periodo appena trascorso è stato intensissimo per me, tanto che ho avuto pochissimo tempo da dedicare al blog... e si vede! La pubblicazione del primo libro della collana dell'MTChallenge mi ha esaltata da un lato, ed essendomi data da fare per pubblicizzarlo il più possibile non ho avuto tempo per molto altro.
Sarà stato questo, o la nostra campagna mediatica con il claim "questo Natale, basta biscotti!", fatto sta che in questo periodo ho voglia solo di paté e di poche altre cose.

La ricetta con cui apro il 2014 è un simil-paté, una deliziosa mousse, per la precisione.

lunedì 23 dicembre 2013

Dolcetti speziati ai datteri e al sesamo

Immagine presa da qui

E' quasi Natale e dicembre come al solito è un mese intenso: la chiusura anno ci obbliga a lavorare più del solito, ma i giorni lavorativi sono decisamente meno.
Sono stanca e faccio molta fatica a sentire l'atmosfera natalizia, ma oggi a Messa ho capito una cosa: il Natale deve essere innanzi tutto dentro di noi. Decorazioni, presepi, alberi e luminarie sono solo vuoti orpelli se l'attesa per la nascita del Bimbo Gesù non è nel nostro cuore.
Perché Gesù nasce lo stesso, nasce ogni anno da più di 2000 anni, si fa carne e viene sulla Terra a condividere la nostra vita, la nostra pochezza, le nostre miserie e le nostre difficoltà, ma ciò che fa la differenza per me è che io Lo attenda. Rivivo allora la trepidante attesa per la nascita dei miei nipotini, con tutte le domande, le aspettative, le gioie e i timori che hanno accompagnato questi due grandi eventi della mia vita, e cerco di applicarle alla venuta di Gesù Salvatore, che si fa bambino nascendo in povertà e al freddo, per venire incontro a me e dare dignità al mio niente.
Allora il mio augurio di Natale per tutti voi è lo stesso che faccio a me stessa: che attendiate la nascita del Bambino Gesù, che vi lasciate intenerire e afferrare da questa Presenza piccola, fragile ma misteriosamente forte e potente. Una Presenza che chiede di essere maneggiata con cura, come un bambino; che chiede di essere nutrita, curata, coccolata, scaldata, contemplata ed amata; una presenza concreta che ci chiede di alzarci la notte quando urla disperata, per ascoltare ciò che ci domanda in un tono misteriosamente imperioso e implorante allo stesso tempo. Una Presenza che richiede attenzioni e cure costanti per poter crescere sana e forte e radicarsi nel nostro cuore e nella nostra vita, accompagnandoci in ogni passo del cammino e convertendo il nostro cuore con la semplicità e la pienezza del sorriso di un bimbo.

BUON NATALE.

giovedì 5 dicembre 2013

E' scoccata L'ORA DEL paTÉ!


Questo blog è nato soprattutto grazie all'MTChallenge. Ma prima ancora, io ho cominciato a credere alle mie capacità creative in cucina proprio grazie all'MTChallenge. La passione per la cucina ce l'ho fin da quando mi ricordi, ma prima dell'MTC mi ritenevo soltanto una discreta esecutrice materiale di ricette altrui. Poi è nata questa sfida entusiasmante, che ho avuto il piacere di seguire fin dall'esordio, e con essa ho scoperto che sono anche capace di creare ricette ex novo, oltre che seguire quelle esistenti. Piano piano la sfida si è trasformata in una vera e propria scuola di cucina, in cui tutti sono al contempo maestri e allievi, e la mia abilità in cucina è cresciuta insieme a questo contest, che è diventato il più importante d'Europa.

Oggi il mio amato MTChallenge ha fatto un passo in più: ho infatti il grandissimo piacere di annunciarvi che è nata la Collana dei libri dell'MTChallenge, edita da Sagep, una Casa Editrice prestigiosa.

Il primo libro della collana, che da oggi è in vendita in tutte le librerie e sui principali siti on line, si intitola L'ora del paté e, inutile dirlo, è una meraviglia: 144 pagine con ricette strepitose (sfido io: vengono tutte dai partecipanti all'MTC!!!), deliziose illustrazioni fatte appositamente dalla bravissima Roberta Sapino, fotografie da urlo realizzate dalla fotografa professionista Sabrina De Polo, che si è coinvolta personalmente con tutto il nostro gruppo con una disponibilità e una pazienza senza pari e, last but not least, Alessandra Gennaro che, non paga di aver ideato la sfida più seguita del web, tanto che riviste e trasmissioni del settore la seguono e la copiano, ha anche scritto il libro: dall'introduzione al "dicono di noi" sul risvolto della seconda copertina, passando per le ricette che per continuità stilistica si è tutte riscritte e ha personalmente testato.

Il risultato? Ecco una piccola anteprima:




41 ricette di paté, 8 di burri composti, 33 fra pani e crackers, grissini, muffins, scones e chips di frutta, per un libro da divorare con gli occhi prima ancora che con le papille gustative.
Il prezzo? 18 euro, il cui ricavato va in beneficenza.

Con questo libro, la community dell'MTChallenge sostiene il progetto “cuore di bimbi”, della Fondazione “aiutare i bambini”: nata nel 2000, per iniziativa dell'ingegner Goffredo Modena, la fondazione si propone di dare un aiuto ai bambini poveri, ammalati, senza istruzione, che hanno subito violenze fisiche o morali e garantire loro l'opportunità e la speranza di una vita degna di una persona, nel mondo e in Italia. Sono 71 i Paesi del Mondo in cui la Fondazione interviene, realizzando progetti mirati, concreti, nati per rispondere a emergenze reali e portati avanti con abnegazione, serietà e competenza. Fra questi, appunto, c'è “cuore di bimbi”, attivo dal 2005 in 10 Paesi, che ha permesso ad oggi di salvare la vita a 857 bambini altrimenti condannati da gravi cardiopatie congenite, con esiti spesso letali.
La Fondazione opera nella più assoluta trasparenza, nella convinzione che sia doveroso certificare ogni voce con la massima chiarezza, in un dialogo continuo che unisce chi è desideroso di fare del bene con chi ha la possibilità di farlo in modo concreto, rispettoso e consapevole di muovere nella stessa direzione: quella dell'aiuto alle tante vittime di questo mondo, rese ancora più indifese dall'essere bambini.
Da oggi, anche noi remiamo con Goffredo, con Sara e con gli oltre mille volontari sparsi sul territorio italiano - e lo facciamo con questo libro che è il primo tassello di quella che ci auguriamo possa essere una collaborazione duratura e proficua.

Tutte le copie de L'ora del pa contribuiscono alla campagna “cuore di bimbi”, in base ad un progetto che è nato contemporaneamente al libro e si è sviluppato in parallelo: potete trovarle in tutte le librerie d'Italia, su Amazon e su Ibs, sul sito della casa editrice e, soprattutto, sul sito della onlus, a questo indirizzo: http://www.aiutareibambini.it/oradelpate.

Come dicevo più sopra, il libro è uscito oggi, 5 dicembre 2013. La notizia era segretissima, ma gli scandali sulle intercettazioni degli ultimi mesi avrebbero dovuto farci prevedere una fuga di notizie: guardate un po' qui...


Subito dopo aver visto Obama in diretta, la Regina Elisabetta è corsa a procurarsene una copia:


E dopo di lei la notizia si è diffusa a macchia d'olio e tutti, ma proprio tutti, sono corsi a comperarlo:















E voi, che cosa state aspettando? Correte in libreria a comprarlo!!!!

lunedì 2 dicembre 2013

Zuppa speziata di fagioli e castagne secche


E' appena terminato un MTChallenge assolutamente memorabile: per la prima volta oggetto della sfida non era una ricetta da reinterpretare, ma un ingrediente: la castagna.
Più di 200 ricette sono state presentate, una più bella dell'altra, tanto che me ne sono salvate moltissime che volevo provare.

Comincio il mio MTC-Redone con una zuppa deliziosa e saporitissima, perfetta per scaldare nelle fredde serata invernali.
L'ha pubblicata l'eclettica Stefania, la Forno Star del gruppo, ma è una ricetta di sua suocera (di cui ho assaggiato la caponata: un sogno!).

Rispetto alla ricetta di Stefania ho fatto qualche piccola variazione, essenzialmente dovuta al metodo di cottura: lei ha usato la pentola a pressione, io una pentola in coccio che uso per le zuppe. Non fraintendetemi: io sono una grande fan della pentola a pressione e se ho fretta la utilizzo senz'altro per preparare le zuppe. Ma avendo tempo, preferisco di gran lunga il borbottio della cuccuma sul fuoco a un fischio che mi ricorda di correre a prendere il treno, e questa volta mi sono presa tutto il tempo necessario.
Stefania accompagna la sua zuppa con degli gnocchi di castagne che devono essere sublimi; io ho gustato la zuppa così, nature, e l'ho trovata fantastica.

Questa zuppa guadagna in gusto con il riposo: se avete la pazienza di aspettare 24 ore prima di gustarla, non ve ne pentirete. J