mercoledì 16 gennaio 2013

Petto d'anatra arrosto con salsa di more - ricomincia lo Starbooks!


No, non siete voi ad avere le traveggole, sono io che ho sbagliato.

La ricetta parla chiaramente di more, nella foto ci sono dei mirtilli.

Probabilmente è un chiaro sintomo che ho bisogno di ferie - ho lavorato durante il periodo delle festività natalizie e d'inizio anno - fatto sta che ho letto molto chiaramente
"blackberry", ma ho pensato istantaneamente "blueberry" e non mi sono interrogata neppure per un istante.

Il punto di domanda sulla testa mi è spuntato alla prova assaggio: la salsa era un po' dolcina e necessitava di un correttivo. Ho provveduto ad aggiustarla con una cucchiaiata di aceto di lamponi, ma intanto sono andata a riprendere il libro, ho compreso il mio errore e mi sarei francamente presa a sberle.
E' solo che avevo fatto fatica a trovare il petto d'anatra da solo (tendenzialmente i macellai cercano di venderti tutta l'anatra), avevo trovato le condizioni di luce perfette per le foto e non avevo più tempo, quindi apro lo Starbooks di gennaio con una ricetta che andrebbe fatta con un ingrediente, ma ne contiene un altro.



Ma partiamo dal principio: per lo Starbooks di gennaio abbiamo testato per voi un libro che, almeno finora, si è rivelato delizioso e ben fatto. 
Ispirato a una nota serie televisiva che è giunta alla terza stagione, Downton Abbey, è impaginato nello stile dell'epoca, in un gradevole color seppia, e non contiene neanche una fotografia. Questo per me è un segnale positivo: l'editoria culinaria ci ha abituati a libri con foto invitanti e ricette spesso deludenti, mentre qui finalmente abbiamo l'assenza di immagini, a cui fa da contraltare l'impeccabilità e la cura con cui sono scritte le ricette. 

Le ricette si succedono secondo l'ordine delle portate in una cena di epoca Edoardiana, e ognuna di queste è corredata da una nota sulle preferenze o le occasioni di consumo da parte dei protagonisti di Downton Abbey, e una notizia che può riguardare le origini del piatto, il bon ton dell'epoca o curiosità legate alla portata.


Una ulteriore suddivisione del libro distingue le ricette destinate alla tavola dei Piani Alti e quelle cucinate per il sostentamento della servitù, perché se i nobili Upstairs mangiavano pâté de foie gras, gli stessi manicaretti non venivano di certo consumati ai piani bassi. Ecco allora sfilare davanti a noi cibi meno raffinati ma sicuramente nutrienti, per sostenere il durissimo lavoro della servitù, tenendo presente che cibo meno raffinato non è assolutamente sinonimo di piatti meno buoni, e che talvolta parliamo di vero e proprio comfort food.

La ricetta che presento oggi è decisamente da Piani Alti: un saporito petto d'anatra grigliato, accompagnato da una deliziosa salsa di more. L'abbinamento è azzeccatissimo, ma se come me sbagliate frutto basterà correggere l'eccessiva dolcezza della salsa con uno o due cucchiai di profumato aceto di lamponi.


Prima di leggere la mia ricetta però vi invito a passare dalle altre Starbookers, che hanno preparato:

Alessandra - Menù Turistico: Edwardian Tikka Masala Chicken
Patrizia - Andante con gusto: The Grief Apple Tart
Stefania - Araba felice in cucina: Creamy Russet Leek Soup
Roberta - Le chat égoiste: Filet Mignon con foie gras e salsa al tartufo
Cristina - Vissi d'arte e di cucina: Classic Vanilla Rice Pudding
Alessandra - Ale Only Kitchen: Soupe à l'Oignon
Emanuela - Arricciaspiccia: Mrs Isabel Crawley's Smoked Salmon Sandwich + Cucumber Sandwich

E ora passiamo al mio

lunedì 14 gennaio 2013

Salsa Spagnola e Salsa Demi Glace


Se fossi una persona costante e brava a programmare, farei una rubrica settimanale o magari quindicinale, o mensile... insomma una rubrica periodica dedicata alle basi di cucina. Siccome invece la programmazione non è nel mio DNA e mi dedico alle basi quando me ne viene l'ispirazione, i post dedicati a questo importante argomento sono sporadici come sporadica ne è la preparazione.

lunedì 7 gennaio 2013

Calzoncelli al salmone e aneto


Una vecchia superstizione di Capodanno vuole che la prima persona che una donna debba incontrare il primo giorno dell'anno al di fuori dalle mura domestiche sia un uomo.
Non essendo superstiziosa non ci ho mai fatto caso, ma un'amica con cui quest'anno ho trascorso l'ultimo dell'anno ha ricordato la cosa a tutte le donne presenti, facendomi

martedì 1 gennaio 2013

Ravioli di cotechino e lenticchie in salsa di fagioli (Massimo Bottura)


Oooooocchei, anche quest'anno il grosso delle feste natalizie è passato, con il suo carico di bellezza - il piacere di ritrovarsi, la gioia che brilla negli occhi dei bambini, le chiacchiere rilassate tra amici, la magia, la commozione e l'incanto sempre rinnovati della Messa di mezzanotte - e di fatica, in specie la fatica di cucinare (perché è un piacere, sì, ma costa anche fatica e tempo!). 

Terminate le abbuffate, che per me sono state anche meno del solito perché quest'anno abbiamo scelto di preparare poche portate ben scelte e calibrate, che incontrassero il gusto di grandi e piccini, si pone il duplice problema dello smaltimento degli avanzi e... delle calorie di troppo.

Per l'eccesso di calorie personalmente rimando tutto a dopo l'Epifania: al momento urge smaltire gli avanzi, specialmente quelli del cenone di Capodanno. 


Comincio proprio da quest'ultimo, proponendovi dei ravioli farciti con cotechino e lenticchie. Io ho preparato tutto ex novo, ma nulla vi impedisce di utilizzare quanto avanzato dalla tavola di ieri sera. Geniale l'idea di terminare la cottura del cotechino al vapore del Lambrusco: il pezzo si sgrassa meglio e acquisisce un profumo delizioso, direi quasi... inebriante! :-)


TANTI AUGURI A TUTTI DI UN BUON 2013!!!!!

giovedì 27 dicembre 2012

Scones con salmone Gravlax, pomodorini e capperi


Ricordate il salmone "radioattivo" di Marie Curie? Altro non era che un salmone Gravlax marinato in barbabietola rossa frullata. 
Questi deliziosi scones, un po' laboriosi ma certamente saporiti, utilizzano quello per un

sabato 22 dicembre 2012

Idee per il menù della Vigilia

Tra pochi giorni il Natale verrà anche nel 2012, in barba ai Maya e a tutti gli allocchi che hanno creduto alle sciocchezze propinateci negli ultimi due anni.

In un mondo sempre più frenetico dove le cose da fare hanno la precedenza sulla vita da
vivere, siamo tutti trascinati in un vortice e ci affanniamo a rincorrere il tempo, che non basta mai. Io non faccio certo eccezione e in questo mese di dicembre ho pubblicato pochissimo perché tra impegni di lavoro e di famiglia ho avuto davvero molto poco tempo a disposizione per cucinare (e anche pochissima luce per fotografare). Per questo Natale quindi non vi propongo ricette nuove, ma qualche idea per i vostri menù, con ricette tratte dal mio blog.

Parto dalla Vigilia di Natale, cena che tradizionalmente è a base di pesce. Quelle che seguono sono alcune ricette che ho pubblicato sul blog, a cui attingere per comporre un menù.

Attenzione alle poche, semplici regole della costruzione del menù, che è un percorso degustative in cui le papille e i sensi vengono accompagnati in un crescendo di sapori, consistenze e colori. Evitare quindi di accostare sapori troppo forti, magari discordanti tra loro; scegliere la portata principale e valorizzare quella, accompagnandola da portate più delicate, e così via.
In teoria gli antipasti non andrebbero mai serviti a cena, che dovrebbe caso mai essere preceduta da un aperitivo; io comunque un po' di antipasti li metto: aumentando le dosi possono diventare dei secondi piatti.