Innanzi tutto perché si tratta di dolcetti di mele che personalmente adoro, ma soprattutto perché l'anno scorso durante un viaggio in America non ho saputo resistere all'acquisto di una padella da aebleskiver, tanto era strana, e adesso mi si presentava l'occasione giusta per usarla.
Immagine presa da qui |
Purtroppo la delusione era dietro l'angolo: una quantità di lievito di birra assolutamente sproporzionata rispetto al peso di farina, troppo cardamomo il cui forte aroma ha coperto tutti gli altri, dosi da esercito (io le ho dimezzate e quelle intere erano indicate per 8 persone!) e una grandissima imprecisione nello spiegare la ricetta.
Parto dal latte tiepido in cui sciogliere il lievito di birra: se non si precisa che la temperatura dev'essere al massimo di 30°C, pena la morte delle cellule di lievito e la conseguente inutilità di averlo usato, si rischia un disastro. Il mio libro americano usa addirittura lievito per dolci e non quello di birra, e francamente questa scelta mi pare più sensata.
Al momento di cuocere le frittelle poi, la Hahnemann dice di mettere in ogni incavo "un po' di pastella"; un po', sì, ma quanta esattamente? Inoltre dopo averci messo sopra i dadini di mela (sempre "un po'...") lei non copre con altra pastella, lasciandoli scoperti (la pastella è troppo densa perché vi affondino, soprattutto perché è in fase di cottura).
Anche la fiamma media è troppo forte, le prime mi si sono bruciate fuori e sono rimaste crude dentro.
Insomma, ben presto mi sono trovata a far ricorso al libro americano, che mi ha dato un sacco di consigli utili e di dritte, sotto riportate.
Peccato...
E alle altre Starbookers come è andata? Scopriamolo insieme e... rattristiamoci perché la Gaia è in ferie dal blog! :-( Torna presto Gaietta, che abbiamo bisogno di te!!!! :-)
Alessandra Menù Turistico: Pepparkakor
Cristina Vissi d'arte e di cucina: Hallon cookies (biscotti al lampone)
Ale only kitchen: Spiced Christmas Cake
Stefania Araba felice in cucina: Almond Iced Hearts
Patrizia Andante con gusto: Brown Cookies
APPLE ÆBLESKIVERS
(Da: Trine
Hahnemann – Scandinavian Christmas –
Quadrille Publishing)
Per 8 persone:
20 g lievito di
birra fresco (io ne ho usato la metà)
400 ml latte
intero tiepido
300 g farina 0
7 g sale fino
¾ di cucchiaino
di cardamomo macinato (la prossima volta dimezzo la quantità)
1 baccello di
vaniglia
25 g zucchero
semolato (io ne ho usati 50 g)
2 uova
1 mela
Burro per la
padella
Per servire:
Zucchero a velo
Marmellata di
lamponi
Sciogliere il
lievito nel latte appena tiepido (max 30 °C).
Riunire in una
ciotola capiente la farina setacciata un paio di volte, il sale e il cardamomo.
Tagliare in due il baccello di vaniglia e grattarne i semi unendoli agli
ingredienti secchi, insieme allo zucchero.
Separare le uova
e sbattere i tuorli nel latte in cui si era sciolto il lievito. Aggiungere agli
ingredienti secchi e mescolare con una frusta fino a ottenere un impasto
omogeneo e senza grumi.
Montare gli
albumi a neve ferma, unirne 1/3 all’impasto con un movimento delicato dall’alto
in basso per non smontarli. Unire il resto degli albumi con il medesimo
movimento delicato e far riposare per 40 minuti.
Nel frattempo
sbucciare la mela, detorsolarla e tagliarla a cubetti di 1 cm (anche più
piccoli).
Scaldare la
padella da aebleskiver su fiamma media (medio-bassa per me). Mettere un
fiocchetto di burro in ogni cavità e quando si è sciolto spennellarlo per
ungere ogni cavità. Versare in ognuna 1 cucchiaio di pastella; lavorando
velocemente versare al centro di ogni cavità 1 cucchiaino di cubetti di mela e
ricoprire con ½ cucchiaio circa di pastella. Far cuocere per 3-5 minuti, poi
girare gli aebleskiver aiutandovi con 2 spiedini (meglio ancora con le apposite
bacchette): la pastella rimasta liquida colerà nelle cavità e si cuocerà al
calore, facendo assumere alle nostre frittelle la caratteristica forma sferica.
Continuare a
farle cuocere per 4-5 minuti o finché non sono dorati, poi togliere dalla
padella e procedere a cuocere altri aebleskiver, fino a esaurimento di pastella
e dadini di mela. Se non mi sono spiegata bene, guardate questo video realizzato da Williams-Sonoma.
Spolverare gli
aebleskiver con zucchero a velo e servirli immediatamente, accompagnandoli con
marmellata di lamponi.
Note della Apple Pie:
Il cardamomo è
decisamente troppo forte, meglio dimezzarne la quantità e magari sostituirla
con altrettanta cannella e un pizzichino di chiodo di garofano macinato.
In linea generale
la pastella può essere aromatizzata con altre spezie, oppure con la sola
vaniglia o ancora con scorza grattugiata di limone o arancia non trattati.
Anche i ripieni
possono essere cambiati secondo il gusto e la fantasia: marmellate, creme,
altri frutti e perfino ripieni salati.
Il sale sembra
tanto ma ci vuole tutto, altrimenti gli aebleskiver risultano troppo insipidi.
Mi scuso per le foto bruttissime, fatte alla luce artificiale.
E' inverno... :-(
di aspetto sembrano squisite. non è che magari il cardamomo della ricetta non era tanto fresco e quindi non si sentiva tanto?
RispondiEliminacon la luce invernale a milano le foto ne risentono molto. io ho incaricato mio marito a farmi un softbox, così userò la luce artificiale! :)
Beh, ti confesso che vederle sul libro non mi hanno così tanto incuriosito come leggendo il tuo post. E che le tue foto mi hanno fatto venire voglia di farle ma non le farò perché non ho il ruzzino mitico che hai tu (con tanto di bacchette).
RispondiEliminaPerò grazie grazie grazie per le tue osservazioni che sono la prova provata di come in questa casa ci sia una donna che sulla cucina, ne sa una più del diavolo! Ti stimo sore'!
Un bacio, Pat
Comunque sia ti sono venute una meraviglia. Si, qualche indicazione in più nelle ricette sarebbe gradita...ma io ti sto invidiando la padella come non immagini!!!
RispondiEliminaVa bè, dai, succede!! Io comunque gongolo per la scelta di questo libro, che fa tanto "Natale all'Ikea" e che per questo ADORO!!!!!
RispondiEliminaMapi, le frittelle ti saranno venute così così, ma in compenso quella padella è da urlo!!!! :-D
Ciao mi piace un sacco questa ricetta!!! ma...non ho la tua splendida padella...!!!! :(
RispondiEliminaSecondo te... posso cuocerle in qualche altro modo? che ne so...non voglio dire una cavolata immane ma...tipo nella teglia da muffin...?
Grazie e complimenti!!!
Ciao Ele,
RispondiEliminaPurtroppo la "fregatura" di questa ricetta è che devi avere per forza l'apposita padella: una teglia da muffin infatti è troppo sottile e si deformerebbe al contatto diretto con la fiamma.
Non so come verrebbero cotti al forno, in tutte le ricette che ho visto si parla dell'obbligo di avere la padella da ebelskiver.
La puoi trovare on line però, da Williams-Sonoma: fanno spedizioni anche overseas! :-)
Grazie!!! Quasi quasi con la scusa che sta arrivando natale... :)
EliminaBuoniiiii!!
RispondiEliminaE come Stefania...invidia pura per la padella!!
j.
Mapi, adorando i dolci con le mele, sai che questi avevano tentato anche me, ma mi ero fermata proprio per la padella. Ma visto che ne ho una simile, comprata a Londra per cuocere le uova, credo che ci proverò. Però nella mia va messa l'acqua tra fondo e stampo... vedremo cosa ne uscirà... Ovviamente, seguirò le tue correzioni!
RispondiEliminaCaspietrina! Non sapevo avessi avuto "un'esperienza così brutta!"...ci siamo abituate troppo bene con Martha che ti dice tutto per filo e per segno non lasciando nulla al caso. Anche io la trovo un po' imprecisa e superficiale. Ma la tua ricetta è sbagliata proprio nelle basi...povera Mapi! Sei stata una grande a correggere il tiro! Ti abbraccio fortissimo!
RispondiEliminaBuoni li ho provati ad uno stand arrivato a Trieste per una fiera chiamata Europa molto buoni ciaoooo
RispondiEliminaMapi!!!...quella padella....quella padella....mizzica ....un motivo in più per tornare quanto prima negli USA...e per di più grazie alle tue indicazioni.... so quale libro comprare ...e quale no :* , baci, Flavia
RispondiEliminano mapi, ti prego : che aggeggio bellissimo hai??? lo voglio anch'io per fare questi dolcetti dal nome impronunciabile ma che mi ispirano tanto!! poi con le tue precise note saranno ancor più buoni! bravissima mapi, mitica!!! bacissimi
RispondiEliminadevo resistere devo resistere devo resistere... e NON andare sul sito di williams-sonoma!!!
RispondiEliminamapi, sei troppo brava e l'hai avuta vinta anche questa volta! chapeau :)))
mi dispiace che la tua prima esperienza con questo libro sia stata poco positiva, ma alla fine mi sembra che tu sia riuscita a correggere la ricetta nel migliore dei modi! anche a me è capitato di trovarmi di fronte a ricette scritte da famosi chef in modo un po' troppo approssimativo, forse credono che ad acquistare i loro libri sia solo gente molto esperta! ti mando un bacio e ti auguro una buona notte!
RispondiElimina"ovvio che, dopo essermi comprata la padella, ho dovuto comprare anche le apposite bacchette e un libro di ricette..."
RispondiEliminaSe non ci fossi, bisognerebbe inventarti :-)
Ma visto che ci sei, ti teniamo bella stretta :-)
grazie!!!!
Nooooo, avevo visto il libro e mi era piaciuto... :(
RispondiEliminaVoglio quell'aggeggio, bacchette comprese, del libro posso fare a meno dato che la tua spiegazione è sicuramente più accurata... un bacione e buona giornata!
RispondiEliminaQuella padella mi ricorda quella per i poffertje olandesi! Solo che la mia è di vecchia generazione e pesa una tonnellata ^^ Accidenti, sto soffrendo di astinenza da Olanda e queste ricette scandinave non fanno altro che mettere il dito nella piaga. Per punizione ti rubo tutto il vassoio di aebleskiver!:P
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