mercoledì 14 novembre 2012

Apple Æbleskivers per lo Starbooks di novembre!


Vedere la ricetta di queste caratteristiche frittelle sferiche danesi nel nuovo libro che stiamo testando per lo Starbooks di novembre e desiderare provarla è stato per me tutt'uno.


Innanzi tutto perché si tratta di dolcetti di mele che personalmente adoro, ma soprattutto perché l'anno scorso durante un viaggio in America non ho saputo resistere all'acquisto di una padella da aebleskiver, tanto era strana, e adesso mi si presentava l'occasione giusta per usarla.
Immagine presa da qui


Ovvio che oltre alla padella io abbia acquistato anche le relative bacchette che vedete in foto, più un libro con tante ricette da provare. Però il libro di Trine Hahnemann mi dava "the original recipe" di queste frittelle danesi, motivo per cui mi è sembrato meglio inaugurare il nuovo tegame con questa ricetta piuttosto che con le sue sorelle americane.

Purtroppo la delusione era dietro l'angolo: una quantità di lievito di birra assolutamente sproporzionata rispetto al peso di farina, troppo cardamomo il cui forte aroma ha coperto tutti gli altri, dosi da esercito (io le ho dimezzate e quelle intere erano indicate per 8 persone!) e una grandissima imprecisione nello spiegare la ricetta. 

Parto dal latte tiepido in cui sciogliere il lievito di birra: se non si precisa che la temperatura dev'essere al massimo di 30°C, pena la morte delle cellule di lievito e la conseguente inutilità di averlo usato, si rischia un disastro. Il mio libro americano usa addirittura lievito per dolci e non quello di birra, e francamente questa scelta mi pare più sensata.

Al momento di cuocere le frittelle poi, la Hahnemann dice di mettere in ogni incavo "un po' di pastella"; un po', sì, ma quanta esattamente? Inoltre dopo averci messo sopra i dadini di mela (sempre "un po'...") lei non copre con altra pastella, lasciandoli scoperti (la pastella è troppo densa perché vi affondino, soprattutto perché è in fase di cottura). 
Anche la fiamma media è troppo forte, le prime mi si sono bruciate fuori e sono rimaste crude dentro.
Insomma, ben presto mi sono trovata a far ricorso al libro americano, che mi ha dato un sacco di consigli utili e di dritte, sotto riportate.

Peccato...

E alle altre Starbookers come è andata? Scopriamolo insieme e... rattristiamoci perché la Gaia è in ferie dal blog! :-(  Torna presto Gaietta, che abbiamo bisogno di te!!!! :-)


Alessandra Menù Turistico: Pepparkakor
Cristina Vissi d'arte e di cucina: Hallon cookies (biscotti al lampone)
Ale only kitchen: Spiced Christmas Cake
Roby Le chat egoiste: red cabbage
Ema Arricciaspiccia: meatballs e pickled beetroot 
Stefania Araba felice in cucina: Almond Iced Hearts
Patrizia Andante con gusto: Brown Cookies



APPLE ÆBLESKIVERS

(Da: Trine Hahnemann – Scandinavian Christmas – Quadrille Publishing)

Per 8 persone:

20 g lievito di birra fresco (io ne ho usato la metà)
400 ml latte intero tiepido
300 g farina 0
7 g sale fino
¾ di cucchiaino di cardamomo macinato (la prossima volta dimezzo la quantità)
1 baccello di vaniglia
25 g zucchero semolato (io ne ho usati 50 g)
2 uova
1 mela
Burro per la padella

Per servire:

Zucchero a velo
Marmellata di lamponi


Sciogliere il lievito nel latte appena tiepido (max 30 °C).
Riunire in una ciotola capiente la farina setacciata un paio di volte, il sale e il cardamomo. Tagliare in due il baccello di vaniglia e grattarne i semi unendoli agli ingredienti secchi, insieme allo zucchero.

Separare le uova e sbattere i tuorli nel latte in cui si era sciolto il lievito. Aggiungere agli ingredienti secchi e mescolare con una frusta fino a ottenere un impasto omogeneo e senza grumi.

Montare gli albumi a neve ferma, unirne 1/3 all’impasto con un movimento delicato dall’alto in basso per non smontarli. Unire il resto degli albumi con il medesimo movimento delicato e far riposare per 40 minuti.

Nel frattempo sbucciare la mela, detorsolarla e tagliarla a cubetti di 1 cm (anche più piccoli).

Scaldare la padella da aebleskiver su fiamma media (medio-bassa per me). Mettere un fiocchetto di burro in ogni cavità e quando si è sciolto spennellarlo per ungere ogni cavità. Versare in ognuna 1 cucchiaio di pastella; lavorando velocemente versare al centro di ogni cavità 1 cucchiaino di cubetti di mela e ricoprire con ½ cucchiaio circa di pastella. Far cuocere per 3-5 minuti, poi girare gli aebleskiver aiutandovi con 2 spiedini (meglio ancora con le apposite bacchette): la pastella rimasta liquida colerà nelle cavità e si cuocerà al calore, facendo assumere alle nostre frittelle la caratteristica forma sferica.
Continuare a farle cuocere per 4-5 minuti o finché non sono dorati, poi togliere dalla padella e procedere a cuocere altri aebleskiver, fino a esaurimento di pastella e dadini di mela. Se non mi sono spiegata bene, guardate questo video realizzato da Williams-Sonoma. 

Spolverare gli aebleskiver con zucchero a velo e servirli immediatamente, accompagnandoli con marmellata di lamponi.


Note della Apple Pie:

Il cardamomo è decisamente troppo forte, meglio dimezzarne la quantità e magari sostituirla con altrettanta cannella e un pizzichino di chiodo di garofano macinato.

In linea generale la pastella può essere aromatizzata con altre spezie, oppure con la sola vaniglia o ancora con scorza grattugiata di limone o arancia non trattati.

Anche i ripieni possono essere cambiati secondo il gusto e la fantasia: marmellate, creme, altri frutti e perfino ripieni salati.

Il sale sembra tanto ma ci vuole tutto, altrimenti gli aebleskiver risultano troppo insipidi.

Mi scuso per le foto bruttissime, fatte alla luce artificiale.
E' inverno... :-(


19 commenti:

  1. di aspetto sembrano squisite. non è che magari il cardamomo della ricetta non era tanto fresco e quindi non si sentiva tanto?
    con la luce invernale a milano le foto ne risentono molto. io ho incaricato mio marito a farmi un softbox, così userò la luce artificiale! :)

    RispondiElimina
  2. Beh, ti confesso che vederle sul libro non mi hanno così tanto incuriosito come leggendo il tuo post. E che le tue foto mi hanno fatto venire voglia di farle ma non le farò perché non ho il ruzzino mitico che hai tu (con tanto di bacchette).
    Però grazie grazie grazie per le tue osservazioni che sono la prova provata di come in questa casa ci sia una donna che sulla cucina, ne sa una più del diavolo! Ti stimo sore'!
    Un bacio, Pat

    RispondiElimina
  3. Comunque sia ti sono venute una meraviglia. Si, qualche indicazione in più nelle ricette sarebbe gradita...ma io ti sto invidiando la padella come non immagini!!!

    RispondiElimina
  4. Va bè, dai, succede!! Io comunque gongolo per la scelta di questo libro, che fa tanto "Natale all'Ikea" e che per questo ADORO!!!!!
    Mapi, le frittelle ti saranno venute così così, ma in compenso quella padella è da urlo!!!! :-D

    RispondiElimina
  5. Ciao mi piace un sacco questa ricetta!!! ma...non ho la tua splendida padella...!!!! :(
    Secondo te... posso cuocerle in qualche altro modo? che ne so...non voglio dire una cavolata immane ma...tipo nella teglia da muffin...?
    Grazie e complimenti!!!

    RispondiElimina
  6. Ciao Ele,

    Purtroppo la "fregatura" di questa ricetta è che devi avere per forza l'apposita padella: una teglia da muffin infatti è troppo sottile e si deformerebbe al contatto diretto con la fiamma.

    Non so come verrebbero cotti al forno, in tutte le ricette che ho visto si parla dell'obbligo di avere la padella da ebelskiver.
    La puoi trovare on line però, da Williams-Sonoma: fanno spedizioni anche overseas! :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie!!! Quasi quasi con la scusa che sta arrivando natale... :)

      Elimina
  7. Buoniiiii!!
    E come Stefania...invidia pura per la padella!!
    j.

    RispondiElimina
  8. Mapi, adorando i dolci con le mele, sai che questi avevano tentato anche me, ma mi ero fermata proprio per la padella. Ma visto che ne ho una simile, comprata a Londra per cuocere le uova, credo che ci proverò. Però nella mia va messa l'acqua tra fondo e stampo... vedremo cosa ne uscirà... Ovviamente, seguirò le tue correzioni!

    RispondiElimina
  9. Caspietrina! Non sapevo avessi avuto "un'esperienza così brutta!"...ci siamo abituate troppo bene con Martha che ti dice tutto per filo e per segno non lasciando nulla al caso. Anche io la trovo un po' imprecisa e superficiale. Ma la tua ricetta è sbagliata proprio nelle basi...povera Mapi! Sei stata una grande a correggere il tiro! Ti abbraccio fortissimo!

    RispondiElimina
  10. Buoni li ho provati ad uno stand arrivato a Trieste per una fiera chiamata Europa molto buoni ciaoooo

    RispondiElimina
  11. Mapi!!!...quella padella....quella padella....mizzica ....un motivo in più per tornare quanto prima negli USA...e per di più grazie alle tue indicazioni.... so quale libro comprare ...e quale no :* , baci, Flavia

    RispondiElimina
  12. no mapi, ti prego : che aggeggio bellissimo hai??? lo voglio anch'io per fare questi dolcetti dal nome impronunciabile ma che mi ispirano tanto!! poi con le tue precise note saranno ancor più buoni! bravissima mapi, mitica!!! bacissimi

    RispondiElimina
  13. devo resistere devo resistere devo resistere... e NON andare sul sito di williams-sonoma!!!
    mapi, sei troppo brava e l'hai avuta vinta anche questa volta! chapeau :)))

    RispondiElimina
  14. mi dispiace che la tua prima esperienza con questo libro sia stata poco positiva, ma alla fine mi sembra che tu sia riuscita a correggere la ricetta nel migliore dei modi! anche a me è capitato di trovarmi di fronte a ricette scritte da famosi chef in modo un po' troppo approssimativo, forse credono che ad acquistare i loro libri sia solo gente molto esperta! ti mando un bacio e ti auguro una buona notte!

    RispondiElimina
  15. "ovvio che, dopo essermi comprata la padella, ho dovuto comprare anche le apposite bacchette e un libro di ricette..."
    Se non ci fossi, bisognerebbe inventarti :-)
    Ma visto che ci sei, ti teniamo bella stretta :-)
    grazie!!!!

    RispondiElimina
  16. Nooooo, avevo visto il libro e mi era piaciuto... :(

    RispondiElimina
  17. Voglio quell'aggeggio, bacchette comprese, del libro posso fare a meno dato che la tua spiegazione è sicuramente più accurata... un bacione e buona giornata!

    RispondiElimina
  18. Quella padella mi ricorda quella per i poffertje olandesi! Solo che la mia è di vecchia generazione e pesa una tonnellata ^^ Accidenti, sto soffrendo di astinenza da Olanda e queste ricette scandinave non fanno altro che mettere il dito nella piaga. Per punizione ti rubo tutto il vassoio di aebleskiver!:P

    RispondiElimina

Nella Apple Pie c'è posto per tutti, tranne i maleducati e gli spammer. :-)

Everybody is welcome here, except rude people and spammers. :-)