Questo week-end avevo un mare di cose da fare e pochissimo tempo per farle; non a caso me ne sono rimaste indietro un paio. ^_^ Stavo organizzando i tempi e la spesa, quando mi ha chiamata mia madre: mi andava bene festeggiare il mio compleanno in famiglia
domenica? Sì, certo che mi andava bene; allora tutti a casa sua, invitiamo anche il cugino e, senti, non è che al dolce ci potresti pensare tu?
Per la prima volta avrei preferito che non me lo chiedesse, ma ovviamente ho accettato: mi stava mettendo in piedi un intero menù, potevo ben preparare il dolce, no?
La scelta era ovvia per me: la
Old Fashioned Chestnut Cake di Raravis, che in famiglia ha riscosso talmente tanti consensi, da essere catalogata come migliore della Sette Veli. Agguanto quindi il mazzo di fogli con le ricette che preparo più spesso, che tengo sul leggio della cucina, e mi metto a sfogliarlo. Sorrido perché andando a ritroso vedo la stampa di tutte le ricette dell'
MTC degli ultimi 6 mesi, mi dico
ah, già scorrendo le ricette che vorrei fare entro la fine dell'anno, ma della
Old Fashioned non vedo l'ombra e a quel punto mi ricordo che avevo archiviato un bel po' di ricette, qualche tempo fa.
Non avevo voglia di tirare giù quel pesante faldone, ma siccome nel frattempo ho comperato il bellissimo libro di Nigella che aveva ispirato Alessandra per la versione chestnut, ho preso quello dalla libreria. Avevo appena cominciato a sfogliare la sezione dedicata al cioccolato, quando l'occhio mi è caduto su questo dolce sontuoso e subito mi è venuta voglia di provarlo.
E' molto semplice e veloce da preparare, la base può anche essere fatta in anticipo mentre è meglio che la ganache venga fatta il giorno in cui lo si consumerà; gli ingredienti erano tutti in casa, così ho rotto gli indugi e mi sono messa all'opera.
Il risultato? Mia cognata mi ha detto che nella sua classifica personale ha scalzato la Old Fashioned, cosa che francamente non ritenevo possibile; il dolce è stato spazzolato con mucho gusto, e l'ultima fetta avanzata è stata messa in palio a tombola e in seguito è divenuta oggetto di negoziazione tra mia cognata e il Dolce Principe (indovinate chi ha vinto? ^_^). Insomma, un successo strepitoso che francamente non mi aspettavo. E, last but not least, questo dolce è completamente gluten-free grazie al pistacchio che, ridotto in polvere, prende il posto della farina. Meglio di così... :-9
Ho lasciato alla ricetta il nome originale, il che spiega come mai la parola pistacchio sia scritta con una c sola. ;-)
Un'avvertenza sulle foto: dovendo trasferire la torta nel porta-torte per portarla dai miei, ho versato meno glassa in modo da poterla ritoccare in caso di danni da spostamento. I danni non ci sono stati, ma dalle foto la torta sembra meno ricca di quanto non sia in realtà.
Posso solo dirvi di provare a farla: è una goduria unica!!!!