Io con il pesce non ho alcuna dimestichezza: è una di quelle cose che ho deciso che è difficile cucinare e ne ho sempre avuto un timore reverenziale, pur amandolo moltissimo.
E' solo da qualche anno che sto timidamente cominciando ad acquistarlo e a cucinarlo, e devo dire che i pochi esperimenti fatti finora mi sono piaciuti, cosa che mi ha parecchio incoraggiata.
Sono quindi molto grata a Cristina di Poverimabelliebuoni per avere indetto il contest "Tutti pazzi per le acciughe", in quanto mi fornisce l'occasione di avvicinarmi a uno dei tipi di pesce più sani e buoni del Mediterraneo: il pesce azzurro, nella fattispecie le acciughe.
Siccome devo imparare, ho resistito alla tentazione di acquistare i pesci già pronti per l'uso e mi sono eroicamente cimentata nella schifosa (diciamolo!) operazione dell'eviscerazione e diliscatura, non senza prima munirmi di un paio di robusti guanti di gomma. Devo dire che è stato molto meno difficile di quanto non pensassi, e se le prime tre o quattro acciughe erano da denuncia per scempio di cadavere, le altre mi sono venute proprio bene.
Naturalmente la mia scarsa dimestichezza con il pesce mi ha impedito di essere creativa: ho copiato pedissequamente la ricetta da un libro, ma ne sono rimasta oltremodo soddisfatta e spero che Cristina perdoni la mia mancanza di inventiva.