venerdì 11 novembre 2011

Spezzatino autunnale nella zucca

Nella scuola materna frequentata a suo tempo dai miei nipoti, la mensa scolastica aveva un cuoco con una grave pecca: non sapeva cucinare lo spezzatino.
Il Dolce Principe e la Pulcetta l'hanno frequentata in anni diversi, ma entrambi hanno sviluppato una profonda avversione per lo spezzatino, tanto da non poterlo neppure sentire nominare. Di più: la loro personale visione dell'inferno è quella di un luogo dove i dannati sono condannati a mangiare spezzatino per l'eternità.
In casa lo mangiano senza problemi, ma non sanno che si tratta di spezzatino: per loro sono bocconcini di carne, perché se solo sospettassero che la gustosa pietanza che hanno nel piatto è uno spezzatino, griderebbero al tradimento e la respingerebbero senza possibilità di appello, anche se magari l'hanno mangiata con gusto fino a poco prima.


A me per contro i piatti in umido a cottura prolungata piacciono da morire, fin dalla preparazione: la carne che sobbolle lentamente e a lungo nel suo tegame di coccio mi rimanda a gesti antichi e sempre attuali, alla cucina più vera che sa di casa, di famiglia, mi ricorda il calore degli affetti.

mercoledì 9 novembre 2011

Soufflé di castagne su salsa di cachi



Domenica intorno a mezzogiorno, mentre terminavo di preparare questi soufflé, mi è squillato il telefono. La cosa in se' non ha nulla di strano, ma da un po' di tempo a questa parte ricevo telefonate da gente che chiede di Lucia anche ad orari poco opportuni, e se

in genere sono tollerante con chi sbaglia numero, cominciavo ad essere un  po' seccata. Giustappunto quando sono andata a rispondere c'era un sottofondo un po' confuso e non ho riconosciuto subito la voce. "Pronto, prooontoooo!!!" ho esclamato nella cornetta, mentre con la mano sinistra infilata nel guantone da forno cercavo di sformare i soufflé. Finalmente una vocina che conosco bene ha detto: "Zia ma insomma, non riconosci nemmeno più la mia voce???". Era il Dolce Principe, che mi telefonava per invitarmi a pranzo da loro. 

Di solito la domenica sono a pranzo dai miei, ma rifiutare un invito del Dolce Principe significa fargli un affronto che si pagherà a caro prezzo; d'altra parte mi seccava avvisare mia madre all'alba di mezzogiorno dicendole che non sarei andata da lei, così ho vigliaccamente delegato il compito di avvisare la nonna al nipotino, che per vendicarsi ha aggiunto: "Vieni con quel vecchio catorcio della tua macchina? Beh, ricordati che devi portare a me e alla Pulcetta un dolcetto per Halloween, anche se è già passato.".

Dunque, vediamo un po', piccola peste adorabile: prima mi inviti, poi insulti i miei averi e infine mi intimi di portarti un dolce? Sei fortunato che il dolce è già pronto... faccio qualche foto e arrivo! ^_^

L'autunno è prodigo di frutti deliziosi, che ci consolano per la fine della bella stagione e ci preparano ad affrontare l'inverno, regalandoci tanta energia in più. Due dei frutti che prediligo in questa dorata stagione sono le castagne e i cachi, che si uniscono in questa ricetta per dare vita a un dessert goloso.

lunedì 7 novembre 2011

Capesante al curry (Knam-Vigotti)


Il fine settimana appena trascorso è stato segnato dalla tragedia di Genova, che ha mietuto vittime innocenti. Ho appena cancellato tutto quello che avevo scritto per esprimere

venerdì 4 novembre 2011

Risotto alla zucca con ricci di mare (E. Knam)


Dolcetto o scherzetto? I miei nipoti hanno trascorso una divertentissima domenica sera con i loro amichetti, a girare per le case del quartiere con i loro cestini pronti per essere riempiti, mentre le mamme attendevano insieme il loro ritorno, chiacchierando del più e del meno. Quando i bambini sono rientrati, i faccini sorridenti e arrossati dal freddo e i cestini pieni, le mamme si sono trattenute ancora un poco, complice il fatto che il giorno dopo era festa e si sarebbe potuto dormire. Mia sorella ha allungato la mano verso il cestino della Pulcetta e ha preso una noce sfusa. L'ha schiacciata, portata alla bocca e... strano, ha pensato, devo aver preso l'unica noce cattiva del cestino. Ne ha presa un'altra, ed era cattiva pure quella. Poi ha notato che nel cestino del Dolce Principe c'era un pacchetto semivuoto di noci - evidentemente quando è toccato a lui la signora deve avergli dato direttamente il pacchetto con l'ultimo pugno di noci. Prende il pacchetto per controllare la data di scadenza, e che cosa legge? "Nuovo raccolto 2004 - da consumarsi entro dicembre 2005.
Delle noci vintage insomma, il che dimostra che a volte, quando fingono di darti il dolcetto, in realtà ti stanno facendo uno scherzetto.

Mia sorella e le mamme degli altri bimbi hanno subito rimosso tutte le noci sfuse dai cestini; io per consolarla ho attinto alla mia dispensa, dove si trovava una scatola di uova di ricci di mare (lo so, lo so, quelli freschi hanno un sapore inarrivabile, ma questo offre il mercato milanese adesso) e una bella zucca mantovana. Sono due ingredienti che adoro, e questa proposta di Knam e Vigotti mi è piaciuta particolarmente. La ricetta inizia dal brodo, ingrediente importantissimo in quanto con la presenza della zucca tra i suoi componenti dà subito il la a una preparazione davvero sfiziosa.

martedì 1 novembre 2011

Cavatelli di grano arso con sugo di tonno di Meggy



Se c'è una cosa che mi è immensamente dispiaciuta, è stato non poter partecipare alla prima edizione del TheRecipe-Tionist di Flavia, che aveva come oggetto le ricette del
blog di Meggy. Ottobre 2011 purtroppo è stato un mese pesante per me e proprio non ce l'ho fatta, ma mi ero ripromessa di preparare una ricetta di Meggy e così ho fatto. 
 
La mia scelta è caduta sulla pasta al tonno perché mi ricorda il periodo in cui, studentessa universitaria, preparavo spesso questa pasta che era veloce ma gustosa. La ricetta di Meggy è sfiziosissima, molto migliore di quella che preparavo io, e da quando l'ho provata l'ho preparata diverse volte.
Le regole del Recipe-Tionist ammettono una sola sostituzione: si può sostituire un ingrediente con un altro, oppure toglierne uno e aggiungerne un altro.
Siccome oramai sono ampiamente fuori dal concorso di ottobre, ho fatto più di una sostituzione. ;-)

La prima riguarda il tipo di pasta usato: Meggy indica gli spaghetti n. 5, ma se c'è un formato di pasta che io non sopporto, quello sono proprio gli spaghetti, specialmente i n. 5; se proprio devo prepararli, uso i n. 7 ma vi assicuro che da quando vivo per conto mio gli spaghetti sono entrati qui una volta sola (e ne sono usciti alla velocità della luce, con destinazione a casa dei miei genitori che invece ne vanno matti).
Al posto degli spaghetti ho usato dei cavatelli di grano arso che avevo acquistato per curiosità e che francamente ho trovato una sòla, perché non tengono la cottura come la pasta di grano duro. Per la prima volta in vita mia ho quindi ridotto di 2-3 minuti i tempi di cottura indicati sulla confezione, altrimenti mi sarei trovata nel piatto della colla per manifesti. Fortunatamente ho terminato la confezione e d'ora innanzi mai più...

Questo sugo è velocissimo e si prepara nel tempo in cui cuoce la pasta.