lunedì 12 dicembre 2011

Soufflé di foie gras nella mela


"Cari genitori, a seguito dell'esperienza positiva dello scorso anno, anche quest'anno gli alunni della scuola daranno vita a un Presepe vivente per le vie della città.
Così cominciava la mail recapitata a mia sorella, e in effetti l'anno scorso era stato proprio bello. La scuola aveva fornito a tutti i bimbi i costumi da indossare sopra al piumino, e
tutti erano stati entusiasti dell'iniziativa.
Quest'anno però le cose sono un po' diverse: i genitori devono provvedere a far confezionare i costumi per i loro figli. Seguono indicazioni precise sul tipo di tessuti da usare (niene fodera che costa poco, per intenderci) e sui colori, in modo da essere quanto più fedeli ai costumi dell'epoca.
Con mia sorella ci siamo date appuntamento davanti al negozio che vende tessuti della nostra città. Appena entrate siamo state accolte a braccia aperte: "Tesorini, amorini, venite! In che cosa vi posso servire? Entrate, prego, accomodatevi!". Non so perché, ma tutte queste smancerie mi avevano fatto pensare alla strega di Hansel e Gretel. Entriamo e spieghiamo ciò di cui abbiamo bisogno. Loro sanno già perché altre mamme e zie ci hanno precedute, e ci propongono subito i tessuti di cui abbiamo bisogno. Spiego che per le tuniche di sotto ho già la stoffa in casa (un vecchio lenzuolo) e la signora dice che va bene, e di passare alla tunica sopra. Poi sciorina rotoli su rotoli di stoffa e mi consiglia di lasciar perdere la stoffa che ho già in casa e di comperare tutto nuovo da loro, Amorini, su che vi faccio un prezzaccio! Ci lasciamo tentare perché gli abbinamenti sono belli e azzeccati. Poi arriva il momento del conto. "Vi faccio un prezzaccio, vedrete!" Dice garrula la signora, poi va alla cassa e batte lo scontrino. Settantasette euro. € 77,00!!!!! Gli amorini pagano, troppo annichilite per essere in grado di dire alcunché, e la signora pronta ci chiede: "Sapete cucire o avete bisogno che vi raccomandi una sartina?". Non sappiamo cucire ma entrambe ci arrangiamo con la macchina da cucire, e con quello che abbiamo speso solo di tessuti direi che va bene così. Mi addosso l'onere ed è subito subbuglio in casa, con tessuti di qui e di là, cartamodelli in carta velina, forbici, macchina da cucire montata, etc.
Onestamente pensavo che sarebbe stato più semplice, ma come si suol dire l'ho sfangata anche stavolta, maledicen pensando con una certa intensità a Preside, insegnanti, comitato organizzatore e tutto il resto. Non so se a Natale si debba per forza essere più buoni; so per certo che questo Natale la scuola della Pulcetta e del Dolce Principe ha messo alla dura prova la mia pazienza. 

Al termine dei lavori ho deciso che preferisco mille volte fare un soufflé che cucire una tunichetta, così ho festeggiato con queste strepitose delizie, dal sapore delicato e perfette per aprire il pranzo del giorno di Natale.
La ricetta è facilissima e di sicuro effetto; il problema più grosso è mettere le mani su del foie gras fresco. :-)


mercoledì 7 dicembre 2011

lunedì 5 dicembre 2011

Quaglie all'uva (Paul Bocuse)



Sono reduce dal week-end più divertente che riesca a ricordare: per il primo anniversario dalla nascita delle (St)renne abbiamo infatti voluto fare un piccolo raduno tra di noi, per poterci finalmente riabbracciare tutti quanti, raccontarci le ultime novità, abbozzare qualche progetto per il futuro e soprattutto stare insieme.
Non abbiamo dormito un granché (la prima sera, dopo aver mandato mariti e figli a dormire, siamo stati su a chiacchierare fino a lle 3 passate) ma abbiamo riso a crepapelle, roba da avere le lacrime agli occhi, abbiamo mangiato divinamente e ci siamo divertiti enormemente. 
Il week-end è trascorso in un lampo, eppure siamo stati proiettati in una dimensione spazio-temporale diversa in cui il tempo si è dilatato, tanto è stato vissuto intensamente da tutti noi. Le gag si sono moltiplicate, alcuni scherzi programmati hanno preso una piega inaspettata e sono riusciti in un modo inaspettato anche per chi li ha programmati.
(St)renne forever insomma, ed è proprio alle (St)renne e alle (St)rennine che dedico questa splendida ricetta del grande Bocuse.

I LOVE YOU, MY FRIENDS!!!!
 
◕‿◕

QUAGLIE ALL'UVA
Da Paul Bocuse – La cucina del mercato – Guido Tommasi Editore

venerdì 2 dicembre 2011

Foie gras ai fichi nella brioche con riduzione al Porto


Con oggi noi (St)renne fondatrici (Ale e Dani, Anna Luisa e Fabio, Stefania, Flavia e io, in rigoroso ordine di pubblicazione nel corso della settimana lavorativa) terminiamo la
pubblicazione delle nostre ricette per la tavola delle feste, ma il progetto non è ancora terminato: la settimana prossima infatti posteranno, passandosi la staffetta, le 5 blogger che hanno vinto la prima tornata del contest di Stefania "(St)renne sì, for gluten-free", consistente nel reinterpretare il tema corrente delle (st)renne in chiave gluten-free.
Dalla settimana prossima quindi potrete vedere altre ricette (St)rè chic dalle nostre adorate (St)renne per un mese: lunedì pubblicherà Eleonora, martedì  Mai, mercoledì Emanuela, giovedì Stefania e venerdì Giulia e vi dico fin da subito che dovete aspettarvi grandi cose.
Il pdf finale conterrà quindi anche le loro ricette, perché la vostra tavola delle feste sia autenticamente (St)rè Chic!


Questa seconda tornata del contest scade il 10 dicembre e i 5 vincitori parteciperanno al prossimo progetto delle (St)renne, postando in coda a noi e soprattutto partecipando al nostro divertentissimo backstage. 
Il contest globale scade in giugno, e tra tutti i vincitori di tutte le tornate ne sarà scelto uno, che vincerà uno splendido week-end per due persone al Baglio Costa di Mandorla di Paceco (TP), quindi invito tutti voi caldamente a partecipare!


La ricetta che vi propongo oggi è un pochino laboriosa, ma per le Feste uno sforzo in più vale la pena farlo, vero? ^_^ Si tratta di una soffice brioche che racchiude un cuore di foie gras farcito con fichi secchi e accompagnato da una raffinata riduzione al Porto e arancia.
Anziché fare un'unica brioche io ho preferito fare tante briochine monoporzione.

mercoledì 30 novembre 2011

Rollé di tonno al caciocavallo



Mannaggia la miseria, non ce la faccio.
Con tutta la buona volontà del mondo, sono molto presa e non ce la faccio proprio.
Anche perché diciamocelo, anche se il mito del niente-formaggio-con-il-pesce è stato sfatato già da un pezzo, non è semplice trovare ricette che abbinino questi due ingredienti. Occorre pensarne una ex novo, anche ispirandosi a ricette già esistenti, ma per avere l'idea giusta ci vuole tempo, occorre sfogliare i libri con calma, fare andare il neurone a ruota libera fino a quando non scocca la scintilla e lei, l'idea, viene fuori bella nitida come se fosse sempre stata lì ed aspettasse solo di essere tirata fuori e spolverata.
Solo che io non ho né calma né tempo, le mie giornate sono una lotta contro il tempo con gli impegni che si affastellano gli uni sugli altri come i panni nel cesto della roba da stirare, non ce la faccio proprio.
Oltre tutto sarò via per tutto il week-end prima dell'ultimo giorno del concorso (ma proprio di lunedì dovevi chiuderlo? ^_^).
Quindi mi dispiace cara Cristina, ma questa volta passo.
Forse.

Perché diciamocelo, Cacio e pe...sce è una sfida e io difficilmente riesco a resistere alle sfide.  Avevo appena archiviato il contest nel faldone del nun ja fo', quando il neurone ha cominciato a girare da solo. Quatto quatto, prendeva in considerazione le idee una dopo l'altra e le scartava impietosamente, manco fossimo stati al casting di Masterchef.
Te l'ho detto, nun ja fo'! E lui zitto continuava a lavorare. Ogni tanto nei ritagli di tempo sfogliavo qualche libro di cucina di pesce ma di formaggio neanche l'ombra. Fino al giorno in cui ho pensato a quel librettino piccino piccino picciò, comperato due anni fa nell'unica libreria di Erice, in un nebbioso pomeriggio (perché a Erice c'è spesso la nebbia).
Il libro contiene tantissime ricette interessanti e gustose della tradizione siciliana, rigorosamente tradizionali e con quel particolare sapore di casa che solo le ricette della nostra regione di origine sanno avere.

Speranzosa mi sono messa a sfogliarlo, fino a quando non ho trovato: "Braciolone di tonno" recita la ricetta, e io la leggo attentamente.
Solo che c'è qualcosa che non va: dalla quantità esagerata di estratto di pomodoro, evidentemente confuso con il doppio concentrato, ai tempi di cottura biblici (più di un'ora!), passando per un ripieno troppo asciutto. Insomma l'idea era buona, ma la ricetta necessitava di qualche correttivo. E io i correttivi li ho apportati! Mi sono rifatta alla mollica saporita degli involtini alla messinese per il ripieno, ho sfumato del vino bianco che la ricetta non prevedeva, ho diminuito l'acqua e l'estratto e ridotto di 1/3 i tempi di cottura. Ho aggiunto la fondutina di caciocavallo per richiamare il ripieno et voilà: la ricetta che ne è risultata è molto gustosa, quindi ringrazio la carissima Cristina per avere insistito! :-)))

lunedì 28 novembre 2011

Baccalà al miele di castagno con marmellata di pomodori

Mi pare di avere già detto che il baccalà mi piace e mi ispira; mi ispira talmente tanto, che mi sono messa in testa di provare a farci anche un dolce. 
L'esperimento del baccalà-dessert è fallito, benché il risultato in se' mi sia piaciuto; solo che non era un dessert ma un goloso antipasto, che necessitava di aver corretto il tiro. Un paio di giorni ancora per pensare, et voilà.

L'ispirazione è partita da questa ricetta, presentata dalla mia amica Cristina P. per il contest Cacio e pe...sce di Cristina G.
Il miele sta d'incanto con il baccalà, è un abbinamento da provare. Solo, questo abbinamento dà il meglio di se' col baccalà crudo, mentre io ho dovuto cuocerlo per rispettare le regole dell'MTC. Voi prendete l'idea e fatelo come volete, ma fatelo: non ve ne pentirete!

BACCALA' AL MIELE DI CASTAGNO CON MARMELLATA DI POMODORI