Se questo blog è nato per partecipare all'MTChallenge, è sicuramente cresciuto grazie allo Starbooks. Grazie a questo splendido progetto infatti, ho conosciuto Autori fantastici e sperimentato ricette che mai avrei cucinato altrimenti.
Il problema sta nella velocità vertiginosa a cui viaggia internet, che mi spinge ad archiviare in fretta anche libri e ricette validissimi, perché questo mese è finito e adesso bisogna recensire un nuovo libro... e così, mentre la biblioteca culinaria aumenta a dismisura, tanto che ho dovuto farmi fare una nuova libreria su misura l'anno scorso, io rischio di farmi sfuggire tanti piatti che pure ho amato sul momento.
Questa volta mi ha salvata la carissima Pellegrina, che mi ha chiesto dove avessi pubblicato una zuppa di lenticchie e qualcos'altro. Ah sì, la Dahl and Pumpkin Soup di Nigel Slater! Ma come, non l'avevo pubblicata anche qui? Rimedio subito!!!
La ricetta è di una facilità disarmante e rapidissima, nel giro di mezz'ora è pronta in tavola. E' quindi perfetta anche per i principianti o per chi ha poco tempo e deve mettere su la cena. Il risultato è una saporitissima zuppa speziata piuttosto leggera, a cui la guarnizione di cipolle e peperoncino regala una spinta in più.
DAL AND PUMPKIN SOUP - ZUPPA DI LENTICCHIE DECORTICATE E ZUCCA
Da: Nigel Slater - A Year in the Kitchen - Kitchen Diaries III
Per 4 porzioni:
250 g di zucca (peso lordo)
225 g di lenticchie rosse decorticate (io 250... per finire il pacchetto!)
1 - 1,2 l di acqua
1 piccola cipolla
2 spicchi d'aglio
1 pezzetto di zenzero grosso come una noce
1 cucchiaino di curcuma in polvere
1 cucchiaino di peperoncino in polvere
1 mazzetto di prezzemolo tritato grossolanamente (la ricetta originale prevede il coriandolo)
Sale
Per guarnire:
2 cipolle medie
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 peperoncini piccanti piccoli
2 spicchi d'aglio
Mondare la zucca ed eliminare i semi e la parte fibrosa, quindi tagliare la polpa a grossi dadi; tenere da parte.
Pelare la cipolla, tritarla grossolanamente e metterla in una pentola di medie dimensioni (circa 3 l) dal fondo spesso.
Pelare e schiacciare l'aglio e unirlo alla cipolla.
Sbucciare lo zenzero, tagliarlo a fettine sottili e aggiungerlo agli altri ingredienti nella pentola.
Unire le lenticchie, versare l'acqua fredda, accendere il fuoco a fiamma vivace e portare a bollore.
Abbassare la fiamma e far sobbollire vivacemente. Aggiungere la curcuma e il peperoncino, mescolare e far cuocere per 10 minuti.
Trascorso questo tempo unire la polpa di zucca a cubotti e proseguire la cottura per altri 10 minuti, o finché i dadi di zucca siano abbastanza teneri da poter essere infilzati da uno stecchino senza troppa fatica.
Preparare la guarnizione: pelare le cipolle e affettarle sottilmente ad anelli. Friggerle in padella nell'olio finché iniziano a colorirsi.
Tagliare i peperoncini a metà, eliminare i semi e affettarli finemente.
Pelare e affettare sottilmente gli spicchi d'aglio (io ho eliminato il germoglio dalle fettine, è una mia fissa) e unirli alle cipolle, insieme ai peperoncini.
Proseguire la cottura finché le cipolle non abbiano assunto un bel colore dorato.
Tenere da parte.
Alzare la fiamma sotto alla pentola della zuppa, facendo bollire fortemente per cinque minuti. Togliere dal fuoco e frullare tutto con il frullatore a immersione, fino a ottenere una crema liscia. Versare nella zuppiera, aggiungere il prezzemolo tritato e salare generosamente (secondo Slater questa zuppa è migliore con una quantità di sale maggiore del solito; devo dire che concordo con lui).
Servire nelle fondine con la guarnizione preparata.
Note della Apple Pie:
L'equilibrio delle spezie è semplicemente perfetto: è poco piccante e il grosso della piccantezza viene essenzialmente dal peperoncino nella guarnizione: quello che cuoce con la zuppa, insieme allo zenzero, si sente poco e si amalgama perfettamente all'insieme.
La ricetta originale prevede di lessare la zucca a parte, mentre la zuppa cuoce. Personalmente lo trovo uno spreco di acqua, gas, sostanze nutritive, tempo, energie e detersivo. Perché non cuocerla insieme agli altri ingredienti?
La ricetta originale prevede inoltre più liquidi: 1,5 l di acqua, un po' troppa per i miei gusti. Io ho provato a farla con 1,3 l e ancora risultava liquida, mentre 1 l d'acqua per me va benissimo. In fondo siamo sempre in tempo ad aggiungerla, no?
Avendo trovato e acquistato della curcuma fresca, ieri ne ho messo una radice lunga 3 o 4 cm, sbucciata e affettata finemente, mettendola a cuocere fin dall'inizio insieme a cipolle, lenticchie, aglio e zenzero. Molto buona anche così.
E' squisita e ringrazio ancora una volta Pellegrina per avermela ricordata: è stata la mia cena di ieri sera!
Da fare al più presto finché abbiamo ancora qualche zucca! Grazie un bacione cara e a presto!
RispondiEliminaHo una passione per il dal... e ogni tanto lo preparo anche io con la zucca... e questa versione è favolosa! mi segno la ricetta per rifarla al più presto! A presto LA
RispondiEliminaMagnifica, la vorrei oggi per pranzo, e se ne avanzasse, il bis a cena :-)
RispondiEliminaCome ti capisco. Anche per me tutto va a una velocità vertiginosa mentre io avrei tempi da bradipo. E mi sembra che mi lascio sempre indietro un sacco di cose che vorrei fare/leggere/approfondire. O come si fa?
RispondiEliminaSplendida zuppa, semplice ma con quelle cipolle che aggiungono un tocco davvero super.
Ciao Mapi! :-)
Cara Mapi ma grazie! Mi manca ancora il coriandolo, che a me piace e in questa ricetta ci va. Per fortuna che qui si trova facilmente al mercato, anche se il mercato non c'è tutti i giorni. Ho provato recentemente anche la radice di curcuma, contrariamente a quello che pensavo non mi pare abbia un sapore più intenso, forse un po' diverso quello sì, o forse noi siamo abituati a andare a pizzichi mentre ce ne vorrebbe molto di più. Oppure era una curcuma semplicemente farlocca!
RispondiEliminaTe la copio alla velocità della luce!!! Questa zuppa è fantastica!!!
RispondiEliminamamma miaaaa *____* deve essere buonissimo
RispondiEliminati seguo e mi farebbe piacere che anche tu lo facessi =)
http://lucia2506.blogspot.it/
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RispondiEliminae finalmente fu! opportunamente mondata di tutta la capsicina in circolo che mi averbbe fatto morire :P Incredibile come la sola curcuma con lzenzero possa profumare la verdura anche senza condimento.
RispondiEliminaDirei che si avvicina molto al mio ideale di ricettadicucinaquotidianadablog: semplice, rapida, non calorica, vegetale e non banale perché con un accordo professionale studiato e equilibrato.
Insomma quelle ricette difficili da trovare quanto necessarie tutti i giorni! L'opposto di Simple della Henry, insomma, che è ogni volta una botta pastrugliata di roba anche assai gustosa, per carità, ma dopo una maratona o dieci ore di cammino sui monti! La cucina casalinga di una volta, insomma, ma quando la giornata era tutta di lavoro fisico e case gelide.
Il coriandolo per me ci vuole assolutamente, del resto mi piace, l'acqua l'ho diminuita seguendo lo stesso rapporto tuo, e per il resto buon appetito!
Grazie!
EliminaSono contenta che ti sia piaciuta! :-)
EliminaIo me la faccio spesso, insieme al tomato curry, sempre di Slater: sono zuppe semplici, veloci, gustose e come dici tu non banali, perfette per le cene invernali... o di inizio primavera. ;-)
Onestamente non concordo con il tuo giudizio su Simple: ho scelto dal libro di Slater due ricette molto semplici e veloci, ma ti assicuro che anche nel libro della Henry ce ne sono. Tutto sommato ho fatto il suo hummus a partire dai ceci in scatola (non quello di carote, un altro) e non è niente male, e il pollo marinato allo yogurt richiede davvero pochissimo lavoro: io subito dopo aver preparato la marinatura (5 minuti di orologio) e messo a marinare il pollo (che per aprirlo a libro ci metti altri 5 minuti) passo subito a preparare la salsina di condimento, che frullo anziché lasciare i pezzi interi, poi copro e metto in frigo. Al momento di cuocere sgocciolo il pollo dalla marinata, lo metto in teglia, lo cospargo con la salsina del condimento (altri 5 minuti) e lo schiaffo in forno: ci mette un'oretta scarsa a cuocere, e intanto io mi dedico ad altro. Lo preparo ogni 15 giorni perché i nipoti lo reclamano, e davvero non richiede sforzi particolari. :-)
Un abbraccio.
Aspetta mi sono spiegata male. Io non dico affatto che le ricette di Simple non vengano come devono né che siano deludenti al gusto o lunghe e difficili da preparare! Dico che non sono quello che cerco perché a quel che si è visto per me sono sovrapiene! Almeno due proteine animali insieme, generosissime dosi di grassi panna inclusa ecc. ecc. Se non venissero l'avreste detto (e in un caso è stato detto). Ci credo che sono gustose, ma per la vita sedentaria che ormai facciamo sono "troppo", in questo senso non sono semplici. Sono un piatto della festa in senso casalingo e rilassato. Per tutti i giorni vanno bene per gli anglosassoni che passano da un eccesso all'altro: o vegani no carb, oppure di tutto di più per non parlare di robe ignobili come le proteine del latte aggiunte ai dolci ecc. che stanno purtroppo prendendo piede anche qui come "cucina sana e light" quotidiana. Che come ho detto spesso è quella che cerco sui blog (oltre alle dritte tecniche come la frolla che spero di fare un giorno o l'altro ma epr ora il massimo impegno possibile è quello da mescolo e inforno.)
EliminaCucina sfiziosa ma leggera che invece a mio modo di vedere somiglia più al dal, ecco, e non solo perché casualmente è vegana - io sono onnivora e intendo continuare a esserlo...
Comunque stasera è lì che mi aspetta.
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EliminaEcco Simple assomiglia di più a quel che si chiama ogg in un modo che non mi piace molto ma tant'è, comfort food.
EliminaSe vuoi la domanda che mi faccio io è: un libro si può, anzi si deve in primo luogo giudicarlo da quel che promette e mantiene - o non mantiene. Quindi ovvio che si debba verficare se la ricetta è fattibile, se non contiene errori, se sia scritta come si deve e in modo comprensibile, se non ci siano refusi ecc. ecc.
RispondiEliminaAppurato il lato tecnico
Dopodiché a me però rimane comunque l'interrogativo successivo: questa ricetta o questo libro riuscito o non riuscito, a quale modello alimentare economico e culturale si rifà? E soprattutto come voglio o posso o devo mangiare io? collima o no con questo testo? Posso considerarlo il libro da tutti i giorni, o il piatto della festa o cos'altro? o addirittura potrebbe essere un modo per introdurre abitudini che tanto geniali non sono (tipo la cucina con i prodotti pronti industriali, vedi snack, biscotti dubbi, frosting ecc?).
E ti dirò che per me la cucina da tutti i giorni stile dal è la più difficile da inventare e realizzare perché è quella che ha più limitazioni e che più facilmente diventa scadente o banale... anche se non ha sfide come la salsa spagnola!
Ecco, a questo punto entrano in gioco i discorsi che facevo prima.
e comunque ti voglio proprio vedere sulle terrine, stavolta! il tuo lato grande cuisine belle époque potrà scatenarsi. Peccato non sia stagione di foie gras! ma ci sono ancora le ostriche... :-P crude, s'intende! i frutti di mare andrebbero mangiati crudi, con sprezzo del pericolo... ma poi tutto il pesce mi piace soprattutto crudo.
EliminaCara Pellegrina, mi piacciono le discussioni con te perché mi offri sempre tantissimi spunti veramente molto interessanti; sono anche complessi, ma diversamente non sarebbero interessanti. :-)
RispondiEliminaIn questo momento non ho tempo di rispondere a tutti, quindi parto dal penultimo: purtroppo mi sono ritirata dall'MTChallenge dall'inizio di quest'anno, perché il lavoro è sempre più impegnativo, arrivo a casa alla sera drenata di tutte le energie e nel week-end ho solo bisogno di riprendermi. L'MTC richiede uno sforzo notevole in termini di studio prima, e di creatività dopo. Mi sto mangiando le mani fino al polso perché la sfida sulle terrine è favolosa, assolutamente nelle mie corde... ma proprio non ce la faccio, non ci sono né con la testa, né con il fisico (sabato scorso ho dormito praticamente tutto il giorno, due ore alla mattina e 4 al pomeriggio, e quando sono andata a letto alle 23 mi sono addormentata immediatamente e ho dormito fino alle 8 di domenica mattina, per dirti come sono messa).
Per gli altri splendidi spunti ci aggiorniamo, intanto ti ringrazio dal più profondo del cuore: sei la mia follower preferita in assoluto!!!
Cara Mapi, be' che dire: sono piuttosto confusa, perché nel mio intimo sono convinta di dare sempre l'impressione di essere una gran rompiscatole confusionaria. L'idea che qualcuno trovi stimolante quel che dico mi fa un effetto sorprendente, mi lascia stupefatta, e mi confonde. Ovviamente mi fa molto piacere, dato che poi io non sono una foodblogger e non possiedo l'esperienza o la tecnica di chi lo è.
EliminaCiò posto TU DEVI fare almeno una terrina. Dovesse essere la terrina del letargo! La terrina della celebrazione post vittoria. La terrina simbolo della sfida.
Ti confiderò una cosa. Qui c'è un foie gras in scadenza era già in frigo quando sono arrivata. Siccome devo scrivere una cosa difficile, non riesco a farlo, perché gli altri che girano in casa non si sono mai azzardati e sono l'unica che almeno ua volta l'ha visto fare. Eppure sono così presa che rischiamo di commettere il sacrilegio!!! di vedere un giorno il foie gras partire starnazzando fra sé e sé come le oche di primavera verso la poubelle. Quindi ti capisco!
Non lo so. Ma inventati una terrina prima o poi (anzi magari tre, scadenzate: una di carne una di pesce e una vegana senza soia!).
E grazie davvero dell'apprezzamento.