L’avevo detto,
no, che questa ricetta mi sta ispirando un sacco di rivisitazioni? Il merito è
tutto di Cristian, vincitore a sorpresa dell’MTC di maggio, che non solo ci ha
regalato la meravigliosa ricetta della sua famiglia, ma l’ha anche arricchita
con note e ricordi personali che mi hanno fatto letteralmente sognare.
Quella che
presento oggi è la terza idea in ordine di tempo che mi è venuta in mente. Mentre la realizzavo me
ne sono venute in mente un sacco di altre, ma maggio è un mese molto pieno con
il lavoro e non so se riuscirò a realizzarle tutte.
Sono già
dispiaciuta per le idee che rimarranno tali (ma non è escluso che le realizzi
più avanti, al di fuori della gara), ma intanto comincio a proporvi questa
interpretazione. Ricordiamo tutti, vero, che il termine Tiella designa la teglia di coccio e non una ricetta specifica? Abbiamo notato, vero, che in ogni ricetta di Tiella si specifica il contenuto del coccio, grazie alla preposizione semplice "di"? Ecco, questa è una ricetta in teglia di coccio. Quindi è
una Tiella. Tiella di.
TIELLA DI RISO, PATATE E VONGOLE VERACI AL TIMO
Per 2-3 persone
1 kg di vongole
veraci
200 g patate
150 g riso Roma
100 g cipolla
dorata
10-15 pomodorini
di Pachino
1 spicchio d’aglio
finemente tritato
25 g Parmigiano
Reggiano delle Vacche Rosse grattugiato
25 g di Pecorino
Romano grattugiato
5 o 6 rametti di
timo fresco (se avete il timo limone, è il top!)
½ bicchiere di
vino bianco secco
Olio extravergine
di oliva
Ecco, qui mi sono
arresa. Ho aperto cozze e ostriche a crudo (tranne che nella prima ricetta), ma
con le vongole non ce l’ho fatta: erano troppe e ho fatto ricorso alla padella.
Far spurgare le
vongole per 12 ore in abbondantissima acqua fredda con un cucchiaino di sale, tenendole
in frigorifero: butteranno fuori la sabbia al loro interno.
Metterle in un’ampia
padella, coprire e porre su fiamma viva per 2 minuti scuotendo continuamente la
padella, in modo che si aprano tutte. Scartare quelle rimaste chiuse, sgusciare
le altre mettendole in una ciotola, infine filtrare la loro acqua attraverso un
colino mettendola nella ciotola insieme alle vongole. Unirvi ½ bicchiere di
vino bianco secco e riporre in frigorifero. Il sale contenuto nell’acqua delle
vongole sarà sufficiente a dare sapidità a tutto il piatto, quindi non è
necessario aggiungerne altro.
Sbucciare e affettare
finemente patate e cipolle con la mandolina, le fette devono avere lo spessore
di 1-2 mm.
Lavare i
pomodorini e tagliarli in quarti, poi tagliare gli spicchi a metà (fatelo per
il largo, inutile complicarsi inutilmente la vita.
Tritare molto
finemente lo spicchio d’aglio, avendo cura di eliminarne il germoglio centrale,
che è indigesto.
Mettere tutte le
verdure e l’aglio in una capace terrina e mischiarle un po’ perché si
amalgamino bene. Sciacquare i rametti di timo, asciugarli tamponandoli
delicatamente e staccarne le fogliette, mettendole insieme alle verdure in modo
che si distribuiscano bene.
Sciacquare il
riso in un colapasta dai buchi piccoli per eliminare l’eccesso di amido, fino a
quando l’acqua non risulta abbastanza limpida. Farlo sgocciolare, mentre si
monta la Tiella.
Preriscaldare il
forno a 160 °C in modalità statica.
Versare sul fondo
di una teglia di coccio o di ceramica (va bene anche il pyrex, evitare assolutamente
i metalli, che conducono troppo il calore) un filo d’olio e distribuirvi metà
delle verdure in uno strato uniforme.
Distribuire
uniformemente il riso in uno strato sottile sopra le verdure e compattarlo con
delicatezza (non vogliamo far schizzare i pomodorini, vero? J): in
cottura si gonfierà e lo strato sarà più consistente.
Distribuire le vongole
sopra il riso in modo da formare uno strato uniforme e spolverare con metà dei formaggi grattugiati, mischiati
tra di loro. Distribuire sulle vongole le restanti verdure in uno strato
uniforme e versare sopra al tutto l’acqua dei frutti di mare mischiata al vino.
Se necessario aggiungere ancora un pochino di acqua per arrivare a filo delle
verdure (ma anche un pochino meno). Spolverare le verdure con il rimanente formaggio,
irrorare con un filino di olio extravergine di oliva e infornare per un’oretta,
fino a quando non si sarà formata una crosticina dorata sulla superficie. Se la
crosticina stentasse a formarsi, alzare la temperatura a 200 °C 10-15 minuti
prima del termine della cottura (da me si è formata senza alcun problema).
Togliere la
Tiella dal forno e farla intiepidire, prima di servirla.
Ah, l’estate e i
suoi meravigliosi sapori!!! Ma aspettate, che mi è venuta voglia di fare un’altra
Tiella… :-)
che meraviglia !!! un mix di gusti meravigliosi...
RispondiEliminaGrazie! :-)
EliminaIn effetti non era male. ;-9
Allora, a questo punto ho esaurito tutte le mie parole e credo tu sappia quanto ciò risulti difficile, per commentare le tue creazioni eccellenti! Dovrò ripetermi: mi inchino alla tua competente e brillante fantasia!
RispondiEliminaGrazie Mapi
Dani
La nota alcolica mi intriga moltissimo! Aspetto la prossima con piacere!
RispondiEliminauna tiella un po' "briaha" insomma :)
RispondiEliminagrande Mapi!
Ancora complimenti..per la ricetta e per l'inventiva!!
RispondiEliminaMi hai convinta definitivamente con "Tiella di" ;)
RispondiEliminaP.s. Sarò ripetitiva, ma un po' di spazio agli altri lo devi anche lasciare, non puoi vincere sempre tu! ;)
Ciao Mapi!
RispondiEliminaE ci mancherebbe pure che mi sgusci le vongole a crudo!
Quest'estate ho deciso, rifarò tutte le tue tielle :-)
Sono una più bella dell'altra, questa è un po' più classica ma tu l'hai resa particolare con l'aggiunta del timo.
A questo punto, all'insaputa di tutti e in qualità di terzo giudice, ti conferisco la laurea honoris causa di taieddhratrice ufficiale :-)
A parte gli scherzi, grazie mille!
Cristian
no, un attimo, cristian: tu, la mapi, non la conosci. Ora, la prossima volta, ti sguscerà le vongole a crudo. Quella dopo, lelumachine. E sta andando a fare un corso dal fachiro, perchè vuol provarci pure con i ricci... :-)
EliminaL'honoris causa gliela dò anch'io... ma in altra materia. E comunque, prima aspetto che passi l'attacco di taieddhrite- e poi, ci facciamo su un bel convegno, dal titolo "far arrabbiare la Mapi: conviene, oppure no?
e la risposta - ahilei- è sì sì ssì!!!!!
Mapi, anche tu le vongole veraci! C'è telepatia ;-)
RispondiEliminaPerò nella tua taieddhra c'è il vino che effettivamente ci sta benissimo!!! :-P
Questa ragazza è un genio della cucina ;-)
Baci
Anna Luisa
Sappi che se quest'estate, complici le cozze pugliesi, mi toccherà mangiare ogni giorno una taieddhra diversa Mapi's style, te la farò pagare prima o poi ;)
RispondiEliminaMapi....bastaaaaa!!!!! Fermatiiiii!!!!
RispondiEliminaMeno male che ti vai a rilassare un po' in Francia, perchè la Taieddhra si sta impossessando di te... ed è un bene... per carità.... Sembrano una meglio dell'altra!!
Grazie per la tua visita, e buon week end!! :-)