mercoledì 25 aprile 2018

Tortilla di patate classica


Niente Mai, non ce l'ho fatta. 😩
Non ce l'ho fatta e sono mortificata.
Avrei voluto tirare fuori qualcosa di eclatante dal cappello a cilindro, ma il mio povero neurone è nel frullatore da qualche mese a causa del cambio di lavoro, e la mente non è riuscita a partorire niente di particolare: idee banali a iosa, ma nulla che fosse degno di chiudere la mia partecipazione all'ultima sfida dell'MTChallenge, così come lo abbiamo conosciuto da giugno 2010 ad oggi.

Devo dire che sono anche molto delusa da me stessa: ero decisamente più avanti 8 anni fa che non adesso, e se oggi quelle foto tremende mi fanno sentire a metà tra l'orrore e la tenerezza, devo constatare che per quanto sia cresciuta in cucina, la mia creatività è rimasta decisamente indietro.


Presento solo la tortilla classica quindi, forte dello studio del tuo bellissimo post, unito a quello della Tortilla Chips di Ferràn Adrià e alla Tortilla di Omar Allibhoy.
Le ho cucinate e gustate tutte e tre, e alla fine ho realizzato un misto tra le tre tecniche: differenze minime (frittura previa delle cipolle, riposo di mezz'ora delle patate fritte nel composto di uova sbattute e aggiunta dell'ultimo uovo appena prima della cottura in padella).
Ah, e ho dovuto comperare una padella del diametro di 15 cm, per poter fare la mia monodose: adesso possiedo 18 padelle, e considerando che friggo pochissimo, non mi spiego una quantità del genere. Ma si sa, melius est abundare, quam deficere...


Ho scoperto che hai ragione tu: la tortilla deve avere l'interno cremoso, se è troppo asciutta non è così buona (e se fai cuocere troppo la tortilla chips, peggio che andar di notte). Inoltre, dopo aver assaggiato la tortilla fatta da te, sono felicissima di poterla realizzare anch'io a casa mia!


TORTILLA DI PATATE CLASSICA


Per 1-2 persone

400 g di patate, tagliate in modo irregolare
3 uova
1/2 cipolla dorata affettata sottilmente
1 rametto di rosmarino
Sale
Pepe nero
Olio extravergine di oliva

1 padella di 15 cm di diametro


Scaldare 3 o 4 cucchiai di olio extravergine di oliva nella padella e farvi friggere la cipolla per 5 minuti.
Unire le patate e gli aghi di rosmarino, salare e friggerle, girandole ogni tanto perché si cuociano uniformemente.
Dopo 10-15 minuti le patate saranno dorate e cominceranno a bruciacchiarsi; spegnere la fiamma.

Mentre le patate cuociono rompere 2 uova in un recipiente molto capiente, e mescolarle insieme a una presa di sale per amalgamarle appena. Versarvi le patate e le cipolle fritte, stando attenti a non versare anche l'olio. Mescolare bene e far riposare per mezz'ora, perché i sapori si amalgamino.

Scaldare di nuovo la padella e aggiungervi se necessario altro olio.
Rompere il terzo uovo nel composto di uova, patate e cipolle e mescolare per amalgamarlo: si otterrà così una tortilla più cremosa. Assaggiare e regolare di sale (tranquilli, non morirete di salmonellosi 😆).
Versare il composto in padella e farlo rapprendere a fiamma medio-bassa per circa 3 minuti.

Voltare la tortilla: bagnare il coperchio piatto di una padella di circa 20 cm di diametro (oppure un piatto piano): in questo modo la tortilla scivolerà più facilmente in padella! Posizionare il coperchio sopra alla padella, quindi capovolgerla.

E' il momento del rimbocco: aiutandosi con un cucchiaio di legno, rimboccare l'uovo fritto lungo tutto il perimetro, come se si volesse rifare il letto: si otterrà in questo modo quel bel bordo arrotondato che caratterizza le tortillas ben fatte.
Far scivolare nuovamente la tortilla in padella e terminare la cottura per altri 3 minuti circa: dovrà risultare ben cotta all'esterno, ma leggermente cremosa all'interno.

La tortilla può essere gustata calda, tiepida o a temperatura ambiente: enjoy!




3 commenti:

  1. creatività "accorciata" più o meno ma x me rimani sempre tra le mie maestre preferite! grande ammirazione x te, sarà poco consolante però sappilo!

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  2. tre tortillas dei maestri, ovviamente tutte tecnicamente perfette nella tua realizzazione, e neanche una creativa. Secondo me non devi essere mortificata, in fondo così hai semplicemente espresso il tuo personale approccio alla cucina: imparare sempre e comunque, ponderando ogni sfumatura, valutando ogni sottile differenza, provando e riprovando per ottenere sempre il meglio del piatto. Che è poi il meglio di te, solida di certezze che hai faticosamente conquistato, educata al punto di non osare infilare una tua parola ad interrompere discorsi di oratori che ritieni più capaci. Posso sinceramente dirti che sbagli ad anteporre l'umiltà alla competenza? Ti sorprenderesti di quanto tutto questo imparare tacendo potrebbe regalarti, se lo esprimessi con parole tutte tue.

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  3. non ce l'hai fatta, ma hai sfornato la migliore tortilla fra tutte quelle che ho visto. E sei fra gli ultimi, quindi penso di poterlo dire con santa ragione. Punto :)

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