Ogni anno è
sempre la stessa storia: rientro dalle ferie estive con il freezer
perfettamente sbrinato e vuoto e mi riprometto solennemente di tenerne
rigidamente sotto controllo il contenuto, riempiendolo e svuotandolo in continuazione.
Poi vado a fare
la spesa – e per la prima spesa dopo le vacanze vuoi non allargarti un poco? Frutta e
verdura sono ancora invitanti, poi magari un po’ di carne,
toh, c’è quel taglio che cercavo da tempo per provare la tal ricetta, che tanto
il freezer è vuoto e a breve cucino, fotografo e mangio tutto.
Autunno e
inverno trascorrono così, con il riempimento che è sempre più veloce dello
svuotamento (ma la colpa non è mia: sono gli alimenti ad essere ingombranti…).
Poi viene Natale, si cucina sempre troppo e avanza un sacco di roba che
non si consuma certo in un giorno o due, e quindi vai di congelatore. Passate le feste arrivano i primi sussulti di coscienza e mi riprometto di mettermi a
dieta, quindi l’operazione smaltimento freezer subisce una battuta d’arresto.
Dopo 15 giorni decido che fa troppo freddo per tagliare le calorie e riprendo a mangiare a quattro palmenti,
ma continuo anche a provare ricette sfiziose in quantità sempre superiori al mio
consumo, e il congelatore comincia a essere sovraccarico. Maggio mi sorprende
con i primi caldi (non quest’anno a dire il vero) e inizio a pensare che forse
dovrei cominciare seriamente a svuotare il freezer. In giugno sono convinta di
avere ancora tutto il tempo e l’operazione non procede abbastanza in fretta, ma
per lo meno comincio a tirare fuori fondi, jus e salse spagnole preparati in
abbondanza nei mesi freddi, grazie ai quali rimedio
qualche porca figura all’MTC; ma arrivo ai primi di luglio con il congelatore
ancora stracolmo e l’urgenza disperata di svuotarlo in un mese circa.
Ricordo ancora con
orrore il rientro dalle ferie di alcuni anni fa: un intervento chirurgico
imprevisto a metà luglio mi ha costretta a una lunga convalescenza da mammà,
lasciando il congelatore pieno. Siamo partiti insieme per la bella Sicilia e
qualche giorno prima del rientro un temporale ha fatto saltare la luce in casa:
vi lascio solo immaginare che cosa ho trovato al mio rientro, e da allora la
necessità di svuotare tutto è diventata un’ossessione.
Quindi quest’anno
niente prova costume: magno a più non posso e svuoto freneticamente quel
benedetto congelatore, giurando a me stessa: “congelatore zeppo ai primi di
luglio? Mai più”.
La ricetta di
oggi non mi ha svuotato il freezer, ma il frigorifero: avevo acquistato due bei filettoni di baccalà sotto sale ma poi per un motivo o per l'altro non li avevo cucinati, ed erano lì che si aggiravano per il frigo. L'altro ieri sera mi sono decisa a metterli a bagno per dissalarli e ho proseguito l'operazione per 3 giorni cambiando l'acqua mattino e sera.
A tutta prima li volevo utilizzare per preparare i fish kebabs di Ottolenghi, ma poi mi è venuto in mente che in quel meraviglioso libro ci sono un sacco di ricette che vorrei provare e così ho optato per un'altra preparazione. Come tutte quelle di Yotam è la fine del mondo: speziata e stuzzicante, buonissima (se amate la cucina medio-orientale).
Ho solo ridotto le quantità di cumino, che per il mio palato sono un po' forti :-) e con questa ricetta partecipo allo Starbooks Redone.