Ann è una cuoca eccezionalmente
talentuosa che vive Oltreoceano; sposata con un Ebreo, fa una deliziosa cucina
kosher ricca di spunti e di fantasia. Era da un pezzo che avevo notato le sue
ricette strepitose e molto particolari, e finalmente è venuto il suo turno: la
rutilante Mai l’ha scelta come vincitrice dell’MTChallenge di marzo, quindi
toccava a lei
proporre la ricetta della sfida di aprile. Chili con carne è stato il verdetto, con un post molto ricco e dettagliato che ci ha fatti entrare nell’atmosfera del Wild, Wild West.
proporre la ricetta della sfida di aprile. Chili con carne è stato il verdetto, con un post molto ricco e dettagliato che ci ha fatti entrare nell’atmosfera del Wild, Wild West.
La prima cosa che
mi è venuta in mente quando ho letto che la ricetta della sfida dell’MTC di
questo mese era il chili con carne, è stato
un acquisto d’impulso fatto una quindicina di giorni prima. Avevo
trovato della polpa di cinghiale e mi ero detta che
per uno spezzatino sarebbe stata perfetta. Poi non ho avuto tempo di cucinarla,
e l’ho messa in freezer. Se il tema della sfida è la cucina dei cow boy, quale
animale la rappresenta meglio del selvatico cinghiale (anche se probabilmente
il mio è di allevamento)?
La seconda cosa
che mi è venuta in mente, beh… è stata quella di consultare Martha’s American
Food di Martha Stewart, splendido libro che abbiamo esaminato con le ragazze
dello Starbooks qualche mese fa, e cosa ho trovato lì? La ricetta del Venison
Chili, il chili di selvaggina. Detto fatto: con qualche variante da parte mia
(Martha fa rosolare i bocconcini di carne mentre Ann ha chiesto una cottura
stufata; Martha non prevede la marinatura della carne nel vino, io ho voluto
farla) ho realizzato il mio personalissimo Wild Boar Chili. A dire il vero non
so se la ricetta sia valida ai fini della gara, perché in nessuna ricetta di chili
con carne da me consultata (incluse quelle di Laurel Evans e della sua cucina
Tex-Mex) si parla di marinatura; la presento lo stesso, con l’assicurazione che
a me è piaciuta tantissimo.
La sfida prevede
di presentare il nostro chili insieme a un contorno e a un pane. Ho deciso di
accostare al mio chili una bella melanzana arrostita, il cui sapore piccantino
si sposa bene con quello di questo saporitissimo stufato di carne,
ammorbidendolo; e come pane ho optato per un chapati, un pane indiano senza
lievito che di solito accompagna pietanze speziate.
CHILI CON CARNE DI CINGHIALE, MELANZANA AL FORNO E
PANE CHAPATI
(ispirato a Martha Stewart – Martha’s American Food)
Per 2 persone:
500 g bocconcini
di cinghiale (spalla)
700 ml vino rosso
robusto
125 ml acqua
100 g pancetta
tesa tagliata a cubetti
1 cipolla tritata
grossolanamente
1 carota tagliata
a cubotti
1 gambo di sedano
tritato mediamente
2 spicchi d’aglio
privati dell’anima e tritati
4 peperoncini
essiccati*
½ cucchiaino di semi
di cumino
1 cucchiaino
origano
Olio extravergine
di oliva
Sale
Pepe di mulinello
2 melanzane
lunghe
1 spicchio d’aglio
privato dell’anima
4 pizziconi di
origano
Sale
Per il pane
Chapati:
(Da: C. Ingram-G.
Shapter – Il pane fatto in casa –
Dix)
175 g di atta
(farina integrale molto fine) o farina integrale normale
½ cucchiaino di
sale
120 ml acqua
½ cucchiaino di
olio vegetale
Ghee o burro fusi,
per spennellare (facoltativo)
*Per ottenere i
peperoncini essiccati ho preso dei peperoncini freschi (li ho trovati quasi tutti verdi, uno solo era rosso), li ho tagliati a metà e
privati dei semi, poi li ho messi nel forno a 80 °C in modalità ventilata per
un’ora e mezza circa.
La sera prima
mettere a marinare i bocconcini di cinghiale nel vino insieme a cipolla, carota
e sedano e farli riposare al fresco per tutta la notte.
Il giorno dopo
sgocciolare la carne dalla marinata, che sarà tenuta da parte, e separare le
verdure.
Ammollare per
mezz’ora i peperoncini disidratati nell’acqua calda.
Mettere i cubetti
di pancetta in una pentola di coccio capiente, accendere la fiamma e farli
rosolare nel loro grasso, che si scioglierà a poco a poco. Tirarli fuori dal
tegame e tenerli da parte. Se non ci fosse abbastanza grasso sul fondo del
tegame, aggiungere una cucchiaiata di olio. Unirvi i semi di cumino e tostarli
per circa 30 secondi, poi versare le verdure della marinata sgocciolate e
separate dalla carne e farle rosolare insieme all’aglio tritato per 5 minuti
circa, mescolando ogni tanto.
Nel frattempo
sgocciolare i peperoncini e frullarli insieme all’acqua di ammollo, in modo da
ottenere una crema. Passarla al setaccio per eliminare le bucce e versarla
nella pentola. Unire la carne, il vino della marinata (che deve arrivare a 1/3
dell’altezza della carne) e l’origano, alzare la fiamma per portare rapidamente
al bollore, mescolare bene, regolare di sale, abbassare la fiamma,
incoperchiare e far stufare a fuoco dolcissimo per 3 ore circa, aggiungendo
altro liquido (vino della marinata o brodo caldo o ancora acqua calda) se
necessario.
Nel frattempo
preparare le melanzane arrosto: preriscaldare il forno a 200 °C in modalità ventilata. Lavare le
melanzane, privarle del picciolo e tagliarle a metà per il lungo. Praticare
sulla superficie di ogni metà dei tagli trasversali incrociati, in modo da
ottenere dei rombi. Tritare finemente l’aglio e mischiarlo al sale e all’origano.
Con questa mistura massaggiare bene le metà delle melanzane, facendola
penetrare bene per insaporire la polpa. Infornare le melanzane per mezz’ora. Si
possono servire tiepide o a temperatura ambiente.
Schiacciare le
palline col palmo della mano, poi stenderle col mattarello fino a ottenere dei dischi
di circa 13 cm di diametro.
Scaldare una
piastra dal fondo spesso per qualche minuto. Farvi cuocere i chapati, uno per
volta, fino a quando non iniziano a comparire delle bolle sul lato inferiore
(ve ne accorgete perché il pane si gonfia). Voltarli dall’altro lato e farli
cuocere per 30-60 secondi. Volendo, si possono spennellare i chapati con burro
fuso o ghee subito dopo la cottura. Servirli caldi. Questo pane non lievitato è
diffuso in tutta l’India settentrionale e di solito accompagna pietanze
speziate.
Servire a ciascun
commensale una porzione di chili con carne e due mezze melanzane arrostite,
insieme al pane chapati.
Ho fatto il chili ieri e con tutto che non amo la carne, mi è piaciuto tantissimo. Io ho seguito il procedimento di Ann... ma tu sei una fuoriclasse, non potevi che fare un capolavoro!
RispondiEliminaApprovo in toto la scelta della marinatura, secondo me essenziale per il cinghiale. Bellissima ricetta!
RispondiEliminaIl chili al cinghiale è uno spettacolo, per non parlare del pane che ti copierò al più presto! :)
RispondiEliminadirei che il cinghiale è perfetto per questa sfida, ed è un tipo di carne non facile da preparare. Solo in tue mani poteva dare il meglio di sè, e così è stato! forse, dato che è una carne che richiede (a quanto ne so) la marinatura, forse te la passano!perfetta la scelta della semplicità del contorno e del pane chpati, mi sa che questo mese sui pani non lievitati mi farò una cultura!
RispondiEliminaun bacione!
Concordo con Stefania,capolavoro.Sono sicurissima che qui un piatto simile spopolerebbe in qualsiasi ristorante.Move over, Heston!
RispondiEliminaBuona giornata.
Un chili davvero speciale!
RispondiEliminaapperò!!!! il chili di cinghiale mi piace proprio!!
RispondiEliminada pessima maremmana, ho iniziato ad apprezzare il cinghiale solo da pochi mesi e...mi sono resa conto di tutto ciò che mi sono persa in questi anni :)
immagino la bontà del tuo piatto Mapi, da leccarsi i baffi!!
baci
Tu non ci crederai, ma lo sai che hai avuto ma mia stessa identica idea nell'utilizzare la carne di cinghiale? Ed il mio dubbio è proprio la marinatura, che nel cinghiale è quasi fondamentale! Appena trovo i peperoncini mi cimento anche io...sperando di trovarli!!!
RispondiEliminaComplimenti, come sempre!!!!
Ottimo questo piatto...il chili l'ho fatto anzi è da venerdì che ci lavoravo e ieri si è "magnato"...anch'io l'ho presentato con le chapati..unico neo è che ho usato poco peperoncino...in casa non viene apprezzato!
RispondiEliminaLa tua ricetta mi piace tanto, il cinghiale si presta bene, e il mix di aromi utilizzati è azzeccato ... come sempre! Grande!
Bellissima versione del chili con carne Mapi! La carne di cinghiale è difficile da cucinare e condivido assolutamente la necessità di marinarla e l‘utilizzo della pancetta. E la melanzana insieme al chapati trovo che completino perfettamente il piatto.
RispondiEliminaBaci!
Parto dalla parte meno importante, che è la gara: in teoria, non dovrebbe esserci marinatura, nel chili. non l'ho scritto nele regolamento- mea culpa- ma poi l'ho richiamato nel filo diretto, che però non siete tenuti a leggere. E te lo dico solo per completezza di informazione, sia chiaro. Nello stesso tempo, se abbiamo aperto a tutti i tipi di carne, quindi anche quella nera, è ovvio che la marinatura si debba fare: parlo per me, ma la selvaggina sbattuta in pentola così com'è non viene valorizzata a sufficienza Per cui, ti terremmo in concorso, proprio per questo motivo- e cioè che visto il tipo di carne (ammesso) non era possibile fare altrimenti.
RispondiEliminatolto il peso (posso dirmelo da sola, ale-cheppalle) passo a commentare la ricetta. Robustissima, a prima vista- e poi molto, ma molto alleggerita, nella scelta del contorno e del pane, oltre che in una cottura che riduce al minimo i grassi. Mi incuriosisce il cumino, a maggior ragione se tostato- una spezia che non avrei mai associato al cinghiale e al vino: ma,si sa, io "tiro" più verso il Piemonte, quindi spezie "morbide", come la cannella, e al limite la grattatina di noce moscata. Tu hai la cucina siciliana nel sangue- e la genialità dappertutto: per cui, non mi resta che autoinvitarmi a cena (e stavolta senza marito, che vorrei assaggiarne unpo' anch'io, del tuo chili!)
Grazie!!!
Ottima l'idea del chili con il cinghiale...mi viene l'acquolina!!! :-P
RispondiEliminaBaci
Anna Luisa
il cinghiale chiama marinatura e possibilmente anche frollatura, ma la tua fortuna e' stat quella di comprarlo quindi questa parte magai te la sei potuta risparmiare. Quando ti capita di cucinare il cinghiale in Toscana, e' perché te lo hanno regalato dei cacciatori o te lo sei procurato mettendolo sotto con la macchina ( in genere e' lui che mette sotto te). Quindi la frollatura e successiva marinatura sono fondamentali se non vuoi sentire il sapore di "bestia" com'e dice mio marito.
RispondiEliminaTrovo la tua ricetta stupenda in particolare per gli abbinamenti che trasformano questo chili in very Mediterranean. Grande Mapi com'e sempre. Pat
bello il piatto!
RispondiEliminacon il cinghiale anche bello saporito!
Che bella la tua interpretazione, studiata e fantasiosa! Ah Mapi, e non mi aspettavo di meno da te!
RispondiEliminaAnche il tuo chilly non scherza mica:) bravissima cara! Complimenti davvero, io amo le melanzane!
RispondiEliminaA presto!
Mapi sicome ormai tutti i miei commenti alle tue ricette MTC sono uguali (e cioè che rivinci il terzo MTC) stavolta ti dico...che vorrei abitare sul tuo stesso pianerottolo e venire spesso a cena da te, :* Flavia
RispondiEliminaMapi, la tua versione di chili e' davvero splendida! Mi incuriosisce perche' con la carne di cinghiale (che e' spessissimo usata, come anche altra selvaggina come il cervo, l'alce, etc.) hai utilizzato sia aromi tradizionali nel chili come origano e soprattutto il cumino, ma poi li hai uniti a sedano e carota che invece dovrebbero dare una nota nuova, fresca e dolce. E credo che la melanzana preparata cosi' sia particolarmente azzeccata perche' contribuisce un gusto quasi affumicato--smoky. Per il pane non poteva esserci niente di meglio del chapati. Great!
RispondiEliminaMapi, la tua versione di chili e' davvero splendida! Mi incuriosisce perche' con la carne di cinghiale (che e' spessissimo usata, come anche altra selvaggina come il cervo, l'alce, etc.) hai utilizzato sia aromi tradizionali nel chili come origano e soprattutto il cumino, ma poi li hai uniti a sedano e carota che invece dovrebbero dare una nota nuova, fresca e dolce. E credo che la melanzana preparata cosi' sia particolarmente azzeccata perche' contribuisce un gusto quasi affumicato--smoky. Per il pane non poteva esserci niente di meglio del chapati. Great!
RispondiEliminaMapi, la tua versione di chili e' davvero splendida! Mi incuriosisce perche' con la carne di cinghiale (che e' spessissimo usata, come anche altra selvaggina come il cervo, l'alce, etc.) hai utilizzato sia aromi tradizionali nel chili come origano e soprattutto il cumino, ma poi li hai uniti a sedano e carota che invece dovrebbero dare una nota nuova, fresca e dolce. E credo che la melanzana preparata cosi' sia particolarmente azzeccata perche' contribuisce un gusto quasi affumicato--smoky. Per il pane non poteva esserci niente di meglio del chapati. Great!
RispondiEliminaMapi, la tua versione di chili e' davvero splendida! Mi incuriosisce perche' con la carne di cinghiale (che e' spessissimo usata, come anche altra selvaggina come il cervo, l'alce, etc.) hai utilizzato sia aromi tradizionali nel chili come origano e soprattutto il cumino, ma poi li hai uniti a sedano e carota che invece dovrebbero dare una nota nuova, fresca e dolce. E credo che la melanzana preparata cosi' sia particolarmente azzeccata perche' contribuisce un gusto quasi affumicato--smoky. Per il pane non poteva esserci niente di meglio del chapati. Great!
RispondiEliminaMapi, la tua versione di chili e' davvero splendida! Mi incuriosisce perche' con la carne di cinghiale (che e' spessissimo usata, come anche altra selvaggina come il cervo, l'alce, etc.) hai utilizzato sia aromi tradizionali nel chili come origano e soprattutto il cumino, ma poi li hai uniti a sedano e carota che invece dovrebbero dare una nota nuova, fresca e dolce. E credo che la melanzana preparata cosi' sia particolarmente azzeccata perche' contribuisce un gusto quasi affumicato--smoky. Per il pane non poteva esserci niente di meglio del chapati. Great!
RispondiEliminaMapi, sono ripetitiva (lo so!), ma tu sei troppo avanti!!! Bravissima!
RispondiEliminaMapi, ma come si fa a commentare le tue ricette senza ripetermi e dire che hai il tocco da fuoriclasse?
RispondiEliminaLe spezie, la melanzana, sempre il tocco in più :)
Wunderbar! :)
Un abbraccio.
Ecco come rendere very italian qualcosa di very american!!!Complimenti,è invitantissimaaa!!!
RispondiEliminaGrazie per essere passata da me :-)
Mi piace molto la tua versione di chili con carne di cinghiale e' originale e la mari natura con il cinghiale e' la sua morte! L'accostamento con la melanzana ed il chapati ci va a nozze secondo me
RispondiEliminaBravissima :-)
La tua versione di chili con il cinghiale la trovo geniale, avrei voluto pensarci anch'io, e anche l'idea di proporre come contorno la melanzana arrosto:sei troppo brava !!!
RispondiEliminaMi piace molto la carne di cinghiale e la tua è stata secondo me una genialata, complimenti!
RispondiEliminaCiao Mapi!! Eccomi qui come tua nuova follower grazie all'MTC...la tua versione della ricetta del mese è davvero interessante...al mio paese si caccia il cinghiale, ed anche se io non ne sono patita può essere uno spunto per cucinarlo..
RispondiEliminaA presto!