Vi ho già raccontato della faccia che ha fatto il mio macellaio quando gli ho ordinato i granelli.
Non vi descriverò gli sguardi sornioni di tutti i suoi impiegati quando sono andata a ritirarli.
L'unica cosa che valga la pena riferire è stata la frase della Pulcetta, che era con me quando li ho ordinati: "Beh Zia, quando si è con te, comperare cose strane è normale".
Avrei potuto ribattere che gli acquisti strani sono la diretta conseguenza del fatto che da quasi 4 anni partecipo all'MTChallenge, la sfida di cucina più pazza del web, ma ho preferito evitare.
Dopo tutto Cristiana, che ha vinto l'edizione sul soufflé, ci ha proposto di cucinare tutto il quinto quarto, che prevede un sacco di tagli: proprio sui granelli mi dovevo fissare?
Il fatto è che io ne avevo chiesti solo 4 al mio macellaio, ma lui me ne ha procurati di più: mi sono portata a casa 1 kg di roba , e mica potevo dirgli di tenersi quelli in eccesso! Curiosamente, l'esubero era in numero dispari: tre granelli decisamente più piccoli, evidentemente di vitello a giudicare anche dal gusto, più delicato. E quindi i casi sono due: o ho beccato un vitello dotato, oppure i vitelli erano due: uno normale e l'altro... sfortunato. :-)
Stavo giusto pensando a come cucinare questi tre granelli, quando mi è venuta in mente una ricetta che mi era piaciuta assai e che avevo preparato anni fa: i Forfar Bridies. Solo, non avevo voglia di fare tanti calzoncelli, così mi sono limitata a prendere la ricetta della Shortcrust Pastry, aggiungerci un po' di pepe di mulinello e confezionare una deliziosa e rustica Pie.
PIE DI GRANELLI DI VITELLO ALLE ERBE AROMATICHE
Per la pasta:
100 g di farina 00
70 ml di acqua fredda
40 g di burro freddo
1/2 cucchiaino di zucchero
1/4 di cucchiaino di sale
Pepe di mulinello
Per il ripieno:
250 g di granelli di vitello
2 scalogni banana
1 cucchiaino colmo di senape all'antica (quella con i grani)
4 foglie di salvia
2 rametti di maggiorana
2 rametti di timo limone
100 g di pangrattato aromatizzato
Latte
Sale
Pepe
Noce moscata
Preparare la pasta: setacciare un paio di volte la farina in una ciotola insieme al sale, allo zucchero e a una generosa macinata di pepe e mettervi il burro freddo, tagliato a dadini. Intridere con le dita la farina con il burro fino a trovarsi con del briciolame. Lavorare in fretta per non scaldare il burro. Aggiungere l'acqua fredda poca alla volta e lavorare velocemente fino a ottenere un impasto liscio. Avvolgere con pellicola trasparente e far riposare in frigorifero per un'ora.
Nel frattempo tritare finemente gli scalogni e metterli in una terrina capiente.
Lavare velocemente le erbe aromatiche sotto l'acqua corrente e asciugarle delicatamente tamponandole. Sfogliare il rametto di foglie di timo e metterle insieme agli scalogni. Tritare finemente salvia e maggiorana e aggiungerle nella terrina.
Tagliare grossolanamente al coltello i granelli sciacquati e tamponati con carta da cucina e metterli nella terrina. Unire la senape all'antica, sale, pepe, una grattatina di noce moscata, il pangrattato aromatizzato e latte quanto basta per avere un composto morbido e mescolare bene con le mani, per amalgamare il tutto. Ero stata tentata di aggiungere un uovo per legare il composto, ma poi ho pensato che i granelli sono molto ricchi di colesterolo e ho preferito farne a meno.
Preriscaldare il forno a 180 °C in modalità statica.
Versare il composto in una teglia (la mia era di 16 cm di diametro). Stendere la pasta allo spessore di 5 mm, ricavarne un disco e sigillare con esso la teglia. Praticare un foro al centro (camino). Volendo, spennellarlo con dell'uovo sbattuto insieme a 1 cucchiaio di acqua (io non l'ho fatto).
Infornare e cuocere per un'ora. Se la pasta dovesse colorirsi troppo, coprire con un foglio di alluminio.
Servire calda.
Volendo si possono quadruplicare le dosi di shortcrust pastry e preparare tanti calzoncelli ripieni, ottimi per un pic-nic.
Ma che bella ricettina Mapi;ne faccio tesoro.
RispondiEliminaVera
Non mi capiterà mai una zia cacciatrice di granelli, però in questo viaggio a Oxford ho scoperto, estasiata, le pie salate (non le nostre torte salate!!!! molto meglio!), quindi la tua preparazione me la sono letta di gusto, studiandomi di immaginare consistenza e sapore. L'immagine di te che riparti con un kg di testosterone incartocciato è da film...
RispondiEliminaE la terza palla finì in crosta...potevi intitolarlo così il post?? Mi ero fatta bene i miei calcoli, ora resta il dubbio della palla dispersa: forse il macellaio ha voluto provare e si è accontentato di uno spuntino! Le pie a me piacciono: qualsiasi cosa tu ci possa mettere dentro il risultato è assicurato, soprattutto se la sfoglia è bella burrosa e croccante. Al posto del camino potevi usare...no, no: meglio che mi sto zitta! Un bacio cri P.S. Ti sei chiesta perché ti sei fissata sui granelli? Se si: poi me la dai la risposta?...anche in privato! :-)
RispondiElimina...dimenticavo: vedo che hai usato anche questa volta la senape...quindi penso che hai ritenuto fosse l'accoppiata vincente...che dici?
RispondiEliminaMa ci hai preso gusto con sti granelli :D
RispondiEliminaIl tuo macellaio troppo forte, te ne ha pure ordinati di più!!!!
Beh, cavolo. Fantastica la ricetta, senape e erbette aromatiche.
Mi toccheranno prima o poi 'sti granelli :D
Brava brava
Baci
Lou
ma daaaiiiiiiiiiii!!!!! abbiamo avuto la stessa idea! Cambiano "solo" gli ingredienti e la resa del "coccio" di pane ma...... ma che storia!!!! complimenti
RispondiEliminaHai ragione, è tutta colpa dell'MTC :)
RispondiEliminaCammuffati in questo modo, come ingrediente di una pie, credo che riuscirebbero a mangiarli anche i più restii. Senza contare il fatto che con la tua solita bravura li hai accompagnati ai sapori e agli odori migliori. Bravissima come sempre!
Non so se sono riuscita a commentare prima... la pagina mi è andata in refresh da sola... avevo raccontato dei miei suoceri...del macellaio...uff...
RispondiEliminaComunque, come al solito tu fai miracoli. E questo mese addirittura coi granelli di vitello... non è da tutti insomma!!!! :)
Immensa Mapi, come sempre!!!!
Ho adorato la pie di carne degli Hairy Bikers, quando l'ho fatta tempo fa, e mi rammarico che sia l'unica pie del genere che io abbia mai mangiato..
RispondiEliminaMa questa, seppur con l'ingrediente x (che non ho mai assaggiato di bovino, ma solo di toro), ha un aspetto davvero succulento!
Ammiro l'originalità, il coraggio, la realizzazione impeccabile, ma son contenta di essere vegetariana! Sei stata bravissima!
RispondiEliminasecondo me il tuo macellaio ti conosce, legge di nascosto il blog e non vedeva l'ora di avere delle ricette per fare i granelli ;-)
RispondiEliminaciò detto, bellissima questa pie, davvero perfetta, essenziale ma immagino davvero buona!
oramai siamo tutti pie-dipedenti, vero?
fantastica l'idea della pie!!!
RispondiEliminae sul quinto quarto ho veramente tantissimo da imparare!!!!!
ciao
elisa