Tra 10 giorni è Natale, e adesso comincia la vera frenesia.
Cene aziendali, pizzate con quelli della palestra, aperitivi con gli amici, brindisi vari con scambio di pacchetti e pacchettini.
Io arrivo sempre a questi appuntamenti con l'acqua alla gola nonostante mi sia preparata con largo anticipo: è dall'inizio di novembre che preparo (st)renne varie e l'acquisto di piccoli doni è diluito nell'arco dell'anno: appena vedo una cosa che mi fa pensare a una persona cara l'acquisto e la metto da parte. Con queste premesse arrivata in questo periodo dovrei essere a buon punto, giusto? Sbagliato.
Perché c'è sempre la persona per cui non avevi trovato nulla durante l'anno, e bisogna scervellarsi per trovare qualcosa di carino e se possibile originale (il più delle volte non è possibile); e soprattutto perché ci sono i pacchettini da fare.
Già, i pacchettini.
Io odio fare i pacchettini. O D I O impacchettare alcunché. Chiedetemi tutto, ma non di fare pacchetti. E invece questo è esattamente quello che mi viene chiesto, più spesso che no. Mia madre, bravissima a fare gli oggettini con il Biedermeier (avete presente quei graziosi bouquet con spezie, perline e canutiglia dorata? Ecco, quelli) e con una manualità mirabile che purtroppo sono ben lungi dall'avere ereditato, se ne esce puntualmente con frasi del tipo "Tu che sei brava a fare i pacchetti...".
Questo NON significa che io sia brava a fare i pacchetti; evidenzia semmai la sua non voglia di assupparsi anche questa seccatura e la ferma volontà di affibbiarla a qualcun altro, e più precisamente a me. Non le ho mai sentito dire una cosa del genere a mia sorella, eppure lei è forse quella che ha ereditato più di tutti la manualità materna, visto che ogni tanto fa lavori di découpage. Ma no: abbiamo un bel vivere a qualche km di distanza, i suoi pacchetti sono strettamente di mia competenza e non c'è modo di sfuggirvi, e mica solo a Natale!
Deve andare a cena fuori con mio padre? Toh guarda, ho comperato questa cosa da portare: non è che mi faresti il pacchettino?
E' il compleanno di un nipotino? Lei compera il regalo e io lo impacchetto.
Siamo perfino giunte al punto di esserci comperate lo stesso identico libro da regalarci, e avendolo scoperto poco prima di Natale lei mi ha consegnato la sua copia intimandomi di impacchettarlo per me, e chiedendomi di impacchettare anche quello destinato a lei, che a Natale mica si può presentare un regalo senza pacchetto! Per distinguere il suo regalo dal mio ho dovuto fare un segnino sulla carta... :-D
Paté di lenticchie rosse al pepe rosa
Da A Tavola di ottobre 2010
180 g lenticchie rosse
1/2 l brodo vegetale
1 cipolla tritata
2 spicchi aglio
2 cucchiai di pepe rosa
30 g burro
1 cucchiaio di Marsala
1 rametto di maggiorana (o 2 cucchiaini di maggiorana secca)
olio extravergine di oliva
Le lenticchie rosse non hanno bisogno di essere ammollate, o così almeno dice il produttore (e pure la rivista). Io però le ho ammollate lo stesso per una mezza giornata.
Soffriggere in un poco di olio nel wok aglio e cipolla tritati per due o tre minuti, aggiungervi le lenticchie, la maggiorana e il pepe e mescolare bene per insaporirle. Aggiungere il brodo caldo a poco a poco e farle cuocere per 20 minuti (40 se non le avevate ammollate). Unire il Marsala e farlo evaporare.
Frullare il tutto per ottenere una crema omogenea e aggiungervi il burro. Mescolare bene per farlo sciogliere e amalgamare.
Volendo, a questo punto si può passare la crema al setaccio per togliere le bucce; a me piaceva però il suo aspetto rustico, quindi le ho lasciate. :-)
Foderare un piccolo stampo con della pellicola, versarvi il paté compattandolo bene, livellarlo e metterlo in frigorifero a rassodare per almeno due ore.
Sformare il paté e servirlo con piccoli crostini di pane.
Questa te la copio!!!!!! è l'ideale per me!!!
RispondiEliminaQuest'anno sto vivendo con un acerta apatia l'atmosfera natalizia, ma questo paté mette allegria :D
RispondiEliminaDiligentemente annotato :DDD
Che bella idea! Io adoro le lenticchie!
RispondiElimina/Alessandro da Stoccolma
E si che le lenticchie non sono tra i generi alimentari che più amo, fatto sta che io il tuo patè sul crostino di pane lo mangerei più che volentieri! Mi convinci sempre, anche la presentazione rustica invoglia!
RispondiEliminaLa frenesia mia cara starà a casa mia fino al 9... oltre alle feste c'è una "calata" di compleanni da paura!! E noi che non siamo minimamente bravi come te siamo ancora totalmente sprovvisti pure d'idee!!
un bacio e buona giornata
Grazie mitica Mapi!!!!
RispondiEliminaCome ben sai ero in trepidante attesa di questa pubblicazione..... =D
ADESSO E' NATALE! (quello della tavola, s'intende!)
Nora
Mapi, che dire..originalissimo, colarto e dev'essere anche buono. devo provarlo.
RispondiEliminaAaaaaah però sei brava nel farli!!!
RispondiElimina:)
Io adoro l'arte dell'impacchettamento, qualche anno fa ero molto più brava, ma questo Natale ho ripreso la mano!
Questo patè di lenticchie che profuma di aglio mi sconfinfera moltissimo, adoro il pepe rosa, e farebbe un figurone sulla tavola delle feste!
Bacioni
Avrei giusto dei pacchettini da fare che nn saprei proprio da dove cominciare...please non è che mi dai una mano!?...(silenzio...)
RispondiEliminaMi stai mandando a quel paese...vero?! :D aahahahhahahahahaha
Il patè che hai presentato lo faccio dopo le feste adesso già di mio sono con mille dubbi per il primo piatto di Natale...qualche idea che non contempli necessariamente la pasta?! :P
PS
Io scherzavo...insomma mica tanto...ma tu mi ci hai mandato davvero?? :PPP ahhaahahaha
MApi..benchè a me piaccia fare i pacchettini....poi odio rimettere tutto in ordine...carta avanzata, nastri, mastrini,....e odio quando mi dicono " tu che sei brava a fare pacchettini!!!!"...... però tu sei stata bravissima con questo delizioso patè!!!
RispondiEliminaSai che non avevo mai pensato a trasformare delle lenticchie in un patè, che forza :-)
RispondiEliminaPer i pacchetti se vuoi ti do una mano.. al contrario di te io mi diverto un mondo a farli.
Baci
buona questa ricettina!!! io invece adoro fare i pacchetti! il mio sogno da quando ero ragazza era quello di lavorare nel periodo natalizio, facendo,appunto, pacchetti!!per quanto riguarda il punto della situazione regali..bè ...sempre in ritardo ma quest'anno , causa crisi finanziaria (mia personale!!!), ho divulgato comunicato in cui organzizzerò apericene (termine odioso ma che renade bene!!!) in cui ci si fa gli auguri riorosamente senza regali! tu non hai idea di quanto stress in meno!!! bacissimi
RispondiEliminaBuonasera a tutti! Scusate se non sono intervenuta prima, ma oggi e domani sono in riunione plenaria tutto il giorno e naturalmente non ho la benché minima possibilità di connettermi a internet, quindi i vostri commenti sono rimasti tutti in sospeso fino ad ora.
RispondiEliminaFrancy, sai che pensavo proprio a te? Anzi, oggi ho detto a una collega che è diventata vegetariana un anno e mezzo fa di venire a dare una sbirciata nel tuo blog! ;-)
Lenny, ma lo sai che è lo stesso anche per me? :-( Sto facendo di tutto per combattere questa cosa perché non va bene e non FA bene, quindi cerco di fare memoria di tutte le cose per cui devo essere grata e devo dire che sono davvero tante. Forza e coraggio! :-)
Alessandro, piacciono molto anche a me, insieme a tutti i legumi. In versione paté rustico sono particolari, anche perché il pepe rosa ha l'aroma del pepe ma non la piccantezza.
Ginestra mi conscenta :-D, la si taccia. ;-) Lei è bravissima e lo ha ampiamente dimostrato (non che debba dimostrare alcunché, beninteso) quindi non si lamenti e si prepari stoicamente alla calata dei compleanni. Se vuole io mi offro di farle qualche pacchetto... :-D
Nora ma quale mitica, suvvia! Proprio tu che sai della mia abilità di bruciare le zucchine al vapore!!! ;-)
Eleonora grazie, a me è piaciuto moltissimo. Come dicevo ad Alessandro il pepe rosa non pizzica (ma è possibile che io abbia il palato di amianto, eh?) ma aromatizza soltanto e rende l'insieme delizioso.
Meggy, sai che ti dico? Facciamo uno scambio. Tu vai al mio posto a casa di Ginestra a farle i pacchetti per la calata dei compleanni, e io mando a casa tua una vagonata di paté di lenticchie. Affare fatto? ;-)
Mario vorrei rassicurarti sul fatto che non ti ci ho mandato, neppure per un istante. A riprova di ciò, sono disposta a preparare un pacchetto solo per lui, tutto tempestato di brillanti come l'aureola di Gambetta. O magari chiedo a Meggy, già che va da Ginestra, di fermarsi un attimo da te che sei sulla strada... :-D
Flavia è vero: mettere a posto i ritagli è un altro aspetto della faccenda che la rende poco gradevole. Appunto. Posso regalarti un bel paté tutto impacchettato? :-D
Deborah, in effetti l'idea, presa da A Tavola, è piaciuta subito anche a me per la sua particolarità. Ed è piaciuta anche alla cena a cui l'ho portata... Stai attenta però ad offrirti di aiutarmi coi pacchettini: rischi di ritrovarti inondata! :-D
Roby è vero: gli apericene sono moooolto meno stressanti! E' che non sempre si può.... Bacioni anche a te!
La prossima volta che qualcuno ti chiede di fare un pacchetto, devi semplicemente rispondere: "Mi spiace, non sono di questo reparto"
RispondiEliminaLo sai benissimo che questa frase funziona!
E questo paté te lo copio immediatamente, adoro le lenticchie, l'aglio, il pepe rosa, e adoro pure te, per cui... :P
Anche io sono la prescelta per l'icartamento dei regali... ma è bellissima quella del regalo identico col segnetto!!! :DDDD
RispondiEliminaQuesto patè casca a fagiolo, anzi a lenticchia, visto che ne devo fare uno per lunedì! TI COPIO!!!