domenica 7 novembre 2010

O sole miiiooooo!!!! Soli ripieni alle cime di rapa


- Devi andare solo a Genova.
- Sì lo so, ma...
- Sono due ore scarse di treno.
- E' vero, ma se mi dovesse venir fame?
- Hai fatto colazione un'ora fa e puoi benissimo fare merenda quando arrivi.
- Sì, ma se la sete mi fa venire un languorino?
- (alza gli occhi al cielo) Fai quel che ti pare, tanto ho capito come va a finire...


Sembra un dialogo tra mamma e figlioletto recalcitrante, e invece è la riproduzione fedele (occhi al cielo e toni esasperati inclusi) del dialogo che ho avuto tra me e me venerdì scorso in Stazione Centrale, dopo avere acquistato una bottiglietta di acqua.

Sì, perché accanto alle bevande c'erano dei graziosi sandwich confezionati e tra questi mi avevano colpita tre mini-arabini farciti (al formaggio, al crudo e al salame) che erano un amore. Dopo il dialogo appena riportato, la parte capricciosa di me ha vinto e ha comperato i panini, oltre all'acqua. Manco a dirlo, di fame non ne avevo per niente; d'altra parte sarei stata ospite della Ale per 3 giorni, mica potevo presentarmi da lei con 3 panini imbottiti, anche se graziosissimi. Quindi intorno alle 9.30 con tutta la nonchalance possibile ho cominciato a sbocconcellare i miei 3 panini mentre leggevo un thriller con aria assorta. Sono arrivata a Genova piena come un uovo tanto che neppure a ora di pranzo avevo fame, ma mi sono costretta a mandare giù un boccone con Ale e Paola.

La tre giorni che è seguita è stata bellissima, tra acquisti di libri e caccavelle, chiacchiere, risate, confidenze, gaffes (mie) e lezioni di photo-editing. Arrivata dalla Ale mi aspettavano due sorprese: un regalino da parte sua e... un cornicello da parte di Mario! Ecco, il cornino napoletano mi ha fatto venire i lucciconi, perché mai avrei pensato che uno con cui scambio qualche battuta ogni tanto su internet fosse così gentile da mandarmi un pensierino.



Così stamattina mentre ero in cucina e pensavo a cosa preparare per pranzo, ho cominciato a canticchiare o' sole mio mi è caduto l'occhio sul cornicello... L'ispirazione mi è venuta in un istante e dedico questo piatto a Mario e alla mitica Signora Gambetto, quella con l'aureola tutta tempestata di brillanti.


In questa ricetta parlo di cime di rapa, ma in realtà quello che avevo in casa era della qualedda, una brassicacea che cresce spontanea in Sicilia (la chiamiamo anche cavulicchiu). Siccome però la qualedda non è facilmente reperibile fuori Sicilia, ho indicato come ripieno le più note cime di rapa, il cui sapore è molto simile.
Avevo in casa della qualedda portatami espressamente dai miei Zii dalla Sicilia e ho pensato di usarla per realizzare questi



SOLI RIPIENI ALLA QUALEDDA  (OPPURE ALLE CIME DI RAPA)

Per la sfoglia:
300 g di farina 0
3 uova

Per il ripieno:
400 g di qualedda (o cime di rapa) già mondata
50-70 g di parmigiano grattugiato
3 o 4 acciughe dissalate
1 peperoncino grosso o 2 piccoli
1 spicchio d'aglio
olio extravergine di oliva
sale

Per condire:
burro
semi di Nigella

Sul piano di lavoro fare la fontana con la farina, praticare una fossa al centro, versarvi le uova leggermente sbattute (assorbono meglio la farina) e impastare fino ad ottenere una palla di impasto liscia e setosa.
Metterla a riposare per almeno un'ora in un recipiente chiuso ermeticamente.

Lessare in abbondante acqua salata la verdura mondata; nel frattempo versare in una larga padella 6 cucchiaiate di olio di oliva, grattugiarvi lo spicchio d'aglio e mettervi le acciughe dissalate. Mettere su fiamma bassa finché le acciughe non si sono sciolte nell'olio. Aggiungere a questo punto le verdure lessate e leggermente scolate e farle saltare nell'olio insaporito. Sbriciolarvi sopra il peperoncino.
Mettere le verdure nel bicchiere del frullatore e ridurle in crema; rimetterle in padella e farle andare mescolando con un cucchiaio di legno, finché non si saranno asciugate.
Versarle su un piatto, allargarle e farle raffreddare, quindi unirvi il parmigiano grattugiato.

Tirare la sfoglia molto sottile con il mattarello (vi si devono vedere in trasparenza le venature del legno),


Poi tagliarla a quadrotti di circa 6 cm di lato e porre al centro della metà di essi una pallina di ripieno.


Aiutandosi con un pennellino inumidire i bordi dei quadrotti con il ripieno e posarci sopra gli altri quadrotti. Premere delicatamente con le dita tutto intorno al ripieno per fare uscire l'aria e sigillare.

Con l'apposito stampino ricavare i "soli" dai quadrotti.


Lessare i soli in abbondante acqua salata, scolarli con la schiumarola, condirli con burro fuso a piacere e cospargerli con semi di Nigella.


Sono buoni da non dirsi!
Lo so che il condimento con burro e semi di Nigella richiama molto i Cjalson della Ale, ma abbiate pazienza: dalle Maestre si può solo imparare...

15 commenti:

  1. Più che in fronte a te, mi sa che questi sono finiti direttamente nella pancia...
    Fabio

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  2. Ma non è che canticchiavi "O'sole mio" anche perchè hai voglia di venire dalle nostre parti?...ti potrei dire che sono solo quattro ore di treno ed avresti anche il tempo di digerire i tre panini ;-)
    Baci
    Anna Luisa

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  3. il pernacchione lo vuoi all'inizio o alla fine del commento??? :-)
    E in ogni caso, i tuoi sono più belli, di quelli che ho fatto io. Quasi come i due a cui li hai dedicati- quello con il rastrello e quella con l'aureola. Ma loro sono ineguagliabili, in tutto. E quando penso a loro, a te, e a tante altre persone che non avrei mai incontrato, senza i forum ed il blog, penso che tutto sommato, siamo sempre in attivo. e di parecchio
    Buona serata
    ale

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  4. Mapi...che bello quel cornetto....e quanto mi piacciono questi "soli".. e poi con la pioggia che è venuta giù qui oggi..... ci starebbero benissimo!!!BAci e buonanotte!!!

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  5. Fabio, questo è poco ma sicuro! :-D

    Annalù, mi hai dato l'incentivo che mi mancava per venire a Napoli: i panini!!! ;-)

    Ale, il pernacchione mettilo pure quando vuoi, ma resta il fatto che l'idea l'ho presa da te; quanto al resto sono d'accordo: se chi trova un amico trova un tesoro, io sono ricchissima. Per davvero.

    Fla carinissimo il cornetto, vero? L'ho messo in cucina, dove ce l'ho sott'occhio mentre preparo (e chissà che non mi eviti qualche disastro...). ;-)

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  6. Mapi! Giuro, a parte la qualedda della quale hai dato chiara spiegazione a noi poveri mortali (nordici, per giunta, ohibo!)sono dovuta andare a ricercare in rete che cosa sia la NIGELLA!!!!
    Mi sa che urge trovare uno spacciatore di tutte queste spezie "sconosciute ai più" (fava tonka compresa!!) sul mercato di Milano..... altrimenti ... no Nigella.... no party!
    Buonanotte
    Nora

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  7. Grazie per questa dedica che onora NAPOLI e tutti i suoi figli.Splendida ricetta,compreso le foto,sono talmente reali che mi vien voglia di fare un solo boccone.Lisa

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  8. Mapi i soli arrrivano a buenos aires e li faremo brillare anche qui...Il cornetto e´ una panacea...

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  9. Questi soli ti sono riusciti benissimo Mapi!
    Una sfoglia splendida e finissina, complimenti veramente!! sono assolutamente da fare!
    (appena potro'.....!!!)
    diana

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  10. Grazie Lisa e Diana! :-)

    E' vero Simonetta, il cornetto è una panacea e una fonte di ispirazione! ;-)

    Nora, i semi di nigella si trovano da Kathay: urge una spedizione punitiva (per i nostri portafogli)! :-D

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  11. uuuuu, Mapi che meraviglia!!!! Lo sai che se ti servisse un'assaggiatrice puoi sempre contare su di me, veeeeeeeero???? :-)
    Ciaoooo
    P.

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  12. La ricetta è bellissima ma io voglio tuuuuuuuttto il resoconto dell'incontro...se no che condivisione è?!

    P.s. Mr.Gambetto e signora sono davvero persone speciali!

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  13. Grazie Paoletta, ti terrò presente! ;-)

    Virò, grazie anche a te e... il resoconto arriverà, poco per volta: lo centellino come il vino buono... ;-)
    Concordo con te che i Gambetto sono persone MOLTO speciali! :-D

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  14. Senza parole Mapi :)
    Riesco a parlare solitamente di tutto in modo più o meno cialtrone poi quando devo esprimere stima&affetto divento un impedito che è la mia condizione attuale davanti al tuo post. Sarei tentato di deviare sull'ottima ricetta ma sarei un vigliacco e quindi passando per i complimenti sentiti per il piatto non posso che dirti GRAZIE per le belle cose scritte, davvero :))))
    PS
    Virò è testimone diretta del mio impaccio sul piano affettivo :P

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  15. Favolosi, sfoglia sottile proprio come piace a me! Un bacio e buon compleanno!

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