domenica 25 marzo 2018

Coronation Afternoon Tea per l'MTChallenge


Cara Valeria,

Permettimi innanzi tutto di congratularmi con te per aver vinto (posso aggiungere finalmente?) l'MTChallenge. Ci hai sbaragliati tutti con quell'anatra confit affumicata e tutti i suoi complementi, e il fatto che tu abbia appreso della tua vittoria proprio il giorno del tuo compleanno, ne ha fatto un evento speciale.

Proprio in considerazione di tutto questo, nonostante marzo sia stato (e sia ancora, visto che non è ancora finito 😂 ) un mese estremamente impegnativo per me sul fronte professionale, ho combattuto strenuamente la tentazione di passare. All'enorme quantità di tempo che mi ha portato via il lavoro, si aggiunge un altro fattore: da anni per ordine del medico non posso più bere tè e caffè, e devo usare notevolissima moderazione per altre sostanze nervine (bandita la Coca-Cola, moderazione estrema con il cioccolato, che posso mangiare solo tre-quattro volte all'anno).

Eppure come resistere al fascino del British Afternoon Tea? La mente è riandata subito ai giorni trascorsi a Cambridge da universitaria, quando con un'amica Austriaca andavo nel tardo pomeriggio in un Tea Shop (Auntie's, si chiamava; ha chiuso 2 anni fa) e consumavo il tè accompagnato dai loro magnifici scones, con clotted cream e marmellata di lamponi: erano le mie cene preferite!!!


Una volta deciso e ratificato con il sangue (peraltro in un contratto con me stessa) che avrei partecipato, restava da scegliere il tema del mio Afternoon Tea. Ci ho pensato molto a lungo, essenzialmente durante i viaggi in metropolitana per e dall'ufficio, ho compilato ogni mattina liste di preparazioni che venivano puntualmente scartate il mattino dopo, e alla fine mi sono resa conto che due erano gli elementi che sopravvivevano alla mia censura: il Coronation Chicken per la parte salata e i Pomeroy Rolls, dei graziosi buns alle albicocche secche dalla forma che ricorda vagamente una corona, la cui ricetta continuava ad ammiccarmi dal primo libro sul pane che io abbia mai acquistato (proprio a Cambridge, tra l'altro, nel 1984): Supercook's Home Baker. Da questa constatazione è nata la scelta del tema per il mio Afternoon Tea: il Coronation Tea, in onore della Regina Elisabetta II.

Naturalmente per il giorno della sua incoronazione era stata prevista una cena, non c'era sicuramente tempo per la leisurely calm of an Afternoon Tea; mi sono però divertita a immaginarne la celebrazione di un anniversario pur con i limiti che la gara ci impone, quelli di 2 categorie di cibi da offrire tra focaccine, buns, torte e tramezzini.

Coronation Day, il 2 giugno 1953, è stata una giornata speciale per tutto il popolo britannico: erano gli anni del dopoguerra, molti alimenti erano ancora razionati (zucchero, burro, formaggio, margarina, carne e grassi di cottura) e i dolci, le uova e la panna erano stati tolti da tale lista rispettivamente in febbraio, marzo e aprile. Il Paese aveva le maniche ben rimboccate per la ricostruzione e questo evento ne risollevò grandemente il morale: l'Incoronazione fu considerata l'inizio di una nuova era elisabettiana, foriera di speranza per il futuro.

Elisabetta II accettò, contro il parere dell'allora Primo Ministro Sir Winston Churchill, che l'evento fosse ripreso dalla televisione e molti cittadini di Sua Maestà ricordano ancora di essere andati dai vicini che possedevano una TV, o in un pub, per seguire l'evento in diretta. Al tempo c'erano solo 2700 apparecchi televisivi in Gran Bretagna, ma l'Incoronazione fu seguita da più di venti milioni di spettatori nel solo Regno Unito.
Avevo 3 anni quando ci fu l'incoronazione”, ricorda un cittadino britannico. “I dolci erano appena stati tolti dalla lista degli alimenti razionati e noi mangiammo molti dolci alla panna e sandwich. Ai bambini fu distribuita la zucca e agli adulti il tè. Fu un giorno molto felice.
"Questa è storia in atto, vieni a vedere!" disse la madre di un altro, invitandolo a entrare a casa di una vicina dove una ventina di persone erano stipate in salotto, con gli occhi incollati al piccolo schermo.

La bandiera britannica sventolava ovunque e i cittadini si erano vestiti con i suoi colori; ai sudditi fu concesso di acquistare 1 libbra di zucchero e 40 once (circa kg 1,120) di margarina, per festeggiare.
Il tempo quel giorno fu inclemente: piovve per tutto il giorno e sui monti Pennini cadde addirittura la neve, ma questo non impedì al popolo britannico di riversarsi in strada e organizzare banchetti all'aperto o nelle case, invitando amici e vicini.

Nei mesi precedenti all'evento Marguerite Patten, nella trasmissione televisiva About the Home, aveva insegnato alle massaie a ricavare manicaretti dai pochi ingredienti a loro disposizione, come ad esempio la mousse di salmone e il cocktail di melone, mentre lo Chef Philip Harben diede una cena privata in onore dell'evento, nel corso della quale servì un tacchino farcito con un'oca, farcita con altri 5 o 6 volatili di taglie via via inferiori (il che mi ricorda qualcosa 😃).

In occasione dell'Incoronazione, la Chef Rosemary Hume inventò il Coronation Chicken, la cui ricetta fu riportata da Constance Spry (floral artist e food writer, che curò l'allestimento della tavola reale nel giorno dell'Incoronazione) nella prima edizione (1956) del suo libro Constance Spry Cookery Book.

Per il mio Coronation Tea ho scelto un tè Darjeeling, il più pregiato dei tè neri, soprannominato lo Champagne dei tè: ho voluto acquistare un Second Flush (raccolto di mezza estate), che dà un infuso ambrato, dal caratteristico gusto moscato tipico del Darjeeling maturo e che si accompagna bene con la pasticceria da tè e le confetture.
Per i tramezzini ho deciso di riprodurre la rielaborazione del Coronation Chicken fatta dagli Hairy Bikers anziché la ricetta originale della Hume, perché la presenza del mango (accostato alla confettura di albicocche, prevista già dalla ricetta originale) si sposa bene con i Pomeroy Rolls e con i Dried Apricot Garibaldi Biscuits (mia variante alla classica ricetta di Delia Smith), che ho deciso di preparare per la parte dolce.

Su tre cose, cara Valeria, mi appello alla clemenza della corte: il mio servizio da tè, che tutto è tranne che regale, la mancanza della foto dei canapés alla mousse di salmone (per un errore matematico effettuato durante la riduzione delle dosi, ho usato troppo liquido e la mousse non è venuta)  e l'introduzione di una terza categoria, in deroga al regolamento della sfida: in fondo il 2 giugno 1953 ai sudditi di Sua Maestà fu concesso di acquistare più margarina e zucchero, per festeggiare la loro nuova sovrana. 😇

Fonti:
BBC News
Twentieth Century Crush
express.co.uk


CORONATION TEA



Darjeeling Tea Second Flush
Pomeroy Rolls
Apricot Brandy Butter
Apricot Jam
Dried Apricot Garibaldi Biscuits
Shrewsbury Cakes
Tea Cookies
Coronation Chicken Tartlets
Salmon Mousse Canapés (ricetta senza foto... vedi intro. 😅)


POMEROY ROLLS
Da: Supercook's Home Baker

Per 6 buns

90 g di albicocche secche finemente tritate
30 ml di vino bianco dolce, tiepido
7,5 g di lievito di birra fresco
125 ml di latte intero a temperatura ambiente + 25 ml per il lievitino
30 g di zucchero semolato + 1/4 di cucchiaino per il lievitino
250 g di farina 0
1/4 di cucchiaino di sale fino
45 g di burro morbido a pezzetti + altro per imburrare e spennellare
6 anelli da pasticceria del diametro di 8 cm

Mettere le albicocche in una ciotola, versare il vino, mescolare e farle riposare fino al momento di utilizzarle.
Sbriciolare il lievito di birra in una tazzina, unirvi 1/4 di cucchiaino di zucchero e 25 ml di latte, quindi mescolare per scioglierlo. Farlo riposare per 20 minuti, finché non si sia formata la schiuma in superficie.
Setacciare 2 o 3 volte la farina in una ciotola capiente, aggiungervi zucchero e sale, fare la fontana al centro e versarvi il lievitino e il latte. Cominciare a impastare con le mani, quindi unire il burro e impastare vigorosamente finché l'impasto non si incorda e si stacca dal bordo della ciotola. Rovesciarlo sulla spianatoia, lavare e asciugare la ciotola, quindi rimettervi la palla di impasto. Coprire con pellicola e far lievitare fino al raddoppio in luogo tiepido e al riparo dalle correnti d'aria.
Rovesciare l'impasto lievitato sulla spianatoia leggermente infarinata e tirarlo con il mattarello. Cospargervi uniformemente le albicocche tritate, premerle per incorporarle nell'impasto, quindi formare nuovamente una palla e lavorare per 8 minuti circa, per distribuirle uniformemente.
Imburrare gli anelli da pasticceria e disporli sulla placca rivestita di carta forno.
Suddividere l'impasto in 24 palline di circa 25 g ciascuna e disporre 4 palline all'interno di ciascun cerchio. Coprire morbidamente con pellicola e con un canovaccio pulito e far lievitare per un'ora circa.
Preriscaldare il forno a 200 °C in modalità statica.
Quando i buns saranno lievitati spennellarli con poco burro fuso e freddo, quindi infornare a metà altezza del forno per 20 minuti, coprendoli con alluminio se dovessero scurirsi troppo.
Eliminare gli anelli di metallo, passare la placca alla tacca inferiore del forno, abbassare la temperatura a 190 °C e cuocere per altri 10 minuti, coprendo i buns con un foglio di alluminio.
Toglierli dal forno e farli raffreddare completamente su una gratella.
Servirli con abbondante burro all'Apricot Brandy e confettura di albicocche.


BURRO ALL'APRICOT BRANDY

100 g di burro in pomata
15 ml di Apricot Brandy

Lavorare burro e Brandy con una piccola frusta o con un cucchiaino, fino ad incorporarli. Versarlo in un foglio di carta forno e dargli la forma rettangolare. Passarlo 30 minuti in freezer, quindi riporlo in frigorifero fino al momento dell'uso.
L'apricot Brandy, con il suo leggero sentore di mandorla amara dato dal fatto che è ottenuto dalla polpa e dai noccioli delle albicocche, bilancia bene l'insieme.


DRIED APRICOT GARIBALDI BISCUITS
Da: Delia Smith - Delia's Cakes - Hodder & Stoughton

110 g di farina autolievitante
25 g di burro morbido
25 g zucchero di canna fine
2 cucchiai di latte
50 g di albicocche secche tritate (la ricetta originale prevede uvetta di corinto)
1 albume leggermente sbattuto
1 pizzico di sale
zucchero semolato q.b.

Preriscaldare il forno in modalità statica a 200 °C.
Foderare la teglia con carta forno.

Mettere la farina, il sale e il burro in una ciotola e sfregare con la punta delle dita fino ad ottenere un composto bricioloso. Aggiungere lo zucchero di canna e abbastanza latte da ottenere un impasto sodo che lasci pulita la ciotola.
Trasferire l'impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e stendere con il mattarello ottenendo un rettangolo 20 cm X 30 cm.
Spargere sopra metà del rettangolo le albicocche, ricoprire con l'altra metà di impasto e ristendere con il mattarello ad ottenere nuovamente un rettangolo 20 cm X 30 cm.
Rifilare i bordi ottenendo un rettangolo 18 cm X 28 cm, quindi ritagliare piccoli rettangoli 3 cm X 7 cm. Metterli sulla placca rivestita di carta forno, spennellarli con un po' di chiara d'uovo e spolverizzare con lo zucchero semolato.
Cuocere nel forno a metà altezza per 12-15 minuti, sfornare e far raffreddare su una gratella prima di servirli.

SHREWSBURY CAKES
Da: Catherine Atkinson - How to Make Cookies - Hermes House

Gli Shrewsbury Cakes altro non sono che degli shortbreads croccanti, delicatamente aromatizzati al limone.

Per circa 20 biscotti

115 g di burro morbido
140 g di zucchero semolato
2 tuorli
225 g di farina 00
scorza grattugiata di 1 limone non trattato
1 pizzico di sale

Montare burro e zucchero, incorporare i tuorli uno alla volta, quindi unire la farina setacciata con il sale e la scorza di limone: si otterrà un impasto molto sodo. Se dovesse rimanere bricioloso e rifiutasse di ammassarsi, unire 1 o 2 cucchiaini di latte freddo, non di più.
Lavorare velocemente con la punta delle dita fino ad ammassarlo, quindi avvolgere in pellicola e mettere in frigo per almeno mezz'ora.
Stendere la frolla tra due fogli di carta forno allo spessore di 5 mm, e con l'aiuto di un tagliabiscotti tondo dai bordi scanalati ricavarne i biscotti, adagiandoli via via sulla placca rivestita di carta forno e distanziandoli di un paio di cm.
Metterli in frigo mezz'ora e intanto preriscaldare il forno a 180 °C in modalità statica.
Cuocere i biscotti per 12-15 minuti, finché siano leggermente dorati.
Farli raffreddare su una gratella prima di servirli.

TEA COOKIES
Da: Catherine Atkinson - How to Make Cookies - Hermes House

Questi biscotti non sono belli da vedere, ma sono deliziosi: un'autentica scoperta, per me.
E' però importante non cedere alla tentazione di mangiarne troppi: con tutto quel tè, si rischia di non dormire la notte!

Per circa 36 biscotti

150 g di burro morbido a dadini
115 g di zucchero muscovado light*
1-2 cucchiai di foglie di tè Lady Grey (va bene anche l'Earl Grey o altri tè aromatizzati)
1 uovo sbattuto
200 g di farina 00
1 pizzico di sale
zucchero Demerara q.b.

*io l'ho preparato scaldando brevemente al microonde 40 g di melassa e aggiungendovi 300 g di zucchero semolato; ho amalgamato con il frullatore a velocità 1, pesato la quantità che mi serviva e conservato in un barattolo a chiusura ermetica quello rimanente.

Montare il burro, il sale e lo zucchero muscovado, quindi unirvi le foglie di tè e incorporare l'uovo sbattuto. Aggiungere la farina setacciata, incorporarla e rovesciare l'impasto ottenuto, che sarà morbidissimo, al centro di un foglio di pellicola trasparente.
Con le mani leggermente infarinate formare un cilindro lungo circa 25 cm, quindi avvolgerlo in pellicola e appiattire leggermente i lati, ottenendo un parallelepipedo. Riporlo in frigo per un'ora, quindi in freezer per un'altra ora.
Preriscaldare il forno a 190 °C in modalità statica.
Tirare fuori dal frigo l'impasto, tagliarlo a fette spesse 5 mm e disporle, ben distanziate, sulla placca foderata di carta forno. Cospargerli con poco zucchero Demerara e premerlo delicatamente per farlo aderire. Cuocere i frollini per 10-15 minuti, finché siano leggermente dorati. Trasferirli su una gratella per farli raffreddare completamente, prima di servirli.

CORONATION CHICKEN TARTLETS
Hairy Bikers  - BBC Good Food

Pane da tramezzini
2 petti di pollo
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 limone non trattato, succo e scorza grattugiata
Sale e pepe
1 noce di burro
1 scalogno finemente tritato
1 peperoncino privato dei semi e finemente tritato
2 cucchiai di curry Madras
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
100 ml di vino bianco secco
100 ml di brodo di pollo
1 cucchiaio di confettura di albicocche
150 g di maionese
75 g di crème fraiche
1 mango a dadini
4 cipollotti finemente tritati
2 cucchiai di prezzemolo tritato
50 g di mandorle a lamelle
1 spruzzo di Tabasco

Ungere i petti di pollo con l'olio e massaggiarli con una mistura fatta di sale fino, pepe macinato al momento e scorza di limone grattugiata. Cuocerli al vapore per 25 minuti circa o finché siano completamente cotti (io ho acquistato il petto di pollo a fettine e le ho cotte 3 minuti per lato al microonde, a 550 W di potenza, coprendole con un coperchio da microonde).
Far raffreddare completamente, quindi tagliare a bocconcini (per le mie tartellette li ho tagliati in minuscola dadolata, di 5 mm di lato). Coprire con pellicola trasparente e conservare in frigo fino al momento dell'uso.
Fondere il burro in una padella e soffriggervi per 5 minuti scalogno e peperoncino. Aggiungere il curry e tostare per 2 o 3 minuti. Unire il concentrato di pomodoro e cuocere un altro minuto. Aggiungere infine il vino, il brodo di pollo e la confettura di albicocche, mescolare per amalgamare e proseguire la cottura finché il liquido non si sarà ridotto della metà, ottenendo una salsa densa e profumata. Passarla in una ciotola, coprirla con pellicola trasparente e farla raffreddare in frigorifero.
Amalgamare maionese e crème fraiche, quindi unirvi la salsa al curry. Aggiungere il mango (tenerne da parte qualche cubetto per decorare), le mandorle a lamelle (tenerne da parte qualcuna per decorare), i cipollotti, il prezzemolo tritato (tenerne da parte qualche fogliolina per decorare) e il succo e la scorza grattugiata di limone. Amalgamare il tutto alla carne di pollo insieme a uno spruzzo di Tabasco, assaggiare ed eventualmente regolare di sale e pepe.
Accendere il forno a 180 °C in modalità statica.
Con un tagliapasta tondo dal bordo scanalato di circa 8 cm di diametro, ricavare dei dischi dal pane per tramezzini. Stenderli col matterello, quindi disporli negli stampi da tartellette. Premerci sopra un altro stampo, per imprimere bene la forma, e passare in forno per 10 minuti circa. Estrarre delicatamente dagli stampini e far raffreddare, quindi versare in ogni guscio una cucchiaiata di Coronation Chicken, decorare con dadini di mango, fogliette di prezzemolo e lamelle di mandorle e servire. Buoni? Di più!

CANAPE' ALLA MOUSSE DI SALMONE
Di questa ricetta non c'è la foto, perché ho ridotto di metà le dosi di tutto, tranne che dei liquidi... e la mousse si è trasformata in una mollissima crema. 😞 Tu però Valeria fai finta che la foto ci sia: la ricetta è citata nell'introduzione e mi dispiaceva non pubblicarla.

Pane di segale a fette
250 g di filetto di salmone, senza pelle e lische
250 g di formaggio cremoso (Philadelphia)
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe
30 ml di Brandy
1/2 limone non trattato, succo e scorza
Erba cipollina
Aneto

Ungere il salmone con un filo d'olio, salare, pepare e cuocere al microonde a 600 W per 4 o 5 minuti. Farlo raffreddare completamente, quindi sfaldarne la polpa e metterla nel bicchiere del frullatore insieme a tutti gli altri ingredienti, tranne l'erba cipollina e l'aneto.
Frullare ottenendo una crema densa, unirvi l'erba cipollina tagliuzzata e passarla nella sac-à-poche munita di bocchetta a stella.
Ricavare dalle fette di pane di segale tanti canapés aiutandosi con un coppapasta tondo dal bordo scanalato, di 5 cm di diametro. Spremere al centro di ogni canapé un ciuffo di mousse, decorare con una foglietta di aneto e servire.

TE' DARJEELING SECOND FLUSH

Acqua filtrata abbondante
Tè Darjeeling Second Flush in foglie
Zucchero (facoltativo)
Latte (facoltativo)
Fette di limone non trattato (facoltativo)

A me il tè piace senza zucchero, al massimo con un goccio di latte. Un tè pregiato come questo però, è molto migliore se servito da solo.

Scaldare l'acqua a 100 °C, versarne un po' nella teiera per riscaldarla, quindi buttarla via e mettere sul fondo 1 cucchiaino di foglie di tè a persona, + 1 per la teiera. Versare l'acqua bollente, lasciare in infusione per 5 minuti e servire.
Il tè va accompagnato con un'altra teiera di acqua bollente, in modo che ciascun commensale possa dosare la forza del suo infuso.

* * *

Cara Valeria, ti ringrazio per avermi fatto rivivere le atmosfere da Tea Shop della mia giovinezza; ti ringrazio anche perché per la prima volta dopo molti anni ho sorseggiato una tazza di ottimo tè; ti ringrazia infine mia sorella, che a breve si troverà in casa una scatola di Darjeeling e una di Lady Grey Tea! 😄

P.S., per la cronaca: mentre spostavo il tavolo della sala per preparare il set, mi è venuta via una gamba del medesimo. L'ho rimessa su alla bell'e meglio, poi ho scattato le foto, sparecchiato e rovesciato il tavolo su un lato, per aggiustarlo. Ci sono riuscita, ma ora non riesco più a sollevarlo.  Un primo tentativo si è concluso con la caduta del tavolo su tre dita del mio piede sinistro, ora dovrò chiamare cognato e nipote. Storie da MTC. 😂

16 commenti:

  1. interessantissimo l'approfondimento culturale del Coronation day e per quanto riguarda il tuo tè, sono sicura che la regina avrebbe applaudito e gradito!! Magistrale!!

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  2. Ho ragione quando dico che ho solo da imparare, leggendoti.
    Grazie, Maria Pia!

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  3. Ho il libro!!! la prima edizione della Spry e della Hume, con la ricetta del Coronation Chicken. Comprato il Natale scorso, in una bottega dell'antiquario quasi dickensiana...e pensa che dovevo farlo per The Crown, per MagaboutFood, e non ho avuto tempo... e son due mesi che ci penso, all'incoronazione, al menu, a tutto... ed ora che leggo questo post, è come se i pensieri confusi di queste settimane avessero preso la forma "da etichetta" di questo tè. Che, aggiungo, va esattamente nella direzione che avremmo voluto: non una ricerca affannosa di ricette, ma uno studio approfondito di quelle preparazioni cancellate dagli stereotipi del web (#nonsoloscones, intendo dire) e che resiste invece ancora nei ricettari seri, nelle case e in quasi tutte le sale da tè di un Paese che con Londra ha sempre avuto dei rapporti di amore e di odio e che, comunque, è ben deciso a preservare le proprie tradizioni, pur nella uniformità di un rito nazionale. Di tuo, ci aggiungi come al solito il passo avanti, di una rielaborazione personale, di una cultura che spazia in ogni dove e che, lasciamelo dire, in questi anni ha anche assunto le forme più mature di una riflessione in cui trovano spazio tanti spunti e tante sollecitazioni. Lo so che ti spaventa, uscire dalle righe: ma quando si hanno i tuoi talenti, guai a non farlo. Perchè sarebbe un peccato, per te e per noi che abiamo bisogno di apripista affidabili e coraggiosi, per poter sondare nuove strade che, altrimenti, resterebbero in mano a chi affidabile non è, ma se lo crede. E lo so che i talenti sono una brutta bestia... altrimenti non ci avrebbe nemmeno scritto una parabola, Matteo, per spronare a metterli a frutto (e, non so se ci hai mai fatto caso, ma non si danno suggerimenti morali, sul come farli fruttare: perchè lo scoglio più grande è esserne consapevoli). Vabbè, divago, ma il punto è sempre quello. C'mon, Mapi, mettiti alla guida e portaci dove vuoi, che qualsiasi direzione va bene. Basta che a guidare sia tu. Te lo dicono il Van-gelo e la Van Pelt :) , intendo dire :)

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    1. Adesso mi commuovo.
      Perché stamattina, recandomi al lavoro, mi dicevo che il mio Afternoon Tea non è sicuramente da vittoria, ma almeno è dignitoso.
      Onestamente io qui di talento non ne vedo, vedo solo la scarsa manualità e il poco occhio che mi hanno fatto fare degli Shrewsbury Cakes troppo grandi per un Coronation Tea, e dei Tea Cookies troppo sgraziati per dare loro il nome originale (Tea Finger Cookies).
      Diciamo che prendo il tuo commento come un incoraggiamento e spero di tornare a partecipare in modo più consapevole. L'anno di fermo che sono stata costretta a prendere l'anno scorso, ha lasciato purtroppo il segno e mi sento ancora zoppicante, tanto questa sfida si è alzata di livello!
      Intanto a te va il mio più sentito grazie, perché ci sei. ♡

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  4. Wow che bello!!! A me piace proprio tutto della tua proposta...del resto c'è sempre tanto da imparare dalle tue parti

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  5. Qui invece io vedo tutta la vittoria! Nella ricerca, nello studio, nella presentazione e anche nei tuoi commenti e nelle tue valutazioni post pubblicazione verso il miglioramento. Tu sei unica mapi e sei bravissima.

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    1. Vittoria no, ma almeno ho avuto la soddisfazione di riuscire a preparare un Afternoon Tea di cui non vergognarmi. ^_^
      Grazie Elisa, un abbraccio!

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  6. mai come leggerti mi fa rendere conto di quanto io debba ancora imparare. Grazie anche per questo Mapi, per l'insegnamento che c'è in ogni tuo lavoro.
    Un bacio.

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    1. Ma grazie a te, Giuliana!
      Confesso che non sono riuscita a trovare ispirazione prima di aver letto la tua prima proposta, insieme a quella di altre due o tre persone! ;-)
      Baciotti.

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  7. Mi sento quasi in imbarazzo a commentare il tuo post in qualitá di giudice. Io posso solo alzare il cappello, leggere ed imparare.
    Sono felice di averti rispolverato piacevoli ricordi e ti ringrazio per esserci.
    Il tuo menú é sicuramente da incoronazione ma la tua :)

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    1. Grazie Valeria, ma davvero l'imbarazzo non ha ragione di esistere. Hai proposto una sfida su un argomento in cui sei ferrata... e spero di non aver fatto troppo male. ;-)
      Un abbraccio.

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  8. Quanto è vero che ultimamente non riesco a fare mai tutto quello che vorrei, come per esempio leggere i blog che tanto mi piacciono come il tuo. Poi però quando passo rimango sempre estasiata, Vorrei che tu fossi stata la mia professoressa di Storia, credo che l'avrei studiata con molto più amore di quanto non abbia mai fatto. Questo posto è pura maestria, dall'introduzione alle motivazioni alle preparazioni, da leggere con calma sorseggiando una tazza di prezioso te.

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    1. Nemmeno io ho più il tempo di niente... ma quello per ringraziarti di cuore me lo prendo tutto!!!
      Un bacione.

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