venerdì 25 novembre 2011

Raviolone di mare


Seconda puntata del progetto (St)rè Chic che vede coinvolte le (St)renne fondatrici e le
(St)renne per un mese, vincitrici della prima tornata del contest gluten-free di Stefania. Il tema è la tavola delle feste e invito anche voi a partecipare alla seconda tornata del contest, che scade il 10 dicembre, proponendo ricette gluten-free da presentare per le prossime Feste: avrete la possibilità di diventare anche voi (St)renne per un mese partecipando al nostro backstage, pubblicando la vostra ricetta per il prossimo progetto delle (St)renne nell'ultima settimana del progetto e partecipando all'estrazione del superbo premio finale: un week-end per due persone al Baglio Costa di Mandorla nel trapanese, sulla via del sale e del vino.

Come di consueto ci passiamo il testimone: lunedì pubblicano Ale e Dani, martedì Annalù e Fabio, mercoledì Stefania, giovedì Flavia e venerdì io; in coda a noi, nel corso della quarta settimana, pubblicheranno anche Emanuela, Eleonora, Giulia, Mai e Stefania, perché quando si fa festa è bello essere in tanti! :-D

mercoledì 23 novembre 2011

Blinis integrali alla birra con uova di lompo (E. Knam)


Chi mi conosce sa che una delle mie passioni insieme al pane è la birra, che non a caso è stata definita "pane liquido" dato che gli ingredienti sono gli stessi: farina di cereali, lievito e acqua.

lunedì 21 novembre 2011

Polpette di baccalà in conchiglie di briséé con gelatina di pomodoro


Ogni volta che mi metto a lavorare per l'MT Challenge non posso fare a meno di ringraziare in cuor mio Alessandra per avere importato dagli States questo splendido contest, dandogli però un taglio tutto italiano: laddove infatti nella terra di origine ci si limita a replicare

venerdì 18 novembre 2011

Christmas Pudding al triplo cioccolato




Sono ripartite le (St)renne, e sono ripartite alla grande: a un anno esatto dalla fondazione del gruppo, nato da un'idea geniale di Alessandra Gennaro, ci siamo ritrovate con una "stalla allargata" a parlare della tavola delle feste. Il merito dell'allargamento del gruppo è tutto di Stefania, che ha indetto il contest "(St)renne sì, for gluten-free" nel corso del quale i partecipanti devono reinterpretare il tema delle (St)renne in chiave gluten-free. Il contest si svolge nell'arco di 9 mesi (astenersi spiritosoni ^_^) ed è partito in settembre. I giudici siamo noi (St)renne Fondatrici e scegliamo di volta in volta le 5 ricette che secondo noi hanno interpretato meglio il tema trasformando ricette normali in ricette senza glutine senza usare prodotti dietoterapici. I vincitori di ogni edizione diventeranno (st)renne per un mese, partecipando al nostro backstage e pubblicando le loro ricette in coda alle nostre, nell'ultima settimana del progetto. Tra tutti i vincitori dei singoli temi, le (St)renne selezioneranno il vincitore finale, che avrà uno splendido premio: un week-end per 2 persone nello splendido Baglio Costa di Mandorla a Petrosino (TP). 



Le vincitrici della prima tornata del contest sono state Emanuela di Arricciaspiccia, Eleonora di Burro e Miele, Mai de Il Colore della Curcuma, Stefania di Profumi & Sapori e Giulia di Rossa di Sera
Da oggi per 3 settimane le (St)renne pubblicheranno le loro proposte per la tavola delle feste; la quarta settimana sarà il turno delle (St)rennine, come le abbiamo affettuosamente soprannominate, e naturalmente anche le loro ricette finiranno nel pdf ufficiale delle (St)renne. 

A scanso di equivoci preciso subito una cosa: le ricette delle (St)rennine potranno non essere gluten-free, per rientrare nel pdf. Se però loro vogliono partecipare anche a questa tornata del contest, possono pubblicare una ricetta gluten-free: chi ha detto che non si può vincere due volte il premio parziale? :-D


Passiamo adesso al tema delle (St)renne: la tavola delle feste. Chiaramente le prime feste a cui ci viene da pensare sono quelle natalizie che si stanno avvicinando a grandi passi, ma proporremo in generale dei piatti da gran festa, quella che vede la famiglia riunita attorno a una tavola imbandita, dove il cibo è la sinfonia che fa da sottofondo alla gioia di stare insieme.


Come prima ricetta ho pensato di proporre l'inglesissimo Christmas Pudding, nella versione del mio adorato Paul A. Young, l'uomo che mi ha conquistata nel momento in cui ho assaggiato i fondant con ganache al basilico preparati seguendo la sua ricetta. 
Non avevo mai preparato questo dolce in vita mia, e quando ho letto nell'introduzione alla ricetta “se solo una volta nella vita preparerete un Christmas Pudding, allora fate questo” ho pensato: OBBEDISCO!!!!! :-D


Il Christmas Pudding va preparato con un certo anticipo rispetto alla data di consumo, perché deve maturare al fresco (in una camera non riscaldata, ho letto da qualche parte; in balcone ben riparato dentro un armadietto, ho deciso io). Ho consultato diverse ricette e ho constatato che i tempi di maturazione del dolce variano parecchio dall'una all'altra. La ricetta più comune viene preparata l'ultima domenica di novembre, detta stirrup Sunday (domenica del mescolamento) perché è tradizione che ciascun membro della famiglia agguanti il cucchiaio di legno e dia una bella mescolata all'impasto del pudding esprimendo un desiderio per l'anno a venire. 
Ho però visto anche ricette che richiedono fino a 3 mesi di maturazione. 
Nel libro di Paul viene riportato quanto segue: idealmente, il pudding non dovrebbe essere consumato prima di otto settimane dalla preparazione
Insomma, ognuno si regoli come crede, io ho cominciato a prepararlo il 28 ottobre per gustarlo a Natale (barando di un paio di settimane); mi dispiace che a causa della tempistica di programmazione delle (St)renne sono costretta a pubblicare solo oggi la ricetta. 
Attualmente il mio Christmas Pudding è quindi in pieno work in progress e le immagini del prodotto finito sono state prese dal web per darvi un'idea del risultato finale; mie sono invece le fotografie delle varie fasi, e aggiornerò questo post con la foto finale del pudding fatta da me quando lo servirò in tavola, completo di commenti su consistenza e sapore.
Chiaramente non è un dolce per bambini, dato l'elevato tenore alcolico.

Avrei potuto usare un frullatore o la planetaria per prepararlo, ma ho voluto ricorrere al caro, vecchio cucchiaio di legno (quello destinato alle sole preparazioni dolci, ovviamente), per cercare di immedesimarmi in una tradizione secolare a me sconosciuta e nella quale voglio entrare in punta di piedi.

Quando ho letto della cottura a bagnomaria in una pentola capiente mi sono congratulata con me stessa: una decina di giorni prima di cimentarmi avevo infatti acquistato una bella pentola da brodo della capacità di 10 litri perché ero stufa di mettere in mezzo 3 pentole ogni volta che preparavo il brodo di carne. Curiosamente, il battesimo di questa pentola è avvenuto con questa ricetta di Paul: quale migliore auspicio per i suoi usi futuri? :-)

mercoledì 16 novembre 2011

Bloody Mary e baccalà fritto

Ci risiamo: è partito l'MTC di novembre, e il tema è uno dei miei preferiti: il baccalà. Baccalà alla livornese per la precisione, proposto dalla bravissima Cristina di Insalata Mista, che si è aggiudicata la sfida di ottobre e che ha voluto così rendere omaggio alla sua città di adozione. 
La ricetta, deliziosa e certamente "non adatta agli stomachi deboli" come diceva l'Artusi, mi è piaciuta parecchio. L'ho preparata subito secondo la ricetta passataci da Cristina, ma ero così affamata che l'ho divorata senza nemmeno pensare di fotografarla. Poi mi sono venute un paio di idee, e oggi vi illustro la prima perché occorre bene cominciare dall'inizio... e il pasto comincia con l'aperitivo, no? ^_^


BLOODY MARY E BACCALA'


lunedì 14 novembre 2011

Chocolate Pistachio Cake (Nigella Lawson) - Gluten-Free!!!!


Questo week-end avevo un mare di cose da fare e pochissimo tempo per farle; non a caso me ne sono rimaste indietro un paio. ^_^ Stavo organizzando i tempi e la spesa, quando mi ha chiamata mia madre: mi andava bene festeggiare il mio compleanno in famiglia
domenica? Sì, certo che mi andava bene; allora tutti a casa sua, invitiamo anche il cugino e, senti, non è che al dolce ci potresti pensare tu? 
Per la prima volta avrei preferito che non me lo chiedesse, ma ovviamente ho accettato: mi stava mettendo in piedi un intero menù, potevo ben preparare il dolce, no?
La scelta era ovvia per me: la Old Fashioned Chestnut Cake di Raravis, che in famiglia ha riscosso talmente tanti consensi, da essere catalogata come migliore della Sette Veli. Agguanto quindi il mazzo di fogli con le ricette che preparo più spesso, che tengo sul leggio della cucina, e mi metto a sfogliarlo. Sorrido perché andando a ritroso vedo la stampa di tutte le ricette dell'MTC degli ultimi 6 mesi, mi dico ah, già scorrendo le ricette che vorrei fare entro la fine dell'anno, ma della Old Fashioned non vedo l'ombra e a quel punto mi ricordo che avevo archiviato un bel po' di ricette, qualche tempo fa.
Non avevo voglia di tirare giù quel pesante faldone, ma siccome nel frattempo ho comperato il bellissimo libro di Nigella che aveva ispirato Alessandra per la versione chestnut, ho preso quello dalla libreria. Avevo appena cominciato a sfogliare la sezione dedicata al cioccolato, quando l'occhio mi è caduto su questo dolce sontuoso e subito mi è venuta voglia di provarlo.

E' molto semplice e veloce da preparare, la base può anche essere fatta in anticipo mentre è meglio che la ganache venga fatta il giorno in cui lo si consumerà; gli ingredienti erano tutti in casa, così ho rotto gli indugi e mi sono messa all'opera.
Il risultato? Mia cognata mi ha detto che nella sua classifica personale ha scalzato la Old Fashioned, cosa che francamente non ritenevo possibile; il dolce è stato spazzolato con mucho gusto, e l'ultima fetta avanzata è stata messa in palio a tombola e in seguito è divenuta oggetto di negoziazione tra mia cognata e il Dolce Principe (indovinate chi ha vinto? ^_^). Insomma, un successo strepitoso che francamente non mi aspettavo. E, last but not least, questo dolce è completamente gluten-free grazie al pistacchio che, ridotto in polvere, prende il posto della farina. Meglio di così... :-9
Ho lasciato alla ricetta il nome originale, il che spiega come mai la parola pistacchio sia scritta con una c sola. ;-)

Un'avvertenza sulle foto: dovendo trasferire la torta nel porta-torte per portarla dai miei, ho versato meno glassa in modo da poterla ritoccare in caso di danni da spostamento. I danni non ci sono stati, ma dalle foto la torta sembra meno ricca di quanto non sia in realtà. 
Posso solo dirvi di provare a farla: è una goduria unica!!!!