L'avevo
detto, vero, che questo appassionante MTC mi sta aiutando a svuotare il freezer? Un'altra trouvaille
che volevo smaltire era giustappunto l'ultimo barattolino di brodo di pollo, e quale modo migliore di smaltirlo se non come
fondo di una scaloppina?
Elisa mi ha scatenato la fondo-mania, e se prima non passavo
tutti i minuti del mio tempo libero a pensare di elaborarne uno, adesso sono
diventati una vera e propria ossessione. Magari sono nel mezzo di una bega di
lavoro da risolvere, quando mi viene un flash sulla possibile composizione di
un fondo. Se sono fortunata riesco a buttare giù l'appunto, strappando il
fogliettino e mettendolo in borsa; la maggior parte delle volte però le idee
diventano elusive e quando ho bisogno di richiamarle alla memoria sono bell'e
che andate.
L'idea
di oggi è una di quelle che ero riuscita ad appuntarmi, e mi viene da
aggiungere "purtroppo" perché non è certamente la più riuscita, ma la
propongo lo stesso.
Sono partita dal classico abbinamento carne di maiale-mele; avrei voluto usare
tutti gli ingredienti alla mela che ho in casa: Calvados, sidro secco, sidro
demi-sec, aceto di mele e aceto di sidro.
Rifletterci e capire che avrei fatto solo un gran pasticcio è stato tutt'uno,
così mi sono rivolta a quello più aromatico e profumato, il Calvados, che ho
usato per il fondo e per deglassare.
Il risultato è stato gradevole al primo assaggio, ma proseguendo con la
degustazione del piatto sono passata da un tipo di pentimento a un altro:
1) mi sono pentita di non aver proposto come contorno le solite patate, magari
al forno o sotto forma di purè: avrebbero esaltato meglio il fondo aromatico
del Calvados, cui il dolce-acidulo delle mele non fa giustizia e che la salsa di
mele al curry tende a coprire.
2) mi sono pentita di non avere usato il sidro secco per deglassare, sarebbe
stato più appropriato per i contorni che avevo scelto.
Mentre il pentimento seguiva il suo corso ho finito di mangiare e ho deciso di
pubblicare lo stesso la ricetta, perché le sue tre componenti, prese
separatamente, sono buonissime.
Scaloppine
con autocritica insomma, ma non tutte le ciambelle riescono col buco...